giovedì 9 febbraio 2012

Menfi, Comunicato stampa di Giuseppe Sutera

Menfi - E' con vivo rammarico che comunico la mia decisione di dichiararmi indipendente dal gruppo del PDL all’interno del Consiglio Comunale. Una scelta forte, contrastata, difficile ma responsabile e soprattutto libera. Ho vissuto dal 2000 ad oggi un’esperienza politica affascinante e ricca di contenuti ed emozioni, condivisa con un gruppo di amici che per anni hanno rappresentato il nucleo portante dell’allora Forza Italia oggi PDL. Purtroppo la scelta miope e irresponsabile dell’attuale primo cittadino di ribaltare totalmente l’espressione della volontà popolare, decretando il fallimento del progetto di Centro Destra, unita alla mancanza di fermezza e decisionismo di autorevoli esponenti politici del partito, delegati a garantire quel tanto agognato processo di cambiamento, hanno fatto maturare questa mia sofferta decisione.

Ho voluto aspettare, forse fin troppo, ma nel periodo di attesa altro non ho ricevuto che assordanti silenzi, ingiustificate assenze e azioni di scarsa etica politica. Il PDL è totalmente assente dal panorama politico menfitano dal 2010, anno in cui l’allora coordinatore del partito Giuseppe Mauceri, non condividendo la linea politica ha deciso responsabilmente di farsi da parte. Lui per anni ha rappresentato l’anima di Forza Italia e di seguito del PDL, ottenendo di concerto con il gruppo eccellenti risultati, coronati con il successo di essere il primo partito a Menfi.

Lavorerò con impegno, serietà e dedizione per onorare al meglio il mandato di fine legislatura che i cittadini mi hanno con onore affidato. Lo farò da indipendente, coadiuvato dal gruppo di amici a me tanto cari affinché attraverso il dialogo costante con il tessuto sociale della città, si possa costruire in sinergia una proposta politica virtuosa e condivisa, per ridare lustro e dignità alla nostra Menfi, oggi amaramente abbandonata.

Menfi lì 09/02/2012
Consigliere Comunale
Giuseppe Sutera

mercoledì 8 febbraio 2012

Comune di Menfi: Consiglio Comunale dell' 08/02/2012




Il Consiglio Comunale di Menfi è convocato in seduta ordinaria per il giorno 08/02/2012 – ore 20,30 presso il salone del bassorilievo Torre Federiciana Piazza V. Emanuele.







I punti all’ordine del giorno sono:
  1. Modifica del PEAC in funzione degli indirizzi, approvati in Consiglio Comunale;
  2. Causa Civile Palminteri Calogero c/Comune di Menfi. Riconoscimento debito fuori bilancio sentenza della Corte Di Appello di Palermo n° 1122/2008;
  3. Presa atto deliberazione della Corte dei Conti - Sezione Regionale di controllo per la Regione Siciliana - n. 166/PRSP - Rendiconto 2009 - Adozioni eventuali misure correttive;
  4. Riconoscimento debito fuori bilancio per pagamento parcella avv. Carmen Luisa Pendola ricorso al TAR-Sicilia Meli Giuseppe e Meli Orsola;
  5. Riconoscimento debito fuori bilancio per pagamento parcella avv. Gagliano Leonardo causa Bono Margherita c/Comune di Menfi;
  6. Riconoscimento debito fuori bilancio per pagamento parcella avv. prof. Salvatore Pensabene Lionti vertenza Edilcostruzioni S.p.A/Comune di Menfi;
  7. Riconoscimento debito fuori bilancio per pagamento parcella avv. prof. Salvatore Pensabene Lionti vertenza Mauceri Sutera Antonina, Mauceri Giuseppe Antonio Salvatore e Mauceri Giulia c/Comune di Menfi;
  8. Riconoscimento debito fuori bilancio per pagamento parcella avv. Barbera Michele ricorso al TAR Ferrantelli Crispino c/Comune di Menfi;
  9. Riconoscimento debito fuori bilancio per pagamento parcella avv. Gagliano Leonardo causa Comune di Menfi/fall. Edilcostruzioni S.p.A;
  10. Visualizzazione emendamenti – esame delle Osservazioni/opposizioni – modifica della delibera di C.C: n. 10/2011 per la variazione della ubicazione del monumento commemorativo alle 22 vittime di guerra e approvazione definitiva del progetto di “VARIANTE” n. 2 al piano cimiteriale;
  11. Interrogazioni.

    martedì 7 febbraio 2012

    Imu, i Comuni già al lavoro per definire aliquote e detrazioni

    Tra calcoli di equilibri di bilancio e problemi sociali da risolvere, si stanno preparando a deliberare la determinazione delle aliquote e delle detrazioni Imu, quei Comuni che ritengono di variarle rispetto a quelle già previste dalla legge 214/2011, il cosiddetto decreto Salva Italia convertito, soprattutto per quanto riguarda la prima casa o abitazione principale.
    Pertanto entro il termine di approvazione del bilancio preventivo deve essere adottata la delibera comunale che fissa aliquote e detrazioni e approvato il regolamento comunale Imu, nel caso si volessero introdurre disposizioni particolari o regimi speciali. Il probabile slittamento al 30 giugno (decreto milleproroghe in fase di conversione) del termine per l'approvazione dei preventivi 2012 dei Comuni sta causando una certa tensione considerato che il 16 giugno è la scadenza dell'acconto Imu. Però alcuni Comuni hanno già deliberato, come il Comune di Parma che, ad opera del commissario straordinario in sostituzione della Giunta dimissionaria, ha quantificato nel 6 per mille l'aliquota Imu per l'abitazione principale.
    Ma, in ogni caso, è ritornata l'imposizione fiscale sull'abitazione principale con l'introduzione, anticipata di due anni, della nuova imposta municipale propria (Imu) in vigore dal 1 gennaio di quest'anno.

    Saranno assoggettate a tassazione non solo le abitazioni di lusso (A1), le ville (A8), i castelli (A9), ma tutti gli immobili adibiti ad abitazione principale e relative pertinenze. Ai fini Imu, per abitazione principale si intende: «l'immobile, iscritto o iscrivile nel catasto edilizio urbano come unica unità immobiliare, nel quale il possessore dimora abitualmente e risiede anagraficamente». Si deduce che l'Imu è dovuta quando l'immobile è accatastabile, a prescindere dall'accatastamento, e cioè quando sia ultimato e abitabile.

    La base imponibile. La base imponibile si ottiene moltiplicando la rendita catastale, già rivalutata del 5%, per il coefficiente 160 per i fabbricati del gruppo A (esclusa la cat. A10) e categoria catastale C/2 (cantina, solaio, magazzino), C/6 (autorimessa) e C/7 (posto auto), intese come uniche pertinenze dell'abitazione principale.
    Le aliquote. Per l'abitazione principale e relative pertinenze l'aliquota è dello 0,40%, ma i Comuni possono aumentare o diminuire fino a 0,2 punti percentuali. Quindi il campo di applicazione potrà variare da un minimo dello 0,20% a un massimo dello 0,60%.
    Per le seconde case e gli altri immobili l'aliquota prevista è dello 0,76% (aliquota ordinaria), con facoltà di modifica da parte dei Comuni dello 0,30% in più o in meno, con una forbice di applicazione che va dallo 0,46% all'1,06%. Le relative modifiche dovranno essere deliberate dal Consiglio comunale entro il termine per l'approvazione del bilancio di previsione.
    Detrazione per la prima casa. Per alleviare l'impatto della tassazione sull'abitazione principale è stata rispolverata l'antica detrazione per la prima casa. La legge 214/2011 prevede una detrazione di 200 euro dall'imposta lorda, fino a concorrenza del suo ammontare, rapportati al periodo dell'anno durante il quale l'immobile è destinato ad abitazione principale e ciò deve risultare all'anagrafe. Anche in questo caso i Comuni, nell'ambito della loro autonomia impositiva e nel rispetto degli equilibri di bilancio, possono elevare la misura della detrazione fino ad azzerare l'imposta dovuta.
    Detrazione per i figli. E' stata prevista, in sede di conversione del decreto, un'ulteriore detrazione ammontante a 50 euro per ciascun figlio di età non superiore a 26 anni, a condizione che dimori abitualmente con i genitori nell'unità immobiliare adibita ad abitazione principale e che ciò risulti dall'Anagrafe comunale. Per questa ulteriore detrazione è stato previsto un tetto massimo di 400 euro, corrispondente a 8 figli residenti.
    Immobili non più assimilati alla prima casa. Unità immobiliari concesse in uso gratuito a parenti, abitazioni affittate a canone concordato, casa sfitta di proprietà di cittadini italiani residenti all'estero, sono alcuni esempi di immobili non più considerati assimilati alla prima casa e, quindi, soggetti alla nuova imposta comunale.
    Immobili esenti. Risultano non imponibili ai fini dell'imposta municipale propria gli immobili appartenenti allo Stato e agli altri Enti pubblici, gli immobili di proprietà di Stati esteri e di organizzazioni internazionali, i fabbricati appartenenti alla Santa Sede e destinati esclusivamente al culto, immobili utilizzati per fini culturali o da organizzazioni no profit.

    Quindi, via libera all'autonomia regolamentare dei Comuni, ai sensi dell'art.52 del Dlgs 446/97, su aliquote e detrazioni tenendo conto delle caratteristiche soggettive e oggettive dei contribuenti, soprattutto proprietari della prima casa, e dello status economico-sociale del territorio.

    Sicilia, sindacati contro i nuovi ticket sanitari

    Caos e disagi in Sicilia per l’introduzione dei nuovi ticket sanitari 2012. Il neo-sistema delle esenzioni, entrato in vigore sabato 21 gennaio, sta avendo ripercussioni negative non solo per gli utenti ma anche per i medici di base e naturalmente per i farmacisti. La situazione si è fatta così critica che sono scesi sul piede di guerra i sindacati. Cgil, Cisl e Uil hanno scritto all'assessore regionale alla Salute, Massimo Russo, per chiedere l'attivazione immediata di un confronto «per rivedere e modificare la regolamentazione dei ticket sanitari». Elvira Morana (Cgil), Giuseppe Franchina (Cisl) e Daniela De Luca (Uil) lamentano che «la nuova disciplina delle esenzioni sta creando gravi situazioni di iniquità, preoccupazioni e pesanti disagi, soprattutto per le fasce più deboli e per le famiglie in difficoltà già a causa della crisi». Cgil, Cisl e Uil sollecitano anche la ripresa degli incontri mensili, fermi a prima dell'estate, per il monitoraggio e l'attuazione del piano sanitario regionale.

    «Occorre una verifica degli obiettivi del piano operativo - dicono - e su tutto ciò che riguarda l'attuazione del piano socio sanitario, a partire dal tema dell'integrazione socio- sanitaria cui occorre dare un forte impulso».
    Da parte sua si dice disponibile al dialogo l’assessore Massimo Russo, che tuttavia puntualizza: "La legge regionale che ha modificato il sistema di esenzione – dice - e' assolutamente in linea con quella nazionale. Condivido le perplessità che sono pervenute da piu' parti, ma ribadisco che non avevamo altra scelta, bisognava recepire la norma nazionale, altrimenti la Sicilia avrebbe perso quasi cento milioni di euro".

    La causa principale dei disagi e della difficoltà nell’applicare il nuovo sistema di esenzione sta nel fatto che il sistema informatico non è stato aggiornato con le nuove disposizioni, quindi per i medici di base è risultato particolarmente complicato attestare nelle ricette se il paziente è esente oppure no.
    La situazione si e’ fatta talmente caotica che l’Assessorato regionale alla Salute, per evitare inutili appesantimenti burocratici a carico dei cittadini e degli uffici competenti, si e’ visto costretto a puntualizzare in una nota che "ai fini della esenzione dal pagamento del ticket sanitario, per rientrare nel codice E02 che riguarda i disoccupati e i loro familiari a carico, non e' necessario il rilascio di una apposita certificazione da parte dei centri per l'impiego ma e' sufficiente la semplice iscrizione negli elenchi di disoccupazione e la relativa autocertificazione dell'interessato che sara' poi soggetta a controllo da parte delle Asp".

    domenica 5 febbraio 2012

    Equitalia mandi gli ispettori anche in Parlamento

    Lusi, ex tesoriere della Margherita ed oggi senatore del Partito Democratico, ha ammesso la sottrazione di 13 milioni di euro di rimborsi elettorali, e dunque di soldi pubblici, dalle casse del partito. Il partito ne ha preso le distanze, e lo ha espulso dal proprio Gruppo in Senato.

    Sommessamente mi chiedo: visto che il fisco sta attenzionando esercizi commerciali, imprese, conti correnti, non sarebbe utile, alla luce di ciò, mandare gli ispettori anche in Parlamento?

    Le Riflessioni
    Perchè i cittadini devono pagare la nuova tassa sugli immobili, l'Imu, mentre i partiti no? Eppure, i partiti, ne possiedono moltissimi di immobili e non solo non pagano alcuna tassa ma, in più, riescono con dei trucchi contabili, a mettere nei bilanci un valore catastale di questi immobili che è di 10 o più volte inferiore rispetto al valore reale, per avere delle rendite catastali più basse.

    Perchè un politico se ruba denaro pubblico non dovrebbe subire la confisca dei beni, come si fa con i mafiosi? Secondo la legge il tesoriere di un partito è semplicemente l'amministratore di un'associazione privata, come può esserlo il Segretario del circolo del tennis o degli amici della birra e quindi, se stiamo alla legge, non può essere così. I partiti, dal punto di vista giuridico, non hanno niente di diverso da queste associazioni culturali private, con la differenza, però, che prendono mezzo miliardo di Euro di rimborsi elettorali ogni volta che votiamo. Non essendo soggetti pubblici, i partiti non sono soggetti alle leggi che riguardano, ad esempio, gli enti pubblici, alla giurisdizione della Corte dei Conti e anche al Codice Penale che punisce i reati contro la pubblica amministrazione. Luigi Lusi, infatti, non è accusato di peculato che è un reato molto grave, punito fino a 10 anni di reclusione, ma soltanto di appropriazione indebita che è una cosa molto più lieve; solo il partito, infatti, può accusarlo di avere fatto una cosa indebita, ma non è punibile dal punto di vista penale. Questo è il paradosso: se a sottrarre dei soldi fosse il tesoriere di un Comune si configurerebbe un reato grave contro il denaro pubblico e i soldi dei contribuenti, mentre se il tesoriere di un partito prende 13 milioni di Euro, che sono sempre soldi nostri, quello stesso reato non è configurabile, perché una volta che diamo i soldi ai partiti diventano cosa loro e ci fanno quello che gli pare.

    Perchè i partiti non rischiano nulla se presentano dei bilanci che almeno nella metà dei casi hanno delle omissioni? L'organismo che può controllare i rendiconti dei partiti, ovvero il Collegio dei Revisori dei Conti della Camera formato da 5 tributaristi nominati dai Presidenti di Camera e Senato, nella sua relazione annuale scrive sempre testualmente: 'noi non possiamo, in base alla legge, verificare la corrispondenza tra le spese dichiarate e le spese sostenute'. Questo vuol dire che se un partito dichiara di aver speso 200 mila Euro per ristrutturare la sua sede, i revisori non possono chiedere prova di questa spesa. Dunque, non possiamo sapere se i soldi vengono spesi effettivamente come affermano i partiti, oppure se sono stati usati in un altro modo; poi ogni tanto scopriamo che i tesorieri o altri tra i pochissimi che dentro i partiti amministrano le risorse, magari hanno comprato casa in centro a Roma con i soldi del partito, che alla fine sono soldi nostri.

    I partiti, per non pagare, usano il trucco della Fondazione, perchè? Le fondazioni non fanno capo ai partiti, ma a dei singoli politici. Inoltre, i partiti, hanno l'obbligo parziale di dichiarare chi li finanzia, per le fondazioni questo obbligo non c'è, quindi un politico può farsi il suo orticello di finanziatori, di lobbisti che gli danno un sacco di soldi senza che nessuno sappia chi sostiene, ad esempio, la fondazione di D'Alema, quella di Cicchitto, quella di Quagliarello o quella di Gianfranco Fini.


    Cambiamo Equitalia con Equa Italia? Neppure l'ingiustizia è uguale per tutti.

    sabato 4 febbraio 2012

    Menfi: Scuola di cucina del territorio

    Menfi: Scuola di cucina del territorio - incontri e confronti sulla cucina tradizionale locale. 

    E’ questo il titolo di una serie di dieci incontri rivolto a 25 partecipanti. Il corso, di dieci incontri, è rivolto a 25 partecipanti: donne, età superiore ai 45 anni, di Menfi o comuni limitrofi durante gli incontri si confronteranno e condivideranno le conoscenze tra i partecipanti, gli chef del territorio e altri operatori enogastronomici.


    I dieci incontri si svolgeranno nei mesi di marzo e aprile 2012 presso i locali dell’enoteca delle terre sicane, via S.Bivona 13 Menfi.

    Sabato 11 febbraio ore 10 presentazione ufficiale del corso ore 11 – 18 selezione delle partecipanti enoteca delle Terre Sicane via S. Bivona 13, Menfi.

    Le candidate selezionate parteciperanno al corso gratuitamente.



    Per maggiori informazioni telefonare al 0925.77110 dal lunedì al sabato ore 9.00 -13.30

    Clicca qui per vedere la locandina.

    Sciacca: Ricerche petrolifere in mare presentate due nuove istanze

    La società Northen Petroleum ha presentato due istanze di ricerca petrolifera a sud di Sciacca e a sud ovest di Porto Empedocle. Dunque, ci risiamo con il rischio di vedere le piattaforme petrolifere davanti le nostre coste.

    Le due richieste, secondo il deputato Giuseppe Marinello (Pdl) «presentano notevoli criticità, sollevate peraltro anche delle amministrazioni di Sciacca e Porto Empedocle. Prima fra tutte la presenza di una forte attività sismica e vulcanica nella zona marittima interessata». Il parlamentare saccense ha presentato un'interrogazione al ministro dell'Ambiente e ha chiesto la sospensione delle istanze di ricerca della Northern Petroleum Ltd., nel Canale di Sicilia, sino alla definizione di una nuova normativa nazionale. Nell'interrogazione, Marinello fa presente che nonostante a «circa 26 miglia nautiche dalla costa di Sciacca e a 39 da Pantelleria, si trovano le bocche vulcaniche dell'Empedocle, ma dei rischi sismici e vulcanici, negli studi presentati della Northern Petroleum non c'è traccia». Il parlamentare sottolinea anche la possibilità di ulteriori problemi che le ricerche petrolifere possono causare quali «la presenza di una corrente di risalita che porterebbe gli eventuali fanghi ed oli sversati direttamente sulle coste di Sciacca, danneggiando l'economia turistica locale e le aree protette delle riserve naturali orientata Foce del Fiume Platani e Torre Salsa».

    venerdì 3 febbraio 2012

    Cuochi, è tornato in Sicilia il Premio Auguste Escoffier

    Giovanni Montemaggiore
    E' tornato in Sicilia il premio internazionale intitolato ad Auguste Escoffier che assegna riconoscimenti ai migliori chef siciliani nel mondo. La manifestazione, organizzata da Giovanni Montemaggiore, si è svolta nel salone dell'ex chiesa Santa Margherita, alla presenza di Mario Consentino, delegato regionale, e Francesco Ammirati, presidente nazionale dei «Discepoli di August Escoffier».
    Sono state assegnate le fasce gialle, rosse e blu che segnano l'ingresso nell'elite dei Disciples D'Auguste Escoffier.

    Hanno ottenuto tale riconoscimento: Liborio Bivona, Giuseppe Amplo, Giacomo Arezzi, Salvatore Argento, Paolo Austero, Salvatore Balsamo, Giusy Bruccoleri, Salvatore Cappello, Fabio Casà, Maurizio Cascino, Giovanni Chianetta, Antonella Chiona, Giuseppe Danile, Giovanni D'anna, Biagio De Vita, Antonio Di Caro, Francesco Di Gradi, Bruno Di Maria, Filippo Fallea, Giuseppe Fiduccia, Gianluca Firetto, Antonio Fratello, Pietro Gaziano, Alessandro Grassadonio, Calogero Interrante, Ignazio Marino, Francesco Mauceri, Salvatore Mazzola, Giuseppe Muratore, Fabio Peiti, Pietro Pusateri, Giuseppe Triolo, Francesca Tuzzolino, Vito Ventimiglia, Pasquale Vinci, Marcello Viviano, Giuseppe Vitell, Antonio Zinna, Francesco Gagliano, Rosario Leo, Giuseppe Saitta, Angela Sammartino.

    giovedì 2 febbraio 2012

    Il Comune di Licata aderisce al Patto dei sindaci

    Il comune di Licata aderirà al «Patto dei sindaci»* una iniziativa che ha come finalità la promozione della sostenibilità energetica e lo sviluppo delle energie alternative nella Regione.

    Lo scorso 27 gennaio si è tenuto un incontro che ha visto la partecipazione dei rappresentanti di diversi Comuni del comprensorio, tra i quali, Gela, Mazzarino, Butera, Caltagirone e Vittoria. L'incontro è stato organizzato dall'eurodeputato gelese Rosario Crocetta il quale ha assicurato ai sindaci presenti il massimo sostegno per il buon esito dell'iniziativa, dando la propria disponibilità a seguire tutto l'iter procedurale. I sindaci hanno posto le basi per il proseguo del progetto, coscienti della bontà dello stesso e delle positive ricadute sul territorio. La firma del protocollo, che mira anche a sviluppare un sistema basato sulla green economy,dovrebbe avvenire tra alcune settimane. Il prossimo incontro si terrà il prossimo quattro febbraio.

    L'adesione al Patto dei sindaci era stata a lungo caldeggiata dalla Cisl locale. Il Patto, al quale hanno già aderito 2900 Comuni in tutta Europa, fornisce alle amministrazioni locali l'opportunità di impegnarsi concretamente nella lotta ai cambiamenti climatici attraverso interventi che modernizzino la gestione amministrativa e influiscano direttamente sulla qualità della vita dei cittadini.



    * Il Patto dei Sindaci è il principale movimento europeo che vede coinvolte le autorità locali e regionali impegnate ad aumentare l’efficienza energetica e l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili nei loro territori. Attraverso il loro impegno i firmatari del Patto intendono raggiungere e superare l’obiettivo europeo di riduzione del 20% delle emissioni di CO2 entro il 2020.

    Agrigento: No alla chiusura delle Province

    Una cosa unisce tutti senza differenza di partito. Non importa l'appartenenza: destra, sinistra e centro sono concordi: l'abolizione delle Province, prevista nel decreto "Salva Italia" di Monti, non va bene.

    È quanto venuto fuori l'altra sera nel corso della riunione straordinaria del Consiglio Provinciale. Ad Agrigento come in tutte le altre 106 Province d'Italia nella giornata di mobilitazione nazionale contro il decreto. Tutti contrari pertanto.

    Ma il presidente D'Orsi dopotutto si sente ottimista. «Credo che la politica che ha spostato l'attenzione sulle Province - ci ha detto - sarà la stessa che non le farà chiudere. Io, infatti, sono convinto - ha aggiunto - che si troverà una soluzione, passando anche dall'accorpamento delle Province più piccole; ma vedrete - ha concluso il capo dell'Amministrazione - che nel 2013 troverete ancora qui il presidente Eugenio D'Orsi, votato ed eletto dai cittadini».

    Sicilia, deficit pari a 2,3 miliardi di euro

    Palermo - La Regione Siciliana deve colmare un deficit pari a 2,3 miliardi di euro per portare in parità il Bilancio di previsione per il 2012. Una cifra da capogiro che l'assessore all'Economia, Armao, ha illustrato ieri mattina a Roma all'insediamento dei tavoli tecnici concordati con il governo centrale la scorsa settima durante l'incontro con il premier, Monti, a palazzo Chigi.

    Una voragine provocata dai tagli previsti dalle manovre nazionali. Al taglio di 1,3 miliardi di euro - è stato calcolato - si aggiungeranno circa 450 milioni che la Regione incassava come Irpef sugli immobili e che la nuova Imi, invece, destina allo Stato e ai Comuni. Inoltre, saranno necessari ulteriori 650 milioni per la maggiore partecipazione al Fondo sanitario nazionale. Temi che, come quello delle accise, saranno affrontati dal tavolo che si occuperà dell'attuazione del federalismo fiscale. Il secondo tavolo, invece, tratterà tutte le questioni emerse drammaticamente con la protesta degli autotrasportatori dell'Aias e del movimento dei «Forconi».

    Il primo dei due tavoli, istituiti preso la Presidenza del Consiglio dei ministri, partirà il prossimo 14 di febbraio e sarà dedicato all'autonomia finanziaria della Regione e all'attuazione del federalismo. C'è tempo un mese per trovare le soluzioni per consentire all'amministrazione regionale di ottenere le necessarie risorse per potere raggiungere l'equilibrio di Bilancio. Com'è noto, l'esercizio provvisorio scadrà il prossimo 31 marzo.
    Il secondo tavolo comincerà i suoi lavori il 17 febbraio e si occuperà dei problemi del trasporto, della competitività del sistema agricolo e della pesca. Anche in questo caso bisogna fare subito perché, senza risposte concrete, la protesta rischia di riesplodere da un momento all'altro. 

    mercoledì 1 febbraio 2012

    Palermo, anche il Pdl indice le primarie per il candidato sindaco

    Palermo - Anche il Pdl ricorrerà alle primarie (18 marzo) per designare i candidati sindaco per cui si voterà nelle prossima primavera, a cominciare dai tre capoluogo di provincia in cui si torna alle urne: Palermo, Trapani e Agrigento.

    Lo ha deciso ieri il coordinamento regionale del Pdl che ha anche indetto i congressi provinciali nell'Isola: si svolgeranno dal 12 febbraio al 3 marzo.

    Una decisione coraggiosa, considerato quanto sta accadendo nell'ambito del centrosinistra a Palermo, dove da Idv a Sel, passando per Prc, Verdi e movimenti, stanno costringendo il Pd a rinunciare a questo meccanismo per designare il candidato sindaco. Una situazione piuttosto ingarbugliata che coinvolge Borsellino, spinta dal Pd e Sel a partecipare alle primarie alle quali si sono opposte tutte le altre forze politiche, temendo accordi del Pd con il Terzo polo. Negli ultimi giorni anche Sel ha preso le distanze dalle primarie, facendole praticamente tornare in soffitta.
    Non teme, invece, contraccolpi, il coordinatore regionale del Pdl, Castiglione, che indica Pid, Grande Sud, La Destra, Noi Sud e Fare Italia come le forze con cui naturalmente allearsi. «Le primarie possono aiutare a superare la frantumazione - ha detto Castiglione - e, nello stesso tempo, dare forza al candidato sindaco che sarà designato. Verificheremo cosa accadrà in Sicilia. Sembrava ci fossero difficoltà a introdurre le primarie. Invece, stiamo procedendo con estrema sintonia. Abbiamo già nominato La Loggia responsabile del regolamento per le primarie e per la formazione delle liste». Nomi sui possibili candidati, ovviamente, Castiglione non ne fa, ma deve fare i conti con la decisione di Micciché di candidarsi autonomamente: «Micciché è un nostro alleato. Ha sempre lavorato per il centrodestra e noi vogliamo l'unità. Ma anche lui deve passare per le primarie. Comunque, faremo incontri con le parti sociali e le categorie produttive, perché non si può escludere che il candidato sindaco sia espressione della società civile, come lo è stato a Trapani, e per due mandati, Fazio».

    Sotto la spinta del segretario Alfano, il Pdl tenterà in Sicilia la riconquista del consenso e degli alleati. «Oggi c'è una maggiore disponibilità - ha osservato Castiglione -, ma c'è anche chi temporeggia per verificare il risultato delle amministrative che sono considerate un test per le regionali e le politiche del 2013». Durante i lavori del Pdl siciliano, a cui ha partecipato anche il coordinatore regionale, Nania, sono stati affrontati, fra gli altri, due tempi di grande attualità: la riforma della legge elettorale nazionale con l'introduzione della preferenza e il ddl del governo regionale che prevede l'abolizione delle Province e la costituzione dei liberi consorzi di Comuni, così come prevede lo Statuto autonomistico. Netta contrarietà sull'abolizione delle Province; pieno sostegno ad Alfano sulla riforma della legge elettorale che, comunque, dovrà rimanere bipolare e dovrà consentire la designazione del premier».
    Lillo Miceli