Il movimento delle Forchette Rotte (già ribattezzati come i nuovi "indignados siciliani") costituitosi un paio di mesi fa e attivo soprattutto su Facebook e Twitter, torna alla carica sui privilegi della
politica e lo fa pubblicando il menu "tipo" dei deputati regionali e il
costo dei piatti.
In una nota su facebook il movimento sottolinea “Tanto rumore per nulla. Il costo del pranzo dei senatori italiani rispetto a
quello dei deputati siciliani fa ridere. In Sicilia gli onorevoli
siciliani per molto meno si leccano i baffi. Con 9 euro mangiano un
antipasto alla siciliana, spaghetti con le vongole, frittura di triglie,
contorno, frutta e caffè. Meno di una pizza e una bibita che i ragazzi
siciliani pagano in un qualsiasi locale dell’isola."
Con lo scopo di eliminare gli sprechi della casta, il movimento ha appena lanciato l'iniziativa del prossimo 21 settembre:
alla riapertura dell'Assemblea Regionale Siciliana, gli Indignados siciliani si riuniranno
per un sit-in di protesta dinanzi al Palazzo dei Normanni, sede
dell'Assemblea. "Chiunque vorrà partecipare potrà portare con sé il volantino scaricabile dalla nostra pagina
Facebook: ogni volantino rappresenta un buono pasto del valore di 9
euro, cioè la cifra che ogni deputato dell'Ars paga in media per
un pranzo completo".
In effetti come dargli torto visto che una delle voci della zavorra è appunto il costo dei servizi di ristorazione dell'Ars. Infatti nel Rendiconto delle Entrate e delle Spese 2009 dell'Assemblea Regionale Siciliana si trovano 533.000 euro di spesa effettiva. Fatti i calcoli, il ristoro di ogni deputato siciliano (90 componenti) costa circa 5.900 euro l'anno ai contribuenti siciliani.
Sito web ufficiale forchetterotte.it
Il gruppo su facebook delle forchette rotte
Menfi [Agrigento - Sicilia]. Vista l'estrema facilità con la quale è possibile pubblicare contenuti attraverso un blog, ho deciso di disporre di questo potente mezzo di comunicazione per interfacciarmi con tutti i cittadini. Grazie a questa piattaforma web farò conoscere le mie idee, le mie prospettive politiche e mi confronterò, in maniera costruttiva, con tutti gli elettori del Comune di Menfi.
martedì 23 agosto 2011
sabato 20 agosto 2011
Musica Sotto le Stelle a Porto Palo di Menfi
Con grande piacere e gratitudine pubblichiamo l'evento musicale organizzato dal concittadino Paolo Libasci.
Giovedi 25 agosto 2011, a Porto Palo di Menfi, grande serata all'insegna della buona musica. Ancora una volta l'Ass. La Nota Culturale proporrà un evento di notevole livello artistico, ecco a voi "Musica Sotto le Stelle".
Numerose le band partecipanti (Kolaband - Maprile - The Mirrors - Vinilika - Glamm - Sensazione Sonora) che si contenderanno il premio musica sotto le stelle 2011 e altri premi (miglior arrangiamento, miglior inedito, migliore cover, migliore band, migliore voce).
Musica Sotto le Stelle verrà presentata dal mitico Cocò Gulotta e dall'incantevole e simpaticissima Nadia Fatone.
La serata, che avrà inizio alle ore 21.30, vedrà la partecipazione anche di due importanti ospiti: i Los Caffetteros (gruppo folk siciliano) e i Pivirama (band romana famosa di 5 palermitani che sperimentano con il rock, il pop e i rumori).
Ricordando che l'evento è gratuito ringraziamo il Comune di Menfi e tutti i commercianti di Menfi e di Porto Palo di Menfi che hanno patrocinato questo importante evento musicale.
Giovedi 25 agosto 2011, a Porto Palo di Menfi, grande serata all'insegna della buona musica. Ancora una volta l'Ass. La Nota Culturale proporrà un evento di notevole livello artistico, ecco a voi "Musica Sotto le Stelle".
Numerose le band partecipanti (Kolaband - Maprile - The Mirrors - Vinilika - Glamm - Sensazione Sonora) che si contenderanno il premio musica sotto le stelle 2011 e altri premi (miglior arrangiamento, miglior inedito, migliore cover, migliore band, migliore voce).
Musica Sotto le Stelle verrà presentata dal mitico Cocò Gulotta e dall'incantevole e simpaticissima Nadia Fatone.
La serata, che avrà inizio alle ore 21.30, vedrà la partecipazione anche di due importanti ospiti: i Los Caffetteros (gruppo folk siciliano) e i Pivirama (band romana famosa di 5 palermitani che sperimentano con il rock, il pop e i rumori).
Ricordando che l'evento è gratuito ringraziamo il Comune di Menfi e tutti i commercianti di Menfi e di Porto Palo di Menfi che hanno patrocinato questo importante evento musicale.
Fonte: http://www.informamenfis.com/
giovedì 18 agosto 2011
Tartaruga "Caretta caretta" a Porto Palo di Menfi
Giorni fà una femmina di tartaruga marina della specie "Caretta caretta" (la tartaruga marina d'acqua salata più comune del Mar Mediterraneo) ha scelto la spiaggia di Porto Palo di Menfi come meta ideale per realizzare il suo nido e deporre le proprie uova.
Il personale dell’ufficio Circondariale marittimo di Sciacca, il WWF di Menfi e i responsabili del centro di recupero della fauna selvatica e delle tartarughe marine di Cattolica Eraclea precipitatosi per prestare le prime cure salvandola da una morte certa, hanno infatti rinvenuto tre nidi di tartaruga.
Un centro specializzato se ne prenderà cura e presto la sottoporrà ad un delicato intervento. La zona è stata prontamente recintata dal comandante dell’ufficio Circondariale marittimo di Sciacca.
Questo tipo di tartaruga depone le uova da Maggio ad Agosto, a notte fonda, sulla spiaggia oltre la linea di marea. Il nido è una buca che la tartaruga scava con le pinne posteriori, profonda e larga 20-30 cm.; qui vengono deposte da 80 a 120 uova. Le uova sono bianche e grandi come palline da ping-pong. A operazione ultimata la Tartaruga ricopre la buca e torna in mare. Il sesso dei piccoli è determinato dalla temperatura a cui sono incubate le uova. La schiusa avviene dopo 2 mesi e i piccoli, dopo aver scavato fino alla superficie si avviano verso il mare.
Un evento eccezionale ed importante sia perchè le nidificazioni sono davvero rare nella nostra zona ma anche perchè la specie "Caretta caretta" è classificata nella Red list dell'IUNC tra gli animali ad altissimo rischio di estinzione.
Il personale dell’ufficio Circondariale marittimo di Sciacca, il WWF di Menfi e i responsabili del centro di recupero della fauna selvatica e delle tartarughe marine di Cattolica Eraclea precipitatosi per prestare le prime cure salvandola da una morte certa, hanno infatti rinvenuto tre nidi di tartaruga.
Un centro specializzato se ne prenderà cura e presto la sottoporrà ad un delicato intervento. La zona è stata prontamente recintata dal comandante dell’ufficio Circondariale marittimo di Sciacca.
Questo tipo di tartaruga depone le uova da Maggio ad Agosto, a notte fonda, sulla spiaggia oltre la linea di marea. Il nido è una buca che la tartaruga scava con le pinne posteriori, profonda e larga 20-30 cm.; qui vengono deposte da 80 a 120 uova. Le uova sono bianche e grandi come palline da ping-pong. A operazione ultimata la Tartaruga ricopre la buca e torna in mare. Il sesso dei piccoli è determinato dalla temperatura a cui sono incubate le uova. La schiusa avviene dopo 2 mesi e i piccoli, dopo aver scavato fino alla superficie si avviano verso il mare.
Un evento eccezionale ed importante sia perchè le nidificazioni sono davvero rare nella nostra zona ma anche perchè la specie "Caretta caretta" è classificata nella Red list dell'IUNC tra gli animali ad altissimo rischio di estinzione.
mercoledì 17 agosto 2011
La manovra arriva in senato, solo 11 senatori presenti
Mercoledì 17 Agosto 2011. Si mostra così l'aula di palazzo Madama nel giorno in cui la manovra approda in Senato. Con appena undici (su 321) senatori presenti, così ripartiti: 4 del Pdl, 2 dell'Idv, 3 del Pd, 1 del Terzo polo, la seduta dura solamente sei minuti.
Eppure l'assemblea era stata convocata per incardinare la manovra economica da 45 miliardi di euro, un tema abbastanza delicato soprattutto in questi mesi dove non si parla più di sola recessione ma di una vera crisi economica mondiale.
Le dichiarazioni dei pochissimi parlamentari presenti: "Sono amareggiato", dice allargando le braccia Giacomo Santini del Pdl. "E' vero che si trattava di una seduta tecnica - aggiunge - ma mi aspettavo che in un momento del genere, mentre si chiedono sacrifici a tutti, la politica desse una risposta diversa. Io sono venuto da Trento, non capisco perché gli altri non siano potuti venire. In altri tempi questo non sarebbe successo. Quando vedo immagini così mi pento di essere entrato in politica", aggiunge.
Polemico anche Stefano Pedica, senatore dell'Idv secondo cui "era necessario che oggi fossimo in tanti, per dare un segnale. E credo che il presidente Schifani sarebbe dovuto essere qui a presiedere".
"Oggi c'era da approvare solo un atto formale - conclude Alberto Giorgetti, l'esponente del governo presente in aula - però forse sarebbe stato meglio vedere più senatori. Comunque ciascuno ha la sua sensibilità...".
I presenti in aula: Oltre al presidente di turno Chiti, erano in aula quattro esponenti pidiellini: Giacomo Santini, Paolo Barelli, Cinzia Bonfrisco e Raffaele Fantetti; tre del Pd, Mariangela Bastico, Lionello Cosentino e Carlo Pegorer; due dell’Idv, Stefano Pedica e Luigi Li Gotti, e una senatrice del Terzo Polo, Maria Ida Germontani.
sabato 13 agosto 2011
L. Zingaretti per la difesa del Mediterraneo
Ricevo e con vero piacere pubblico l'interessante evento segnalatoci da Alberto Zaccagni, capofila movimento contro trivellazioni nel mar Mediterraneo. Pantelleria è da tempo sede di interessanti convegni legati alle tematiche ambientali, ultimo dei quali "Un Punto nel Mare. Un Mare di Punti" da me allora spontaneamente pubblicizzato.
Domenica 14 agosto, Luca Zingaretti farà a Pantelleria un suo spettacolo. “La Sirena” tratta da un lavoro di Tomasi di Lampedusa.
Per chi vuole volontariamente contribuire e non potrà essere a Pantelleria lascio l’iban della Associazione Apnea Pantelleria che da un anno stà portando avanti questo impegno.
Con grandissimi risultati
Un popolo che non riesce a mantenere integro e sano il proprio ambiente non può essere definito civile. Rispetta il tuo mare e impegnati moralmente a farlo sottoscrivendo "La Carta Salata".
Maggiori dettagli sono disponibili sul sito unpuntonelmare.wordpress.com/
Domenica 14 agosto, Luca Zingaretti farà a Pantelleria un suo spettacolo. “La Sirena” tratta da un lavoro di Tomasi di Lampedusa.
L’ingresso è gratuito e la serata è dedicata a raccogliere fondi
per sostenere la battaglia che stiamo portando avanti contro le
indiscriminate trivellazioni e ricerche petrolifere nel Mediterraneo.
Un pericolo reale alle attuali condizioni che il governo stipula nei
contratti con le società petrolifere.
Per chi vuole volontariamente contribuire e non potrà essere a Pantelleria lascio l’iban della Associazione Apnea Pantelleria che da un anno stà portando avanti questo impegno.
Con grandissimi risultati
E’ giunto il momento che non possimo più fare con le nostre sole forze.
Abbiamo bisogno dell’apporto di tutti voi
Grazie e buon Mediterraneo
Alberto Zaccagni
IT 56 F 02008 81900 000101558863 – APNEA PANTELLERIA
Causale Salviamo il mediterraneoUn popolo che non riesce a mantenere integro e sano il proprio ambiente non può essere definito civile. Rispetta il tuo mare e impegnati moralmente a farlo sottoscrivendo "La Carta Salata".
Maggiori dettagli sono disponibili sul sito unpuntonelmare.wordpress.com/
mercoledì 10 agosto 2011
Notte di San Lorenzo, cadono anche le stelle delle borse europee
Milano meno 6,65%. Crolla anche Francoforte, meno 4,23% e Parigi meno 4,60%. Madrid invece sprofonda in un meno 5%.
In Francia: Sarkozy vara il piano anti-deficit con il fine di alleggerire i titoli di stato su quelli tedeschi. Le agenzie di rating rassicurano il governo parigino: "non ci sarà un declassamento ragint".
In Italia: il Governo, per comprare credibilità a basso costo, tramite un progetto di legge costituzionale impone il pareggio di bilancio per le amministrazioni pubbliche. La Bce, per affrontare la crisi del debito sovrano e dar manforto al sistema creditizio, sta acquistando i nostri titoli di Stato sul mercato.
Il mercato sembra non credere più agli stati indebitati e fiuta sempre più l'aria di recessione che tira da Wall Strett. L'euro torna sotto l'1,42 dollari, sale il petrolio (sopra gli 82 dollari) e l'oro (1.778,9 dollari l'oncia, + 35,9% rispetto a ieri).
Perchè l'Italia sta soffrendo? Sotto rischio non erano solamente gli stati denominati PIGS (Portogallo, Irlanda, Grecia e Spagna)? E' il contesto internazionale che è in evidente peggioramento o l'azione del Ministro Tremonti che non è capace di innescare nuove positive dinamiche di crescita?
Stasera, oltre che alle stelle, cadono anche le borse http://www.borsaitaliana.it
domenica 7 agosto 2011
Sicilia: Tagli ai costi della politica, decentramento, piano energetico
Pubblicato, sul blog del governatore della Regione Sicilia Raffaele Lombardo, un nuovo post incentrato su: riduzione dei costi della politica, decentramento dei poteri e delle competenze dell’amministrazione regionale verso i comuni e i liberi consorzi, riorganizzazione del settore della formazione professionale, piano energetico regionale.
Rispetto ai tagli sui costi della politica, la giunta ha deliberato:
Per quanto riguarda il Piano Energetico Regionale, la Regione ha decretato lo stop agli impianti eolici e il via libera invece al fotovoltaico, con incentivi per il comparto agricolo e affidamento ai Comuni delle competenze per gli impianti inferiori a un megawatt.
Peccato che questo stop arriva solo dopo che Menfi è stata già deturpata dai pali eolici ubicati a nord della città.
Video: Raffaele Lombardo interviene sulle delibere approvate dalla giunta di governo in merito ai tagli ai costi della politica e sulla riorganizzazione dell'amministrazione regionale.
Rispetto ai tagli sui costi della politica, la giunta ha deliberato:
- la riduzione del compenso degli assessori;
- la riduzione dei componenti dei gabinetti;
- la riduzione dei consulenti ed esperti;
- la riduzione auto di servizio;
- l’esclusione dei compensi per amministratori e componenti degli organi di controllo regionali;
- la riduzione dei costi per studi, ricerche, rappresentanza, sponsorizzazione e comunicazione di Regione, enti regionali e società partecipate;
- il contenimento costi dei dirigenti di enti regionali e partecipate e consulenti;
- la riduzione degli affitti;
- la riduzione del quinto d’obbigo di contratti regionali di beni e servizi.
Per quanto riguarda il Piano Energetico Regionale, la Regione ha decretato lo stop agli impianti eolici e il via libera invece al fotovoltaico, con incentivi per il comparto agricolo e affidamento ai Comuni delle competenze per gli impianti inferiori a un megawatt.
Peccato che questo stop arriva solo dopo che Menfi è stata già deturpata dai pali eolici ubicati a nord della città.
Video: Raffaele Lombardo interviene sulle delibere approvate dalla giunta di governo in merito ai tagli ai costi della politica e sulla riorganizzazione dell'amministrazione regionale.
venerdì 5 agosto 2011
Fondi Fas per la Sicilia. Basteranno?!
Dopo un’attesa che si è protratta dall’inizio della legislatura e a distanza di un anno dal primo annuncio la Regione Siciliana riceverà una parte delle tanto agognate risorse del Fas. Alcuni giorni fà infatti il Cipe (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica) ha dato il via libera al "Piano per il Sud".
Gli importi: per il Molise (circa 576 milioni), la Campania (oltre 1,7 miliardi), la Puglia (1,1 miliardi), Basilicata (oltre 500 milioni), Calabria e Sardegna 1 miliardo ciascuna e per la Sicilia quasi 1,2 miliardi di euro.
Ecco nel dettaglio tutte le opere previste in Sicilia oggetto dell’intervento e la relativa somma assegnata:
Statale Ragusa – Catania: 217.712 mln di euro
Nord-Sud S. Stefano di Camastra – Gela: 486.863 mln di euro
Statale Trapani – Mazara del Vallo: 150 mln di euro
Cofinanziamento Circumetnea di Catania: 100 mln di euro
Autostrade del C.A.S, riqualificazione funzionale ed interventi straordinari: 54 mln di euro
Autostrada ME-CT, realizzazione nuovo svincolo fra i comuni di Mascali e Giarre: 18 mln di euro
Statale Bronte – Adrano: 54 mln di euro
Collegamento alla SS 284 nel territorio del Comune di Bronte: 12.3 mln di euro
Tangenziale San Gregorio di Catania – Siracusa, per 10 mln di euro
Tangenziale Palermo Fondo Luparello – nuovo Centro Direzionale: 10 mln di euro
Strada provinciale Marineo – Corleone, primo e secondo lotto (fino a Ficuzza): 85 mln di euro
Dubbi e perplessità: le risorse basteranno oppure sono insufficienti e serviranno ad aprire a malapena i cantieri? E' un caso che gran parte dei fondi sono previsti per la Sicilia orientale? Perchè nella provincia di Agrigento non è previsto nessun intervento? Eppure ci sarebbe bisogno di fondi ad esempio per l'aeroporto di Agrigento o per la statale Palermo-Agrigento, interventi suggeriti anche dal deputato regionale del PD Giovanni Panepinto. Chissà, forse qualcuno si ricorderà anche della provincia di Agrigento....
Gli importi: per il Molise (circa 576 milioni), la Campania (oltre 1,7 miliardi), la Puglia (1,1 miliardi), Basilicata (oltre 500 milioni), Calabria e Sardegna 1 miliardo ciascuna e per la Sicilia quasi 1,2 miliardi di euro.
Ecco nel dettaglio tutte le opere previste in Sicilia oggetto dell’intervento e la relativa somma assegnata:
Statale Ragusa – Catania: 217.712 mln di euro
Nord-Sud S. Stefano di Camastra – Gela: 486.863 mln di euro
Statale Trapani – Mazara del Vallo: 150 mln di euro
Cofinanziamento Circumetnea di Catania: 100 mln di euro
Autostrade del C.A.S, riqualificazione funzionale ed interventi straordinari: 54 mln di euro
Autostrada ME-CT, realizzazione nuovo svincolo fra i comuni di Mascali e Giarre: 18 mln di euro
Statale Bronte – Adrano: 54 mln di euro
Collegamento alla SS 284 nel territorio del Comune di Bronte: 12.3 mln di euro
Tangenziale San Gregorio di Catania – Siracusa, per 10 mln di euro
Tangenziale Palermo Fondo Luparello – nuovo Centro Direzionale: 10 mln di euro
Strada provinciale Marineo – Corleone, primo e secondo lotto (fino a Ficuzza): 85 mln di euro
Dubbi e perplessità: le risorse basteranno oppure sono insufficienti e serviranno ad aprire a malapena i cantieri? E' un caso che gran parte dei fondi sono previsti per la Sicilia orientale? Perchè nella provincia di Agrigento non è previsto nessun intervento? Eppure ci sarebbe bisogno di fondi ad esempio per l'aeroporto di Agrigento o per la statale Palermo-Agrigento, interventi suggeriti anche dal deputato regionale del PD Giovanni Panepinto. Chissà, forse qualcuno si ricorderà anche della provincia di Agrigento....
Pensioni d'oro per gli ex deputati ed ex senatori
Un privilegio da 200 milioni
La Casta taglia le pensioni degli italiani, ma non tocca le proprie. Per i parlamentari il diritto al vitalizio scatta dopo soli cinque anni di mandato. Con contributi molto bassi. E con compensi incassati anche prima dei 50 anni. Così 2.307 tra ex deputati ed ex senatori si mettono in tasca ogni mese fino a settemila euro nettiEcco i 1464 ex deputati egli 843 ex senatori che intascano il vitalizio. Il database completo con tutti i parlamentari pensionati, gli importi netti mensili e gli anni di contributi.
Continua a leggere: Un privilegio da duecento milioni di Primo Di Nicola.
Fonte: http://espresso.repubblica.it/
mercoledì 3 agosto 2011
Menfi, base operativa di Matteo Messina Denaro
Le strategia hanno in questo momento il massimo delle priorità per Matteo Messina Denaro. Obiettivo principale è l'allargamento del suo dominio di fatto, e non solo a parole, nell'Agrigentino. La strategia del super latitante è chiara e per metterla in pratica sta usando tutto il suo potere racchiuso nel prestigio tacito datogli dai palermitani e dalla sua immensa rete di fiancheggiatori. Così le fonti investigative e confidenziali hanno scoperto che Messina Denaro ha deciso quale deve essere la sua base strategica nella provincia di Agrigento. La scelta è stata fatta: la sua base è il paese di Menfi.
Inizia così l'articolo "Menfi base operativa di Matteo Messina Denaro" scritto da Luigi Bianco per la rivista 'FuoriRiga' ideata e diretta da Gero Tedesco. Parole che hanno sicuramente scosso la piccola comunità menfitana e che hanno riportato nella mente dei cittadini, tematiche incresciose e raccapriccianti quali la mafia.
Ma ritorniamo all'articolo...
Il superlatitante Matteo Messina Denaro è il nuovo capo dell'Agrigentino è ha installato una vera e propria base operativa a Menfi dalla quale controlla tutti i paesi del Belice e Sciacca e cerca di sbarcare a Ribera. Si legge inoltre che il boss ha inviato nel paese uomini fidatissimi che oltre ad essere dei semplici messaggeri fungano anche da 'tutor' per istituire "picciotti" e neo boss locali che non hanno ancora l'esperienza criminale per reggere una tale responsabilità di collegamento e di epocale assalto all'Agrigentino. Menfi è interessata del resto da interesse economici, dal punto di vista delle infastrutture, che fanno gola al superboss trapanese sempre a caccia di nuova linfa per le casse del suo clan. Si tratta del porto turistico di Porto Palo di Menfi, un'opera pubblica da 26 milioni di euro (cifra che oggi si aggira intorno ai 44 mln di euro). Il porto turistico, sorgerà integrandosi con l'esistente borgo marinaro, ma in continuità fra vecchie e nuove strutture e non solo luogo di di attracco per oltre 340 yacht e 34 pescherecci, ma anche un importante banco di prova dell'imprenditoria locale. il progetto prevede anche la realizzazione di strutture ricettive con 80 posti letto, locali commerciali di ristorazione e servizi. Non mancheranno gli uffici tecnici e amministrativi, dalla Guardia Costiera alla Torre di Controllo e nuovi parcheggi (circa 200 posti auto).
Gli investigatori che operano nel Menfitano hanno notato da tempo anche particolari contatti fra il 'mondo sociale' apparentemente sano e uomini vicini ad ambienti della malavita organizzata. Rapporti che sarebbe favoriti anche da una forte presenza di frange di massoneria deviata che avallerebbero l'influenza di Messina Denaro e sarebbero anche interessati ai consistenti flussi di "soldi puliti" che rueterebbero sia attorno alla costruzione del porto turistico ma anche al raddoppio della statale 640 (una delle più imponenti opere degli ultimi anni nella fascia sud occidentale siciliana).
Sulla massoneria menfitana ne parlano al telefono anche Gino Guzzo e Giuseppe La Rocca, entrambi appartenenti alla famiglia mafiosa di Montevago. Intercettati dai carabinieri, etichettano la massoneria di Menfi come "forte, fortissima". Parlano inoltre di un medico di Menfi e lo definiscono come "potente più di un ministro".
Menfi, a causa dell'influenza di Matteo Messina Denaro, è diventata o diventerà davvero la 'base operativa'?! Il dubbio atroce pervade e turba le coscienze di tutti noi, ma piuttosto che tacere preferisco esortare la mia comunità ad informarsi, capire, dibattere, parlare ...
«Parlate della mafia. Parlatene alla radio, in televisione, sui giornali. Però parlatene». Giudice Paolo Borsellino.
Potete leggere l'articolo completo acquistando l'interessante rivista 'FuoriRiga'.
Inizia così l'articolo "Menfi base operativa di Matteo Messina Denaro" scritto da Luigi Bianco per la rivista 'FuoriRiga' ideata e diretta da Gero Tedesco. Parole che hanno sicuramente scosso la piccola comunità menfitana e che hanno riportato nella mente dei cittadini, tematiche incresciose e raccapriccianti quali la mafia.
Ma ritorniamo all'articolo...
Il superlatitante Matteo Messina Denaro è il nuovo capo dell'Agrigentino è ha installato una vera e propria base operativa a Menfi dalla quale controlla tutti i paesi del Belice e Sciacca e cerca di sbarcare a Ribera. Si legge inoltre che il boss ha inviato nel paese uomini fidatissimi che oltre ad essere dei semplici messaggeri fungano anche da 'tutor' per istituire "picciotti" e neo boss locali che non hanno ancora l'esperienza criminale per reggere una tale responsabilità di collegamento e di epocale assalto all'Agrigentino. Menfi è interessata del resto da interesse economici, dal punto di vista delle infastrutture, che fanno gola al superboss trapanese sempre a caccia di nuova linfa per le casse del suo clan. Si tratta del porto turistico di Porto Palo di Menfi, un'opera pubblica da 26 milioni di euro (cifra che oggi si aggira intorno ai 44 mln di euro). Il porto turistico, sorgerà integrandosi con l'esistente borgo marinaro, ma in continuità fra vecchie e nuove strutture e non solo luogo di di attracco per oltre 340 yacht e 34 pescherecci, ma anche un importante banco di prova dell'imprenditoria locale. il progetto prevede anche la realizzazione di strutture ricettive con 80 posti letto, locali commerciali di ristorazione e servizi. Non mancheranno gli uffici tecnici e amministrativi, dalla Guardia Costiera alla Torre di Controllo e nuovi parcheggi (circa 200 posti auto).
Gli investigatori che operano nel Menfitano hanno notato da tempo anche particolari contatti fra il 'mondo sociale' apparentemente sano e uomini vicini ad ambienti della malavita organizzata. Rapporti che sarebbe favoriti anche da una forte presenza di frange di massoneria deviata che avallerebbero l'influenza di Messina Denaro e sarebbero anche interessati ai consistenti flussi di "soldi puliti" che rueterebbero sia attorno alla costruzione del porto turistico ma anche al raddoppio della statale 640 (una delle più imponenti opere degli ultimi anni nella fascia sud occidentale siciliana).
Sulla massoneria menfitana ne parlano al telefono anche Gino Guzzo e Giuseppe La Rocca, entrambi appartenenti alla famiglia mafiosa di Montevago. Intercettati dai carabinieri, etichettano la massoneria di Menfi come "forte, fortissima". Parlano inoltre di un medico di Menfi e lo definiscono come "potente più di un ministro".
Menfi, a causa dell'influenza di Matteo Messina Denaro, è diventata o diventerà davvero la 'base operativa'?! Il dubbio atroce pervade e turba le coscienze di tutti noi, ma piuttosto che tacere preferisco esortare la mia comunità ad informarsi, capire, dibattere, parlare ...
«Parlate della mafia. Parlatene alla radio, in televisione, sui giornali. Però parlatene». Giudice Paolo Borsellino.
Potete leggere l'articolo completo acquistando l'interessante rivista 'FuoriRiga'.
giovedì 28 luglio 2011
Sicilia, niente tagli alla casta
Nella regione in cui assessori e consiglieri hanno gli stipendi più alti d'Italia, la giunta ha bocciato le "limature" chieste dal governatore: nessun privilegio può essere toccato, hanno deciso all'unanimità i capigruppo Pd, Mpa, Udc e Fli.
Il consiglio regionale siciliano è da sempre il più caro d'Italia: 160 milioni l'anno, più del doppio - ad esempio - di quello lombardo o di quello campano. I "deputati" regionali (si chiamano così, in quanto la Sicilia è a statuto speciale) portano a casa mediamente più di quelli di Montecitorio, cioè attorno ai 15 mila euro netti al mese. La regione ha il record nazionale di consulenze, auto blu, e prebende varie.
Ma la maggioranza che governa la Sicilia (frutto di un accordo tra Raffaele Lombardo, eletto con la destra, l'Udc, i finiani e il Pd) ha appena bocciato la «manovra correttiva» che avrebbe dovuto tagliare (seppur in minima parte) gli stipendi degli assessori, ridurre alcuni dei costi della politica, accorpare alcuni enti. «Non ci sono i tempi per approvarla, se ne riparlerà a settembre», hanno detto all'unisono i capigruppo di Pd, Udc, Fli e Mpa .
Il tutto avviene mentre, a causa dei conti non brillanti della Regione, la stessa giunta ha fatto sapere di non riuscire a trovare i 30 milioni necessari a neutralizzare i ticket varati da Tremonti, che quindi in Sicilia verrano pagati.
La bozza che il governatore aveva preparato conteneva 38 pagine di piccoli tagli, compresa la riduzione delle auto blu , dei rimborsi per gli assessori, degli uffici di gabinetto e di altre voci legate al costo della politica in regione.
I capigruppo Antonello Cracolici del Pd, Giulia Adamo dell'Udc, Francesco Musotto dell'Mpa e Livio Marrocco di Fli sono stati unanimi nel respingerlo: «Questa non è una manovra correttiva ma una vera finanziaria», hanno detto, quindi non può essere approvata così in fretta, va studiata, emendata eccetera eccetera.
Intanto, naturalmente, niente tagli: i privilegi dei politici siciliani resteranno del tutto intoccati. Alcuni dei quali, ormai, sono entrati nel mito: come il caffè alla buvette che costa 36 centesimi, gli spaghetti alle vongole che al ristorante interno costano 1,85 euro, o il contributo di 5000 mila euro che la Regione siciliana assicura ai deputati, ex compresi, per una degna sepoltura.
Ed io pago!!!
Il consiglio regionale siciliano è da sempre il più caro d'Italia: 160 milioni l'anno, più del doppio - ad esempio - di quello lombardo o di quello campano. I "deputati" regionali (si chiamano così, in quanto la Sicilia è a statuto speciale) portano a casa mediamente più di quelli di Montecitorio, cioè attorno ai 15 mila euro netti al mese. La regione ha il record nazionale di consulenze, auto blu, e prebende varie.
Ma la maggioranza che governa la Sicilia (frutto di un accordo tra Raffaele Lombardo, eletto con la destra, l'Udc, i finiani e il Pd) ha appena bocciato la «manovra correttiva» che avrebbe dovuto tagliare (seppur in minima parte) gli stipendi degli assessori, ridurre alcuni dei costi della politica, accorpare alcuni enti. «Non ci sono i tempi per approvarla, se ne riparlerà a settembre», hanno detto all'unisono i capigruppo di Pd, Udc, Fli e Mpa .
Il tutto avviene mentre, a causa dei conti non brillanti della Regione, la stessa giunta ha fatto sapere di non riuscire a trovare i 30 milioni necessari a neutralizzare i ticket varati da Tremonti, che quindi in Sicilia verrano pagati.
La bozza che il governatore aveva preparato conteneva 38 pagine di piccoli tagli, compresa la riduzione delle auto blu , dei rimborsi per gli assessori, degli uffici di gabinetto e di altre voci legate al costo della politica in regione.
I capigruppo Antonello Cracolici del Pd, Giulia Adamo dell'Udc, Francesco Musotto dell'Mpa e Livio Marrocco di Fli sono stati unanimi nel respingerlo: «Questa non è una manovra correttiva ma una vera finanziaria», hanno detto, quindi non può essere approvata così in fretta, va studiata, emendata eccetera eccetera.
Intanto, naturalmente, niente tagli: i privilegi dei politici siciliani resteranno del tutto intoccati. Alcuni dei quali, ormai, sono entrati nel mito: come il caffè alla buvette che costa 36 centesimi, gli spaghetti alle vongole che al ristorante interno costano 1,85 euro, o il contributo di 5000 mila euro che la Regione siciliana assicura ai deputati, ex compresi, per una degna sepoltura.
Ed io pago!!!
Fonte: espresso.repubblica.it/
mercoledì 27 luglio 2011
Menfi, impianto a Biomasse: Il Consiglio Comunale ribadisce il No
Il consiglio comunale di Menfi del 26/07/2011 ha ribadito il NO
alla realizzazione di un impianto proposto dalle Cantine Settesoli per
la produzione di energia elettrica alimentato a biomasse, da erigersi in
località “Fiori-Mandrazzi”.
Solo due consiglieri favorevoli, Giuseppe Romano UdC e Saverio Palminteri PD, su 18 presenti.
Il Presidente del Consiglio Comunale di Menfi, Antonino Buscemi, ha dato inizio ai lavori leggendo le lettere fatte pervenire al civico consesso sia dal Presidente delle Cantine Settesoli, Diego Planeta, che dal comitato spontaneo "No alle biomasse a Menfi".
Solo due consiglieri favorevoli, Giuseppe Romano UdC e Saverio Palminteri PD, su 18 presenti.
Il Presidente del Consiglio Comunale di Menfi, Antonino Buscemi, ha dato inizio ai lavori leggendo le lettere fatte pervenire al civico consesso sia dal Presidente delle Cantine Settesoli, Diego Planeta, che dal comitato spontaneo "No alle biomasse a Menfi".
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