martedì 22 maggio 2012

Slow Food Day: Feudo Arancio e Slow Food Sciacca celebrano "Cantine Aperte"

Slow Food Day
Ricevo e pubblico dal Fiduciario di Slow Food Sciacca, Nicola Napoli, questo comunicato stampa: "Slow Food Day 2012 - Buono, Pulito e Giusto"


Comunicato Stampa

Cari Amici

Slow Food Day

Nei giorni 26 e 27 di Maggio la Condotta Slow Food di Sciacca organizza lo “Slow Food Day”, evento internazionale che viene celebrato in contemporanea in tutta Italia e nel resto del mondo e coordinato da Slow Food Italia.

Lo Slow Food Day è dedicato al mangiare meglio per il bene nostro e del pianeta nel segno di cibo e clima. Il cibo è al centro delle azioni da intraprendere per un futuro migliore: accanto alla tutela della biodiversità, al mantenimento degli ecosistemi e alla lotta ai cambiamenti climatici.


Il giorno 26 Maggio saremo presenti al Porto di Sciacca ed il giorno 27 presso le Cantine Feudo Arancio di Sambuca di Sicilia per Cantine Aperte e Presidi Slow Food. Vi invitiamo a seguire il link della pagina dell’evento in cui troverete tutte le utili indicazioni.

Vi segnaliamo che il giorno 27 presso le Cantine Feudo Arancio di Sambuca di Sicilia daremo vita ad una visita guidata e personalizzata con Andrea Pizzo (relazione esterne di Feudo Arancio), Nicola Napoli (Fiduciario Slow Food Sciacca) e Nino Bentivegna, entrambi curatori della guida Slow Wine di Slow Food. Vi ricordiamo che questa visita, con inizio alle ore 10.30 fino alle ore 12.00, è personalizzata per i Soci Slow Food e per tutti gli amici simpatizzanti.

Tesseramento Soci Slow Food Day & Family
In questa giornata sarà possibile associarsi a Slow Food con una speciale tessera al costo di € 25.00 anziché € 58.00, vi segnaliamo, inoltre, che è possibile associarsi anche con la tessera Family nata per tutte le famiglie. Con essa si possono associare contestualmente 2 persone (coniugi, conviventi..) ed avere in omaggio la tessera Slow Kids per ogni figlio fino a 13 anni di età. Tutto ciò con un unico pagamento di € 70.

Slow Sea Land
Vi ricordiamo che nei giorni 8, 9 e 10 Giugno Slow Food Italia insieme alla Regione siciliana, Comune di Mazara del Vallo, Distretto della Pesca, Ministero dello Sviluppo Economico, Ministero Affari Esteri, Ministero delle Politiche Agricole, organizza una vetrina espositiva per le produzioni di qualità tesa alla promozione di prodotti agroalimentari quali olio, vino, cereali, ortofrutta, agrumi etc., ma soprattutto è orientata alla valorizzazione del pescato di Sicilia e del Mediterraneo.

Rimani in contatto
Ti invitiamo a seguirci sul nuovo sito web www.slowfoodsciacca.it e su Facebook, Twitter, Youtube e Flickr.

lunedì 21 maggio 2012

"Inycon Menfi", la Regione Sicilia salda il debito dell'anno 2011

Il Comune di Menfi avrà, per la manifestazione «Inycon, Menfi ed il suo vino», dalla Regione Sicilia per l'anno 2011 la somma di € 88.064,63 (su un importo imponibile di € 257.984,57). Lo stabilisce un decreto pubblicato sulla Gazzetta ufficiale della Regione siciliana venerdì scorso.

Il decreto effettua la ripartizione della somma complessiva di € 7.821.354,62 da destinare a manifestazioni organizzate in diversi centri della Sicilia.

Ovviamente Menfi non è l'unico ente agrigentino che fruirà di questi finanziamenti. 
Ci sono, infatti, anche il Comune di Agrigento, per il teatro Pirandello, che si vedrà accreditare l'importo di 173.776 euro.
L'associazione A. C. Music 3 di Sciacca per la rassegna di spettacolo «Palcoscenico in cortile», l'associazione Il Sestante di Agrigento per la manifestazione «Il Mito» (€ 453.250 su un importo imponibile di € 1.295.000), il Comune di Casteltermini con la tradizionale «Sagra del Tataratà» (€ 26.206,81 su un imponibile di € 74.876,60), il Comune di San Biagio Platani con gli «Archi di Pasqua» (per un importo di € 39.929,75 su un imponibile di € 114.085) ed infine il Centro nazionale di Studi Pirandelliani (Agrigento) per l'omonimo convegno che si svolge ogni anno, per un importo di € 36 mila (su un imponibile di € 118.362).

Senza un Sud capace di crescere non ci sarà sviluppo in Italia

Pubblichiamo il «Manifesto per il Sud nella crescita dell'Italia» promosso dal presidente della Fondazione Mezzogiorno Europa, Umberto Ranieri, e dal presidente della Fondazione Res, Carlo Trigilia, che verrà presentato a Roma alla Camera dei deputati alla presenza del capo dello Stato, Giorgio Napolitano.

L'Italia sta affrontando la più seria crisi economica e sociale dal dopoguerra. Il governo Monti ha preso misure severe ma indispensabili per porre in sicurezza il Paese. Si lavora ora alla crescita, dopo lunghi anni di stagnazione che hanno visto l'Italia perdere posizioni tra i grandi Paesi avanzati. Al centro dell'attenzione vi sono soprattutto tre temi: liberalizzazioni e efficienza della pubblica amministrazione, nuova regolazione dei rapporti di lavoro, infrastrutture. Sono tutti obiettivi importanti per avviare la ripresa. Occorre però sottolineare con forza che non avremo una crescita solida e un'Italia più civile se non si affermerà nel Mezzogiorno uno sviluppo capace di auto-sostenersi. E' dunque importante che la svolta avviata dal nuovo governo nell'affrontare il problema del Sud si realizzi e si rafforzi in modo da farne un pilastro centrale di una strategia per la crescita del Paese che possa «valorizzare il potenziale di crescita inutilizzato del Mezzogiorno», come ha scritto il presidente Monti nel Documento di economia e finanza 2012. E' altresì importante che l'azione del governo sia sostenuta da una maggiore consapevolezza e da un maggior impegno su questo tema della classe dirigente del Paese e dei media, e che si avvii una discussione costruttiva al di là di logori stereotipi.
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Più volte, a partire dagli anni successivi all'Unità, è stato sottolineato il legame tra Mezzogiorno e sviluppo complessivo dell'Italia. Oggi tale legame è diventato ancora più stretto per diversi motivi sui quali intendiamo attirare l'attenzione. Il processo di globalizzazione dell'economia, l'integrazione europea e l'ingresso nell'euro, con l'impossibilità di svalutare la moneta, hanno cambiato profondamente il quadro. Per poter competere più efficacemente nell'economia globalizzata, e per migliorare le condizioni dei lavoratori, è necessario abbassare al più presto il carico fiscale, che grava sulle imprese e sul lavoro, e potenziare infrastrutture e servizi collettivi. Ciò richiede che si abbassi il debito pubblico riducendo la spesa e migliorandone efficienza. La via maestra passa dalla crescita economica del Sud. Solo la crescita potrà consentire di far scendere progressivamente i trasferimenti a favore delle regioni meridionali, il cui importo annuo è vicino al costo degli interessi sul debito. Tali trasferimenti sono oggi necessari per permettere a tutti i cittadini italiani - del Nord e del Sud - l'accesso ai diritti fondamentali garantito dalla nostra Costituzione. Non si tratta certo di limitare la fruizione di beni come l'istruzione, la sanità, l'assistenza per i cittadini del Sud, ma di operare perché il costo di questi servizi possa essere ridotto rendendoli più efficienti, e soprattutto possa essere sempre più finanziato con risorse delle regioni meridionali attraverso uno sviluppo capace di auto-sostenersi. Se ciò non accadrà, si determineranno, anche per effetto della pesante crisi di questi ultimi anni, situazioni di ancor più grave disagio economico e sociale (i dati sull'occupazione giovanile e femminile offrono un quadro semplicemente inaccettabile). Ci sarà un'ulteriore spinta al processo di compenetrazione in corso tra criminalità organizzata e economie locali. Il Sud diventerà la base di un'economia criminale che tende a estendersi alle regioni settentrionali. Anche per questa via, dunque, il nodo del Mezzogiorno, rischia di condizionare pesantemente lo sviluppo di tutto il Paese. D'altra parte, occorre ricordare che il Sud costituisce oggi non solo un vincolo più stringente che nel passato, ma anche una nuova opportunità. Nelle regioni meridionali vi sono risorse locali sottoutilizzate che riguardano la collocazione logistica, il potenziale di risorse energetiche, il patrimonio culturale e ambientale, le conoscenze scientifiche radicate nelle università, il saper fare diffuso in agricoltura e in attività manifatturiere. I cambiamenti nei mercati accrescono ora il valore potenziale di queste risorse per lo sviluppo. L'uso efficace di questo patrimonio non solo segnerebbe una svolta per il Sud ma farebbe da volano alla crescita anche per il Nord. Non si tratta di chiedere trattamenti speciali e privilegi indulgendo a un rivendicazionismo deteriore - spesso brandito dalle classi dirigenti meridionali come alibi per il loro fallimento - ma a lungo assecondato per convenienze di parte anche dai Governi nazionali. Una nuova strategia per il Sud deve assumere come obiettivo imprescindibile la lotta contro ogni forma di assistenzialismo e di clientelismo, deve promuovere la formazione di classi dirigenti più sensibili all'interesse generale e deve porsi nel quadro di un disegno nazionale di sviluppo di tutto il Paese. La svolta per lo sviluppo del Sud può realizzarsi con finanziamenti sostenibili per i conti pubblici. Non si tratta di continuare a inseguire una generica industrializzazione a suon di incentivi tanto inutili e dannosi quanto costosi. Ciò che si richiede è un impegno costante e una strategia del governo nazionale finalizzata a orientare efficacemente le classi dirigenti - pubbliche e private - a innovare nei loro comportamenti. A differenza che nel passato, esse devono essere incoraggiate - con misure di promozione ma anche con sanzioni - a valorizzare quelle risorse locali che ci sono e che sono gravemente sottoutilizzate, non tanto per carenze di fondi, ma soprattutto per la difficoltà di realizzare beni e servizi collettivi che qualifichino l'ambiente economico e sociale.
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Il nuovo governo ha mostrato subito attenzione al problema del Sud nella crescita. Ha avviato un'innovativa riprogrammazione dei Fondi strutturali europei, non solo per accelerare la capacità di spesa, ma anche per migliorarne la qualità e l'efficacia, con la concentrazione su alcuni obiettivi (scuola e formazione, ferrovie, agenda digitale, occupazione, servizi di cura per bambini e anziani), con la maggiore responsabilizzazione delle strutture politico-amministrative centrali, con un orientamento ai risultati tramite obiettivi misurabili. Sono stati inoltre sbloccati i fondi nazionali (ex Fas) con rilevanti allocazioni di risorse su obiettivi infrastrutturali. Questi interventi si inseriscono nella definizione di una strategia del Sud che intende migliorare l'efficienza delle politiche di sviluppo per il Mezzogiorno, ponendo però anche maggiore attenzione che nel passato alla qualità delle politiche ordinarie come fattore di sviluppo: sanità e assistenza, istruzione e formazione, giustizia e sicurezza. Chiediamo dunque che il governo proceda rapidamente a sviluppare e a dare attuazione concreta a questa strategia sia sul versante delle politiche ordinarie che su quello delle politiche di sviluppo dei territori. Per quel che riguarda gli interventi ordinari, la spending review, estesa a tutte le amministrazioni pubbliche, incluse quelle regionali, e all'uso dei trasferimenti, può essere un'occasione importante per affrontare energicamente e organicamente distorsioni nell'allocazione delle risorse che non solo gravano sulla finanza pubblica, ma finiscono per essere di ostacolo allo sviluppo perché creano aree di rendita politica e ostacolano la crescita di solide attività di mercato. Per quel che riguarda le politiche attive di promozione dello sviluppo e della coesione, è auspicabile che si rafforzi e si estenda la linea già avviata di riprogrammazione dei fondi strutturali europei e la loro integrazione con i fondi nazionali volta a qualificare l'ambiente economico e sociale. E' opportuno ridurre drasticamente il ricorso a incentivi nazionali e regionali a singoli operatori economici, che sono largamente inefficienti. Sono invece necessari interventi innovativi a sostegno delle città e dei territori che - attraverso una migliore dotazione di beni e servizi collettivi - promuovano la valorizzazione di risorse locali oggi cruciali: dall'agricoltura ai beni culturali e ambientali, dalle conoscenze scientifiche alle specializzazioni manifatturiere di qualità. Una strategia intelligente e sostenibile per le finanze pubbliche che ponga al centro la questione della valorizzazione delle risorse locali è oggi possibile. Essa va rapidamente messa in opera a vantaggio non solo del Sud ma di tutto il Paese.

Il manifesto è stato sottoscritto da Maria Luisa Averna, Arnaldo Bagnasco, Piero Bassetti, Aldo Bonomi, Carlo Borgomeo, Mauro Calise, Don Luigi Ciotti, Innocenzo Cipolletta, Biagio de Giovanni, Guglielmo Epifani, Adriano Giannola, Paolo Graziano, Giuseppe Guzzetti, Ivan Lo Bello, Alberto Meomartini, Savino Pezzotta, Giovanni Puglisi, Sergio Ristuccia, Michele Salvati, Maria Teresa Salvemini, Antonio Sellerio, Gianfranco Viesti, Massimo Villone, Marco Vitale.

sabato 19 maggio 2012

Sondaggi Politico Elettorali: intenzioni di voto Maggio 2012

Sondaggio Politico Elettorale, intenzioni di voto degli italiani. 18/5/2012


Domanda: Se alle prossime elezioni politiche si presentassero i seguenti partiti, a quale darebbe più probabilmente il suo voto?
Autore: SWG srl

Metodo di raccolta delle informazioni: sondaggio realizzato con tecnica mista computer assisted tramite interviste telefoniche CATI e online CAWI

Numero delle persone interpellate e universo di riferimento: 900 interviste; Universo di riferimento: popolazione italiana maggiorenne (50.112.703 secondo fonte Istat 2010);

Data in cui è stato realizzato il sondaggio: Tra il 15/05/2012 ed il 17/05/2012

venerdì 18 maggio 2012

Che fine hanno fatto i fondi per la ricostruzione del Belice?

«Il governo è ancora in attesa del via libera della Regione Sicilia per utilizzare 105 milioni per la ricostruzione della Valle del Belice, ma l'assessore Armao e il governatore Lombardo vorrebbero dal governo nazionale la rassicurazione che questi soldi prelevati dai fondi Fas siano solo in… prestito».

Così il sindaco di Menfi, Michele Botta, commenta l'incontro svoltosi a Roma con il dirigente del Ministero delle Infrastrutture, presenti tutti i sindaci del coordinamento della Valle del Belice che da anni fanno i viaggi di pellegrinaggio nella capitale per mettere fine al capitolo della ricostruzione. Tutti i sindaci belicini si sono sorpresi nell'apprendere nella capitale di procedure burocratiche che rallentano l'assegnazione degli ultimi fondi stanziati per i Comuni della valle.

Dai dati forniti dal Ministero, infatti, la Regione Siciliana avrebbe speso circa 500 milioni di euro provenienti dai fondi Fas per spese correnti (i forestali, i lavoratori della Gesip di Palermo: circa 50 milioni per due mesi di stipendio e altro) e non per investimenti, per i quali sono destinate queste risorse. Inoltre la Sicilia ha ancora la possibilità di spendere circa 700 milioni di euro relativi alla programmazione 2000-2006 che però sono sospesi in attesa di risanare il Comune di Catania o altre spese correnti.

La presa di posizione dei sindaci belicini va nella direzione di sollecitare la Regione a prestare maggiore attenzione ad un territorio, come quello della Valle del Belìce, che ormai da troppo tempo è in attesa di completare la ricostruzione post-terremoto e che in questo caso non avrebbe mai immaginato che a Roma gli avrebbero detto che la questione dipendeva da Palermo e che è in Sicilia la soluzione ai loro problemi.

Menfi, gara podistica: "1° memorial Daniele Puccio"

Comune di Menfi - Domenica 10 giugno 2012, la Polisportiva Menfi 95 (società sportiva amatoriale che cerca di promuovere lo sport, in particolare l'atletica leggera a Menfi) organizza un’importante manifestazione podistica intitolata "1° memorial Daniele Puccio" città di Menfi, valida come 2^ prova del Grand Prix della Provincia di Agrigento che si terrà a Menfi (AG) con partenza dalla centralissima Via Della Vittoria.

Alla manifestazione possono partecipare tutti gli atleti tesserati e tutte le società affiliate alla Fidal per la stagione 2012. Oltre ai tesserati Fidal possono partecipare atleti appartenenti a Enti di promozione sportiva e atleti liberi, purché in possesso di valido certificato medico, che attesti l'idoneità all'attività agonistica.

Nel caso di atleti liberi, la partecipazione alla gara è subordinata anche all'effettuazione del cartellino giornaliero al costo di euro 5,00. Gli atleti tesserati per società provenienti da province diverse e gli atleti tesserati a Enti di promozione sportiva e/o liberi, non saranno inseriti nella classifica finale del Grand prix Provinciale della Provincia di Agrigento.

Il Presidente della Polisportiva Menfi 95, Giuseppe Taffari, invita tutti gli appassionati del podismo e dello sport in generale a partecipare sia come pubblico ma soprattutto come “atleti”.
Non perdetevi questa occasione fantastica per fare del sano sport e percorrere le strade del centro storico di Menfi, la famosa città del vino e del mare pulito. Vi aspettiamo!

mercoledì 16 maggio 2012

Menfi Bandiera blu "storica" per il mare pulito

Sicilia, Mare, Menfi, Porto Palo, Bandiera Blu 2012

Per la sedicesima volta Menfi è stata premiata con la Bandiera blu della Fondazione Internazionale per l'Ambiente per il mare pulito e le sue spiagge incontaminate.
Un vero record per una realtà balneare che sta aiutando il territorio belicino a crescere in fatto di accoglienza turistica.

Sicuramente un bell'esempio per le altre città della fascia costiera della Provincia di Agrigento, dove i servizi sono obiettivamente un pò meno efficienti e si fa ancora poco per valorizzare il turismo balneare.

Quello che avviene nella mia città, Menfi, merita di essere raccontato: la realizzazione del depuratore comunale, potenzianto con l'attivazione dell'impianto per il riutilizzo a fini irrigui delle acque depurate, e una serie di interventi creati nella località balneare di Porto Palo a beneficio dei bagnanti, hanno creato le condizioni ideali per ottenere un riconoscimento che è di grande prestigio e che continua ad essere occasione di promozione del territorio e di visibilità per le caratteristiche turistiche della zona. Non è un caso che lungo la costa di Menfi (Porto Palo, Cipollazzo, Lido Fiori) siano nati negli anni diversi piccoli e grandi insediamenti turistici e le case al mare dei menfitani siano diventate case da affittare tra maggio e settembre, con evidenti ricadute benefiche per l'economia cittadina.

La cerimonia di consegna della sedicesima bandiera blu si è svolta a Roma. Il sindaco Michele Botta ha ricevuto il vessillo blu, in rappresentanza del centro belicino, ed ha espresso la soddisfazione di tutta la comunità che valorizza un territorio che sta puntando sul turismo e che conta un vasto litorale incontaminato e un mare eccellente per la pulizia delle sue acque e delle sue spiagge. Il vessillo della Fondazione Europea per l'Educazione Ambientale, riconoscimento che viene assegnato per la qualità delle acque, l'educazione ambientale, la raccolta differenziata e la qualità delle spiagge, l'accessibilità per tutti, la pista ciclabile e l'adeguata informazione, per Menfi è il quindicicesimo di fila: dopo il primo riconoscimento, nel 1992, infatti, dal 1998 il mare di Menfi viene premiato ogni anno interrottamente raggiungendo un record riconosciuto dalla Fee: la Bandiera Blu Storica.

Parco Eolico Menfi: No alla realizzione di mega impianti

Menfi - No alla realizzazione di mega impianti eolici che rischiano di deturpare il territorio comunale.

Dopo il caso delle biomasse questa volta il Consiglio comunale di Menfi, prima in sessiore ordinaria e poi aperta, ha bocciato, per quanto di sua competenza con indirizzi specifici, il progetto della Ditta di Bolzano Fri-El Mapi (S.r.l. con capitale sociale di 10mila euro) per la costruzione di 71 pale eoliche.  

Anche il deputato europeo dell'IdV Sonia Alfano chiede alle autorità locali di Menfi di procedere con estrema cautela rispetto al progetto di parco eolico.

I cittadini possono presentare osservazioni, reclami, denunce ed opposizioni entro il 25 maggio 2012. A tale scopo l’ufficio Energie Rinnovabili del Comune di Menfi, presso l’Ufficio Tecnico sito in Via Mazzini n° 1 è a disposizione per qualsiasi chiarimento tutti i giorni lavorativi dalle 9.00 alle 13.00.

Info sull'avviso - (pubblicato ai sensi dell’art. 111 del T.U. 11/12/1933 n° 1775)
Oggetto: Istanza del 18/11/2011 della Ditta Fri-El Mapi S.r.l. per autorizzazione ai sensi dell’art. 12 del D. Lgs. 387/2003 alla realizzazione della linea elettrica MT a servizio di un parco eolico da 213 MWp denominato “Mapi” da realizzare nei Comuni di Menfi (AG), Montevago (AG) e Castelvetrano (TP).

Planimetria del Parco Eolico Menfi

Catastino CASTELVETRANO

Catastino MENFI

Catastino MONTEVAGO

Ditte Castelvetrano

Ditte Menfi

Ditte Montevago

Comune di Menfi: Bando per la gestione ostello della giuventù

Menfi conquista la Bandiera blu "storica" e l'amministrazione comunale offre una grande opportunità agli operatori del settore turistico. Il Comune di Menfi, infatti, ha emanato il bando per la ricerca di un partner per costituire una ATS (Associazione Temporanea di scopo) pubblico-privata per la gestione dell'Ostello della gioventù di Porto Palo allo scopo di consentire interventi di recupero funzionali per il miglioramento del prodotto turistico – ambientale.

La A.T.S. che verrà costituita parteciperà alla misura regionale 3.2.2.4 , la quale prevede un finanziamento a fondo perduto massimo pari al 70% del progetto. L'amministrazione comunale intende, quindi, cogliere le opportunità fornite dal PO FESR definite nell’Asse III “Valorizzazione delle identità culturali e delle risorse paesaggistico-ambientali per l’attrattività turistica e lo sviluppo”, la Linea di Intervento 3.2.2.4, che prevede “Azioni congiunte di tutela, sviluppo sostenibile e promozione imprenditoriale del sistema della Rete Ecologica Siciliana” sarà orientata alla promozione e valorizzazione della fruizione turistica dei territori della RES (Rete Ecologica Siciliana).

In sintonia con i principi dettati dall’ “Agenda europea per un turismo sostenibile e competitivo” (COM 621 del 19 ottobre 2007) occorre, quindi, raggiungere un equilibrio tra lo sviluppo e la concorrenzialità delle destinazioni turistiche e delle aziende tramite una gestione sostenibile da un lato e le esigenze del contesto naturale e culturale, del benessere dei turisti e delle popolazioni locali dall’altro. Sostenibilità e sviluppo economico non sono, dunque, obiettivi antagonisti ma due obiettivi da raggiungere insieme. Soggetti proponenti I soggetti ammissibili a tale selezione, così come individuati nei “Requisiti di ammissibilità e criteri di selezione del PO FESR Sicilia”, adottati con deliberazione della Giunta regionale n. 43 del 9 febbraio 2010, sono le Piccole e le Medie Imprese (PMI) ubicate e che operano nel comune di Menfi. Le suddette PMI, come definite dal regolamento CE n. 800/2008, devono avere restituito integralmente le eventuali somme dovute per i procedimenti di revoca di agevolazioni di qualsiasi natura precedentemente concesse dalla Regione siciliana per i quali, alla medesima data, siano decorsi infruttuosamente i termini per le opposizioni ovvero sia stata pronunciata la sentenza definitiva.

Comunicazioni ed informazioni 
Qualsiasi comunicazione o informazione concernente la presente procedura deve essere chiesta esclusivamente mediante e-mail al seguente indirizzo: patrimonio@comune.menfi.ag.it

L'intero bando e gli allegati sono consultabili sul sito ufficiale del Comune di Menfi

Scandalo nell’Italia dei Valori. Spariti 450 mila euro di rimborsi

http://affaritaliani.libero.it/static/upload/idv2/idv21.jpgIn esclusiva ad Affaritaliani Emilia Romagna la testimonianza video dell’ex dirigente dell’Italia dei Valori, l’avvocato penalista Domenico Morace che racconta la presunta sparizione di 450 mila euro destinati all’IDV. A ridosso degli scandali sui rimborsi elettorali (quello del tesoriere Lusi della Margherita e di Belsito della Lega Nord) spunta un nuovo caso nazionale.

Nell’occhio del ciclone finisce l’Idv di Antonio Di Pietro, partito che si batte per la moralizzazione della politica. A quanto sostengono molti ex militanti dell’Emilia Romagna la gestione economica del partito sarebbe simile a quella di altre forze politiche. Solo per il 2011 l’IDV di Antonio DiPietro ha incassato complessivamente tra Europa, Parlamento e Regioni ben 12 milioni di euro (Gazzetta Ufficiale n.174/2011) Ma la gestione emiliano-romagnola potrebbe far aprire un filone di indagine che parte dal locale e potrebbe estendersi ai più alti vertici del partito. Antonio Di Pietro e la tesoriera Idv, Silvana Mura, erano davvero all'oscuro di tutto?




I FATTI – 2009-2010 - Bologna. “Ci sono similitudini con la Lega Nord e con il funzionamento del cerchio magico, un ristretto gruppo di familiari e affini che decide le sorti del partito dell’Italia dei Valori. C’è un cerchio magico che ruota intorno al capo assoluto, Antonio Di Pietro. Di Pietro è il centro e Di Pietro sceglie a sua totale discrezione. Non contano meriti e capacità ma solo la sua vicinanza” è quanto afferma Domenico Morace nell’intervista ad Affaritaliani. Morace e un gruppo di iscritti, poi uscito dall'Italia dei Valori, pone l’attenzione sull'anomalia dei fondi regionali del gruppo consiliare del partito che, dal 2005 al 2010, sono gestiti dal consigliere Paolo Nanni, unico eletto del gruppo in Regione e già beccato di recente con un pass invalidi della suocera deceduta. L’ Italia dei Valori incassa due filoni di denaro dalla Regione Emilia-Romagna. Il primo è indirizzato al compenso del personale del gruppo consigliare del partito. E qui nel 2007 lavorava, sempre in Regione, la stessa figlia di Nanni che, guarda caso, si occupa proprio delle spese e degli aspetti economici del gruppo. Il secondo flusso riguarda invece le attività della forza politica e ammonta a circa 450 mila euro in cinque anni. Che non si sa bene che fine abbiano fatto. Non risultano esserci né un bilancio né un rendiconto delle spese.

martedì 15 maggio 2012

Convegno del Rotaract Club Menfi: “I Giovani, La Legalità e L’impegno Civile”




Rotaract club Menfi Belice Carboj
Distretto 2110 Sicilia e Malta


Il 23 maggio del 1992 morivano in un attentato mafioso Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo, e tre agenti della scorta: Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro. In occasione del XX Anniversario delle stragi di Capaci e Via D'Amelio l'Amministrazione Comunale di Montevago organizza una serie di eventi, dal titolo “Insieme nella Legalità”, per commemorare la scomparsa dei Giudici Falcone e Borsellino.

L’iniziativa, organizzata dall’Amministrazione comunale di Montevago con la collaborazione del Rotaract Club Menfi Belice Carboj e delle scuole, Istituto Statale D’arte “Giuseppe Bonachia“ di Sciacca, ed Istituto Comprensivo “Ten. Giuffrida” di Montevago, intende proporre momenti di riflessione che mirano a sensibilizzare i giovani sui temi della legalità e della lotta alla mafia.

Per tale motivo il Rotaract Club Menfi Belice Carboj vi invita a partecipare al convegno dal tema “I Giovani, La Legalità e L’impegno Civile”. All'evento, che si terrà il 22 maggio alle ore 9:30 presso la sala consiliare del Comune di Montevago, parteciperà anche l'Associazione “Centro di Accoglienza Padre Nostro Onlus – Pino Puglisi” di Palermo. I nostri amici, che si ispirano nel contenuto, negli scopi e nella metodologia all'insegnamento di don Puglisi, ci parleranno di quali sono i loro obiettivi e quali iniziative portano ed hanno portato avanti per dare risposte appropriate alla domanda sociale. L’obiettivo dell’evento sarà quello di trasmettere e diffondere la cultura della legalità e della cittadinanza responsabile fra più giovani.

Per scaricare la locandina dell'evento clicca qui





“La mafia non è affatto invincibile; è un fatto umano e come tutti i fatti umani ha un inizio e avrà anche una fine. Piuttosto, bisogna rendersi conto che si può vincere non pretendendo l'eroismo da inermi cittadini, ma impegnando in questa battaglia tutte le forze migliori delle istituzioni.” 
                                                                 Giovanni Falcone





Presidente Rotaract Club Menfi Belice Carboj
Giuseppe Ardizzone



domenica 13 maggio 2012

La Provincia di Agrigento anticipa la pulizia delle spiagge

Se in altri posti d'Italia le spiagge sono già state pulite in vista della stagione balneare, nell'Agrigentino ci si è attivati per organizzare il servizio che partirà nel prossimo mese di giugno.

La Provincia ha definito il servizio di pulizia delle spiagge per renderle fruibili sin dall'inizio della stagione estiva. L'assessore provinciale all'Ambiente e territorio, Francescochristian Schembri, e il direttore del settore ambiente e territorio Bernardo Barone, hanno incontrato le tre società d'ambito (Dedalo Ambiente Ato Ag1, Gesa Ato Ag2 e Sogeir Ato Ag3) per stilare un calendario degli interventi di pulizia sulle spiagge di competenza della Provincia.

Un primo intervento è previsto intorno alla metà di giugno: «Si tratta di una pulizia straordinaria degli arenili - dice Schembri - finalizzata alla rimozione delle notevoli quantità di rifiuti e di detriti che si accumulano in seguito alle mareggiate invernali, in modo da renderle fruibili con un certo anticipo. Successivamente, e comunque non oltre la fine del mese di giugno, il servizio entrerà a regime con la pulizia da parte degli operatori e la posa di cestini raccoglitori lungo le spiagge».

Certamente, si è in anticipo rispetto allo scorso anno quando la pulizia delle spiagge è partita nel mese di luglio ma le alte temperature porteranno diversi agrigentini, già in questi giorni, a mettere il costume da bagno per la prima tintarella e, per i più coraggiosi, anche per il primo tuffo.

«Rispetto allo scorso anno - dice il presidente D'Orsi - abbiamo attivato il servizio con un certo anticipo. Sul calendario delle operazioni è già stato raggiunto un accordo di massima con le tre società d'ambito, e restiamo in attesa della firma degli amministratori delle stesse sulle proposte contrattuali che il Settore Ambiente ha elaborato e sottoposto alla loro attenzione, per ottimizzare servizio e costi».

Valentina Alaimo