venerdì 3 febbraio 2012

Cuochi, è tornato in Sicilia il Premio Auguste Escoffier

Giovanni Montemaggiore
E' tornato in Sicilia il premio internazionale intitolato ad Auguste Escoffier che assegna riconoscimenti ai migliori chef siciliani nel mondo. La manifestazione, organizzata da Giovanni Montemaggiore, si è svolta nel salone dell'ex chiesa Santa Margherita, alla presenza di Mario Consentino, delegato regionale, e Francesco Ammirati, presidente nazionale dei «Discepoli di August Escoffier».
Sono state assegnate le fasce gialle, rosse e blu che segnano l'ingresso nell'elite dei Disciples D'Auguste Escoffier.

Hanno ottenuto tale riconoscimento: Liborio Bivona, Giuseppe Amplo, Giacomo Arezzi, Salvatore Argento, Paolo Austero, Salvatore Balsamo, Giusy Bruccoleri, Salvatore Cappello, Fabio Casà, Maurizio Cascino, Giovanni Chianetta, Antonella Chiona, Giuseppe Danile, Giovanni D'anna, Biagio De Vita, Antonio Di Caro, Francesco Di Gradi, Bruno Di Maria, Filippo Fallea, Giuseppe Fiduccia, Gianluca Firetto, Antonio Fratello, Pietro Gaziano, Alessandro Grassadonio, Calogero Interrante, Ignazio Marino, Francesco Mauceri, Salvatore Mazzola, Giuseppe Muratore, Fabio Peiti, Pietro Pusateri, Giuseppe Triolo, Francesca Tuzzolino, Vito Ventimiglia, Pasquale Vinci, Marcello Viviano, Giuseppe Vitell, Antonio Zinna, Francesco Gagliano, Rosario Leo, Giuseppe Saitta, Angela Sammartino.

giovedì 2 febbraio 2012

Il Comune di Licata aderisce al Patto dei sindaci

Il comune di Licata aderirà al «Patto dei sindaci»* una iniziativa che ha come finalità la promozione della sostenibilità energetica e lo sviluppo delle energie alternative nella Regione.

Lo scorso 27 gennaio si è tenuto un incontro che ha visto la partecipazione dei rappresentanti di diversi Comuni del comprensorio, tra i quali, Gela, Mazzarino, Butera, Caltagirone e Vittoria. L'incontro è stato organizzato dall'eurodeputato gelese Rosario Crocetta il quale ha assicurato ai sindaci presenti il massimo sostegno per il buon esito dell'iniziativa, dando la propria disponibilità a seguire tutto l'iter procedurale. I sindaci hanno posto le basi per il proseguo del progetto, coscienti della bontà dello stesso e delle positive ricadute sul territorio. La firma del protocollo, che mira anche a sviluppare un sistema basato sulla green economy,dovrebbe avvenire tra alcune settimane. Il prossimo incontro si terrà il prossimo quattro febbraio.

L'adesione al Patto dei sindaci era stata a lungo caldeggiata dalla Cisl locale. Il Patto, al quale hanno già aderito 2900 Comuni in tutta Europa, fornisce alle amministrazioni locali l'opportunità di impegnarsi concretamente nella lotta ai cambiamenti climatici attraverso interventi che modernizzino la gestione amministrativa e influiscano direttamente sulla qualità della vita dei cittadini.



* Il Patto dei Sindaci è il principale movimento europeo che vede coinvolte le autorità locali e regionali impegnate ad aumentare l’efficienza energetica e l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili nei loro territori. Attraverso il loro impegno i firmatari del Patto intendono raggiungere e superare l’obiettivo europeo di riduzione del 20% delle emissioni di CO2 entro il 2020.

Agrigento: No alla chiusura delle Province

Una cosa unisce tutti senza differenza di partito. Non importa l'appartenenza: destra, sinistra e centro sono concordi: l'abolizione delle Province, prevista nel decreto "Salva Italia" di Monti, non va bene.

È quanto venuto fuori l'altra sera nel corso della riunione straordinaria del Consiglio Provinciale. Ad Agrigento come in tutte le altre 106 Province d'Italia nella giornata di mobilitazione nazionale contro il decreto. Tutti contrari pertanto.

Ma il presidente D'Orsi dopotutto si sente ottimista. «Credo che la politica che ha spostato l'attenzione sulle Province - ci ha detto - sarà la stessa che non le farà chiudere. Io, infatti, sono convinto - ha aggiunto - che si troverà una soluzione, passando anche dall'accorpamento delle Province più piccole; ma vedrete - ha concluso il capo dell'Amministrazione - che nel 2013 troverete ancora qui il presidente Eugenio D'Orsi, votato ed eletto dai cittadini».

Sicilia, deficit pari a 2,3 miliardi di euro

Palermo - La Regione Siciliana deve colmare un deficit pari a 2,3 miliardi di euro per portare in parità il Bilancio di previsione per il 2012. Una cifra da capogiro che l'assessore all'Economia, Armao, ha illustrato ieri mattina a Roma all'insediamento dei tavoli tecnici concordati con il governo centrale la scorsa settima durante l'incontro con il premier, Monti, a palazzo Chigi.

Una voragine provocata dai tagli previsti dalle manovre nazionali. Al taglio di 1,3 miliardi di euro - è stato calcolato - si aggiungeranno circa 450 milioni che la Regione incassava come Irpef sugli immobili e che la nuova Imi, invece, destina allo Stato e ai Comuni. Inoltre, saranno necessari ulteriori 650 milioni per la maggiore partecipazione al Fondo sanitario nazionale. Temi che, come quello delle accise, saranno affrontati dal tavolo che si occuperà dell'attuazione del federalismo fiscale. Il secondo tavolo, invece, tratterà tutte le questioni emerse drammaticamente con la protesta degli autotrasportatori dell'Aias e del movimento dei «Forconi».

Il primo dei due tavoli, istituiti preso la Presidenza del Consiglio dei ministri, partirà il prossimo 14 di febbraio e sarà dedicato all'autonomia finanziaria della Regione e all'attuazione del federalismo. C'è tempo un mese per trovare le soluzioni per consentire all'amministrazione regionale di ottenere le necessarie risorse per potere raggiungere l'equilibrio di Bilancio. Com'è noto, l'esercizio provvisorio scadrà il prossimo 31 marzo.
Il secondo tavolo comincerà i suoi lavori il 17 febbraio e si occuperà dei problemi del trasporto, della competitività del sistema agricolo e della pesca. Anche in questo caso bisogna fare subito perché, senza risposte concrete, la protesta rischia di riesplodere da un momento all'altro. 

mercoledì 1 febbraio 2012

Palermo, anche il Pdl indice le primarie per il candidato sindaco

Palermo - Anche il Pdl ricorrerà alle primarie (18 marzo) per designare i candidati sindaco per cui si voterà nelle prossima primavera, a cominciare dai tre capoluogo di provincia in cui si torna alle urne: Palermo, Trapani e Agrigento.

Lo ha deciso ieri il coordinamento regionale del Pdl che ha anche indetto i congressi provinciali nell'Isola: si svolgeranno dal 12 febbraio al 3 marzo.

Una decisione coraggiosa, considerato quanto sta accadendo nell'ambito del centrosinistra a Palermo, dove da Idv a Sel, passando per Prc, Verdi e movimenti, stanno costringendo il Pd a rinunciare a questo meccanismo per designare il candidato sindaco. Una situazione piuttosto ingarbugliata che coinvolge Borsellino, spinta dal Pd e Sel a partecipare alle primarie alle quali si sono opposte tutte le altre forze politiche, temendo accordi del Pd con il Terzo polo. Negli ultimi giorni anche Sel ha preso le distanze dalle primarie, facendole praticamente tornare in soffitta.
Non teme, invece, contraccolpi, il coordinatore regionale del Pdl, Castiglione, che indica Pid, Grande Sud, La Destra, Noi Sud e Fare Italia come le forze con cui naturalmente allearsi. «Le primarie possono aiutare a superare la frantumazione - ha detto Castiglione - e, nello stesso tempo, dare forza al candidato sindaco che sarà designato. Verificheremo cosa accadrà in Sicilia. Sembrava ci fossero difficoltà a introdurre le primarie. Invece, stiamo procedendo con estrema sintonia. Abbiamo già nominato La Loggia responsabile del regolamento per le primarie e per la formazione delle liste». Nomi sui possibili candidati, ovviamente, Castiglione non ne fa, ma deve fare i conti con la decisione di Micciché di candidarsi autonomamente: «Micciché è un nostro alleato. Ha sempre lavorato per il centrodestra e noi vogliamo l'unità. Ma anche lui deve passare per le primarie. Comunque, faremo incontri con le parti sociali e le categorie produttive, perché non si può escludere che il candidato sindaco sia espressione della società civile, come lo è stato a Trapani, e per due mandati, Fazio».

Sotto la spinta del segretario Alfano, il Pdl tenterà in Sicilia la riconquista del consenso e degli alleati. «Oggi c'è una maggiore disponibilità - ha osservato Castiglione -, ma c'è anche chi temporeggia per verificare il risultato delle amministrative che sono considerate un test per le regionali e le politiche del 2013». Durante i lavori del Pdl siciliano, a cui ha partecipato anche il coordinatore regionale, Nania, sono stati affrontati, fra gli altri, due tempi di grande attualità: la riforma della legge elettorale nazionale con l'introduzione della preferenza e il ddl del governo regionale che prevede l'abolizione delle Province e la costituzione dei liberi consorzi di Comuni, così come prevede lo Statuto autonomistico. Netta contrarietà sull'abolizione delle Province; pieno sostegno ad Alfano sulla riforma della legge elettorale che, comunque, dovrà rimanere bipolare e dovrà consentire la designazione del premier».
Lillo Miceli

martedì 31 gennaio 2012

Menfi: "Fà la Cosa Giusta", Guida al consumo critico e stili di vita sostenibile in Sicilia

Menfi - La SOAT di Menfi in collaborazione con l’Istituzione Culturale “Federico II” di Menfi, il “Comitato Fa la Cosa Giusta-Sicilia” e il Comune di Menfi organizzano, giorno 3 febbraio 2012 alle ore 18.00 presso l’Istituzione Culturale “Federico II” Piazza V.Emanuele di Menfi, la presentazione della prima guida siciliana al consumo critico e agli stili di vita sostenibili “Fa la Cosa Giusta-Sicilia”.

“ Fà la Cosa Giusta - Guida al consumo critico e stili di vita sostenibile in Sicilia” è uno strumento che affronta i tanti temi dell’economia solidale e, inoltre, fornisce gli indirizzi utili per acquistare beni e servizi sostenibili, per entrare in contatto con le reti solidali, per impegnarsi in prima persona nella costruzione di nuovi stili di vita.

È divisa in 11 capitoli che ci accompagnano nella quotidianità ma anche nelle scelte importanti nella vita: Alimentarsi, Bere, Abitare, Vestirsi, Muoversi, Risparmiare e Investire, Informare, Viaggiare, Partecipare, Liberare il territorio, Agire solidale (i titoli sono costituiti da verbi per sottolineare la dimensione del fare). Per aiutare nella ricerca delle realtà più vicine, abbiamo diviso le informazioni per provincia.

Ogni capitolo ha anche una descrizione delle “buone pratiche”, perché pensiamo sia importante sottolineare che il cambiamento inizia ogni giorno dalla nostra vita, e che, se partiamo da noi stessi, il futuro è già cominciato.
Le schede delle realtà censite sono state stata accompagnate da un documento di autocertificazione: ogni soggetto ha assunto la responsabilità di contribuire al percorso comune, dichiarando di rispettare i principi fondamentali di legalità nella propria attività economica, il rifiuto di sottostare a richieste estorsive, la tutela dei diritti dei lavoratori e dei consumatori.
La guida è il frutto di una ricerca a più mani e speriamo possa fornire un primo strumento utile ed esauriente. La realtà che descrive è in grande movimento (in un anno è cresciuto in tutte le province il numero dei gruppi dei G.A.S., delle “Fiere Bio” e delle imprese che si occupano di Altraeconomia) e già siamo coscienti che la guida dovrebbe già essere aggiornata.

Sciacca: il sindaco Bono deve decidere se fare il sindaco o il medico

Sciacca - Ore di agitazione e di naturale concitazione negli ambienti politici cittadini dopo l'annuncio del sindaco Vito Bono di volersi dimettere per via di una legge del 1986 sulla incompatibilità tra la carica di primo cittadino e la professione di medico convenzionato con il servizio sanitario nazionale. Bono deve decidere in maniera definitiva entro oggi : da due settimane è infatti in aspettativa con la sua professione e lo sarà fino al 31 gennaio.

Lui la scelta l'ha già fatta, tornerà a fare il medico di famiglia a tempo pieno, ma la maggioranza che lo sostiene non ci sta, tutti ritengono che ci sono le condizioni giuridiche per opporsi e sospettano che in realtà il loro sindaco, quello che hanno scelto e appoggiato alle elezioni amministrative del 2009, abbia deciso di staccare la spina e mettere fine in anticipo ad un'esperienza che lo avrebbe sfiancato. Il sindaco di Sciacca non ha mai nascosto la sua profonda amarezza per attacchi anche sul piano personale e la delusione per critiche pervenute anche dagli stessi alleati. In un momento di profondo malessere nella maggioranza, ecco spuntare il caso della incompatibilità, riferito ad una vecchia norma, quando c'erano i comitati di gestione delle Usl e vi facevano parte gli amministratori comunali.
Il sindaco ha fatto sapere di aver chiesto un ultimo chiarimento all'ufficio legislativo della Regione, e di attendere la risposta prima di rassegnare le sue dimissioni.

Giorni fa l'ex sindaco Mario Turturici (Pdl) aveva messo le mani avanti sostenendo di avere sempre creduto nella incompatibilità di Vito Bono e di essere pronto a scendere in campo. Gli organi ufficiali di partito frenano: "Eventuali fughe in avanti ed autoinvestiture ci sembrano assolutamente inopportune e fuori luogo ha commentato il segretario cittadino Alfonso Fiorica - ed inoltre non appaiono funzionali all' idea di una città che deve riprendere il suo ruolo". Recca.

lunedì 30 gennaio 2012

Se si fosse votato oggi ?


Se ci si fosse recati oggi alle urne per le Politiche, il Centro Sinistra avrebbe ottenuto, se unito, la maggioranza relativa nel Paese con il 47%, superando di circa 12 punti percentuali la coalizione PDL-Lega: un vantaggio mai registrato negli ultimi 17 anni, nel momento di maggiore debolezza del Centro Destra, scelto oggi da poco più di un elettore su tre.

L’analisi dell’Istituto Demopolis sulle intenzioni di voto segnala una crescita per il Terzo Polo, che sfiora il 15%: in particolare, l’UDC di Casini (che per la prima volta supera l’8%), sembra assumere un ruolo di maggiore centralità nello scenario politico, anche se il peso effettivo di UDC, FLI, API e MpA dipenderà, ovviamente, dalla legge elettorale con cui si tornerà alle urne.
La Lega Nord, oggi unico partito all’opposizione, riparte da un 8%, il valore più basso degli ultimi quattro anni, pagando l’incapacità di cogliere, negli ultimi mesi, il progressivo malcontento della propria base elettorale.
Si attestano tra il 7% e l’8% SEL di Vendola e Italia dei Valori, ampia parte dei cui elettori avrebbe preferito la strada delle elezioni anticipate, nella certezza di una vittoria del “nuovo Ulivo”, che corre il rischio – secondo molti osservatori – di essere archiviato nel nuovo scenario.

Fonte: demopolis.it

domenica 29 gennaio 2012

Giornata di mobilitazione nazionale contro la chiusura delle Province

Il presidente del Consiglio provinciale, Raimondo Buscemi, chiama tutti a raccolta: chiede a consiglieri, assessori, e dipendenti di partecipare numerosi alla riunione del Consiglio Straordinario prevista per martedì prossimo, 31 gennaio.

Anche Agrigento, infatti, assieme alle altre 106 Province d'Italia partecipa alla giornata di mobilitazione straordinaria convocata dall'Upi (l'Unione delle Province Italiane) per discutere sul loro futuro dopo l'approvazione del decreto legge "Salva Italia". «Modificare le competenze delle Province, svuotandole di fatto di tutti i compiti essenziali, non è il modo migliore di abbattere il costo della Pubblica Amministrazione - ha dichiarato Raimondo Buscemi - il rischio che si corre è proprio quello di creare un ente inutile e dare vita a seri disservizi ai cittadini, basti pensare alla viabilità e alla edilizia scolastica nelle scuole medie superiori».

Il motto della giornata è: "No all'Italia senza le Province". Esiste, poi, la questione dell'autonomia statutaria della Sicilia, che aveva istituito nel 1986 le Province Regionali, aumentandone le competenze. Anche per questo l'Unione delle Province siciliane, ha dato il via al gruppo di lavoro per l'elaborazione di un disegno di legge sul riordino delle competenze delle Province da proporre all'Ars. Ad Agrigento la seduta del Consiglio Provinciale Straordinario (alle ore 18 nell'aula Pellegrino) è aperta alla partecipazione dei dipendenti e della cittadinanza, delle forze economiche, sociali e delle Istituzioni territoriali.
Carrozzoni inutili o istituzioni necessarie? È questo l'argomento centrale.

Intanto, un'altra questione ha sollevato un polverone all'interno della Provincia. Ad accendere la miccia la nota di mercoledì scorso dei consiglieri del Pdl Paci e Lazzano che denunciavano una situazione da loro definita «paradossale e quasi comica». Si faceva riferimento ai tre assessori senza delega, che per i consiglieri, per diversi mesi si sono «limitari a percepire l'indennità di carica».
E intanto giovedì il presidente D'Orsi ha provveduto ad assegnare il settore ai tre membri della giunta. Così Ignazio Amato di Fli, nominato il 3 novembre, dopo 84 giorni ottiene la delega. Si occuperà di Pubblica Istruzione ed Edilizia Scolastica. Vito Terrana del Mpa, nominato il 7 ottobre ha avuto assegnati i Lavori Pubblici. È stato senza delega per 111 giorni. Infine il ciminiano Giuseppe Montana si occuperà di Cultura, Sport e Spettacolo. Nominato assessore il 16 agosto, ha ottenuto la delega solo dopo ben 162 giorni.
Sulla polemica politica i tre protagonisti, Amato, Terrana e Montana, hanno definito le dichiarazioni dell'opposizione come «illazioni prive di fondamento». Perché, a loro avviso, «il ruolo politico e amministrativo degli assessori non è limitato dalle deleghe che vengano loro conferite. Né l'assenza di queste si traduce nell'assenza di attività amministrativa».

L'Italia delle Province - L'Italia senza le Province. Brochure

sabato 28 gennaio 2012

In Sicilia, tra meraviglie in pietra e cioccolata


Tom Hall: "I knew Sicily was a pretty spectacular place when I visited earlier this year but didn't appreciate just how much there was to see, how great the food was and what a welcoming people lived there," says Tom Hall, editor of Lonelyplanet.com. "In a week I barely scratched the surface and can't wait to go back."




“Un viaggio in Sicilia ha il sapore di una scoperta fantastica per la sua terra, l’accoglienza delle persone e il suo cibo”, ha detto Tom Hall, editor di Lonely Planet.com, tra gli esperti di turismo internazionale interpellati da Msn Travel per la top list delle migliori destinazioni 2012. Così l'isola si è piazzata nella classifica con Matera, uniche mete italiane. Accoglienza, buon cibo (apprezzati anche da Tom Hall) e uno stile architettonico che non ha paragoni: quello di Noto, Modica e Ragusa, vertici di un virtuale triangolo del Barocco, inserite nella World Heritage List dell’Unesco.

Dopo il terribile sisma del 1693, che distrusse gran parte della Sicilia sud-orientale, fu Noto a subire le maggiori trasformazioni: le rovine della città antica furono sostituite da chiese, monasteri e palazzi ai lati di una lunga arteria, il Corso, scandito da tre scenografiche piazze. Sulla prima, piazza dell’Immacolata, si affacciano la Chiesa di San Francesco e la parte terminale del lunghissimo Monastero del Santissimo Salvatore, dove l’inventiva dei mastri decoratori di Noto ha creato una fuga di finestroni incorniciati da motivi barocchi. Appena oltre la Chiesa di Santa Chiara, ecco piazza del Municipio, dove si alternano edifici profani, Palazzo Ducezio e Palazzo Landolina, e sacri (la Chiesa Madre e Palazzo Vescovile). La terza è piazza XVI Maggio, con la Villetta Ercole, un piccolo giardino che prende il nome da una statua dell’eroe, e la Chiesa di San Domenico, dall’insolita facciata convessa.

mercoledì 25 gennaio 2012

Cantine Settesoli: l'intervista a Vito Varvaro

Il ritorno di Varvaro in Sicilia: Settesoli la sua nuova sfida

Gds.it - Dopo 30 anni nella compagnia americana Procter&Gamble è ora al timone della cantina più grande d'Italia. Prende il posto di Diego Planeta

Dopo trent'anni in una grande compagnia americana come Procter&Gamble, è tornato in Sicilia. Dall'inizio dell'anno Vito Varvaro è presidente della Cantina Sottesoli: la più grande in Italia. Una delle principali in Europa. Prende il posto di Diego Planeta, che fin dal giorno della fondazione, quarant'anni fa, ne è stato l'animatore.

PERCHÉ TORNARE IN SICILIA? «Una scelta di cuore: chi nasce in Sicilia non si stacca mai veramente. Alla telefonata di mio padre e di Diego Planeta: “Serve che tu aiuti la comunità dei 2100 soci Sottesoli”, come si fa a tirarsi indietro?»

DA UNA MULTINAZIONALE USA AD UNA CANTINA SOCIALE SICILIANA: UN BEL CAMBIAMENTO. «Dopo Procter Gamble (dove ho capito come organizzarsi per vincere nel mondo) ho deciso di lavorare in aziende italiane per contribuire all'affermazione del made in Italy: Bulgari, B&B mobili, Unopiù. Poi Bialetti, Tods, Marcolin, Piaggio. Ora metto con entusiasmo l'esperienza a disposizione della terra da dove sono partito e della più grande cantina siciliana».

PRIMO IMPATTO CON LA NUOVA REALTÀ? «Diego Planeta ha fatto un miracolo: ha messo assieme 2100 soci in cooperativa ma con lo spirito della public company. Ha lavorato per il successo di lungo termine e non per il contributo pubblico assistenziale. Ha coniugato lo sviluppo della cantina con quello del territori. Quando ho fatto il giro dei 6000 ettari di vigneto sono rimasto colpito dalla realtà Settesoli e dell'ambiente che la circonda».

PROGRAMMI? «Quattro grandi sfide. La prima tocca la redditività del vigneto, ancora bassa, anche se in crescita. La seconda punta alla qualità e l'innovazione tenendo alta la immagine del vino siciliano. Qui serve lavoro di squadra sia di aziende che di associazioni ed enti pubblici».

LE ALTRE? «La terza è la più difficile perché si tratta di conquistare i mercati mondiali. Serve immagine della Sicilia e qualità. Strategie commerciali, marketing e organizzazione. Oggi Settesoli vende più di 20 milioni di bottiglie in 40 Paesi. Dedicherò molto tempo alla commercializzazione e al marketing».

INFINE… «La quarta sfida riguarda l'organizzazione. Settesoli ha un ottimo team ma in una ottica di sviluppo dobbiamo cominciare a lavorare alle nuove generazioni. Si vince con la prima squadra ma anche con panchine ricche di promesse».

SETTESOLI ORMAI È UNA DELLE PRINCIPALI AZIENDE SICILIANE. UN ONORE MA ANCHE UNA RESPONSABILITÀ. «Una azienda di successo può generare molti effetti positivi. Primo distribuire reddito sul territorio favorendo la nascita di nuove iniziative. Secondo essere modello per altre iniziative (anche non agricole). Poi la Settesoli può guidare lo sviluppo di turismo enogastronomico di livello medio alto e la crescita di strutture turistiche di qualità. Infine, una azienda che opera nel mondo porta cultura in senso lato al territorio ed influenza la crescita delle classi dirigenti e dei giovani. Sta avvenendo e.spero di poter fare la mia parte per accelerare questo sviluppo virtuoso».

lunedì 23 gennaio 2012

Gaetano Armao versus Lirio Abbate

Gaetano Armao
Lirio Abbate (L’Espresso)

 


                 
         Vs








Gaetano Armao Vs Lirio Abbate: L'ho voluto sintetizzare così quello che sta avvenendo fra i due. Un batti e ribatti di accuse e controaccuse scritte per mano di due che, tempo fa, erano persino parenti.
Qual'è il motivo della controversia?
Gaetano Armao si è ritrovato fra le pagine dell'ultimo numero de L'Espresso per un presunto “uso disinvolto” dell’auto blu assegnatagli dalla Regione Sicilia. L'articolo, a firma di Lirio Abbate (suo ex cognato), riporta che l'assessore regionale all'Economia avrebbe adoperato la macchina di servizio per accompagnare la sua compagna, un giudice.
Cosa mi spinge a pubblicare le dichiarazioni dei due? In un certo senso è lo stesso assessore che mi spinge a farlo. Lo fà quando egli stesso scrive - nella dichiarazione che riporto di seguito - "pagherà Abbate ma anche tutti coloro che propaleranno la sua diffamazione". Avendone letto i contenuti solo adesso ritengo, per il sacrosanto diritto di replica, di doverne dare immediata divulgazione. Per tale motivo, pubblicherò anche i commenti del giornalista Abbate rilasciati sul suo profilo personale facebook.
Il verdetto finale, come è giusto che sia, lo lascio al tribunale di competenza. A voi lettori, invece, lascio le dichiarazioni dei due 'belligeranti' e la libertà di decidere di "chi ha sbagliato nel fare cosa".

Le dichiarazioni ....