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venerdì 3 agosto 2012

Elezioni Sicilia 2012: Il peso dei partiti a 3 mesi dalle Elezioni Regionali

Se si votasse oggi, appena il 61% dei siciliani si recherebbe alle urne per l’elezione del nuovo Presidente della Regione e per il contestuale rinnovo dell’ARS: è uno dei dati più significativi che emerge dal Barometro Politico di agosto dell’Istituto Nazionale di Ricerche Demopolis. 4 elettori su 10 resterebbero a casa, a conferma di una crescente insofferenza verso la classe politica nel suo insieme: la fiducia dei siciliani nei partiti è crollata dal 22% del 2006 al 4% odierno.

“All’indomani delle dimissioni di Raffaele Lombardo – afferma il direttore dell’Istituto Demopolis Pietro Vento – il quadro delle intenzioni di voto dei siciliani appare decisamente confuso e frammentato: al dato dell’astensione dichiarata va aggiunto il numero di quanti non saprebbero per chi votare: il 28% dell’elettorato non esprime oggi una specifica intenzione di voto”. A meno di tre mesi dalle elezioni di fine ottobre, i quattro principali partiti non hanno ancora deciso con chi allearsi, né hanno identificato un loro candidato per Palazzo d’Orleans: fattori che, accanto al numero altissimo di indecisi e potenziali astensionisti, incidono significativamente sulle stime di voto degli elettori.

Secondo il Barometro Politico Demopolis, se ci si recasse oggi alle urne per le elezioni regionali, l’MPA del Presidente uscente otterrebbe il 16%: primo partito nell’Isola. Appena un soffio sopra i due principali partiti nazionali, che pagano più degli altri in Sicilia l’astensionismo e l’onda nazionale dell’antipolitica, ma anche le proprie incertezze e le troppe divisioni interne: il PD si posiziona al 15,2%, il PDL al 15%. Appare stabile al 7,5% Grande Sud di Miccichè: un dato, anche questo, quasi certamente destinato a mutare durante la campagna elettorale. In netta crescita, al 12,5%, appare l’UDC di Gianpiero D’Alia, decisivo ago della bilancia tra PD e PDL negli scenari di coalizione per la Presidenza della Regione.

Pur senza candidati al momento visibili, secondo i dati dell’Istituto Demopolis, si attesterebbe al 9,5% il Movimento Cinque Stelle, che catalizza il voto di protesta di fronte all’assenza di concreti e percepibili segnali di rinnovamento da parte dei partiti tradizionali: una stima per il momento piuttosto alta, probabile effetto emulativo, anche nell’Isola, della risonanza mediatica che ha seguito il recente successo alle Amministrative del Movimento di Grillo nel Centro Nord del Paese. Sotto la soglia del 5%, ad oggi, gli altri partiti: su un versante, 3,6% per SEL di Vendola, 4,1% per l’IdV di Antonio Di Pietro, 1,3% per FdS.
Da considerare il probabile impatto di un’eventuale lista guidata dall’ex sindaco di Gela Rosario Crocetta che sembrerebbe oggi in grado di recuperare segmenti significativi di cittadini delusi ed indecisi, in particolar modo nell’area di Sinistra. Sul versante opposto, nel Centro Destra, risale il PID, mentre si posiziona al 3% la lista di Nello Musumeci, leader della Destra, in grado potenzialmente di attrarre – soprattutto in provincia di Catania – consensi più ampi, ben oltre la sua area di riferimento. 4,5% infine per Futuro e Libertà, mentre ottengono insieme il 2,5% API e MpS. Dati, quelli dei partiti presenti nella coalizione del Governo uscente, destinati ad evolversi nel corso della campagna elettorale. Sotto il 2% altre liste minori.

“Il “dopo Lombardo” – commenta il direttore dell’Istituto Demopolis Pietro Vento – sembra caratterizzato da uno scenario di grande frammentazione, mai registrato in passato: con nessun partito che supererebbe oggi nell’Isola il 16% nei consensi. Appena sei liste raggiungerebbero, senza accordi tecnici, la soglia richiesta del 5% necessaria per l’accesso ad un Assemblea Regionale Siciliana, che rischia di uscire dal voto di fine ottobre ancora più ingovernabile di quella uscente. Il quadro che emerge dall’indagine Demopolis appare destinato a modificarsi in modo sostanziale nelle prossime settimane, quando gli indecisi cominceranno ad orientarsi ed i principali partiti sceglieranno il loro candidato alla Presidenza della Regione, compiendo le proprie scelte in termini di alleanze e coalizioni in vista di una durissima campagna elettorale che – conclude il direttore dell’Istituto di Ricerche – appare sempre più piena di incognite per l’intera classe politica siciliana”.

Nota metodologica: il Barometro Politico dell’Istituto DEMOPOLIS
L’indagine, diretta da Pietro Vento, è stata condotta dal 28 luglio all’1 agosto dall’Istituto Nazionale di Ricerche Demopolis su un campione di 1.036 intervistati, rappresentativo dell’universo della popolazione siciliana maggiorenne, stratificato per genere, età, titolo di studi, ampiezza demografica del comune ed area di residenza. Hanno collaborato Maria Sabrina Titone e Giusy Montalbano; supervisione della rilevazione demoscopica con metodologie integrate cati-cawi di Marco E. Tabacchi. 

Fonte: demopolis.it

mercoledì 25 luglio 2012

Corte Costituzionale: in Sicilia il patto di stabilità non si applica

Ancora una volta, la Regione siciliana ottiene una pronuncia favorevole dalla Corte Costituzionale sul federalismo fiscale ed un riconoscimento delle prerogative dello Statuto Speciale.

Con la sentenza n. 178 depositata l'11 luglio scorso, la Corte ha riconosciuto l'illegittimita' costituzionale delle norme (art. 37, comma 1 secondo periodo e 29, comma 1 lett. k) del decreto legislativo n.
118 del 2011 relative alle disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili in attuazione della legge sul Federalismo fiscale (legge n. 42/2009).

In particolare, le norme impugnate prevedevano l'applicazione della normativa in questione alle Regioni a Statuto Speciale, decorsi sei mesi dall'entrata in vigore dello stesso Decreto legislativo, laddove non fossero stati tempestivamente definiti dalle Commissioni paritetiche delle Autonomie differenziate le norme di attuazione.

La Corte Costituzionale, accogliendo la tesi della Sicilia, della Valle d'Aosta, del Friuli Venezia Giulia e delle province autonome di Trento e Bolzano, ha ribadito l'orientamento gia' emerso dalle precedenti pronunce che incentra sul negoziato tra Stato e Regione la sede ineludibile per l'attuazione del Federalismo fiscale nelle Regioni speciali a tutela delle prerogative costituzionali riconosciute dagli Statuti.
Conseguentemente e' risultata incostituzionale una norma che prevedeva un'applicazione automatica di disposizioni "che si applicano agli Enti ad Autonomia differenziata non in via diretta ma solo se recepite tramite le speciali procedure previste per le norme di attuazione statutaria".

domenica 22 luglio 2012

La Regione Siciliana non affonda ma galleggia ancora

Sicilia caput mundi. Contemporaneamente si sono ricordati i 20 anni della strage Borsellino, la Procura ha accusato Dell'Utri di avere ricattato Berlusconi, il pm Ingroia ha fatto le valigie per andare un anno in Guatemala, il governo ha concesso 400 milioni alla Regione per evitare disordini sociali, il presidente Lombardo ha avuto l'aggravante mafiosa del voto di scambio e martedì andrà da Monti per concordare tempi e modi delle sue dimissioni.

Sulla prima pagina del «Corriere della sera» c'era la vignetta di Giannelli che mostra l'Isola che affonda con Lombardo che fa il saluto militare (vedi foto). Difficile distribuire il carico di responsabilità, quali sono le colpe di Lombardo, quelle di Cuffaro e quelle dei loro predecessori. Se la nave rischia di affondare (ma per fortuna galleggia ancora) è perché ha un carico eccessivo di persone a bordo che non si possono mettere a mare con le scialuppe: il solo modo di ridurre il carico è di non assumere altri marinai per vent'anni, mandando in pensione tutti quelli che si può.

La Sicilia porta con sé anche un altro problema squisitamente politico: a Roma i partiti non vogliono le elezioni regionali anticipate che potrebbero essere destabilizzanti perché le intese che si debbono ancora raggiungere nell'Isola avranno influenza sul piano nazionale. E né il Pd e né il Pdl sono pronti, per cui vorrebbero che il voto avvenisse contemporaneamente in Sicilia e nel Paese. Ma, a parte il fatto che questi conti si stanno facendo senza l'oste, cioè i grillini, ci pare di poter capire che a noi siciliani questi equilibrismi interessano fin ad un certo punto: vogliamo che si vada al voto al più presto per evitarci lo spettacolo di un governo regionale che sta esalando l'ultimo respiro e per accelerare il nuovo che ancora non si vede. Insomma, dovremmo avere il diritto di voltare pagina.

venerdì 20 luglio 2012

La Sicilia contro le trivelle: "u mari un si spirtusa"

La Sicilia è una delle regioni italiane dove le compagnie petrolifere, dopo aver ipotecato il passato, potrebbero cancellare il futuro. Cominciando proprio dal mare.

Sono una trentina le richieste prospettive che coinvolgono il solo Canale di Sicilia, per un totale di 13 chilometri quadrati di mare. Così, fermare le perforazioni petrolifere off-shore per tutelare il Canale è diventa un obiettivo condivido per associazioni ambientaliste ed alcuni enti pubblici. Che s'incontreranno il prossimo 27 luglio 2012 presso la sala Blasco del Comune di Sciacca, in provincia di Agrigento.

L’iniziativa -organizzata dal comitato “Stoppa la Piattaforma” e dall’associazione “Apnea Pantelleria”, con il patrocinio dell’amministrazione comunale saccense e di Anci Sicilia- si inserisce in un quadro di proposta più ampio, che vorrebbe spingere il ministero dell’Ambiente all’approvazione di efficaci provvedimenti per la tutela dell’ecosistema del Canale di Sicilia.

Un vero e proprio patrimonio italiano da conservare e preservare. Per questo motivo le suddette associazioni hanno sostenuto fin da subito l'appello di Greenpeace "Diccillu 'o Sinnacu", che fino ad oggi ha visto il sostegno di 25 primi cittadini, su un totale di 46 contattati, toccati da istanze di permessi di ricerche e concessioni. 


Fermare le trivelle per difendere biodiversità ed economie locali, partendo -come è possibile leggere nel testo della petizione- dalla revoca di tutti i progetti di ricerca e di perforazione in mare, dall’istituzione di Siti di interesse comunitario in linea con la direttiva 92/43/CEE e di una Zona di protezione ecologica nel Canale di Sicilia, sulla falsa riga di analoghe misure già adottate nel Mar Tirreno e nel Mar Ligure. passaggio fondamentale che permetterebbe di applicare a questo paradiso naturale le norme dell’ordinamento italiano e del Diritto dell’Unione europea in materia di protezione degli ecosistemi marini. Norme attuali orientate, invece, in direzione opposta. 
Infatti, con il comma 1 dell’articolo 35 del Decreto sviluppo (n. 83 del 22 giugno 2012), riguardante “Misure per lo sviluppo e il rafforzamento del settore energetico” vengono “sanati” tutti i permessi di ricerca, e relative istanze, in corso alla data di entrata in vigore del cosiddetto “correttivo ambientale”, cioè il decreto legislativo n. 128 del 29 giugno 2010, quello che portava da 5 a 12 miglia il limite costiero entro il quale autorizzare prospezione e ricerca di idrocarburi in prossimità di aree protette marine. In sostanza, ricompaiono tutte le autorizzazioni interdette nel 2010. 

Comprese quelle che vertono in acque siciliane, dove a voler sondare, ricercare, bucare ed estrarre gas e greggio sono Northern Petroleum, Audax Energy, Shell, Panther Oil, Nautical Petroleum, Transunion Petroleum e San Leon Energy, con un capitale sociale di 10mila euro. In pericolo la flora, la fauna e i fondali caratterizzati da stupendi canyon sottomarini e formazioni vulcaniche, così come la pesca commerciale; un’attività che, con agricoltura e silvicoltura, costituisce circa il 5% del prodotto interno lordo di una regione che si posiziona agli ultimi posti in Italia per numero di occupati. Uno scacco -in cambio di royalties irrisorie e canoni impercettibili- anche per il flusso di presenze turistiche pari a circa il 39% dell’indotto regionale.

E poi ci sono le spiagge di Menfi, Marsala, Sciacca, il parco archeologico di Selinunte e le isole. Non solo Pantelleria e Lampedusa, ma anche le Egadi con Favignana. Quello siciliano rappresenta un banco di prova importante, per determinare quanto gli interessi estrattivi di gas e di greggio possano incidere sulle economie locali. Un dilemma che ha sempre fatto da sfondo alla storia di un’isola generosa nel rispondere al fabbisogno energetico italiano da fonti fossili. Seconda solo alla Basilicata.

Fonte: altreconomia.it

giovedì 19 luglio 2012

Paolo Borsellino, 20 anni fa la strage

Sono passati vent'anni dalle stragi. I pm siciliani cercano di risalire alla conoscenza dei fatti, ma somigliano più ad archeologi che a magistrati del 2000. Quando le indagini arrivano con così tanti anni di ritardo come si può sperare di risalire alla verità? 

A Palermo c'è in corso l'inchiesta sulla presunta trattativa tra Stato e mafia che secondo il presidente Napolitano è fondata «sul nulla», a Caltanissetta si stanno «rivisitando» le indagini sulla strage Borsellino. In questo contesto si innesta lo scontro Quirinale-Procura di Palermo perché il presidente Napolitano non vuole essere intercettato, nemmeno casualmente, mentre i pm vogliono avere il diritto di controllare.

La questione è chiara. Napolitano dice in sostanza che secondo la Costituzione il capo dello Stato non è intercettabile, per cui se capitasse di essere ascoltato mentre parla con un intercettato, i pm debbono subito distruggere le bobine senza alcun controllo. I pm invece replicano che non distruggono un bel niente e che il colloquio dell'ex ministro Mancino con il Quirinale può servire nelle indagini essendo Mancino sotto inchiesta per la «trattativa». Le posizioni sono perfettamente delineate, con l'avvertenza che il procuratore capo di Palermo, Messineo, non ha firmato la conclusione delle indagini, segno evidente che non le condivide, almeno in parte. Dove non c'è nulla di chiaro è sugli altri fronti. Le indagini su via D'Amelio furono sbagliate perché si credette alle false dichiarazioni di Scarantino mandando in galera gente che non c'entrava per niente. Ora ci si chiede se non fu un volontario «depistaggio», il che è una sciocchezza tenuto conto della personalità del defunto questore La Barbera e del fatto che a quell'inchiesta partecipò una task force di 40 uomini. Possibile che fossero tutti depistatori? Ci fu un abbaglio ma non malafede?

Credo comunque che la pista degli appalti sulla quale indagava Borsellino e il rapporto dei Ros su «Mafia & Appalti» sia da rivalutare (un paio di giornalisti palermitani avrebbero cose interessanti da riferire). Poi c'è la questione della «trattativa». L'allora ministro della Giustizia Giovanni Conso nel 1993 tolse il carcere duro a 300 boss mafiosi nel quadro di una intesa con la mafia per far cessare le stragi, oppure la sua fu, come afferma, «una decisione autonoma»? E il generale Mori e il colonnello De Donno andarono a trovare Vito Ciancimino nella sua casa romana per «trattare» con Cosa Nostra, oppure per avere informazioni sul latitante Provenzano? . . . .

A Palermo, per l'anniversario di Paolo Borsellino, Giovane Italia e Azione Universitaria in collaborazione con Forum XIX Luglio organizzano la tradizionale Fiaccolata, alla quale prenderanno parte, tra gli altri, il segretario nazionale del Pdl Angelino Alfano, il coordinatore nazionale Ignazio La Russa, il sindaco di Roma Gianni Alemanno, il vice presidente del Parlamento Europeo Roberta Angelilli e l'ex ministro della Gioventù Giorgia Meloni.
La Fiaccolata partira' da Piazza Vittorio Veneto (Statua della Liberta') alle ore 20:00 e terminera' in Via D'Amelio. Gli organizzatori hanno voluto accogliere l'appello di Salvatore Borsellino e deporranno accanto la lapide non una corona di fiori ma un grande tricolore.

20 anni di lotte nel suo nome…Paolo Vive!

mercoledì 18 luglio 2012

Proroga del bando PO FESR SICILIA 2007/2013 - Mis. 3.2.2.4

Ricevo e pubblico la mail della direzione dell’Esves S.p.A (Ente per lo Sviluppo Economico e Sociale, con sede in Catania è una società formata da esperti altamente qualificati in ogni disciplina economica, finanziaria, tecnica e amministrativa, che si occupa delle problematiche che interessano le imprese, gli enti non profit e la pubblica amministrazione).

E' stata concessa una proroga alla data di scadenza del bando PO FESR SICILIA 2007/2013 - Obiettivo Operativo 3.2.2 "Rafforzare la rete ecologica siciliana, favorendo la messa a sistema e la promozione delle aree ad alta naturalità e conservando la biodiversità in un'ottica di sviluppo economico e sociale sostenibile e duraturo riguardante la "linea d'intervento 3.2.2.4 "Azioni congiunte di tutela, sviluppo sostenibile e promozione imprenditoriale del sistema della  ete Ecologica siciliana"; considerato che tale scadenza ricadeva giorno 20 luglio 2012 tale data è posticipata di 60 (sessanta) giorni; pertanto il nuovo termine utile entro il quale presentare le domande è fissato alle ore 12.00 di martedì 18 settembre 2012.

Si ricorda che sono finanziabili i seguenti interventi:
- Attività ricettive alberghiere ed extralberghiere
- Attività di ristorazione, che dovranno fare riferimento alla gastronomia
tradizionale e tipica regionale siciliana, ai prodotti naturalie tipici

Le attività ricettive, per le quali sono ammessi esclusivamente interventi di riconversione e riqualificazione edilizia del patrimonio immobiliare già esistente, sono quelle di seguito elencate:
- Alberghi 2/3/4 stelle
- Motels
- Campeggi 1/2/3 stelle
- Villaggi albergo 1/2/3 stelle
- Residenze turistico-alberghiere 2/3 stelle
- Affittacamere 1/2/3 stelle
- Case e appartamenti per vacanze
- Case per ferie
- Villaggi turistici 2/3 stelle
- Ostelli per la gioventù
- Rifugi alpini
- Aziende turistico-residenziali
- Turismo rurale

Sono escluse le attività e gli alloggi agrituristici in quanto di competenza dell'Assessorato regionale dell'agricoltura.
Inoltre saranno finanziati i servizi che saranno destinati alla promozione del patrimonio naturale, alla sua tutela e conservazione e allo sviluppo sostenibile, quali:
- Servizi per l'organizzazione della fruizione delle aree: offerta di percorsi turistici e conoscitivi e/o di pacchetti integrati per la valorizzazione e fruizione della RES;
- Servizi per l'organizzazione dell'offerta di ricettività diffusa quali ad esempio reti di bed & breakfast, paesi hotel ecc;
- Servizi per lo sviluppo dell'offerta di pacchetti turistici, informazioni e prenotazionl nel territorio della RES anche mediante l'utilizzo di tecnologie informatiche coerenti con quelle previste per lo sviluppo della società dell'informazione.

Per qualsiasi informazione è possibile contattare il Dott. A. Lo Presti o inviare una mail a: segreteria@esves.it

La Direzione
95131 Catania - Via Monsignore Ventimiglia n. 117
Tel. 095.7470200 - 095.7477344 - 095.7477844
Fax 095.7477262 - E-mail: info@esves.it
Http: www.esves.it - www.esves.com

martedì 10 luglio 2012

Inchiesta su grandi eventi in Sicilia

Ci saranno sviluppi, anche clamorosi, dall'inchiesta «Grandi eventi» avviata dalla Guardia di Finanza di Palermo e coordinata dal procuratore aggiunto Leonardo Agueci e dai pm Gaetano Paci e Maurizio Agnello. L'attesa maggiore riguarda il contenuto dell'hard disk sequestrato dalle Fiamme gialle, nella cesta della biancheria sporca, in casa di Faustino Giacchetto, 49 anni, di Canicattì, ritenuto dagli inquirenti il personaggio centrale dell'intera vicenda. Avrebbe messo a disposizione di alcuni politici nazionali e regionali due appartamenti a Palermo (in via Sammartino e in via Principe di Belmonte) e delle escort, qualcuna delle quali avrebbe pure fatturato, sotto altre voci ovviamente, le proprie prestazioni sessuali.

I magistrati hanno già affidato ad un perito il compito di decrittare il contenuto dell'hard disk che dovrebbe aggiungersi alla documentazione trovata e sequestrata negli uffici della "D. I. Giacchetto Faustino" e delle altre undici società coinvolte nell'indagine. L'obiettivo degli magistrati inquirenti è di comprendere il meccanismo con cui gli appalti della lista dei Grandi eventi venivano affidati a trattativa privata dalla Regione Siciliana alle società al centro degli accertamenti della Procura, aggirando gare e bandi pubblici. I reati contestati a Fausto Giacchetto - assistito dagli avvocati Giovanni Di Benedetto e Fabrizio Biondo - sono la turbativa d'asta e la corruzione, reato, quest'ultimo, collegato ad una "dazione" di 4 mila euro ad un ispettore del Corpo forestale regionale.

Al centro delle indagini sono una serie di eventi che si sono svolti nell'Isola tra il 2010 e lo scorso anno. Oltre la visita del papa a Palermo nell'ottobre di due anni fa, nel mirino degli inquirenti ci sono i "Giochi delle Isole", "Inycon" di Menfi, il "Cous Cous Fest" di San Vito Lo Capo, la "Settimana Tricolore di Ciclismo" a Messina, Catania e Siracusa, il 387° Festino di Santa Rosalia a Palermo, il "Sicily Modern Penthatlon 2011" a Catania e Messina, il "Sicilian Ladies Open Golf" di Castiglione di Sicilia, i "Campionati mondiali di Scherma" a Catania, il Taormina Fashion Night nonché la gestione di bar e ristorazione del Teatro di Verdura di Palermo.

Nel frattempo, l'assessore Armao ha nominato una commissione d'indagine interna sui finanziamenti ai cosiddetti “Grandi eventi”. I commissari, che avranno il compito di fare luce sui finanziamenti oggetto della mega-inchiesta che sta facendo tremare i palazzi del potere, sono Biagio Bossone, Maurizio Pirillo, Antonio Brunetto e Gabriele Morreale. Le risultanze dell'attività della commissione si avranno molto presto: entro trenta giorni, infatti, è fissato il termine dei lavori, prorogabile di ulteriori trenta. Insomma, mentre la magistratura farà il suo corso, non più tardi dei primi di settembre, la Regione Sicilia saprà almeno qualcosa in più sulla spesa di quei fondi.

giovedì 21 giugno 2012

Petrolio, rivoluzione americana: Grazie allo «shale oil», nel 2020, Usa autosufficienti per il 65%

Ci sarà una rivoluzione del petrolio, già è cominciata. E mi chiedo cosa comporterà per la Sicilia delle raffinerie. Sto parlando del cosiddetto petrolio non convenzionale.

Cos'è lo spiega l'analista Leonardo Maugeri, di origine siciliana, ex top manager dell'Eni ora ad Harvard: «Il petrolio non convenzionale, lo "Shale oil", è quello che si estrae in modo diverso o ha qualità differenti: le sabbie bituminose del Canada, il greggio "pesante" e "ultrapesante" del Venezuela, o adesso soprattutto il petrolio da scisti, cioè estratto dalle formazioni rocciose, fratturando la materia con acqua, sabbia o ceramica e agenti chimici proiettati con grande forza. Questa procedura avviata negli Stati Uniti può raggiungere quantità pari alla produzione di un grande Paese petrolifero come l'Iran».

Negli Stati Uniti l'estrazione del petrolio non convenzionale è già una realtà in Stati come il Texas e il North Dakota. Anche se la procedura è costosa la produzione resta conveniente se il prezzo del greggio regge tra i 50 e i 65 dollari. In sostanza entro il 2020 gli Stati Uniti dovrebbero essere autosufficienti per il 65% del loro fabbisogno e se si considera anche il Canada, il Venezuela e il Brasile tutto il Continente americano potrebbe non avere bisogno di importare petrolio dal resto del mondo.

Scrive il «Corriere economia» che questo farà crescere la produzione di polietilene perché favorita dalle nuove risorse di idrocarburi da scisto «e questo potrebbe avere effetti devastanti in Italia «perché gli Stati Uniti diventeranno un grandissimo esportatore di plastiche nel mondo che si aggiungerà alla concorrenza del Medio Oriente. L'effetto combinato della rinascita americana nella petrolchimica e nella raffinazione del greggio mette a rischio solo in Italia 8000 posti di lavoro diretti e 30 mila indiretti». Lo studio di Maugeri, inoltre, lancia un altro messaggio importante: «tutti continuano a sottostimare il fatto che nelle viscere del pianeta c’è ancora una quantità enorme di petrolio convenzionale e non. E i progressi della tecnologia stanno rendendo sempre più facile lo sfruttamento dei nuovi giacimenti e anche di quelli vecchi che si credevano in via di esaurimento».

La rivoluzione americana mette però a rischio le raffinerie europee che, con il metodo di estrazione convenzionale, resterebbero fuori dal mercato di massa. Per attenuare questo rischio la petrolchimica e la raffinazione petrolifera debbono andare incontro a processi di riconversione. Riguarda tutta l'Europa, ma l'Italia è particolarmente esposta, soprattutto la Sicilia dove c'è la più alta concentrazione di raffinerie d'Europa.

domenica 17 giugno 2012

Politica Siciliana Gattopardiana: "Cambiare tutto per non cambiare niente"

La celebre frase gattopardiana "Bisogna cambiare tutto per non cambiare niente" sintetizza al meglio quello che accadrà nella Regione Sicilia: addio alla riduzione del numero dei parlamentari regionali, arrivederci, a chissà quando, all'abolizione delle province regionali in Sicilia e un augurio di "buona pensione" ai trenta neo-deputati regionali che ad ottobre matureranno in pieno il diritto di percepirla.

Le annunciate dimissioni del governatore, Raffaele Lombardo, che lascerà la guida dell'Isola, fra il 28 ed il 29 luglio prossimi, renderanno vane i voti dell'Assemblea regionale sulla abolizione delle province e sulla riduzione del numero dei parlamentari.

Inutile, infatti, diventerà anche il voto espresso dal senato che, in prima lettura, ha già approvato il ddl di riforma costituzionale dello Statuto siciliano che prevede la riduzine da 90 a 70 dei parlamentari siciliani. Alla Camera dei deputati il disegno di legge non è stato ancora neppure calendarizzato e ciò renderà inutile un eventuale voto nelle prossime settimane.
 La procedura "aggravata" indicata dall'art. 138 della Costituzione prescrive, infatti, che la revisione delle leggi "costituzionali sono adottate da ciascuna Camera con due successive deliberazioni ad intervallo non minore di tre mesi". Per scongiurare poi il possibile referendum confermativo, l'approvazione in seconda lettura dovrebbe avvenire con una maggioranza di due terzi.

Le dimissioni del presidente della Regione, Raffaele Lombardo, provocheranno l'interruzione della quindicesima legislatura dell'Ars (e quindi dell'iter di modifica dello Statuto) che si era aperta il 22 maggio del 2008. Il governatore, favorevole alla soppressione, non ha mai fatto mistero, invece, della sua contrarietà alla modifica dello Statuto per ridurre i parlamentari. Al voto la Sicilia andrà ad ottobre, periodo in cui maturerà il diritto alla pensione per i trenta deputati regionali eletti nella legislatura in scadenza, perchè saranno trascorsi 4 anni, 6 mesi e un giorno.

Comunque vadano le elezioni, per quei trenta sarà un successo. La Sicilia, invece, si  troverà a ricominciare da capo anche sulla riduzione delle province perchè sarà quasi impossibile procedere, entro il 31 dicembre, all'annunciato riassetto complessivo delle funzioni amministrative.

venerdì 8 giugno 2012

Digitale terrestre: Switch Off Sicilia. Canali Copertura Frequenze Programmi Date

Digitale terrestre 2012: Switch Off Sicilia. Canali Copertura Frequenze Programmi Date Passaggio. Tutte le informazioni del passaggio.

Anche la Sicilia si avvia alla «rivoluzione digitale» che vedrà il definitivo abbandono dell'emittenza televisiva tradizionale analogica. 

Il ministero dello Sviluppo economico ha predispoto la graduatoria per l’attribuzione della numerazione automatica dei canali (LCN) per la tv digitale terrestre, in previsione dello switch off che partià dall’11 giugno.


Digitale terrestre, ecco la graduatoria dei canali in Sicilia
10 ANTENNA SICILIA
11 VIDEO
12 TELECOLOR
13 TRM
14 AM/TELENOVA PUBBLISYSTEM
15 TGS
16 VIDEOREGIONE
17 RTP/TELERENT7GOLD
18 TELESICILIACOLORRETE 8/ TVM
19 TRS /TELERADIOSCIACCA/TELEONE
71 TIRRENOSAT/ MED 1
72 TVT/RTPRETEDUE
73 TELEOCCIDENTE/TV
74 VIDEO1
85 ONDA
86 TELEMARTE
87 TV EUROPA
88 TELEACRAS
89 REI TV
90 CTS
91 TELESUD
92 TELEVIDEOAGRIGENTO
93 VIDEOSICILIA
94 CANALE46
95 TELERADIOSTUDIO98
96 AGTV
97 VIDEO3 TELECOLORINTERNATIONAL
98 BLUTV
99 TRCTELERADIOCANICATTI’ TRC
110 TELEIBLEA
111 TV7
112 TREMEDIA
113 TCF
114 TRATELERADIO
115 RMKTV
116 TELECENTROSICULATCSSRL
117 ALPAUNO
118 TELESUD TRAPANI
119 ANTENNAUNOLENTINI
171 TMTELEMISTRETTA
172 TRI S
173 ENTV
174 TVS
185 ANTENNAUNOPALERMO
186 D1TELEVISION
187 TVALFA
188 D2CHANNEL
189 CIAKTELESUD
190 TELE8
191 TVATELENORMANNA
192 CANALE8
193 VIDEOSTAR
194 AZZURRATV1
195 TELESICILIA
196 VIDEOONE
197 TELEOASIETR
198 TMCTELEMONDOCENTRALE
199 TSETELESCOUTEUROPA
210 TELEVITA
211 TELEANNA
212 CINQUESTELLE
213 EUROTV
214 TGR
215 SESTARETE
216 VIDEOSCICLI
217 TELESTAR
218 TELEINESSA
219 SICILIAUNO
271 ILTIRRENO
272 TVACICASTELLO
273 TELEJATO
274 M2MEDITERRANEODUE
285 TELEJONICA
286 VIDEO66
287 SICILIA TV
288 TELE90
289 TVR
290 TELETNA
291 TELEVALLO
292 TSBVIDEONAPOLI
293 MED2
294 VIDEOGOLFOGELA
295 TELERADIOCICLOPE
296 RETESICILIA
297 CANALE2
298 EUROTVRANDAZZO
299 BUSINESSCHANNEL
601 VIDEOCALABRIA
602 TELESPAZIOTV
603 TELESPAZIOTVSTUDIO3
604 SICILIANEWS24
605 MSATSICILIA
606 PRIMALINEASALUTE
607 TGS1
608 VIDEOREGIONETG24
609 TRM2
610 AM2
611 TRSSOLE
612 STRETTOTV
613 TG8NEWS24
614 TVIDEO1
615 VIDEO1REPORT
616 PETMANIATV
617 TELENOVA2
618 ONDATVGIOVANI
619 TELEMARTECIVITASTV
620 TVEUROPA+1
621 TELEACRASBUSINESS
622 REI2
623 TVM1
624 TIRRENOSAT+1
625 TELEOCCIDENTE2
626 ONLINETV
627 MEDPLUS
628 AMICATV
629 VIDEOSICILIA2
630 E20SICILIAPLUS
631 CANALE8
632 CANALE46SHOPPING
633 TELERADIOSTUDIO98DUE
634 AGTG24
635 CANALEDISICILIAGUSTO
636 BLUTVTG24
637 TRC NEWS
638 POLISTV
639 TV7+1
640 CANALE78SICILIA
641 TELEPALERMO
642 GOLD88PLUS
643 TCFNEWS24
645 RMK24HNEWS
646 RTPRETEDUE+1
647 SICILIAALL NEWS
648 ALPADUE
649 TELESUDNEWS
650 ANTENNAUNONEWS
651 TELEMISTRETTALIFE&FAMILY
652 TRISNEW
653 ENTVSHOPPING
654 TVSCARTOONS
655 ONETV
656 D1TELEVISION+1
657 D2CHANNEL+1
658 SIMETOTV
659 TELE8+1
660 TVA2
661 EUROTVNEWS
662 VIDEOSTARPLUS
663 AZZURRATV2
664 RADIOVIDEOAZZURRA
665 VIDEOREPORTER
666 TELEOASIPLUS
667 TSE2
668 TELECHIARA
669 TGRNEWS
670 SESTARETE2
671 VIDEOSCICLITG24
672 TVSTAR-T
673 TELEINESSA0
674 SICILIAUNOPOLIS
675 ILTIRRENO+1
676 MRAGUSA
677 JONICAGUSTO
678 TELESUDEST
679 PAROLEDIVITA
680 TELE90+1
681 TELEKALOS
682 SICILIACHANNELGUSTO
683 TELEVALLOBABY
684 TSBSHOW
685 IMMIGRAZIONETV
686 CANALE3
687 TURISMOCHANNEL
688 CAPRICCIO
689 CANALEITALIA3EXTRA
690 CANALEITALIA7 EXTRA
691 TELESPAZIOTV FASHION
692 SPACETV
693 SICILIASPORT24
694 MINFORMAZIONE
695 PRIMALINEANEWS24
696 TGS2
697 VIDEOREGIONESICILIA
698 TRM3
699 AMSPORT

Calendario: Ecco le date dello switch off in Sicilia
11 e 12 giugno: inizieranno lo switch-off i comuni delle isole minori da Pantelleria a Ustica, da Linosa a Lampedusa.
15 giugno: il passaggio coinvolgerà i comuni della parte costiera orientale della provincia di Messina, capoluogo compreso, e le isole Eolie.
19 giugno: switch-off per Catania, Caltanissetta, Enna, Ragusa, Siracusa e parte delle relative province.
20 giugno: Portopaolo di Capopassero e parte delle province di Ragusa e Siracusa.
21 e 22 giugno: i canali passeranno al digitale nella parte occidentale della provincia di Agrigento, e nei comuni a sud di quella di Trapani e in parte dell provincia di Palermo.
22 luglio: lo switch-off arriverà nell'area nelle province di Trapani, nelle isole Egadi e in parte della provincia di Palermo.
3 luglio: toccherà alla provincia di Messina e parte delle province di Enna e Catania nei Comuni ancora non digitalizzati.
4 luglio: si completerà il passaggio con Palermo e il resto della provincia del capoluogo. 


Il Ministero per maggiori informazioni ha predisposto un apposito numero verde (800.022.000) un sito internet (www.decoder.comunicazioni.it), ed una campagna informativa itinerante nelle maggiori piazze siciliane per aiutare i cittadini a familiarizzare con la nuova tecnologia e sulle semplici operazioni da seguire per non farsi trovare impreparati.

giovedì 7 giugno 2012

Green Economy Sicilia: un progetto pilota trasformerà i rifiuti in risorsa

Nascerà in Sicilia la prima piattaforma per la "simbiosi industriale" d'Italia. Una banca dati telematica per trasformare il rifiuto in risorsa e mettere in rete enti locali, aziende e ricercatori. Il progetto è dell'Enea che ci lavora già da un anno e che adesso, dopo la firma dell'accordo con Confindustria Sicilia, è pronta a partire (il sito, ancora in costruzione, sarà www.industrialsymbiosis.it).

"Quella che nascerà - ha detto Roberto Morabito, responsabile dell'Unità Tecnica Tecnologie Ambientali dell'Enea - è una piattaforma telematica con la georeferenziazione di domanda e offerta nell'ottica di uno sviluppo eco-compatibile del sistema industriale siciliano".

Il principio di base è semplicissimo: fare diventare risorsa, anche economica, quello che finora è stato solo un rifiuto.

Un esempio? "Le ceneri industriali - dice l'ingegnere Laura Cutaia che sta curando il progetto - sono ottime componenti per il cemento e possono essere utili a questo tipo di imprese. Altri materiali di scarto che arrivano dagli scavi per le opere pubbliche possono essere riutilizzati in edilizia e così via. Questo fa abbassare i costi per chi deve smaltire questi materiali e può diventare un vantaggio per altre aziende. Ma perché ciò accada serve avere un bilancio dei materiali". Il progetto prevede anche, a costo zero, il coinvolgimento degli Enti locali.  

"Fare rete - ha detto il vicepresidente di Confindustria Sicilia, Giuseppe Catanzaro - significa creare le premesse per un vero sviluppo ecocompatibile. L'ottica è anche quella di determinare benefici di carattere ambientale derivanti dal mancato consumo di risorse primarie e mancato ricorso a sistemi di smaltimento rifiuti". L'accordo di ieri impegna le parti fino al 2014 e può essere rinnovato per altri tre anni. L'attenzione è rivolta, si legge nel documento sottoscritto ieri soprattutto: "al ciclo integrato dei rifiuti, al turismo sostenibile e la conservazione e valorizzazione dei beni culturali". Punti su cui l'Enea, col suo lavoro di ricerca è da anni all'avanguardia.

martedì 5 giugno 2012

Slow Sea Land, Mazara del Vallo 8 9 e 10 giugno 2012

Slow Sea Land, Mazara del Vallo 8 9 e 10 giugno 2012. Idee, Voci, Prodotti della pesca del Mediterraneo. L’evento, arricchito da Slow Food, è una vetrina espositiva per le produzioni di qualità tesa alla promozione di prodotti agroalimentari quali olio, vino, cereali, ortofrutta, agrumi etc., ma soprattutto è orientata alla valorizzazione del pescato di Sicilia e del Mediterraneo.

Venerdì 8 Giugno 2012 – Laboratori del Gusto Presidi Slow Food

H.18:30 – Laboratorio del Gusto presso Istituto Comprensivo «Paolo Borsellino» Piazza S. Veneranda:
«Dal cibo alla difesa della biodiversità»

Un viaggio attraverso le essenze floreali e foraggere dei pascoli siciliani alla scoperta della biodiversità tutelata dai Presìdi Slow Food. Le produzioni casearie di eccellenza abbinate ai mieli monofloreali più caratteristici, prodotti dall’ape nera siciliana, una razza autoctona dell’isola protagonista di un progetto di recupero e reintroduzione sostenuto dalla Regione Sicilia. In degustazione le provole dei Nebrodi e delle Madonie, la vastedda del Belìce e il caciocavallo dei Monti Iblei. In abbinamento i vini dolci di Barraco, Donnafugata e Florio.
H. 21:00 Laboratorio del Gusto presso Istituto Comprensivo «Paolo Borsellino» Piazza Santa Veneranda:
«Dal cibo al paesaggio»

Il paesaggio agricolo del ragusano caratterizzato da chilometri di muretti a secco che circondano e separano i pascoli dalle cave, aree carsiche simili a canyon, raccontano attraverso le produzioni agroalimentari dei Presìdi Slow Food. Assaggerete i formaggi di razza modicana e il cioccolato di Modica, che alcuni cioccolatieri associano al carrubo, tipico di queste terre, e alla Manna delle Madonie. Nel bicchiere Mal d’Africa di Cos, SP68 (bianco) di Arianna Occhipinti e Moscato di Noto Planeta.


Sabato 9 Giugno 2012 – Laboratori del Gusto Presidi Slow Food

H. 18:30 Laboratorio del Gusto presso Istituto Comprensivo «Paolo Borsellino» Piazza Santa Veneranda:
«Dal cibo alla conoscenza ed alla memoria»

Storia, tradizione e cultura alimentare definiscono il confine tra la centenaria esperienza dei pescatori di acciughe e degli esperti salatori siciliani da una parte e, l’importazione di conserve di pesce azzurro dalle incerte tecniche di produzione e di conservazione dall’altra. Nel piatto quattro filetti di acciuga di diversa provenienza: Sciacca e masculina da “magghia” di Catania a confronto con altrettante di provenienza estera. Lo scopo è imparare a riconoscere l’autentica acciuga siciliana attraverso quattro sensi: vista, olfatto, tatto e gusto. Nel bicchiere, a coronare autenticità e tradizione, i vini di De Bartoli, Feudo Montoni e Viticoltori Associati Canicattì.
H. 21:00 Laboratorio del Gusto presso Istituto Comprensivo «Paolo Borsellino» Piazza Santa Veneranda:
«Dal cibo al piacere, alla socialità, alla convivialità, alla condivisione»

Le condotte Slow Food siciliane si accompagneranno alla scoperta dei prodotti e delle tradizioni del loro territorio. Un percorso enogastronomico all’insegna della convivialità e della condivisione per raccontare il piacere di essere Slow Food. Una sfilata di Presìdi da tutta la Sicilia a braccetto con i vini di Rallo, Palari e Girolamo Russo.


Domenica 10 Giugno 2012 – Laboratori del Gusto Presidi Slow Food

H. 18:30 Laboratorio del Gusto presso Istituto Comprensivo «Paolo Borsellino» Piazza Santa Veneranda:
«Dal cibo alla salute»

Approfondimento su come la qualità e le proprietà nutritive di alcuni prodotti influiscano positivamente sulla nostra salute. La dieta mediterranea come filo conduttore, tra Presìdi Slow Food, pesce e ottimi vini. Dal pomodoro “siccagno” ai capperi di Salina, dai carciofi di Menfi all’oliva minuta, dalla palamita al tonno alalunga. Il tutto abbinato ai vini di Valdibella, Tasca D’Almerita e Cantine Settesoli.
H. 21:00 Laboratorio del Gusto presso Istituto Comprensivo «Paolo Borsellino» Piazza Santa Veneranda:
«Dal cibo al piacere, alla socialità, alla convivialità, alla condivisione»

Le condotte Slow Food siciliane si accompagneranno alla scoperta dei prodotti e delle tradizioni del loro territorio. Un percorso enogastronomico all’insegna della convivialità e della condivisione per raccontare il piacere di essere Slow Food. Una sfilata di Presìdi da tutta la Sicilia a braccetto con i vini di Rallo, Palari e Girolamo Russo.

Scarica l’intero programma di Slow Sea Land
Fonte: Slow Food Condotta di Sciacca

mercoledì 30 maggio 2012

Terremoti Sicilia: dal 3 al 6 giugno possibile sisma. Allarmismo o preoccupazione fondata?

Zone sismiche italiane
Terremoto Sicilia Calabria Giugno 2012

Dopo il gravissimo Sisma che ha interessato l’Emilia Romagna, Alessandro Martelli, presidente del centro ricerche Enea di Bologna, ha affermato che un altro forte terremoto potrebbe interessare il Sud Italia, in particolare la Sicilia e la Calabria.

A breve, tra la Calabria e la Sicilia, potrebbe verificarsi un sisma distruttivo, di magnitudo 7,5”, a lanciare l’allarme catastrofico su un possibile terremoto a Sud Italia sarebbe stato Alessandro Martelli, presidente del centro ricerche Enea di Bologna: “Un terremoto catastrofico, molto più forte di quello dell’Emilia di questi giorni o dell’Aquila, potrebbe colpire e distruggere il Sud Italia, nei prossimi mesi o entro due anni”. Una previsione quella del presidente dell’Enea, dimostrata da i risultati di alcuni algoritmi utilizzati da diversi team sulle previsioni dei terremoti. Con gli stessi strumenti, era stato previsto il terremoto che il 20 maggio si era verificato al Nord e che sta facendo tremare la terra proprio in queste ore. Per questo è importante lanciare l’allerta al Sud, prima che sia troppo tardi.”

La notizia sta creando non poche preoccupazioni in tantissima gente me compreso. Nelle ultime ore ho effettuato una serie di ricerche riguardanti alcune teorie cosmiche sull’orine dei terremoti. Da ricerche approfondite sul Web, ho trovato alcune previsioni, scritte lo scorso febbraio, che affermano quanto segue:
“Il 5 giugno 2012 ci sarà un evento astronomico davvero particolare: il transito di Venere davanti al Sole, un avvenimento estremamente raro. Precedenti si sono avuti nel 1639, 1761, 1769, 1874, 1882 e nel recente 2004. La volta successiva sarà nel lontano 2117, tra più di un secolo.
L’eclisse di sole parziale si manifesterà attraverso il passaggio di una macchiolina nera davanti al disco solare per una durata di circa 6 ore. Si potrà osservare a occhio nudo anche se è fortemente consigliabile impiegare mezzi di protezione per gli occhi durante l’osservazione del fenomeno il quale sarà visibile in tutto l’emisfero terrestre illuminato dal Sole.
Venere durante il transito del 2004 . Nessun pianeta del sistema solare si avvicina alla Terra quanto Venere a soli 38 milioni di km e dal punto di vista geometrico il transito di Venere nel Sole è uno dei momenti di maggior vicinanza.
Dato che il pianeta ha dimensioni reali appena inferiori a quelle terrestri (e apparenti forse superiori) è bene valutarne l’impatto della sua attrazione sul sistema delle zolle tettoniche terrestri. Come postulato nella teoria “bendandiana” sull’origine cosmica dei terremoti, il maggior effetto non potrebbe sussistere il 5-6 giugno, al momento del suo massimo avvicinamento, ma nei giorni precedenti e successivi col rapido cambiamento del suo influsso (che varia col quadrato della distanza). Il 3 giugno ci sarà inoltre un perigeo lunare molto ravvicinato. Pertanto, ribadendo l’ipotesi, terremoti di estrema intensità ( >= 7 grado Richter) potrebbero avvenire nel periodo compreso tra la fine di maggio e la prima decade di giugno a causa della somma algebrica dell’azione della Luna e di Venere. Con un massimo della perturbazione nel periodo 3-6 giugno”

Secondo queste previsioni dunque, dal 3 al 6 giugno potrebbe accadere qualcosa di catastrofico.
Secondo l’opinione di molti Internauti, Alessandro Martelli: “ha  avuto “il coraggio” di portare avanti una serie di studi, considerazioni oggettive sul territorio tra Sicilia e Calabria che hanno fondamento storico, geologico e statistico”. Il “non creare allarmismo” è sempre relativo e soggetto a considerazioni soggettive. Le istituzioni preposte hanno il dovere di fare chiarezza ed aggiornare al più presto le popolazioni interessate dalle zone succitate per capire, oggi, qual’è la situazione reale non per creare panico ma per tenere alta l’attenzione.
Cento possibili allarmi, su base scientifica e se fondati, valgono quanto uno non dato che invece crea distruzione, lutti e traumi irreparabili.
L’Italia è il paese  a più altro rischio sismico in Europa e in particolare nel sud c’ è un rischio di mortalità per evento sismico che è 100 volte più alto di quello medio giapponese.
Il Sud del nostro paese è fortemente attenzionato dagli scienziati, che parlano di un rischio molto alto di scosse di magnitudo superiore a 6.
Ci sono mappe del rischio sismico che variano nel tempo, e nel sud Italia c’è un chiaro segnale di rischio dalla Sicilia alla Campania.

Cosa ci si può attendere?
Terremoti di fortissima intensità, di circa  7.5 . Se le previsioni si avverassero, sarebbe un vero e proprio cataclisma.

Fonte: canicattiweb.it

La Sicilia batte cassa a Roma: "Dieci miliardi per le accise sul petrolio"

L'atteso tavolo sul federalismo fiscale tra Stato e Regione siciliana, si è finalmente insediato. L'assessore all'Economia, Gaetano Armao, è ottimista su una positiva conclusione della trattativa.

Però, il tempo stringe, bisogna chiudere entro il mese di luglio: per il giorno 28 dello stesso mese, il presidente della Regione, Raffaele Lombardo, ha annunciato le sue dimissioni per consentire il ritorno anticipato alle urne il 28 e 29 ottobre.

Dopo un confronto preliminare, durato circa un anno e mezzo, dunque, potrebbe chiudersi un contenzioso che dura da decenni, dando così attuazione agli articoli 36, 37 e 38 dello Statuto autonomistico che regolano appunto i rapporti finanziari tra Stato e Regione. Con l'attuazione del federalismo fiscale, nelle casse regionali potrebbero arrivare circa 10 miliardi di euro, come ha spiegato Armao, nel corso dell'incontro romano cui hanno partecipato il ministro per Affari regionali, Piero Gnudi, il sottosegretario all'Economia, Vieri Ceriani, i vertici burocratici dei ministeri interessati e il Ragione generale della Regione, Biagio Bossone. «Dal momento che si voterà per il rinnovo dell'Ars ad ottobre - ha sottolineato Armao - la trattativa con il governo non può essere troppo lunga. Già dalla prossima settimana si apriranno i tavoli di lavoro con il ministero dell'Economia. La data realistica per concludere questa partita è la fine di luglio; si chiuderebbe così un processo che è aperto da quarant'anni».

Dunque, è necessario raccogliere i frutti di una lunghissima vertenza, anche alla luce di alcune sentenze della Corte Costituzionale inerenti la perequazione infrastrutturale e la riscossione dei tributi. «L'incontro può essere considerato - ha aggiunto Armao - un punto di svolta nei rapporti tra Stato e Regione siciliana perché ha consentito di entrare nel merito dell'attuazione di parti fondamentali del nostro Statuto. Possiamo affermare che dopo 66 anni dalla sua nascita, abbiamo avviato un percorso per la sua piena attuazione, a partire dagli articoli 36, 37 e 38 e di inquadrare questa problematica nel più ampio contesto dei principi del federalismo, a partire da quello municipale e dalla perequazione infrastrutturale. Il lavoro che ci attende è certamente complesso, ma oggi la disponibilità solo verbale degli anni scorsi, si è trasformata in un concreto confronto con il governo nazionale su tempi specifici. L'impegno è di cominciare con i gruppi di lavoro tecnici dalla prossima settimana e chiudere entro luglio».

L'ottimismo di Armao è contagioso, ma bisogna rimanere con i piedi per terra: primo, perché il tempo a disposizione è davvero poco; secondo, perché il governo nazionale, impegnato in una lotta senza precedenti per mettere i conti in ordine, a sua volta, difficilmente vorrà privarsi di una massa di denaro, 10 miliardi di euro, sia pure con il trasferimento di alcune competenze. E, comunque, 10 miliardi non è una cifra che viene dal nulla: è la stima delle accise che lo Stato incassa sui prodotti raffinati in Sicilia, mentre gli stabilimenti sono di società che hanno sede sociale al Nord. «Questo risultato - ha concluso Armao - è anche il frutto del successo della nostra linea nei contenziosi risolti dalla Corte Costituzionale. Abbiamo illustrato l'articolata posizione della Regione sul tema delle nuove entrate e delle funzioni da trasferire alla Sicilia, a partire dall'art. 37, a tutt'oggi in gran parte inattuato, della individuazione di eventuali strumenti di perequazione della minore capacità fiscale della nostra Regione, attraverso la compartecipazione alle accise dei prodotti petroliferi e l'introduzione di criterio certo che vincoli lo Stato nella erogazione del contributo di solidarietà nazionale, come prevede l'art. 38 dello Statuto».

lunedì 28 maggio 2012

Turismo Sicilia: La Provincia di Agrigento accoglie solo il 9% dei turisti del totale regionale

Viene fuori un'immagine preoccupante delle condizioni del turismo agrigentino dallo studio portato avanti da Giovanni Ruggieri, presidente dell'Otie (Observatory on tourism in the European islands) che si occupa proprio dell'analisi dei flussi turistici nelle isole europee che hanno una superfice maggiore di un chilometro quadrato, distanti dalla terraferma almeno un chilometro, che abbiano una popolazione stabile di almeno 50 abitanti, che non abbiano legami permanenti con la terraferma e che non annoverino tra le proprie città una capitale della Ue.


Nel 2011 nella nostra provincia ci sono stati 373.291 arrivi, pari al 9 % del totale regionale, e 1.331.072 presenze, pari al 10 per cento del totale siciliano, con una permanenza media pari a 3,5 giorni.
Scendendo nel dettaglio, 5.879 riguardano il turismo nautico.
Si tratta dell'1,2 per cento del trotale regionale, pari a 550 mila presenze: davvero poche, considerando l'ampiezza della costa agrigentina e la rilevante possibilità di ormeggio.
I turisti nautici in particolare chiedono maggiori possibilità di noleggiare auto (nel 67 per cento dei casi) di poter rifornire la cambusa (53 per cento) e di avere la disponibilità di una guida turistica.
Poi c'é il turismo dei tour, che costituisce la principale modalità di fruizione del patrimonio culturale in forma collettiva.

Agrigento, per la verità, é presente in tutti i tour classici che vengono programmati dagli operatori del settore, ma in genere il turista dorme solo una notte e nel numero complessivo dei pernottamenti che ci sono stati nel 2011 in Sicilia, Agrigento ha fatto registrare soltanto il 6 per cento.

Ma quanto spende il turista?
In media da 450 a 500 euro, per l'acquisto di minitour e tour tematici, ad un massimo di 800-850 euro per tour classici e «on demand».
Ma una volta giunti nella nostra provincia mettono poco mano al portafogli: la spesa diretta infatti non supera in media gli euro 45,37 al giorno pro capite, sia per gli italiani che per gli stranieri.
Per biglietti di ingresso e visite a monumenti la spesa media é di 17 euro.

Scarsissimo il turismo crocieristico: l'unico porto sulla sponda sud della Sicilia é Porto Empedocle che nel 2011 ha fatto registrare il transito di 2.151 persone su un totale regionale di 830.431.
Numero bassissimo ma che tuttavia risulta raddoppiato rispetto a quattro anni addietro.
Anche in questo caso la spesa media dei crocieristi in transito é bassa, intorno ai 60 euro (83 euro quelli che escono per conto proprio e 37 gli organizzati).

Nel 2009 i crocieristi organizzati che sono transitati per Porto Empedocle in totale hanno speso euro 75.591 su un totale regionale di euro 18.946.183.
Questa somma é stata suddivisa tra prodotti tipici e souvenir (euro 21.165), ristoranti e bar (euro 16.630), abbigliamento (euro 14.362), alimentari e bevande, tabaccherie, libri, giornali e riviste, ottica, fotografia e noleggio (euro12.095), taxi e trasporti (euro 9.071), musei e gallerie (euro 1.512), orologi e gioielli (euro 756).

Clicca qui per leggere il report "Economia del Turismo in Sicilia"

lunedì 21 maggio 2012

"Inycon Menfi", la Regione Sicilia salda il debito dell'anno 2011

Il Comune di Menfi avrà, per la manifestazione «Inycon, Menfi ed il suo vino», dalla Regione Sicilia per l'anno 2011 la somma di € 88.064,63 (su un importo imponibile di € 257.984,57). Lo stabilisce un decreto pubblicato sulla Gazzetta ufficiale della Regione siciliana venerdì scorso.

Il decreto effettua la ripartizione della somma complessiva di € 7.821.354,62 da destinare a manifestazioni organizzate in diversi centri della Sicilia.

Ovviamente Menfi non è l'unico ente agrigentino che fruirà di questi finanziamenti. 
Ci sono, infatti, anche il Comune di Agrigento, per il teatro Pirandello, che si vedrà accreditare l'importo di 173.776 euro.
L'associazione A. C. Music 3 di Sciacca per la rassegna di spettacolo «Palcoscenico in cortile», l'associazione Il Sestante di Agrigento per la manifestazione «Il Mito» (€ 453.250 su un importo imponibile di € 1.295.000), il Comune di Casteltermini con la tradizionale «Sagra del Tataratà» (€ 26.206,81 su un imponibile di € 74.876,60), il Comune di San Biagio Platani con gli «Archi di Pasqua» (per un importo di € 39.929,75 su un imponibile di € 114.085) ed infine il Centro nazionale di Studi Pirandelliani (Agrigento) per l'omonimo convegno che si svolge ogni anno, per un importo di € 36 mila (su un imponibile di € 118.362).

venerdì 18 maggio 2012

Che fine hanno fatto i fondi per la ricostruzione del Belice?

«Il governo è ancora in attesa del via libera della Regione Sicilia per utilizzare 105 milioni per la ricostruzione della Valle del Belice, ma l'assessore Armao e il governatore Lombardo vorrebbero dal governo nazionale la rassicurazione che questi soldi prelevati dai fondi Fas siano solo in… prestito».

Così il sindaco di Menfi, Michele Botta, commenta l'incontro svoltosi a Roma con il dirigente del Ministero delle Infrastrutture, presenti tutti i sindaci del coordinamento della Valle del Belice che da anni fanno i viaggi di pellegrinaggio nella capitale per mettere fine al capitolo della ricostruzione. Tutti i sindaci belicini si sono sorpresi nell'apprendere nella capitale di procedure burocratiche che rallentano l'assegnazione degli ultimi fondi stanziati per i Comuni della valle.

Dai dati forniti dal Ministero, infatti, la Regione Siciliana avrebbe speso circa 500 milioni di euro provenienti dai fondi Fas per spese correnti (i forestali, i lavoratori della Gesip di Palermo: circa 50 milioni per due mesi di stipendio e altro) e non per investimenti, per i quali sono destinate queste risorse. Inoltre la Sicilia ha ancora la possibilità di spendere circa 700 milioni di euro relativi alla programmazione 2000-2006 che però sono sospesi in attesa di risanare il Comune di Catania o altre spese correnti.

La presa di posizione dei sindaci belicini va nella direzione di sollecitare la Regione a prestare maggiore attenzione ad un territorio, come quello della Valle del Belìce, che ormai da troppo tempo è in attesa di completare la ricostruzione post-terremoto e che in questo caso non avrebbe mai immaginato che a Roma gli avrebbero detto che la questione dipendeva da Palermo e che è in Sicilia la soluzione ai loro problemi.

mercoledì 16 maggio 2012

Menfi Bandiera blu "storica" per il mare pulito

Sicilia, Mare, Menfi, Porto Palo, Bandiera Blu 2012

Per la sedicesima volta Menfi è stata premiata con la Bandiera blu della Fondazione Internazionale per l'Ambiente per il mare pulito e le sue spiagge incontaminate.
Un vero record per una realtà balneare che sta aiutando il territorio belicino a crescere in fatto di accoglienza turistica.

Sicuramente un bell'esempio per le altre città della fascia costiera della Provincia di Agrigento, dove i servizi sono obiettivamente un pò meno efficienti e si fa ancora poco per valorizzare il turismo balneare.

Quello che avviene nella mia città, Menfi, merita di essere raccontato: la realizzazione del depuratore comunale, potenzianto con l'attivazione dell'impianto per il riutilizzo a fini irrigui delle acque depurate, e una serie di interventi creati nella località balneare di Porto Palo a beneficio dei bagnanti, hanno creato le condizioni ideali per ottenere un riconoscimento che è di grande prestigio e che continua ad essere occasione di promozione del territorio e di visibilità per le caratteristiche turistiche della zona. Non è un caso che lungo la costa di Menfi (Porto Palo, Cipollazzo, Lido Fiori) siano nati negli anni diversi piccoli e grandi insediamenti turistici e le case al mare dei menfitani siano diventate case da affittare tra maggio e settembre, con evidenti ricadute benefiche per l'economia cittadina.

La cerimonia di consegna della sedicesima bandiera blu si è svolta a Roma. Il sindaco Michele Botta ha ricevuto il vessillo blu, in rappresentanza del centro belicino, ed ha espresso la soddisfazione di tutta la comunità che valorizza un territorio che sta puntando sul turismo e che conta un vasto litorale incontaminato e un mare eccellente per la pulizia delle sue acque e delle sue spiagge. Il vessillo della Fondazione Europea per l'Educazione Ambientale, riconoscimento che viene assegnato per la qualità delle acque, l'educazione ambientale, la raccolta differenziata e la qualità delle spiagge, l'accessibilità per tutti, la pista ciclabile e l'adeguata informazione, per Menfi è il quindicicesimo di fila: dopo il primo riconoscimento, nel 1992, infatti, dal 1998 il mare di Menfi viene premiato ogni anno interrottamente raggiungendo un record riconosciuto dalla Fee: la Bandiera Blu Storica.

venerdì 4 maggio 2012

Digitale Terrestre: In Sicilia lo switch off dall'11 al 30 giugno

Digitale Terrestre: In Sicilia lo switch off dall'11 al 30 giugno 2012 

Con molta curiosità, ma talvolta anche qualche perplessità, i siciliani si stanno preparando allo switch off, ovvero il passaggio da televisione analogica terrestre a televisione digitale terrestre.

A generare un po' di confusione - come se non bastasse - è stato, però, uno spot pubblicitario in onda sulle reti Mediaset che annuncia lo switch off in Abruzzo e Sicilia. In molti, - addetti ai lavori compresi - si sono domandati se, anche per quanto riguarda la Sicilia, fosse stata anticipata la data di spegnimento della rete analogica.  

«Non è così. In Sicilia - rassicura il presidente del Corecom Sicilia, Ciro Di Vuolo - il passaggio al sistema di trasmissione digitale terrestre avverrà dall'11 al 30 giugno prossimi, così come era già stato stabilito».

Il passaggio al digitale terrestre, però, potrebbe segnare la fine di alcune piccole realtà locali. In Sicilia, infatti, esistono circa 120 emittenti televisive locali a fronte di 18 frequenze da dover essere assegnate. «Credo che questo pericolo - afferma il presidente del Corecom Sicilia - sia scongiurato. Per l'assegnazione delle frequenze, che dovrebbe avvenire entro la fine di maggio, sono state presentate solo 30 istanze. Ciò significa che sono state fatte molte intese tra le varie emittenti e questo ne eviterà la chiusura».

Lo switch off non sarà indolore, sotto il profilo economico né per gli utenti che dovranno affrontare delle spese per acquisto di decoder e adeguamento del proprio impianto d'antenna né per i proprietari delle emittenti locali. Gli utenti dovrebbero, però, essere garantiti attraverso le convenzioni che il Corecom Sicilia ha stipulato con le associazioni di categoria degli installatori. Per quanto attiene ai proprietari delle emittenti locali, invece, durante il convegno dello scorso febbraio il presidente dell'Ars, Francesco Cascio si era impegnato affinché fosse emanata una norma per l'uso dei fondi europei per facilitare le emittenti locali nel processo di cambiamento.

«Nutro grosse perplessità - dice Ciro Di Vuolo- che questa norma possa essere approvata».
L'Ars ha però approvato la legge che permette ai titolari degli impianti trasmittenti esistenti, che necessitano di adeguamento senza che ciò comporti un aumento dei livelli di campo elettromagnetico, di inviare al Comune interessato e all'Arpa la comunicazione con i dati radioelettrici aggiornati. Tra lo switch off e - viste le imminenti amministrative- anche la par condicio, il Corecom Sicilia ha avuto il suo bel gran da fare.

Ecco le date dello switch off in Sicilia:
11-13 giugno inizieranno lo switch off i comuni delle isole minori da Pantelleria a Ustica, da Linosa a Lampedusa;
18 giugno Messina e Isole Lipari;
19-20 giugno lo switch off arriverà nelle province di Catania, Caltanissetta, Siracusa e Ragusa;
21 giugno i canali Rai passeranno al digitale nella parte occidentale delle province di Agrigento ed Enna;
22 giugno lo switch off arriverà nelle province di Agrigento, Enna e Palermo;
Il 25 giugno toccherà al resto della provincia di Trapani nei comuni ancora non digitalizzati;
Il 27 giugno completerà il passaggio la provincia di Messina;
Il 29 giugno terminerà lo switch-off la provincia di Palermo con i comuni costieri e la città di Palermo.

Quindi a Menfi lo "switch off" dovrebbe avvenire il 21 giugno o il 25 giugno se consideriamo la provincia di Trapani.

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