L'uso improprio del mezzo d'ordinanza - con tanto di autista e lampeggiante - rivelato da l'Espresso. Il titolare del Bilancio regionale è un fedelissimo del governatore Raffaele Lombardo, ma dice di essere un tecnico. Il suo nome è stato fatto più volte - e da tutti i partiti - come candidato sindaco di Palermo.
La
Regione Sicilia gli ha messo a disposizione una
potente auto blu con autista e lampeggiante. Lui, però, a volte rinuncia
ad usarla, preferendo spedirla in giro per accompagnare la
fidanzata nel
centro di Palermo: un modo elegante per evitarle noiose file nel
traffico e fastidiose perdite di tempo in cerca di un parcheggio. L’atto
di galanteria tutto a spese dei contribuenti è di
Gaetano Armao, assessore al Bilancio che da quattro anni è un fedelissimo di
Raffaele Lombardo nei vari ribaltoni del governo regionale siciliano. La distinta signora bionda – scoperta da
l’Espresso mentre veniva accompagnata in giro dall’autista pagato dalla Regione – è invece
Giuseppa Lara Bartolozzi, 43 anni, compagna di Armao e magistrato della sezione fallimentare del Tribunale di Palermo.
La dottoressa Bartolozzi, quindi, in quanto magistrato dovrebbe ben
sapere che l’utilizzo di quel mezzo non dovrebbe esserle consentito. E
dovrebbe saperlo bene anche
Armao, che in quanto
esperto avvocato amministrativista è stato chiamato ad amministrare i
conti dell’isola, non certo floridi. Ed è proprio per sanare questi
conti che negli ultimi tempi il governatore
Lombardo, incalzato dai giornali, ha deciso di dichiarare guerra agli sprechi: niente più
Audi A6 per gli assessori, ma soltanto
Audi A4,
berline più piccole, che ai contribuenti costano ‘al massimo’ 35 mila
euro. Armao però finora non ha voluto rinunciare ai suoi atti di
galanteria. Anzi, in certi casi avrebbe addirittura utilizzato l’auto
blu con autista per accompagnare a casa la tata della figlia.
Già consulente e consigliere di
Gianfranco Miccichè, ex console onorario del piccolo stato del
Belize (incarico che gli garantisce ancora oggi un parcheggio riservato sotto casa), custode giudiziario dei beni di
Stefano Ricucci,
Armao ci tiene a sottolineare spesso la sua lontananza dalla politica.
“Io sono un tecnico” ripete sempre nelle sue uscite pubbliche come
custode del bilancio regionale. Un tecnico che piace a tanti, a tutti.
Piace talmente tanto da essere considerato il possibile candidato a
sindaco di
Palermo praticamente di tutte le possibili
alleanze elettorali: un giorno lo candiderebbero il Pd e l’Mpa, un altro
il Terzo polo, un altro ancora lo appoggerebbe volentieri il
centrodestra e l’Udc. Un tecnico trasversalissimo. Che nonostante abbia
assunto dal 2008 l’incarico di assessore regionale non ha rinunciato
nel frattempo a difendere da avvocato i suoi clienti nelle cause contro
la
Regione Sicilia, ovvero contro lo stesso ente che
gli paga l’unico stipendio (11mila euro al mese) che dichiara.
Addirittura come legale di una società di energia è arrivato a fare
causa all’assessorato ai Beni Culturali, che aveva negato la
realizzazione di un parco eolico a
Caltanissetta.
Assessorato che Armao ha guidato ad interim nel 2009: in quel caso
quindi l’avvocato galante che spedisce l’auto blu a fare da scorta alla
compagna è riuscito nell’intento di farsi causa da solo.