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martedì 6 marzo 2012

Lega Nord LADRONA. Indagato Boni


"Roma ladrona" è stato lo slogan che ha unito e rinvigorito per anni gli affiliati della Lega Nord. La campagna celodurista degli "omini verdi" è stata sempre contraddistinta dalla dicotomia "forti" e "puri". Ahimè, tutto cambia. Oggi, Umberto Bossi è meno "forte", per i noti problemi salutari, ed anche meno "puro", anzi torbidissimo.

Carlo Dossi dixit: "Tutti gli uomini sono corruttibili: è questione di somme".
Lo sà bene il presidente del Consiglio Regionale della Lombardia, Davide Boni, indagato dalla procura di Milano per corruzione. In verità i soldi, circa un milione di euro, potrebbero essere finiti nelle casse del partito della Lega.
Fra i destinatari degli avvisi di garanzia, per concorso in corruzione, figurano anche Dario Ghezzi, suo stretto collaboratore, e Luigi Zunino.

A quanto emerge, l’inchiesta riguarda una serie di irregolarità nelle concessioni per aree edificabili, aree commerciali e immobili. Un giro di tangenti girate tra il 2008 e il 2010, anche se si sarebbero verificati episodi più recenti. Una parte delle mazzette, secondo gli inquirenti, potrebbe essere andata a finanziare la Lega. I pm prefigurano una sorta di sistema finalizzato non all’arricchimento personale di chi intascava le tangenti, ma a foraggiare il partito.

Aspettavo da troppo tempo questo momento, concedetemi un breve sfogo: LEGA NORD LADRONA !!!

martedì 20 dicembre 2011

Lega Nord? NO, GRAZIE!


La Lega Nord continua a diffondere, tramite i suoi iscritti e rappresentanti, discorsi che dovrebbero essere oggetto di denuncia. A Firenze l'omicidio di due ambulanti senegalesi ad opera di un fanatico xenofobo, Gianluca Casseri, non sembra aver minimamente turbato gli animi di alcuni militanti del Carroccio. Anzi, sembra che alcuni di essi, dalla psiche sicuramente deviata, ne abbia pure gioito in un gruppo - chiuso e riservato - di facebook. L'articolo-scandalo di Daniele Sensi, dal titolo "Eccola qui, la vera Lega", riporta le opinioni ed i commenti di alcuni fanatici squilibrati aderenti a questo gruppo. I contenuti, raccolti ed esaminati dal giornalista dell'Espresso, sono incontrovertibilmente di natura razzista, discriminante e intollerante.

Il fondatore del gruppo incriminato “Padani si nasce, cuore leghista” si chiama Eros Domenico. L'uomo, dalle dubbie qualità morali ed intellettuali, sembra essere un vero e proprio politologo nazista: Voto ai figli degli immigrati? “Un bel lanciafiamme, e che si brucino queste merde”. Svuotare le carceri? "Lo facciamo noi con un mitragliatore dal balcone”. Napolitano? ”Un terrone del cazzo, gli ci vorrebbe un colpo in testa”. Sui due cittadini senegalesi morti a Firenze: "Meglio così, due in meno da mantenere". A Eros si uniscono altri "intellettuali" come Luca di Brescia: i rom? “ladri, stupratori e assassini nascono, ladri, stupratori e assassini moriranno: personalmente adotterei per loro le stesse politiche usate dal Führer”.

Quello che più mi indigna, però, è sapere che nel gruppo sono iscritti diversi senatori della Repubblica Italiana, come Roberto Mura, Mario Pittoni, Piergiorgio Stiffoni e Michelino Davico; è iscritto anche il presidente del gruppo parlamentare della Lega Nord alla Camera Marco Reguzzoni; i deputati Marco Rondini e Maurizio Fugatti; diversi assessori e consiglieri della regione Lombardia e Veneto.

Per me, aderire ad un gruppo - virtuale o non - significa condividerne i contenuti, gli argomenti, le pratiche e le finalità. Ecco perchè, soprattutto in questa occasione, credo sia giusto recriminare sia sul comportamento di questi pseudo-politici "italiani", ma anche sul resto degli affiliati. Atteggiamenti lesivi ed offensivi come questi vanno condannati immediatamente. Non solo per dare il buon esempio ma anche per creare una sorta di deterrente. Un modo, perlomeno, per non dare adito a qualche altro "omino verde" di alimentare quell'intolleranza civile che persiste ancora oggi nella nostra società. Un modo come un altro per ricordare, qualora ce ne fossimo dimenticati, che siamo tutti figli della stessa Terra!

Giacomo Lanzarone

domenica 26 giugno 2011

Lombardo: La Lega vuole la secessione?! Alla Sicilia conviene!


"Ora è la Sicilia che fa la secessione"

«Chiederò al ministro per il Federalismo Umberto Bossi che questa secessione la faccia veramente una volta per tutte, ma in Sicilia. Ci mandi pure al diavolo: sono sicuro che, da indipendenti, ce la caveremo meglio che restando sotto la tutela di Roma».


Lo afferma il presidente della regione Sicilia, Raffaele Lombardo, che in un'intervista al Giornale, sottolinea: «Senza una pistola puntata alla tempia non saremo mai virtuosi». «Pero' temo che il federalismo non si realizzerà affatto com'e' stato pensato. E allora meglio che ciascuno vada per la propria strada», chiarisce.

Riscrivere la storia - «Lo stato italiano - continua Lombardo nel suo ragionamento - incassa 10 miliardi di euro di entrate fiscali derivanti dalla raffinazione del petrolio. Ci lascino quello che è dei siciliani e noi siamo a posto».
Per il governatore «L'unità d'Italia non è stata un affare ne' per i veneti, ne' per i siciliani, ne' per nessuno». «Quando sarà riscritta la storia d'Italia - conclude - si vedrà che una mano al successo della mafia l'hanno data i garibaldini. Garibaldi portava in Sicilia un regno la cui capitale era molto lontana e la criminalità organizzata ha bisogno di questo: più distante è il sovrano o il presidente e meglio campa».

mercoledì 15 giugno 2011

Scuola: Leoluca Orlando e Giuseppe Marinello a difesa degli insegnanti del Sud

La scuola è appena finita, ma già infuriano le polemiche sulla nomina degli insegnati per il prossimo anno. Già perché questi nove mesi di riforma Gelmini hanno dimostrato come siano molti, troppi, i precari della scuola, in lotta tra di loro per un posto.
Così, l'ultima proposta viene dalla Lega che non nasconde il suo obbiettivo di tutelare i professori "padani" contro l'arrivo in massa di docenti rimasti senza cattedra al sud. In un emendamento al decreto sviluppo, infatti, il partito del Carroccio propone quaranta punti in più in graduatoria agli insegnanti residenti nella provincia della scuola in cui chiedono di lavorare. Come dire, se sei del sud resta al sud e se sei del nord hai diritto di lavorare al nord.

L'emendamento, approvato da tutti i membri del partito di Bossi, ha però diviso la maggioranza. In particolare, Giuseppe Marinello relatore del Pdl ha espresso il dubbio dell'incostituzionalità dell'emendamento.
"La Lega Nord somma, in maniera devastante, il disprezzo per i precari che ha Berlusconi, con un inqualificabile razzismo" denuncia invece Luoluca Orlando, portavoce dell'Italia dei Valori. "La qualità degli insegnanti deve essere valutata in base alla loro preparazione e dedizione al lavoro e non in base alla residenza o alla regione di appartenenza".

Fonte: http://www.teleradiosciacca.it/

domenica 27 febbraio 2011

Club Bilderberg: I padroni dell'Universo!

Molti pensano che il Club Bilderberg è una specie di società segreta, ma non è così: è invece un gruppo di persone potenti che condividono la stessa ideologia, quella del denaro e di un'unica società per azioni mondiale. In pratica vogliono ottenere il completo controllo delle "necessità della vita dell'intero pianeta".
Il giornale londinese The Times, nel 1977, definì i Bilderbergers “una congrega dei più ricchi, dei più economicamente e politicamente potenti e influenti uomini nel mondo occidentale, che si incontrano segretamente per pianificare eventi che poi sembrano accadere per caso”.

Un pò di storia – Una consuetudine da oltre mezzo secolo. La schiera dei pochi eletti a prendere parte al meeting (circa 130 partecipanti, la maggior parte dei quali sono personalità influenti in campo economico, politico e bancario, ma anche giornalistico) prende il nome dall’hotel in cui decisero di riunirsi per la prima volta, il 24 maggio 1954: l’hotel Bilderberg di Oosterbeek, in Olanda. Da allora si son visti una volta all’anno, nella maggior parte dei casi in Europa, esclusivamente su invito dei reggenti del gruppo. Tra i partecipanti storici figurano David Rockefeller, Henry Kissinger, la regina Beatrice d’Olanda, Richard Perle, i dirigenti della Federal Reserve Bank, di Credit Suisse e della Rothschild Europe, delle compagnie petrolifere, della Coca Cola, della Philips, della Unilever, di Time Warner, di AoL, della Thyssen-Krupp, di Fiat, i direttori e corrispondenti delle principali testate del mondo, rappresentanti della Nato, dell’Onu, della Banca Mondiale e della Ue, economisti e molti ministri dei governi occidentali.

Tuttavia, in più di 50 anni d’incontri, alla stampa è sempre stata negata la presenza, non sono mai state rilasciate dichiarazioni sulle conclusioni degli intervenuti, né mai è stato svelato l’ordine del giorno. I Bilderbergers sono così segreti che cercano fino all’ultimo momento di nascondere il posto del loro incontro. Si partecipa solo su invito e l'individuo/a viene scelto/a secondo precisi criteri, viene infatti considerato l’influenza della posizione dell’ospite e il grado di controllo che egli ha su determinati settori chiave. Se il nome di un invitato è svelato pubblicamente prima, lui o lei rimane a casa.
I meeting del Bilderberg hanno caratteristiche molto particolari: si tengono generalmente in piccole cittadine, dove l’opinione pubblica e l’informazione non sono massicciamente presenti. I partecipanti hanno il divieto assoluto di rilasciare dichiarazioni ai giornali, così come è tassativamente vietato ai giornalisti anche solo avvicinarsi al luogo di svolgimento della manifestazione, pena l’arresto. Ovviamente fanno eccezione i giornalisti regolarmente invitati. L’Hotel o il Resort di lusso selezionato viene occupato con qualche giorno di anticipo. Parte del normale personale viene sostituito con personale di fiducia.

Perché le principali testate giornalistiche, presenti in altri summit importanti come i G8, si disinteressano di questi “vertici” frequentati da uomini ben più influenti nel campo mondiale ?! La risposta è scontata: i principali editori fanno parte del club bilderberg e hanno l’obbligo di imbavagliare la stampa.

L'OBIETTIVO: I membri del Bilderberg stanno costruendo l'era del post-nazionalismo: non avremo piu Paesi, ma solo regioni della Terra all'interno di un "mondo unico".
Questo significherà un'economia globalizzata con
un’unica banca, un unico governo mondiale (selezionato, piu che eletto), una religione universale, un unico esercito, un unico centro di potere (controllo centralizzato di tutte le politiche interne ed estere), un unico sistema legale, un unico welfare state socialista. Per assicurarsi il raggiungimento di tali obiettivi, il Bilderberg si concentra su "il controllo tecnologico e la scarsa sensibilizzazione della pubbblica opinione".