La Sicilia è ancora indietro sul fronte della Green Economy: dei 1.843 comuni italiani che hanno aderito al "Patto dei sindaci", l'iniziativa promossa dall'Unione europea che unisce Regioni e Comuni nell'obiettivo di raggiungere l'efficienza energetica e la riduzione di Co2, appena 59 (3,2%) sono siciliani. Il dato è emerso giorni fa, a Palermo, nel corso dell'Energy Day, organizzato da Regione e Sviluppo Italia-Sicilia.
Il dato è ancora più sconfortante se si guarda al numero dei Comuni isolani firmatari dell'accordo che hanno rispettato l'impegno a redigere il Paes (Piano d'azione per l'energia sostenibile): l'unico Comune con le carte in regola è Castelbuono, in provincia di Palermo, che ha già messo nero su bianco il suo piano per il miglioramento dell'efficienza energetica attraverso l'utilizzo di fonti rinnovabili (in primis il fotovoltaico), il trasporto urbano sostenibile e le infrastrutture energetiche locali.
La Provincia con il maggior numero di Comuni firmatari del Patto è Messina (37), seguita a distanza da Catania (11). Lontane Palermo (5), Siracusa (3), Ragusa (2) e Caltanissetta (1). Fuori dalla classifica Trapani, Agrigento ed Enna.
Da qui la scelta di organizzare il convegno "Energy Day - La Regione Siciliana nel Patto dei sindaci", con l'obiettivo di promuovere l'iniziativa comunitaria in tutti i Comuni dell'Isola e stimolare l'interesse degli operatori locali della green economy. Compito della Regione sarà quello di supportare gli enti locali, promuovendone la partecipazione al "Patto dei sindaci", fornendo un'equipe di esperti per l'elaborazione e l'avvio dei piani.
"Sul piatto ci sono circa 500 milioni di euro di risorse comunitarie (Po-Fesr 2007-2013) - ha spiegato Gianluca Galati, dirigente generale dell'assessorato regionale all'Energia -, di cui 300 destinate alle piccole e medie imprese e 200 agli enti".
A questi si aggiungeanche il Fondo di garanzia per piccoli impianti fotovoltaici istituito con l'ultima Finanziaria: "Servirà come garanzia a famiglie e imprese per coprire la percentuale di investimento rimasta scoperta dalla riduzione dei finanziamenti nazionali legati al Conto Energia", ha spiegato il presidente della Regione, Raffaele Lombardo.
"I Comuni puntino sulle energie rinnovabili - ha affermato l'assessore regionale per l'Energia, Giosuè Marino - è fondamentale impegnare i sindaci nell'abbattimento di anidride carbonica del 20% entro il 2020".
Convinto della necessità di puntare sul Patto dei sindaci anche Umberto Vattani, presidente di Sviluppo Italia-Sicilia: "Per i Comuni siciliani si tratta un'occasione imperdibile per diventare efficienti sotto il profilo energetico - ha affermato -. L'Italia e la Sicilia devono essere in prima linea in questa «rivoluzione verde» che avrà effetti benefici sull'ambiente e sui livelli occupazionali".
Menfi [Agrigento - Sicilia]. Vista l'estrema facilità con la quale è possibile pubblicare contenuti attraverso un blog, ho deciso di disporre di questo potente mezzo di comunicazione per interfacciarmi con tutti i cittadini. Grazie a questa piattaforma web farò conoscere le mie idee, le mie prospettive politiche e mi confronterò, in maniera costruttiva, con tutti gli elettori del Comune di Menfi.
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domenica 22 aprile 2012
giovedì 2 febbraio 2012
Il Comune di Licata aderisce al Patto dei sindaci
Il comune di Licata aderirà al «Patto dei sindaci»* una iniziativa che ha come finalità la promozione della sostenibilità energetica e lo sviluppo delle energie alternative nella Regione.
Lo scorso 27 gennaio si è tenuto un incontro che ha visto la partecipazione dei rappresentanti di diversi Comuni del comprensorio, tra i quali, Gela, Mazzarino, Butera, Caltagirone e Vittoria. L'incontro è stato organizzato dall'eurodeputato gelese Rosario Crocetta il quale ha assicurato ai sindaci presenti il massimo sostegno per il buon esito dell'iniziativa, dando la propria disponibilità a seguire tutto l'iter procedurale. I sindaci hanno posto le basi per il proseguo del progetto, coscienti della bontà dello stesso e delle positive ricadute sul territorio. La firma del protocollo, che mira anche a sviluppare un sistema basato sulla green economy,dovrebbe avvenire tra alcune settimane. Il prossimo incontro si terrà il prossimo quattro febbraio.
L'adesione al Patto dei sindaci era stata a lungo caldeggiata dalla Cisl locale. Il Patto, al quale hanno già aderito 2900 Comuni in tutta Europa, fornisce alle amministrazioni locali l'opportunità di impegnarsi concretamente nella lotta ai cambiamenti climatici attraverso interventi che modernizzino la gestione amministrativa e influiscano direttamente sulla qualità della vita dei cittadini.
* Il Patto dei Sindaci è il principale movimento europeo che vede coinvolte le autorità locali e regionali impegnate ad aumentare l’efficienza energetica e l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili nei loro territori. Attraverso il loro impegno i firmatari del Patto intendono raggiungere e superare l’obiettivo europeo di riduzione del 20% delle emissioni di CO2 entro il 2020.
Lo scorso 27 gennaio si è tenuto un incontro che ha visto la partecipazione dei rappresentanti di diversi Comuni del comprensorio, tra i quali, Gela, Mazzarino, Butera, Caltagirone e Vittoria. L'incontro è stato organizzato dall'eurodeputato gelese Rosario Crocetta il quale ha assicurato ai sindaci presenti il massimo sostegno per il buon esito dell'iniziativa, dando la propria disponibilità a seguire tutto l'iter procedurale. I sindaci hanno posto le basi per il proseguo del progetto, coscienti della bontà dello stesso e delle positive ricadute sul territorio. La firma del protocollo, che mira anche a sviluppare un sistema basato sulla green economy,dovrebbe avvenire tra alcune settimane. Il prossimo incontro si terrà il prossimo quattro febbraio.
L'adesione al Patto dei sindaci era stata a lungo caldeggiata dalla Cisl locale. Il Patto, al quale hanno già aderito 2900 Comuni in tutta Europa, fornisce alle amministrazioni locali l'opportunità di impegnarsi concretamente nella lotta ai cambiamenti climatici attraverso interventi che modernizzino la gestione amministrativa e influiscano direttamente sulla qualità della vita dei cittadini.
* Il Patto dei Sindaci è il principale movimento europeo che vede coinvolte le autorità locali e regionali impegnate ad aumentare l’efficienza energetica e l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili nei loro territori. Attraverso il loro impegno i firmatari del Patto intendono raggiungere e superare l’obiettivo europeo di riduzione del 20% delle emissioni di CO2 entro il 2020.
mercoledì 18 gennaio 2012
Patto dei Sindaci, nasce il Premio A+CoM per i migliori PAES
Il PAES (Piano di Azione Energia Sostenibile) è il principale strumento a disposizione delle amministrazioni locali per ridurre i consumi energetici e promuovere le energie rinnovabili. I migliori PAES saranno premiati a maggio, a Firenze, in occasione di Terrafutura, la mostra-convegno internazionale di buone pratiche di vita, di governo e d’impresa verso un futuro equo e sostenibile.
Sono oltre 1600 i Comuni italiani che hanno aderito al “Patto dei Sindaci”, impegnandosi a presentare, entro un anno, un Piano di Azione Energia Sostenibile. Nasceranno quindi nei prossimi anni centinaia di Piani che si configureranno come strumento essenziale per programmare, su scala urbana, il condiviso obiettivo europeo di riduzione del 20% delle emissioni di CO2 entro il 2020.
Per questo, il Piano di Azione Energia Sostenibile (PAES) è una delle azioni più importanti che un'amministrazione locale può mettere in campo come primo passo per superare l’impiego delle energie fossili e far diventare, il proprio, un territorio low carbon capace di futuro.
Riducendo i consumi energetici, promuovendo le energie rinnovabili e incentivando l'adozione di comportamenti virtuosi (dal trasporto pubblico alla raccolta differenziata dei rifiuti), per favorire, con l'adozione di concrete ed efficaci politiche di prossimità, la transizione verso un territorio a basso contenuto di emissioni di carbonio.
Per incoraggiare e stimolare le amministrazioni comunali a dotarsi di Piani che siano strumenti di lavoro ambiziosi, qualificati e operativi, Alleanza per il Clima Italia e Kyoto Club promuovono il nuovo Premio A+CoM, che selezionerà ogni anno i 4 “migliori” PAES elaborati e deliberati, nei 12 mesi precedenti, nell’ambito del Patto dei Sindaci (Covenant of Mayors). “Vincitori” che verranno premiati a Firenze, in occasione di Terrafutura: eccellenze sotto i riflettori in una kermesse pensata e promossa proprio per valorizzare gli esempi più innovativi di politiche pubbliche “lungimiranti” e sostenibili. Alla prima edizione del Premio A+CoM potranno partecipare gli Enti locali che hanno approvato nel 2010 o 2011 il proprio Piano di Azione Energia Sostenibile, e che l'hanno presentato alla Commissione Europea: c'è tempo fino al 9 marzo per partecipare (per informazioni sulle modalità e i dettagli del regolamento si può consultare il sito www.climatealliance.it).
Per poter partecipare, nell'elaborazione dei loro PAES i comuni devono aver previsto azioni concrete nel settore municipale (analizzando ed efficientando in primis gli edifici e le strutture comunali) e in quelli del settore residenziale, del terziario e del trasporto, considerati campi di intervento fondamentali per una politica di riduzione della CO2 che sia realmente efficace. Allo stesso tempo, il Piano deve includere anche interventi concreti in almeno tre degli altri ambiti, ugualmente essenziali: produzione locale di energia, pianificazione territoriale, acquisti pubblici, coinvolgimento della cittadinanza, degli stakeholder e del settore produttivo. I Piani saranno valutati da un comitato tecnico e da uno scientifico, quest’ultimo composto da: Mario Agostinelli, presidente associazione Energia Felice; Stefano Caserini, docente Politecnico di Milano; Annalisa Corrado, direttore tecnico AzzeroCO2; Antonio Lumicisi, coordinatore campagna SEE-Italia, Ministero dell’Ambiente; Massimo Scalia, docente Università La Sapienza di Roma; Karl-Ludwig Schibel, Alleanza per il Clima Italia; Gianni Silvestrini, direttore scientifico Kyoto Club; Maria Rosa Vittadini, docente Università IUAV; Silvia Zamboni, giornalista ambientale; Edoardo Zanchini, vicepresidente Legambiente.
Sono oltre 1600 i Comuni italiani che hanno aderito al “Patto dei Sindaci”, impegnandosi a presentare, entro un anno, un Piano di Azione Energia Sostenibile. Nasceranno quindi nei prossimi anni centinaia di Piani che si configureranno come strumento essenziale per programmare, su scala urbana, il condiviso obiettivo europeo di riduzione del 20% delle emissioni di CO2 entro il 2020.
Per questo, il Piano di Azione Energia Sostenibile (PAES) è una delle azioni più importanti che un'amministrazione locale può mettere in campo come primo passo per superare l’impiego delle energie fossili e far diventare, il proprio, un territorio low carbon capace di futuro.
Riducendo i consumi energetici, promuovendo le energie rinnovabili e incentivando l'adozione di comportamenti virtuosi (dal trasporto pubblico alla raccolta differenziata dei rifiuti), per favorire, con l'adozione di concrete ed efficaci politiche di prossimità, la transizione verso un territorio a basso contenuto di emissioni di carbonio.
Per incoraggiare e stimolare le amministrazioni comunali a dotarsi di Piani che siano strumenti di lavoro ambiziosi, qualificati e operativi, Alleanza per il Clima Italia e Kyoto Club promuovono il nuovo Premio A+CoM, che selezionerà ogni anno i 4 “migliori” PAES elaborati e deliberati, nei 12 mesi precedenti, nell’ambito del Patto dei Sindaci (Covenant of Mayors). “Vincitori” che verranno premiati a Firenze, in occasione di Terrafutura: eccellenze sotto i riflettori in una kermesse pensata e promossa proprio per valorizzare gli esempi più innovativi di politiche pubbliche “lungimiranti” e sostenibili. Alla prima edizione del Premio A+CoM potranno partecipare gli Enti locali che hanno approvato nel 2010 o 2011 il proprio Piano di Azione Energia Sostenibile, e che l'hanno presentato alla Commissione Europea: c'è tempo fino al 9 marzo per partecipare (per informazioni sulle modalità e i dettagli del regolamento si può consultare il sito www.climatealliance.it).
Per poter partecipare, nell'elaborazione dei loro PAES i comuni devono aver previsto azioni concrete nel settore municipale (analizzando ed efficientando in primis gli edifici e le strutture comunali) e in quelli del settore residenziale, del terziario e del trasporto, considerati campi di intervento fondamentali per una politica di riduzione della CO2 che sia realmente efficace. Allo stesso tempo, il Piano deve includere anche interventi concreti in almeno tre degli altri ambiti, ugualmente essenziali: produzione locale di energia, pianificazione territoriale, acquisti pubblici, coinvolgimento della cittadinanza, degli stakeholder e del settore produttivo. I Piani saranno valutati da un comitato tecnico e da uno scientifico, quest’ultimo composto da: Mario Agostinelli, presidente associazione Energia Felice; Stefano Caserini, docente Politecnico di Milano; Annalisa Corrado, direttore tecnico AzzeroCO2; Antonio Lumicisi, coordinatore campagna SEE-Italia, Ministero dell’Ambiente; Massimo Scalia, docente Università La Sapienza di Roma; Karl-Ludwig Schibel, Alleanza per il Clima Italia; Gianni Silvestrini, direttore scientifico Kyoto Club; Maria Rosa Vittadini, docente Università IUAV; Silvia Zamboni, giornalista ambientale; Edoardo Zanchini, vicepresidente Legambiente.
Fonte: ecodallecitta.it
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