Sono complessivamente oltre 190 le autovetture appartenenti ad enti pubblici censite dal Formez per conto dello Stato ed i cui dati sono visibili nel sito del governo italiano, alla voce "auto blu". Molti sono mezzi di servizio. Ma ci sono anche quelli di rappresentanza. E’ bene chiarire che la rilevazione riguarda la composizione dell’intero autoparco degli enti "intervistati" per cui la maggior parte di questi automezzi vengono utilizzati dagli uffici per lo svolgimento dei compiti di istituto. L’uso esclusivo, per amministratori e dirigenti, è limitato a poco più di una decina di casi. Ma dal censimento emergono anche dei dati interessanti e qualche incongruenza: viene fuori che il Comune di Licata, tra i più grossi della provincia, ha poco meno di un terzo degli automezzi che possiede quello di Palma di Montechiaro, tanto per fare un esempio. Ma vediamo il dettaglio.
La parte del leone ovviamente la fa la Provincia regionale che possiede 40 autovetture (38 di proprietà e due a nolo senza autosta). Due di questi mezzi tuttavia sono inutilizzati. Ventotto di queste autovetture hanno una cilindrata pari o al di sotto i 1.099 cc, mentre 6 hanno una cilindrata compresa tra 1100 e 1599, due tra 1600 e 1899 e quattro al di sopra dei 1900. Uno solo di questi veicoli è utilizzato in modo esclusivo con l’autista, mentre 31 sono a disposizione degli uffici senza autista e cinque sono destinati ad un uso non esclusivo senza autista. Circa la marca, 33 veicoli sono Fiat (la più presente in tutti gli enti della provincia), una Alfa Romeo ed una Wolkswagen, cinque Lancia. C’é poi il Comune capoluogo che ha 37 automezzi, dei quali 15 di cilindrata fino a 1099 e 22 di cilindrata compresa tra 1100 e 1599. Le auto ad uso esclusivo con autista sono tre (un’utilitaria Fiat a disposizione del sindaco, un’Alfa per la presidenza del Consiglio comunale ed una per gli assessori, ma a Palazzo dei Giganti tengono a precisare che le condizioni di vetustà di queste ultime due sono tali da non consentire tragitti lunghi). Dei rimanenti mezzi (34 Fiat), 11 sono a disposizione degli uffici senza autista, 22 a disposizione degli uffici con o senza autista ed uno con autista.
L’Azienda sanitaria provinciale ha 36 automezzi dei quali due non utilizzati. Nessuno di questi è destinato ad un uso esclusivo, quattro sono a disposizione degli uffici senza autista, più uno per un uso non esclusivo (che cioé all’occorrenza può essere utilizzata dal direttore generale), 27 sono a disposizione degli uffici con o senza autista, due a disposizione degli uffici con autista. Dieci di queste vetture hanno una cilin drata al di sotto dei 1099 cc, 21 tra 1100 e 1599, 4 tra 1600 e 1899 ed una al di sopra dei 1900.
Dicevamo dell’incongruenza tra Licata e Palma di Montechiaro. Quest’ultimo comune ha ben 32 vetture (sei al di sotto di 1099 di cilindrata, 14 tra 1100 e 1599, 2 tra 1600 e 1899 e 10 al di sopra dei 1900). Di queste, una è ad uso esclusivo con autista, 27 a disposizione degli uffici senza autista, una con o senza autista e tre con autista. Sono 2 Alfa, 21 Fiat, una Nissan, una Suzuki, cinque Piaggio e due di altra marca. Licata ha solo 12 vetture (5 al di sotto di 1099 di cilindrata, 4 tra 1100 e 1599, 3 al di sopra di 1900). Di queste una è ad uso esclusivo con autista, dieci destinate agli uffici senza autista ed una ad uso non esclusivo con autista. Si tratta di 11 Fiat ed una Mercedes.
Degli altri comuni, Canicattì ha 20 automezzi (uno solo con uso esclusivo con autista), Ribera 14 (due con uso esclusivo con autista), Raffadali 5, Sciacca 12, Sambuca di Sicilia 5, Menfi 9, Grotte 4, l’Unione terre Sicane 1, la Camera di commercio una, Casteltermini 4, Porto Empedocle 9 (di cui due a nolo ed una ad uso esclusivo con autista), Cammarata 6, Santo Stefano Quisquina 2, Santa Elisabetta 2 (di cui una in comodato d’uso), Comitini 3, Favara 20 (di cui una a noilo ed una inutilizzata), Lampedusa 3, Montallegro 3, Naro 4 (di cui una con autista in uso esclusivo).
Per navigare nella banca dati delle auto della pubblica amministrazione: www.censimentoautopa.gov.it/public.aspx
Menfi [Agrigento - Sicilia]. Vista l'estrema facilità con la quale è possibile pubblicare contenuti attraverso un blog, ho deciso di disporre di questo potente mezzo di comunicazione per interfacciarmi con tutti i cittadini. Grazie a questa piattaforma web farò conoscere le mie idee, le mie prospettive politiche e mi confronterò, in maniera costruttiva, con tutti gli elettori del Comune di Menfi.
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martedì 28 febbraio 2012
lunedì 23 gennaio 2012
Gaetano Armao versus Lirio Abbate
Gaetano Armao |
Lirio Abbate (L’Espresso) |
Vs
Gaetano Armao Vs Lirio Abbate: L'ho voluto sintetizzare così quello che sta avvenendo fra i due. Un batti e ribatti di accuse e controaccuse scritte per mano di due che, tempo fa, erano persino parenti.
Qual'è il motivo della controversia? Gaetano Armao si è ritrovato fra le pagine dell'ultimo numero de L'Espresso per un presunto “uso disinvolto” dell’auto blu assegnatagli dalla Regione Sicilia. L'articolo, a firma di Lirio Abbate (suo ex cognato), riporta che l'assessore regionale all'Economia avrebbe adoperato la macchina di servizio per accompagnare la sua compagna, un giudice.
Cosa mi spinge a pubblicare le dichiarazioni dei due? In un certo senso è lo stesso assessore che mi spinge a farlo. Lo fà quando egli stesso scrive - nella dichiarazione che riporto di seguito - "pagherà Abbate ma anche tutti coloro che propaleranno la sua diffamazione". Avendone letto i contenuti solo adesso ritengo, per il sacrosanto diritto di replica, di doverne dare immediata divulgazione. Per tale motivo, pubblicherò anche i commenti del giornalista Abbate rilasciati sul suo profilo personale facebook.
Il verdetto finale, come è giusto che sia, lo lascio al tribunale di competenza. A voi lettori, invece, lascio le dichiarazioni dei due 'belligeranti' e la libertà di decidere di "chi ha sbagliato nel fare cosa".
Le dichiarazioni ....
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domenica 22 gennaio 2012
Sicilia, auto blu per accompagnare la fidanzata magistrato: è bufera sull’assessore Armao
L'uso improprio del mezzo d'ordinanza - con tanto di autista e lampeggiante - rivelato da l'Espresso. Il titolare del Bilancio regionale è un fedelissimo del governatore Raffaele Lombardo, ma dice di essere un tecnico. Il suo nome è stato fatto più volte - e da tutti i partiti - come candidato sindaco di Palermo.
La Regione Sicilia gli ha messo a disposizione una potente auto blu con autista e lampeggiante. Lui, però, a volte rinuncia ad usarla, preferendo spedirla in giro per accompagnare la fidanzata nel centro di Palermo: un modo elegante per evitarle noiose file nel traffico e fastidiose perdite di tempo in cerca di un parcheggio. L’atto di galanteria tutto a spese dei contribuenti è di Gaetano Armao, assessore al Bilancio che da quattro anni è un fedelissimo di Raffaele Lombardo nei vari ribaltoni del governo regionale siciliano. La distinta signora bionda – scoperta da l’Espresso mentre veniva accompagnata in giro dall’autista pagato dalla Regione – è invece Giuseppa Lara Bartolozzi, 43 anni, compagna di Armao e magistrato della sezione fallimentare del Tribunale di Palermo.
La dottoressa Bartolozzi, quindi, in quanto magistrato dovrebbe ben sapere che l’utilizzo di quel mezzo non dovrebbe esserle consentito. E dovrebbe saperlo bene anche Armao, che in quanto esperto avvocato amministrativista è stato chiamato ad amministrare i conti dell’isola, non certo floridi. Ed è proprio per sanare questi conti che negli ultimi tempi il governatore Lombardo, incalzato dai giornali, ha deciso di dichiarare guerra agli sprechi: niente più Audi A6 per gli assessori, ma soltanto Audi A4, berline più piccole, che ai contribuenti costano ‘al massimo’ 35 mila euro. Armao però finora non ha voluto rinunciare ai suoi atti di galanteria. Anzi, in certi casi avrebbe addirittura utilizzato l’auto blu con autista per accompagnare a casa la tata della figlia.
Già consulente e consigliere di Gianfranco Miccichè, ex console onorario del piccolo stato del Belize (incarico che gli garantisce ancora oggi un parcheggio riservato sotto casa), custode giudiziario dei beni di Stefano Ricucci, Armao ci tiene a sottolineare spesso la sua lontananza dalla politica. “Io sono un tecnico” ripete sempre nelle sue uscite pubbliche come custode del bilancio regionale. Un tecnico che piace a tanti, a tutti. Piace talmente tanto da essere considerato il possibile candidato a sindaco di Palermo praticamente di tutte le possibili alleanze elettorali: un giorno lo candiderebbero il Pd e l’Mpa, un altro il Terzo polo, un altro ancora lo appoggerebbe volentieri il centrodestra e l’Udc. Un tecnico trasversalissimo. Che nonostante abbia assunto dal 2008 l’incarico di assessore regionale non ha rinunciato nel frattempo a difendere da avvocato i suoi clienti nelle cause contro la Regione Sicilia, ovvero contro lo stesso ente che gli paga l’unico stipendio (11mila euro al mese) che dichiara. Addirittura come legale di una società di energia è arrivato a fare causa all’assessorato ai Beni Culturali, che aveva negato la realizzazione di un parco eolico a Caltanissetta. Assessorato che Armao ha guidato ad interim nel 2009: in quel caso quindi l’avvocato galante che spedisce l’auto blu a fare da scorta alla compagna è riuscito nell’intento di farsi causa da solo.
La Regione Sicilia gli ha messo a disposizione una potente auto blu con autista e lampeggiante. Lui, però, a volte rinuncia ad usarla, preferendo spedirla in giro per accompagnare la fidanzata nel centro di Palermo: un modo elegante per evitarle noiose file nel traffico e fastidiose perdite di tempo in cerca di un parcheggio. L’atto di galanteria tutto a spese dei contribuenti è di Gaetano Armao, assessore al Bilancio che da quattro anni è un fedelissimo di Raffaele Lombardo nei vari ribaltoni del governo regionale siciliano. La distinta signora bionda – scoperta da l’Espresso mentre veniva accompagnata in giro dall’autista pagato dalla Regione – è invece Giuseppa Lara Bartolozzi, 43 anni, compagna di Armao e magistrato della sezione fallimentare del Tribunale di Palermo.
La dottoressa Bartolozzi, quindi, in quanto magistrato dovrebbe ben sapere che l’utilizzo di quel mezzo non dovrebbe esserle consentito. E dovrebbe saperlo bene anche Armao, che in quanto esperto avvocato amministrativista è stato chiamato ad amministrare i conti dell’isola, non certo floridi. Ed è proprio per sanare questi conti che negli ultimi tempi il governatore Lombardo, incalzato dai giornali, ha deciso di dichiarare guerra agli sprechi: niente più Audi A6 per gli assessori, ma soltanto Audi A4, berline più piccole, che ai contribuenti costano ‘al massimo’ 35 mila euro. Armao però finora non ha voluto rinunciare ai suoi atti di galanteria. Anzi, in certi casi avrebbe addirittura utilizzato l’auto blu con autista per accompagnare a casa la tata della figlia.
Già consulente e consigliere di Gianfranco Miccichè, ex console onorario del piccolo stato del Belize (incarico che gli garantisce ancora oggi un parcheggio riservato sotto casa), custode giudiziario dei beni di Stefano Ricucci, Armao ci tiene a sottolineare spesso la sua lontananza dalla politica. “Io sono un tecnico” ripete sempre nelle sue uscite pubbliche come custode del bilancio regionale. Un tecnico che piace a tanti, a tutti. Piace talmente tanto da essere considerato il possibile candidato a sindaco di Palermo praticamente di tutte le possibili alleanze elettorali: un giorno lo candiderebbero il Pd e l’Mpa, un altro il Terzo polo, un altro ancora lo appoggerebbe volentieri il centrodestra e l’Udc. Un tecnico trasversalissimo. Che nonostante abbia assunto dal 2008 l’incarico di assessore regionale non ha rinunciato nel frattempo a difendere da avvocato i suoi clienti nelle cause contro la Regione Sicilia, ovvero contro lo stesso ente che gli paga l’unico stipendio (11mila euro al mese) che dichiara. Addirittura come legale di una società di energia è arrivato a fare causa all’assessorato ai Beni Culturali, che aveva negato la realizzazione di un parco eolico a Caltanissetta. Assessorato che Armao ha guidato ad interim nel 2009: in quel caso quindi l’avvocato galante che spedisce l’auto blu a fare da scorta alla compagna è riuscito nell’intento di farsi causa da solo.
Fonte: ilfattoquotidiano.it/
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