Il presidente del Consiglio provinciale, Raimondo Buscemi, chiama tutti a raccolta: chiede a consiglieri, assessori, e dipendenti di partecipare numerosi alla riunione del Consiglio Straordinario prevista per martedì prossimo, 31 gennaio.
Anche Agrigento, infatti, assieme alle altre 106 Province d'Italia partecipa alla giornata di mobilitazione straordinaria convocata dall'Upi (l'Unione delle Province Italiane) per discutere sul loro futuro dopo l'approvazione del decreto legge "Salva Italia". «Modificare le competenze delle Province, svuotandole di fatto di tutti i compiti essenziali, non è il modo migliore di abbattere il costo della Pubblica Amministrazione - ha dichiarato Raimondo Buscemi - il rischio che si corre è proprio quello di creare un ente inutile e dare vita a seri disservizi ai cittadini, basti pensare alla viabilità e alla edilizia scolastica nelle scuole medie superiori».
Il motto della giornata è: "No all'Italia senza le Province". Esiste, poi, la questione dell'autonomia statutaria della Sicilia, che aveva istituito nel 1986 le Province Regionali, aumentandone le competenze. Anche per questo l'Unione delle Province siciliane, ha dato il via al gruppo di lavoro per l'elaborazione di un disegno di legge sul riordino delle competenze delle Province da proporre all'Ars. Ad Agrigento la seduta del Consiglio Provinciale Straordinario (alle ore 18 nell'aula Pellegrino) è aperta alla partecipazione dei dipendenti e della cittadinanza, delle forze economiche, sociali e delle Istituzioni territoriali.
Carrozzoni inutili o istituzioni necessarie? È questo l'argomento centrale.
Intanto, un'altra questione ha sollevato un polverone all'interno della Provincia. Ad accendere la miccia la nota di mercoledì scorso dei consiglieri del Pdl Paci e Lazzano che denunciavano una situazione da loro definita «paradossale e quasi comica». Si faceva riferimento ai tre assessori senza delega, che per i consiglieri, per diversi mesi si sono «limitari a percepire l'indennità di carica».
E intanto giovedì il presidente D'Orsi ha provveduto ad assegnare il settore ai tre membri della giunta. Così Ignazio Amato di Fli, nominato il 3 novembre, dopo 84 giorni ottiene la delega. Si occuperà di Pubblica Istruzione ed Edilizia Scolastica. Vito Terrana del Mpa, nominato il 7 ottobre ha avuto assegnati i Lavori Pubblici. È stato senza delega per 111 giorni. Infine il ciminiano Giuseppe Montana si occuperà di Cultura, Sport e Spettacolo. Nominato assessore il 16 agosto, ha ottenuto la delega solo dopo ben 162 giorni.
Sulla polemica politica i tre protagonisti, Amato, Terrana e Montana, hanno definito le dichiarazioni dell'opposizione come «illazioni prive di fondamento». Perché, a loro avviso, «il ruolo politico e amministrativo degli assessori non è limitato dalle deleghe che vengano loro conferite. Né l'assenza di queste si traduce nell'assenza di attività amministrativa».
L'Italia delle Province - L'Italia senza le Province. Brochure
Menfi [Agrigento - Sicilia]. Vista l'estrema facilità con la quale è possibile pubblicare contenuti attraverso un blog, ho deciso di disporre di questo potente mezzo di comunicazione per interfacciarmi con tutti i cittadini. Grazie a questa piattaforma web farò conoscere le mie idee, le mie prospettive politiche e mi confronterò, in maniera costruttiva, con tutti gli elettori del Comune di Menfi.
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domenica 29 gennaio 2012
martedì 22 novembre 2011
Politica e legalità. Incontro al teatro Pirandello con Russo e Lombardo
Sanità, lavoro, ambiente, gli argomenti emersi durante il confronto, temi strettamente intrecciati con la legalità, anzi che hanno senso solo se si combinano in un binomio inscindibile con questa. Un incontro ravvicinato tra società civile e politica dunque, tra associazioni di giovani e uomini politici. Un dialogo volto, se non a trovare immediate risoluzioni ai tanti problemi di questa terra, per lo meno a riconoscerli e a riflettere su questi.
L'assessore alla sanità nel suo intervento ha, in più occasioni, sottolineato di aver fatto delle scelte impopolari ma per il bene della Sicilia. "In tre anni, in ambito sanitario, abbiamo realizzato cose che altre regioni hanno fatto in dieci anni" dichiara Russo. Parole dunque che danno speranza, soprattutto ai giovani, che oggi più che mai chiedono risposte attraverso i fatti.
"Il contributo di queste organizzazioni - afferma Lombardo - è importante e significa accogliere la gente nell'impegno politico. La politica o si fa o si delega. Noi per troppo tempo abbiamo delegato, ci siamo affidati ad altri. Dobbiamo autonomamente assumerci questa grande responsabilità, che significa sporcarci le mani, ma che è anche l'unico modo per fare bene le cose". "Team sud - continua il presidente della Regione - è un'esperienza importante di uomini e donne della società civile che si ritrovano attorno a una disponibilità all'impegno politico. Oggi non è di moda, anzi c'è una sorta di rigetto per la politica, ma credo che si sia repucerato anche attorno al lavoro di Massimo Russo e di altri assessori, cosiddetti tecnici. Un'esperienza, quella del governo tecnico, che anche il governo nazionale ha inteso riprodurre su più vasta scala e questo ci incoraggia in quanto realtà regionale".
mercoledì 9 novembre 2011
Menfi aderisce alla Giornata Mondiale del Diabete
La Giornata del Diabete è la principale campagna mondiale per la prevenzione e la diffusione delle informazioni sul diabete, istituita nel 1991 dalla International Diabetes Federation (IDF) e dalla World Health Organization (OMS).
In Italia è organizzata dall’Associazione Diabete Italia assieme alle associazioni dei pazienti e con la partecipazione volontaria di medici, infermieri e altri operatori sanitari. La Giornata del Diabete ha il patrocinio del Ministero della Salute.
Dal 2009 l'Onu con una risoluzione ha inserito il 14 novembre nel calendario delle Giornate Mondiali da essa patrocinate.
Anche la nostra ASP tramite l'Unità Operativa Aziendale e gli uffici Distrettuali di Educazione alla Salute, in collaborazione con l'associazione AMADIAD, ha promosso nei comuni della provincia, numerose iniziative rivolte alla sensibilizzazione sulle problematiche connesse al diabete. Quest'anno in particolare, la sensibilizzazione riguarderà la prevenzione delle complicanze nei soggetti colpiti dalla malattia.
L'ambulatorio mobile si sposterà nei diversi territori della provincia per affettuare misurazioni di glicemia, misurazione di pressione arteriosa e offrire consulenze.
Le date previste in Agrigento e provincia sono:
Cerca gli eventi che si svolgeranno nella tua provincia.
In Italia è organizzata dall’Associazione Diabete Italia assieme alle associazioni dei pazienti e con la partecipazione volontaria di medici, infermieri e altri operatori sanitari. La Giornata del Diabete ha il patrocinio del Ministero della Salute.
Dal 2009 l'Onu con una risoluzione ha inserito il 14 novembre nel calendario delle Giornate Mondiali da essa patrocinate.
Anche la nostra ASP tramite l'Unità Operativa Aziendale e gli uffici Distrettuali di Educazione alla Salute, in collaborazione con l'associazione AMADIAD, ha promosso nei comuni della provincia, numerose iniziative rivolte alla sensibilizzazione sulle problematiche connesse al diabete. Quest'anno in particolare, la sensibilizzazione riguarderà la prevenzione delle complicanze nei soggetti colpiti dalla malattia.
L'ambulatorio mobile si sposterà nei diversi territori della provincia per affettuare misurazioni di glicemia, misurazione di pressione arteriosa e offrire consulenze.
Le date previste in Agrigento e provincia sono:
- 10 novembre al Centro Commerciale di Licata dale ore 9.00 alle ore 13.00 e dalle ore 15.00 alle ore18.00.
- 11 novembre in Piazza Progresso a Licata dalle ore 9.00 alle ore 13.00.
- 11 novembre in Piazza Bonfiglio a Palma di Montechiaro dalle ore 9.00 alle ore 13.00
- 14 novembre a Porta di Ponte ad Agrigento dalle ore 9.00 alle ore 13.00
- 14 novembre in Piazza Cavour a Favara dalle ore 15.00 alle ore 18.00
- 15 novembre in Piazza Vittorio Emanuele a Menfi dalle ore 9.00 alle ore 13.00
- 16 novembre in Via Matteotti a Casteltermini dale ore 9.30 alle ore 13.00
- 16 novembre in Piazza Cappuccini a San Giovanni Gemini ma rivolto anche agli abitanti di Cammarata dalle ore 15.00 alle ore 18.00.
- 17 novembre nel Corso Umberto I a San Biagio Platani dalle ore 10.00 alle ore 14.00 in colaborazione con il volontariato locale.
- 18 novembre presso il Centro Commerciale sulla SS 640 nei pressi di Racalmuto dalle ore 9.00 alle ore 13.00
Cerca gli eventi che si svolgeranno nella tua provincia.
domenica 16 ottobre 2011
Sicilia - Menfi, inaugurato miniautodromo Off Road "Crazy Valley Menfi"
Sicilia | Menfi (Agrigento) - Si è svolta stamane l'inaugurazione del miniautodromo da Off Road “Crazy Valley Menfi”. Davanti ad un pubblico appassionato e numeroso, costituito da gente del luogo ma soprattutto dell'hinterland, si sono confrontati piloti dilettanti e professionisti provenienti da ogni parte della Sicilia. I manovratori di questi piccoli bolide si sono esibiti nel nuovo impianto subito dopo l'inaugurazione ufficiale. Le loro performance, emozionanti e coinvolgenti, hanno dato vita ad uno show ineccepibile riuscendo a catturare l'attenzione persino dei più piccoli. Da sottolineare l'ottima prova dell'unico menfitano in gara, Filippo Liberto, che ha ben figurato contro avversari di rilievo tra cui il campione italiano in carica Andrè Pellegrino.
A Salvatore Sutera, Rosario Sutera, Maurizio Libasci, Salvatore Montalto e Mauro Ciaccio va il mio personale e sentito plauso. Con competenza, professionalità e passione sono stati in grado di creare un impianto unico nel suo genere in tutta la Valle del Belice.
Caratteristiche
Lunghezza Pista: 350 mt circa;
Larghezza Pista: di 5 mt;
Terreno: completamente stabilizzato. E' in grado di drenare grandi quantità d'acqua (ex campo di calcio).
Palco piloti: altezza di 3,20 mt (piano calpestabile). Può ospitare oltre 12 piloti.
Box coperti: 100 m².
Servizi
L'impianto è dotato di corrente elettrica 220 volt; zona lavaggio con acqua e compressore aria; parcheggi interni; servizi igenici e bar.
Come arrivare a Menfi (Agrigento) al Mini Autodromo da Off Road “Crazy Valley Menfi”
Via Vulcano, presso il parco dello sport (di fianco i campi di calcetto dell’associazione sportiva mai dire gol).
GPS Global Positioning System - Lat 37,608485 Lon 12,965048
Da Palermo: – Autostrada A29 direzione Mazara del Vallo, uscire per Castelvetrano – S.S. 115 direzione Sciacca – uscita Menfi.
Da Agrigento: – S.S. 115 per Menfi direzione Trapani. Dopo Sciacca, percorrere la strada fino all’uscita di Menfi.
Da Messina: – Autostrada A20 direzione Palermo, uscire allo svincolo di Via Ernesto Basile la S.V., S.S. 115 direzione Sciacca – uscita Menfi.
A Salvatore Sutera, Rosario Sutera, Maurizio Libasci, Salvatore Montalto e Mauro Ciaccio va il mio personale e sentito plauso. Con competenza, professionalità e passione sono stati in grado di creare un impianto unico nel suo genere in tutta la Valle del Belice.
Caratteristiche
Lunghezza Pista: 350 mt circa;
Larghezza Pista: di 5 mt;
Terreno: completamente stabilizzato. E' in grado di drenare grandi quantità d'acqua (ex campo di calcio).
Palco piloti: altezza di 3,20 mt (piano calpestabile). Può ospitare oltre 12 piloti.
Box coperti: 100 m².
Servizi
L'impianto è dotato di corrente elettrica 220 volt; zona lavaggio con acqua e compressore aria; parcheggi interni; servizi igenici e bar.
Come arrivare a Menfi (Agrigento) al Mini Autodromo da Off Road “Crazy Valley Menfi”
Via Vulcano, presso il parco dello sport (di fianco i campi di calcetto dell’associazione sportiva mai dire gol).
GPS Global Positioning System - Lat 37,608485 Lon 12,965048
Da Palermo: – Autostrada A29 direzione Mazara del Vallo, uscire per Castelvetrano – S.S. 115 direzione Sciacca – uscita Menfi.
Da Agrigento: – S.S. 115 per Menfi direzione Trapani. Dopo Sciacca, percorrere la strada fino all’uscita di Menfi.
Da Messina: – Autostrada A20 direzione Palermo, uscire allo svincolo di Via Ernesto Basile la S.V., S.S. 115 direzione Sciacca – uscita Menfi.
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venerdì 30 settembre 2011
Il professore saccense senza cattedra diventa contadino
Calogero Puccio, insegnante precario di 36 anni, ha perso il lavoro per colpa della riforma Gelmini.
Oggi, per mantenere la famiglia, lavora in campagna. Nel periodo di fuoco della raccolta delle olive, la sua giornata comincia alle 6, fra i trattori lenti delle strade di trazzera di Sciacca, in provincia di Agrigento. Laureatosi in Lettere all'Università di Palermo nel 1999, Calogero Puccio ha insegnato da supplente nelle classi di Bergamo, Linosa e Lampedusa.
Ma per portare un po' di soldi a casa fa anche il muratore. E intanto, nel caos della scuola, a Stromboli c'è una sola maestra per cinque classi.
Cli qui per vedere l'intervista di Calogero Puccio.
Oggi, per mantenere la famiglia, lavora in campagna. Nel periodo di fuoco della raccolta delle olive, la sua giornata comincia alle 6, fra i trattori lenti delle strade di trazzera di Sciacca, in provincia di Agrigento. Laureatosi in Lettere all'Università di Palermo nel 1999, Calogero Puccio ha insegnato da supplente nelle classi di Bergamo, Linosa e Lampedusa.
Ma per portare un po' di soldi a casa fa anche il muratore. E intanto, nel caos della scuola, a Stromboli c'è una sola maestra per cinque classi.
Cli qui per vedere l'intervista di Calogero Puccio.
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giovedì 8 settembre 2011
Agrigento: Il Consiglio Provinciale non approva il rendiconto finanziario (consuntivo) 2010
Seduta del Consiglio Provinciale del 6 settembre 2011 caratterizzata dalla mancata approvazione del Rendiconto finanziario dell’esercizio 2010, più noto come conto consuntivo, e da un articolato dibattito nell’aula “Pellegrino”, compreso un vivace scambio di battute tra l’Assessore Provinciale Lillo Volpe e il Presidente del Consiglio Provinciale Raimondo Buscemi, che, secondo Volpe, “non è imparziale e non sa garantire il regolare andamento dei lavori”. Buscemi dal canto suo ha replicato di essere sempre stato super partes , lamentando la “mancanza di cortesia istituzionale dell’Amministrazione attiva nei confronti del Consiglio”.
Ad inizio di seduta sia il Presidente Buscemi che alcuni consiglieri hanno stigmatizzato i contenuti di un articolo apparso su una testata giornalistica on line, dai contenuti denigratori nei confronti del Consiglio. Si tratta del sito infoagrigento.it e dell'articolo "Il peggior Consiglio Provinciale della storia di Agrigento". Pietro Fattori, autore del pezzo, riporta che: "Su facebook e in vari forum, si leggono commenti abbastanza feroci contro i consiglieri comunali di Agrigento, accusati, dalla stragrande maggioranza del popolo del web, di essere dei parassiti del sistema, buoni soltanto ad arraffare lo stipendietto mensile alle spalle dei contribuenti, senza produrre alcuna azione utile per la città di Agrigento. Accuse che purtroppo si rivelano fondate nella stragrande maggioranza dei casi". Per tale motivo, nell'intervento iniziale, il Presidente del Consiglio Provinciale Raimondo Buscemi ha aggiunto che potrebbe avanzare una possibile azione legale nei confronti del redattore. Non si è fatta attendere la replica della redazione: "Ancora una volta ci vogliono tappare la bocca".
Molto articolato il dibattito sul rendiconto finanziario, punto prelevato su richiesta del cons. Bennici (PdL). Il Presidente del Consiglio Raimondo Buscemi ha rilevato come lo stesso documento sia pervenuto alla Presidenza del Consiglio solo lo scorso 10 agosto, e che lo stesso è stato inserito all’ordine del giorno della seduta di ieri con tempestività.
Sul rendiconto ha relazionato l’Assessore Angelo Biondi, in sostituzione dell’Assessore al Bilancio e Finanze, evidenziando come la situazione finanziaria dell’Ente non sia deficitaria e che l’avanzo di amministrazione è di 12 milioni e 670 mila euro, frutto di residui del precedente avanzo e di ratei passivi chiusi. Di questi solo una parte potranno essere destinati ad investimenti, in sede di assestamento di bilancio, in quanto vincolati dal Patto di Stabilità. “L’Amministrazione D’Orsi – ha detto Biondi – ha operato nel pieno rispetto dei vincoli del Patto di Stabilità, nel prosieguo dell’azione di risanamento avviata sin dal suo insediamento. La quota da destinare a nuovi investimenti sarà oggetto di un attento confronto con il Consiglio e le Commissioni in sede di assestamento di bilancio”.
I dettagli tecnici sono stati invece illustrati dal Direttore dell’Ufficio Finanze dr. Fabrizio Caruana. Roberto Gallo (Destra) ha lamentato il ritardo con cui la proposta sul rendiconto è stata trasferita all’esame del Consiglio Provinciale, invitando l’Amministrazione ad essere in futuro più sollecita ed evitare così la diffida da parte della Regione, che ha già nominato un commissario ad acta per l’approvazione del rendiconto.
Ivan Paci (PdL) ha evidenziato come la Giunta D’Orsi navighi a vista, “regna l’improvvisazione e anche stavolta non v’è traccia dell’Assessore al Bilancio”. Anche Carmelo D’Angelo (Indipendente) ha espresso contrarietà per l’assenza dell’Assessore Lo Faso (“assente anche per l’esame del Bilancio 2011”), pur apprezzando la presenza in aula degli assessori Volpe, Biondi e Alaimo, e ha chiesto se il Patto di Stabilità non obblighi, di fatto, la Provincia esclusivamente a risanare, visto che non può spendere se non in minima parte. Ezio Di Prima (Patto per il Territorio) ha espresso perplessità sui contenuti della relazione di Biondi: “Esiste un problema politico, il Consiglio non può limitarsi ad approvare solo Bilancio e conto consuntivo”. Secondo Arturo Ripepe (PID) Giunta e Consiglio non dialogano: “Il mio è un voto di astensione perché nessuno ha illustrato seriamente la proposta. Assessori e Consiglieri sono espressioni del territorio e devono dare risposte ai cittadini. D’Orsi prima di rilasciare certe dichiarazioni sull’attività del consiglio provinciale rifletta, perché rischia di alimentare la sfiducia dei cittadini nei confronti delle istituzioni”: Per Matteo Ruvolo (Patto) “il dialogo tra Amministrrazione e Consiglio è fondamentale: da tempo è un dialogo difficile, e i cittadini, di fatto, non conoscono il nostro operato. Siamo spiazzati, ci aspettavamo notizie su come si intenda spendere l’avanzo di amministrazione”.
“Ho votato, nonostante il mio ruolo di consigliere d’opposizione, molte proposte della Giunta” ha detto Carmelo Avarello di SeL “esclusivamente per senso di responsabilità, ma nonostante ciò continuo a rilevare una totale mancanza di coinvolgimento del Consiglio in alcune scelte fondamentali”. Pellegrino Quartararo (MpA) ha evidenziato come in fondo il rendiconto sia lo specchio dell’attività amministrativa del 2010. “Per coerenza – ha detto – dovrebbe essere votato favorevolmente da tutti i consiglieri, soprattutto da coloro che allora erano in maggioranza e hanno presentato emendamenti approvati dallo stesso Consiglio”. Orazio Guarraci (FdS) ha invitato il Consiglio a non trascinare sul terreno di uno scontro politico il voto su un documento tecnico-finanziario. “La sua bocciatura – ha avvertito – oltre a suscitare nuove polemiche, non potrà che aumentare la sfiducia dei cittadini”.
Alla fine il rendiconto 2010 non ha superato l’esame dell’aula consiliare. Hanno votato a favore infatti solo 8 dei 22 consiglieri presenti, e cioè Montaperto, Nobile, Camilleri, Di Ventura, Guarraci, Vinci, Militello e Quartararo, mentre si sono astenuti gli altri 14 (Avarello, Bennici, Buscemi, Paci, Testone, Lo Leggio, Carmelo D’Angelo, Ripepe, Ruvolo, Di Prima, Giovanni D’Angelo, Riccardo Gallo, Picone e Roberto Gallo), essendo necessario il voto favorevole di almeno 12 consiglieri.
Su proposta del cons. Bennici i lavori sono stati, quindi, rinviati al prossimo 13 settembre alle ore 18.00.
Ad inizio di seduta sia il Presidente Buscemi che alcuni consiglieri hanno stigmatizzato i contenuti di un articolo apparso su una testata giornalistica on line, dai contenuti denigratori nei confronti del Consiglio. Si tratta del sito infoagrigento.it e dell'articolo "Il peggior Consiglio Provinciale della storia di Agrigento". Pietro Fattori, autore del pezzo, riporta che: "Su facebook e in vari forum, si leggono commenti abbastanza feroci contro i consiglieri comunali di Agrigento, accusati, dalla stragrande maggioranza del popolo del web, di essere dei parassiti del sistema, buoni soltanto ad arraffare lo stipendietto mensile alle spalle dei contribuenti, senza produrre alcuna azione utile per la città di Agrigento. Accuse che purtroppo si rivelano fondate nella stragrande maggioranza dei casi". Per tale motivo, nell'intervento iniziale, il Presidente del Consiglio Provinciale Raimondo Buscemi ha aggiunto che potrebbe avanzare una possibile azione legale nei confronti del redattore. Non si è fatta attendere la replica della redazione: "Ancora una volta ci vogliono tappare la bocca".
Molto articolato il dibattito sul rendiconto finanziario, punto prelevato su richiesta del cons. Bennici (PdL). Il Presidente del Consiglio Raimondo Buscemi ha rilevato come lo stesso documento sia pervenuto alla Presidenza del Consiglio solo lo scorso 10 agosto, e che lo stesso è stato inserito all’ordine del giorno della seduta di ieri con tempestività.
Sul rendiconto ha relazionato l’Assessore Angelo Biondi, in sostituzione dell’Assessore al Bilancio e Finanze, evidenziando come la situazione finanziaria dell’Ente non sia deficitaria e che l’avanzo di amministrazione è di 12 milioni e 670 mila euro, frutto di residui del precedente avanzo e di ratei passivi chiusi. Di questi solo una parte potranno essere destinati ad investimenti, in sede di assestamento di bilancio, in quanto vincolati dal Patto di Stabilità. “L’Amministrazione D’Orsi – ha detto Biondi – ha operato nel pieno rispetto dei vincoli del Patto di Stabilità, nel prosieguo dell’azione di risanamento avviata sin dal suo insediamento. La quota da destinare a nuovi investimenti sarà oggetto di un attento confronto con il Consiglio e le Commissioni in sede di assestamento di bilancio”.
I dettagli tecnici sono stati invece illustrati dal Direttore dell’Ufficio Finanze dr. Fabrizio Caruana. Roberto Gallo (Destra) ha lamentato il ritardo con cui la proposta sul rendiconto è stata trasferita all’esame del Consiglio Provinciale, invitando l’Amministrazione ad essere in futuro più sollecita ed evitare così la diffida da parte della Regione, che ha già nominato un commissario ad acta per l’approvazione del rendiconto.
Ivan Paci (PdL) ha evidenziato come la Giunta D’Orsi navighi a vista, “regna l’improvvisazione e anche stavolta non v’è traccia dell’Assessore al Bilancio”. Anche Carmelo D’Angelo (Indipendente) ha espresso contrarietà per l’assenza dell’Assessore Lo Faso (“assente anche per l’esame del Bilancio 2011”), pur apprezzando la presenza in aula degli assessori Volpe, Biondi e Alaimo, e ha chiesto se il Patto di Stabilità non obblighi, di fatto, la Provincia esclusivamente a risanare, visto che non può spendere se non in minima parte. Ezio Di Prima (Patto per il Territorio) ha espresso perplessità sui contenuti della relazione di Biondi: “Esiste un problema politico, il Consiglio non può limitarsi ad approvare solo Bilancio e conto consuntivo”. Secondo Arturo Ripepe (PID) Giunta e Consiglio non dialogano: “Il mio è un voto di astensione perché nessuno ha illustrato seriamente la proposta. Assessori e Consiglieri sono espressioni del territorio e devono dare risposte ai cittadini. D’Orsi prima di rilasciare certe dichiarazioni sull’attività del consiglio provinciale rifletta, perché rischia di alimentare la sfiducia dei cittadini nei confronti delle istituzioni”: Per Matteo Ruvolo (Patto) “il dialogo tra Amministrrazione e Consiglio è fondamentale: da tempo è un dialogo difficile, e i cittadini, di fatto, non conoscono il nostro operato. Siamo spiazzati, ci aspettavamo notizie su come si intenda spendere l’avanzo di amministrazione”.
“Ho votato, nonostante il mio ruolo di consigliere d’opposizione, molte proposte della Giunta” ha detto Carmelo Avarello di SeL “esclusivamente per senso di responsabilità, ma nonostante ciò continuo a rilevare una totale mancanza di coinvolgimento del Consiglio in alcune scelte fondamentali”. Pellegrino Quartararo (MpA) ha evidenziato come in fondo il rendiconto sia lo specchio dell’attività amministrativa del 2010. “Per coerenza – ha detto – dovrebbe essere votato favorevolmente da tutti i consiglieri, soprattutto da coloro che allora erano in maggioranza e hanno presentato emendamenti approvati dallo stesso Consiglio”. Orazio Guarraci (FdS) ha invitato il Consiglio a non trascinare sul terreno di uno scontro politico il voto su un documento tecnico-finanziario. “La sua bocciatura – ha avvertito – oltre a suscitare nuove polemiche, non potrà che aumentare la sfiducia dei cittadini”.
Alla fine il rendiconto 2010 non ha superato l’esame dell’aula consiliare. Hanno votato a favore infatti solo 8 dei 22 consiglieri presenti, e cioè Montaperto, Nobile, Camilleri, Di Ventura, Guarraci, Vinci, Militello e Quartararo, mentre si sono astenuti gli altri 14 (Avarello, Bennici, Buscemi, Paci, Testone, Lo Leggio, Carmelo D’Angelo, Ripepe, Ruvolo, Di Prima, Giovanni D’Angelo, Riccardo Gallo, Picone e Roberto Gallo), essendo necessario il voto favorevole di almeno 12 consiglieri.
Su proposta del cons. Bennici i lavori sono stati, quindi, rinviati al prossimo 13 settembre alle ore 18.00.
Tratto da: agrigentoweb.it/ e infoagrigento.it/
lunedì 5 settembre 2011
Agrigento, Debiti fuori bilancio e rendiconto 2010 in Consiglio provinciale
Raimondo Buscemi |
La maggior parte degli argomenti riguardano debiti fuori bilancio, che sono in tutto 9. Tra questi il riconoscimento del debito a favore di Francesco Femminella, su sentenza del giudice di pace di Menfi, il debito nei confronti di Giuseppe Casciaro su sentenza del giudice di pace di Agrigento, ancora il debito nei confronti di Maria Zammito e Vito Tuzzolino su sentenza del Tribunale, il riconoscimento delle somme a Calogero Ciaccio e Calogera Francesca Serafino con sentenza emessa dal tribunale di Sciacca. Quindi il debito nei confronti Giovanni e Antonino Chianetta su sentenza del tribunale agrigentino. Ancora il riconoscimento di debito fuori bilancio in favore di Anna Parla, Calogero Tolone, Antonino Piruzza (giudice di pace di Cattolica Eraclea) e Serafino Gammacurta (sezione distaccata di Canicattì del Tribunale di Agrigento).
In scaletta anche la modifica alla delibera del consiglio comunale sulla mozione presentata da Gioacchino Zarbo relativa alla strada di collegamento tra via Portella di mare e la statale 640.
In ordine seguono la realizzazione delle infrastrutture a miglioramento della fruibilità turistica della zona di Porto Empedocle, Capo Russello, Siculiana Marina, Eraclea Minoa ed il tratto tra Porto Empedocle e Realmonte; la relazione del presidente Eugenio D’Orsi sul secondo semestre 2010 e quella sugli esperti nominati nel 2010.
Infine, al 17esimo punto l’approvazione del Consuntivo 2010 su cui pesa una diffida da parte della Regione Sicilia che ha inviato un commissario ad acta. Il punto potrebbe essere prelevato e discusso in apertura di seduta.
Provincia Regionale di Agrigento
lunedì 4 luglio 2011
Regione Sicilia maglia nera dell’Italia per mancanza di depuratori, la provincia di Agrigento guida la classifica
In queste ultime ore sui mezzi di comunicazione impazza la notizia relativa alla pesantissima multa di 20 milioni di euro, più 200 mila euro al giorno, a danno dell’Italia, multa comminata dalla Corte di Giustizia Europea dopo che la Commissione della comunità Europea ha deferito alla medisima Corte la Regione Lombardia per la mancata depurazione delle acque reflue da parte di alcuni comuni di questa regione che continuano a scaricare sui fiumi e laghi le acqua reflue.
Questa è solo la prima trance dei provvedimenti sanzionatori che la Corte di Giustiza E. comminerà a breve nei confronti di altre regioni d’Italia. Nella lista nera stilata dalla Commissione Europea sul mancato rispetto della legislazione comunitaria sulle acque reflue (direttiva 91/271/CEE), compaiono complessivamente 178 Comuni italiani tutti sotto inchiesta, di questi il 73% sono nell’Italia meridionale (la parte del leone la fanno Sicilia, Calabria e Campania).
A dirlo è Calogero Miccichè, coordinatore Provinciale di Sinistra Ecologia e Libertà Agrigento, in una sua nota secondo cui 178 comuni violano le direttive europee sulla mancata tutela ambientale e sul riciclo delle acque bianche e nere, la nostra regione è la più inadempiente, mentre della provincia di Agrigento risultano segnalate alla corte di Giustizia 7 grossi comuni, in testa il comune capoluogo e le sue periferie, quindi le città di Menfi, Sciacca, Ribera, Porto Empedocle, Favara e Palma di Montechiaro, per i quali molto probabilmente l’ organo di giustizia amministrativa della comunità europea condannerà la Regione Sicilia che fino ad oggi non ha posto in essere provvedimenti per evitare lo sversamento fognario direttamente a mare.
Come può Menfi rientrare nei 7 comuni?! Proprio mesi fà è stato attivato all'altezza del depuratore, in località Fiori, un impianto per il riutilizzo a fini agricoli delle acque reflue. Un investimento da 3 milioni e 600 mila euro. Non si spiegherebbe, fra l'altro, come la bandiera blu ci sia stata riconosciuta per 15 volte, di cui 14 consecutive.
A tal proposito, credo che l'ex deputato regionale Lillo Miccichè si sia sicuramente sbagliato nel citare Menfi come Comune sanzionato. Anzi, si attendono rettifiche in merito.
Questa è solo la prima trance dei provvedimenti sanzionatori che la Corte di Giustiza E. comminerà a breve nei confronti di altre regioni d’Italia. Nella lista nera stilata dalla Commissione Europea sul mancato rispetto della legislazione comunitaria sulle acque reflue (direttiva 91/271/CEE), compaiono complessivamente 178 Comuni italiani tutti sotto inchiesta, di questi il 73% sono nell’Italia meridionale (la parte del leone la fanno Sicilia, Calabria e Campania).
A dirlo è Calogero Miccichè, coordinatore Provinciale di Sinistra Ecologia e Libertà Agrigento, in una sua nota secondo cui 178 comuni violano le direttive europee sulla mancata tutela ambientale e sul riciclo delle acque bianche e nere, la nostra regione è la più inadempiente, mentre della provincia di Agrigento risultano segnalate alla corte di Giustizia 7 grossi comuni, in testa il comune capoluogo e le sue periferie, quindi le città di Menfi, Sciacca, Ribera, Porto Empedocle, Favara e Palma di Montechiaro, per i quali molto probabilmente l’ organo di giustizia amministrativa della comunità europea condannerà la Regione Sicilia che fino ad oggi non ha posto in essere provvedimenti per evitare lo sversamento fognario direttamente a mare.
Come può Menfi rientrare nei 7 comuni?! Proprio mesi fà è stato attivato all'altezza del depuratore, in località Fiori, un impianto per il riutilizzo a fini agricoli delle acque reflue. Un investimento da 3 milioni e 600 mila euro. Non si spiegherebbe, fra l'altro, come la bandiera blu ci sia stata riconosciuta per 15 volte, di cui 14 consecutive.
A tal proposito, credo che l'ex deputato regionale Lillo Miccichè si sia sicuramente sbagliato nel citare Menfi come Comune sanzionato. Anzi, si attendono rettifiche in merito.
domenica 10 aprile 2011
Agrigento, la provincia più disoccupata d'Italia
Secondo l'Istat, Agrigento vanta un triste primato: è la provincia più “disoccupata” dell’intero Paese, dove il tasso raggiunge quota 19,2%.
La disoccupazione nel 2010 mostra una Sicilia sempre più in crisi e con territori quasi depressi, che raggiungono primati poco lusinghieri. L’Isola, in base ai dati statistici, si conferma maglia nera in Italia, con un tasso di disoccupazione del 14,7%, ben 6,3 punti in più della media nazionale (8,4 per cento). Rispetto all’anno precedente il numero dei disoccupati cresce dello 0,8%: dal 13,9 al 14,7%. In un anno, in Sicilia, sono stati persi 24 mila posti di lavoro.
Male anche la provincia di Palermo, con un indice di disoccupazione del 18,7% (il terzo in Italia), il più alto tra i territori che fanno riferimento a città metropolitane. Palermo e Agrigento possono vantare altri due primati negativi. La provincia del capoluogo isolano è quella che offre meno spazi lavorativi alle donne: il tasso di disoccupazione femminile è pari al 23,4 per cento (3,7 per cento il dato medio italiano).
Per i maschi la provincia dove è più complicato trovare un lavoro è quella di Agrigento, dove il tasso dei disoccupati è pari al 19,6 per cento.
In termini di disoccupazione la situazione in Sicilia, sempre secondo l’Istat, è questa:
La disoccupazione nel 2010 mostra una Sicilia sempre più in crisi e con territori quasi depressi, che raggiungono primati poco lusinghieri. L’Isola, in base ai dati statistici, si conferma maglia nera in Italia, con un tasso di disoccupazione del 14,7%, ben 6,3 punti in più della media nazionale (8,4 per cento). Rispetto all’anno precedente il numero dei disoccupati cresce dello 0,8%: dal 13,9 al 14,7%. In un anno, in Sicilia, sono stati persi 24 mila posti di lavoro.
Male anche la provincia di Palermo, con un indice di disoccupazione del 18,7% (il terzo in Italia), il più alto tra i territori che fanno riferimento a città metropolitane. Palermo e Agrigento possono vantare altri due primati negativi. La provincia del capoluogo isolano è quella che offre meno spazi lavorativi alle donne: il tasso di disoccupazione femminile è pari al 23,4 per cento (3,7 per cento il dato medio italiano).
Per i maschi la provincia dove è più complicato trovare un lavoro è quella di Agrigento, dove il tasso dei disoccupati è pari al 19,6 per cento.
In termini di disoccupazione la situazione in Sicilia, sempre secondo l’Istat, è questa:
- Agrigento 19,2 %;
- Palermo 18,7 %;
- Enna 16,7 %;
- Caltanissetta 16,5 %;
- Messina 13,5 %;
- Trapani 13 %;
- Catania 12 %;
- Siracusa 10,5 %;
- Ragusa 9,1 %.
mercoledì 20 ottobre 2010
Agrigento: la capitale italiana della mafia
La DIA (Direzione investigativa antimafia), dopo un recente studio, ha lanciato l'allarme sulla situazione di Agrigento, considerata "la capitale italiana della mafia". Lo ha reso noto un articolo del giornalista agrigentino Alfonso Bugea pubblicato oggi sul Giornale di Sicilia.
"Una provincia con la 'mafia dentro'". Così è stata definita la città dei templi.
Secondo lo studio della Dia, così come è riportato nell'articolo del Giornale di Sicilia, "il tessuto sociale agrigentino è caratterizzato da collusioni mafiose che rappresentano il fattore di forza dell'organizzazione di cosa nostra che riesce a mantenere una significativa influenza sul territorio".
In base ai riscontri investigativi e agli studi del Censis, nella provincia di Agrigento un elevato tasso mafioso è registrato in 37 comuni su 43 totali.
fonte: agrigentonotizie.it
"Una provincia con la 'mafia dentro'". Così è stata definita la città dei templi.
Secondo lo studio della Dia, così come è riportato nell'articolo del Giornale di Sicilia, "il tessuto sociale agrigentino è caratterizzato da collusioni mafiose che rappresentano il fattore di forza dell'organizzazione di cosa nostra che riesce a mantenere una significativa influenza sul territorio".
In base ai riscontri investigativi e agli studi del Censis, nella provincia di Agrigento un elevato tasso mafioso è registrato in 37 comuni su 43 totali.
fonte: agrigentonotizie.it
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