Viene fuori un'immagine preoccupante delle condizioni del turismo
agrigentino dallo studio portato avanti da Giovanni Ruggieri, presidente
dell'Otie (Observatory on tourism in the European islands) che si
occupa proprio dell'analisi dei flussi turistici nelle isole europee che
hanno una superfice maggiore di un chilometro quadrato, distanti dalla
terraferma almeno un chilometro, che abbiano una popolazione stabile di
almeno 50 abitanti, che non abbiano legami permanenti con la terraferma e
che non annoverino tra le proprie città una capitale della Ue.
Nel
2011 nella nostra provincia ci sono stati 373.291 arrivi, pari al 9 % del totale regionale, e 1.331.072 presenze, pari al 10 per cento
del totale siciliano, con una permanenza media pari a 3,5 giorni.
Scendendo nel dettaglio, 5.879 riguardano il turismo nautico.
Si
tratta dell'1,2 per cento del trotale regionale, pari a 550 mila
presenze: davvero poche, considerando l'ampiezza della costa agrigentina
e la rilevante possibilità di ormeggio.
I turisti nautici in
particolare chiedono maggiori possibilità di noleggiare auto (nel 67 per
cento dei casi) di poter rifornire la cambusa (53 per cento) e di avere
la disponibilità di una guida turistica.
Poi c'é il turismo dei tour, che costituisce la principale modalità di fruizione del patrimonio culturale in forma collettiva.
Agrigento,
per la verità, é presente in tutti i tour classici che vengono
programmati dagli operatori del settore, ma in genere il turista dorme
solo una notte e nel numero complessivo dei pernottamenti che ci sono
stati nel 2011 in Sicilia, Agrigento ha fatto registrare soltanto il 6
per cento.
Ma quanto spende il turista?
In media da 450 a 500
euro, per l'acquisto di minitour e tour tematici, ad un massimo di
800-850 euro per tour classici e «on demand».
Ma una volta giunti
nella nostra provincia mettono poco mano al portafogli: la spesa diretta
infatti non supera in media gli euro 45,37 al giorno pro capite, sia
per gli italiani che per gli stranieri.
Per biglietti di ingresso e visite a monumenti la spesa media é di 17 euro.
Scarsissimo
il turismo crocieristico: l'unico porto sulla sponda sud della Sicilia é
Porto Empedocle che nel 2011 ha fatto registrare il transito di 2.151
persone su un totale regionale di 830.431.
Numero bassissimo ma che tuttavia risulta raddoppiato rispetto a quattro anni addietro.
Anche
in questo caso la spesa media dei crocieristi in transito é bassa,
intorno ai 60 euro (83 euro quelli che escono per conto proprio e 37 gli
organizzati).
Nel 2009 i crocieristi organizzati che sono transitati
per Porto Empedocle in totale hanno speso euro 75.591 su un totale
regionale di euro 18.946.183.
Questa somma é stata suddivisa tra
prodotti tipici e souvenir (euro 21.165), ristoranti e bar (euro
16.630), abbigliamento (euro 14.362), alimentari e bevande, tabaccherie,
libri, giornali e riviste, ottica, fotografia e noleggio (euro12.095),
taxi e trasporti (euro 9.071), musei e gallerie (euro 1.512), orologi e
gioielli (euro 756).
Clicca qui per leggere il report "Economia del Turismo in Sicilia"
Menfi [Agrigento - Sicilia]. Vista l'estrema facilità con la quale è possibile pubblicare contenuti attraverso un blog, ho deciso di disporre di questo potente mezzo di comunicazione per interfacciarmi con tutti i cittadini. Grazie a questa piattaforma web farò conoscere le mie idee, le mie prospettive politiche e mi confronterò, in maniera costruttiva, con tutti gli elettori del Comune di Menfi.
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