La società Northen Petroleum ha presentato due istanze di ricerca petrolifera a sud di Sciacca e a sud ovest di Porto Empedocle. Dunque, ci risiamo con il rischio di vedere le piattaforme petrolifere davanti le nostre coste.
Le due richieste, secondo il deputato Giuseppe Marinello (Pdl) «presentano notevoli criticità, sollevate peraltro anche delle amministrazioni di Sciacca e Porto Empedocle. Prima fra tutte la presenza di una forte attività sismica e vulcanica nella zona marittima interessata».
Il parlamentare saccense ha presentato un'interrogazione al ministro dell'Ambiente e ha chiesto la sospensione delle istanze di ricerca della Northern Petroleum Ltd., nel Canale di Sicilia, sino alla definizione di una nuova normativa nazionale.
Nell'interrogazione, Marinello fa presente che nonostante a «circa 26 miglia nautiche dalla costa di Sciacca e a 39 da Pantelleria, si trovano le bocche vulcaniche dell'Empedocle, ma dei rischi sismici e vulcanici, negli studi presentati della Northern Petroleum non c'è traccia».
Il parlamentare sottolinea anche la possibilità di ulteriori problemi che le ricerche petrolifere possono causare quali «la presenza di una corrente di risalita che porterebbe gli eventuali fanghi ed oli sversati direttamente sulle coste di Sciacca, danneggiando l'economia turistica locale e le aree protette delle riserve naturali orientata Foce del Fiume Platani e Torre Salsa».
Menfi [Agrigento - Sicilia]. Vista l'estrema facilità con la quale è possibile pubblicare contenuti attraverso un blog, ho deciso di disporre di questo potente mezzo di comunicazione per interfacciarmi con tutti i cittadini. Grazie a questa piattaforma web farò conoscere le mie idee, le mie prospettive politiche e mi confronterò, in maniera costruttiva, con tutti gli elettori del Comune di Menfi.
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sabato 4 febbraio 2012
mercoledì 15 giugno 2011
Scuola: Leoluca Orlando e Giuseppe Marinello a difesa degli insegnanti del Sud
La scuola è appena finita, ma già infuriano le polemiche sulla nomina degli insegnati per il prossimo anno. Già perché questi nove mesi di riforma Gelmini hanno dimostrato come siano molti, troppi, i precari della scuola, in lotta tra di loro per un posto.
Così, l'ultima proposta viene dalla Lega che non nasconde il suo obbiettivo di tutelare i professori "padani" contro l'arrivo in massa di docenti rimasti senza cattedra al sud. In un emendamento al decreto sviluppo, infatti, il partito del Carroccio propone quaranta punti in più in graduatoria agli insegnanti residenti nella provincia della scuola in cui chiedono di lavorare. Come dire, se sei del sud resta al sud e se sei del nord hai diritto di lavorare al nord.
L'emendamento, approvato da tutti i membri del partito di Bossi, ha però diviso la maggioranza. In particolare, Giuseppe Marinello relatore del Pdl ha espresso il dubbio dell'incostituzionalità dell'emendamento.
"La Lega Nord somma, in maniera devastante, il disprezzo per i precari che ha Berlusconi, con un inqualificabile razzismo" denuncia invece Luoluca Orlando, portavoce dell'Italia dei Valori. "La qualità degli insegnanti deve essere valutata in base alla loro preparazione e dedizione al lavoro e non in base alla residenza o alla regione di appartenenza".
Così, l'ultima proposta viene dalla Lega che non nasconde il suo obbiettivo di tutelare i professori "padani" contro l'arrivo in massa di docenti rimasti senza cattedra al sud. In un emendamento al decreto sviluppo, infatti, il partito del Carroccio propone quaranta punti in più in graduatoria agli insegnanti residenti nella provincia della scuola in cui chiedono di lavorare. Come dire, se sei del sud resta al sud e se sei del nord hai diritto di lavorare al nord.
L'emendamento, approvato da tutti i membri del partito di Bossi, ha però diviso la maggioranza. In particolare, Giuseppe Marinello relatore del Pdl ha espresso il dubbio dell'incostituzionalità dell'emendamento.
"La Lega Nord somma, in maniera devastante, il disprezzo per i precari che ha Berlusconi, con un inqualificabile razzismo" denuncia invece Luoluca Orlando, portavoce dell'Italia dei Valori. "La qualità degli insegnanti deve essere valutata in base alla loro preparazione e dedizione al lavoro e non in base alla residenza o alla regione di appartenenza".
Fonte: http://www.teleradiosciacca.it/
mercoledì 10 novembre 2010
Menfi, lettera di minacce al sindaco Botta
Lettera di minacce indirizzata al sindaco di Menfi, Michele Botta (Pdl), e alla sua famiglia. E' stata trovata nella buca per le lettere dell'abitazione dell'amministratore, in via Risorgimento a Menfi.
"O te ne vai o ti succederà qualcosa di brutto!', c'era scritto nella missiva che sarebbe stata infilata nella cassetta della posta nel tardo pomeriggio di ieri. Indagano i carabinieri.
"Sono amareggiato - afferma Botta - soprattutto perché questa vicenda coinvolge anche i miei cari. In ogni caso intendo andare avanti con la stessa determinazione che ho avuto fino ad oggi".
Solidarietà a Botta è stata espressa dal parlamentare Giuseppe Marinello: "Condanniamo l'atto intimidatorio rivolto al sindaco, dice - convinti che l'attività politica di un amministratore ed eventuali critiche al suo operato vanno formulate nelle sedi opportune ed istituzionali e sempre nell'ambito di una sana dialettica politica”.
fonte: gds.it
"O te ne vai o ti succederà qualcosa di brutto!', c'era scritto nella missiva che sarebbe stata infilata nella cassetta della posta nel tardo pomeriggio di ieri. Indagano i carabinieri.
"Sono amareggiato - afferma Botta - soprattutto perché questa vicenda coinvolge anche i miei cari. In ogni caso intendo andare avanti con la stessa determinazione che ho avuto fino ad oggi".
Solidarietà a Botta è stata espressa dal parlamentare Giuseppe Marinello: "Condanniamo l'atto intimidatorio rivolto al sindaco, dice - convinti che l'attività politica di un amministratore ed eventuali critiche al suo operato vanno formulate nelle sedi opportune ed istituzionali e sempre nell'ambito di una sana dialettica politica”.
fonte: gds.it
sabato 22 maggio 2010
Il deputato Giro risponde all'interpellanza illustrata da Marinello
Francesco Maria Giro (Sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali) risponde all’interpellanza n. 2-00717, illustrata dall’onorevole Marinello concernente l’autorizzazione concessa dal Ministero dello sviluppo economico alla società San Leon energy per la ricerca di idrocarburi nel mare di Sciacca, Selinunte e Menfi.
Il deputato Giro risponde:
Riguardo alle richieste degli onorevoli interpellanti si riscontra quanto segue. La zona marina antistante le coste di Sciacca, Selinunte e Menfi è attualmente interessata solo da istanze, e non da autorizzazioni, di permesso di ricerca per idrocarburi presentate dalla società San Leon Energy e precisamente dalle istanze d 352 C.R.-SL, d 353 C.R.-SL e d 354 C.R.-SL. Si fa presente che, prima dell’eventuale conferimento dell’autorizzazione, tutte le istanze di permesso di ricerca di idrocarburi sono sottoposte all’esame della commissione idrocarburi e risorse minerarie, organo consultivo del Ministero dello sviluppo economico, e che solo successivamente vengono inoltrate all’esame del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, cui è demandata la definitiva verifica di compatibilità ambientale. Nel dettaglio, dette istanze sono state sottoposte all’esame della citata commissione che, nella seduta dell’11 dicembre 2009, ha espresso un parere favorevole all’accoglimento delle stesse. A seguito di tale parere, il Ministero dello sviluppo economico ha, comunque, invitato la società istante a presentare tutta la documentazione necessaria per la pronuncia di compatibilità ambientale presso il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare. Quest’ultima amministrazione ha comunicato lo stato dell’iter procedurale che riguarda le richieste della San Leon confermando che le attività per le quali è stata presentata istanza di VIA o di esclusione dalla stessa, prevedono solo prospezioni geofisiche con la tecnica dell’air-gun(generazione di potenti onde sonore che in mare viaggiano a velocità 4 volte più grande che nell'aria, arrivando a chilometri di distanza). La verifica di procedibilità delle istanze di cui sopra è ancora in corso presso il Ministero dell’ambiente che, una volta verificata la procedibilità delle stesse, provvederà ad inviare la relativa documentazione alla commissione tecnica di verifica dell’impatto ambientale VIA-VAS per l’avvio dell’istruttoria tecnica. Pertanto si ribadisce che, allo stato attuale, in merito alle istanze della società San Leon non è stato ancora emanato un decreto di conferimento di permessi. La società San Leon non può quindi procedere alla perforazione di un pozzo, né all’allestimento di un qualunque impianto di estrazione, dal momento che l’esecuzione di tali operazioni sarà, eventualmente, possibile solo dopo aver ottenuto il conferimento del titolo e successivamente ai controlli di competenza del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare e ad altre specifiche autorizzazioni dei competenti organi periferici dello stesso Ministero e delle altre amministrazioni interessate. Al riguardo, si fa presente che, anche in caso di conferimento del permesso e dell’esito positivo della conseguente attività di ricerca da parte della Società San Leon, la successiva eventuale messa in produzione di idrocarburi non avverrà in maniera automatica, ma solo al termine di un iter istruttorio di conferimento di un titolo minerario diverso dal permesso di ricerca denominato « concessione di coltivazione ». A maggior garanzia, l’attribuzione di detto titolo avverrebbe solo al termine di un nuovo procedimento istruttorio condotto da questo Ministero e dal Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare.
Infine, circa le capacità tecniche ed economiche della società San Leon, preme evidenziare che il Ministero dello sviluppo economico ha ultimamente provveduto, con decreto ministeriale del 26 aprile 2010 (disciplinare tecnico), ad emanare specifiche norme che fissano puntualmente i requisiti di idoneità tecnica ed economica cui devono rispondere le società che richiedono permessi di ricerca. Pertanto la società San Leon sarà, prima del rilascio dell’eventuale permesso di ricerca, assoggettata ad un ulteriore controllo specifico di conformità alle norme di detto decreto ministeriale.
Il deputato Giro risponde:
Riguardo alle richieste degli onorevoli interpellanti si riscontra quanto segue. La zona marina antistante le coste di Sciacca, Selinunte e Menfi è attualmente interessata solo da istanze, e non da autorizzazioni, di permesso di ricerca per idrocarburi presentate dalla società San Leon Energy e precisamente dalle istanze d 352 C.R.-SL, d 353 C.R.-SL e d 354 C.R.-SL. Si fa presente che, prima dell’eventuale conferimento dell’autorizzazione, tutte le istanze di permesso di ricerca di idrocarburi sono sottoposte all’esame della commissione idrocarburi e risorse minerarie, organo consultivo del Ministero dello sviluppo economico, e che solo successivamente vengono inoltrate all’esame del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, cui è demandata la definitiva verifica di compatibilità ambientale. Nel dettaglio, dette istanze sono state sottoposte all’esame della citata commissione che, nella seduta dell’11 dicembre 2009, ha espresso un parere favorevole all’accoglimento delle stesse. A seguito di tale parere, il Ministero dello sviluppo economico ha, comunque, invitato la società istante a presentare tutta la documentazione necessaria per la pronuncia di compatibilità ambientale presso il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare. Quest’ultima amministrazione ha comunicato lo stato dell’iter procedurale che riguarda le richieste della San Leon confermando che le attività per le quali è stata presentata istanza di VIA o di esclusione dalla stessa, prevedono solo prospezioni geofisiche con la tecnica dell’air-gun(generazione di potenti onde sonore che in mare viaggiano a velocità 4 volte più grande che nell'aria, arrivando a chilometri di distanza). La verifica di procedibilità delle istanze di cui sopra è ancora in corso presso il Ministero dell’ambiente che, una volta verificata la procedibilità delle stesse, provvederà ad inviare la relativa documentazione alla commissione tecnica di verifica dell’impatto ambientale VIA-VAS per l’avvio dell’istruttoria tecnica. Pertanto si ribadisce che, allo stato attuale, in merito alle istanze della società San Leon non è stato ancora emanato un decreto di conferimento di permessi. La società San Leon non può quindi procedere alla perforazione di un pozzo, né all’allestimento di un qualunque impianto di estrazione, dal momento che l’esecuzione di tali operazioni sarà, eventualmente, possibile solo dopo aver ottenuto il conferimento del titolo e successivamente ai controlli di competenza del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare e ad altre specifiche autorizzazioni dei competenti organi periferici dello stesso Ministero e delle altre amministrazioni interessate. Al riguardo, si fa presente che, anche in caso di conferimento del permesso e dell’esito positivo della conseguente attività di ricerca da parte della Società San Leon, la successiva eventuale messa in produzione di idrocarburi non avverrà in maniera automatica, ma solo al termine di un iter istruttorio di conferimento di un titolo minerario diverso dal permesso di ricerca denominato « concessione di coltivazione ». A maggior garanzia, l’attribuzione di detto titolo avverrebbe solo al termine di un nuovo procedimento istruttorio condotto da questo Ministero e dal Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare.
Infine, circa le capacità tecniche ed economiche della società San Leon, preme evidenziare che il Ministero dello sviluppo economico ha ultimamente provveduto, con decreto ministeriale del 26 aprile 2010 (disciplinare tecnico), ad emanare specifiche norme che fissano puntualmente i requisiti di idoneità tecnica ed economica cui devono rispondere le società che richiedono permessi di ricerca. Pertanto la società San Leon sarà, prima del rilascio dell’eventuale permesso di ricerca, assoggettata ad un ulteriore controllo specifico di conformità alle norme di detto decreto ministeriale.
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