Dopo un’attesa che si è protratta dall’inizio della legislatura e a distanza di un anno dal primo annuncio la Regione Siciliana riceverà una parte delle tanto agognate risorse del Fas. Alcuni giorni fà infatti il Cipe (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica) ha dato il via libera al "Piano per il Sud".
Gli importi: per il Molise (circa 576 milioni), la Campania (oltre 1,7 miliardi), la Puglia (1,1 miliardi), Basilicata (oltre 500 milioni), Calabria e Sardegna 1 miliardo ciascuna e per la Sicilia quasi 1,2 miliardi di euro.
Ecco nel dettaglio tutte le opere previste in Sicilia oggetto dell’intervento e la relativa somma assegnata:
Statale Ragusa – Catania: 217.712 mln di euro
Nord-Sud S. Stefano di Camastra – Gela: 486.863 mln di euro
Statale Trapani – Mazara del Vallo: 150 mln di euro
Cofinanziamento Circumetnea di Catania: 100 mln di euro
Autostrade del C.A.S, riqualificazione funzionale ed interventi straordinari: 54 mln di euro
Autostrada ME-CT, realizzazione nuovo svincolo fra i comuni di Mascali e Giarre: 18 mln di euro
Statale Bronte – Adrano: 54 mln di euro
Collegamento alla SS 284 nel territorio del Comune di Bronte: 12.3 mln di euro
Tangenziale San Gregorio di Catania – Siracusa, per 10 mln di euro
Tangenziale Palermo Fondo Luparello – nuovo Centro Direzionale: 10 mln di euro
Strada provinciale Marineo – Corleone, primo e secondo lotto (fino a Ficuzza): 85 mln di euro
Dubbi e perplessità: le risorse basteranno oppure sono insufficienti e serviranno ad aprire a malapena i cantieri? E' un caso che gran parte dei fondi sono previsti per la Sicilia orientale? Perchè nella provincia di Agrigento non è previsto nessun intervento? Eppure ci sarebbe bisogno di fondi ad esempio per l'aeroporto di Agrigento o per la statale Palermo-Agrigento, interventi suggeriti anche dal deputato regionale del PD Giovanni Panepinto. Chissà, forse qualcuno si ricorderà anche della provincia di Agrigento....
Menfi [Agrigento - Sicilia]. Vista l'estrema facilità con la quale è possibile pubblicare contenuti attraverso un blog, ho deciso di disporre di questo potente mezzo di comunicazione per interfacciarmi con tutti i cittadini. Grazie a questa piattaforma web farò conoscere le mie idee, le mie prospettive politiche e mi confronterò, in maniera costruttiva, con tutti gli elettori del Comune di Menfi.
venerdì 5 agosto 2011
Pensioni d'oro per gli ex deputati ed ex senatori
Un privilegio da 200 milioni
La Casta taglia le pensioni degli italiani, ma non tocca le proprie. Per i parlamentari il diritto al vitalizio scatta dopo soli cinque anni di mandato. Con contributi molto bassi. E con compensi incassati anche prima dei 50 anni. Così 2.307 tra ex deputati ed ex senatori si mettono in tasca ogni mese fino a settemila euro nettiEcco i 1464 ex deputati egli 843 ex senatori che intascano il vitalizio. Il database completo con tutti i parlamentari pensionati, gli importi netti mensili e gli anni di contributi.
Continua a leggere: Un privilegio da duecento milioni di Primo Di Nicola.
Fonte: http://espresso.repubblica.it/
mercoledì 3 agosto 2011
Menfi, base operativa di Matteo Messina Denaro
Le strategia hanno in questo momento il massimo delle priorità per Matteo Messina Denaro. Obiettivo principale è l'allargamento del suo dominio di fatto, e non solo a parole, nell'Agrigentino. La strategia del super latitante è chiara e per metterla in pratica sta usando tutto il suo potere racchiuso nel prestigio tacito datogli dai palermitani e dalla sua immensa rete di fiancheggiatori. Così le fonti investigative e confidenziali hanno scoperto che Messina Denaro ha deciso quale deve essere la sua base strategica nella provincia di Agrigento. La scelta è stata fatta: la sua base è il paese di Menfi.
Inizia così l'articolo "Menfi base operativa di Matteo Messina Denaro" scritto da Luigi Bianco per la rivista 'FuoriRiga' ideata e diretta da Gero Tedesco. Parole che hanno sicuramente scosso la piccola comunità menfitana e che hanno riportato nella mente dei cittadini, tematiche incresciose e raccapriccianti quali la mafia.
Ma ritorniamo all'articolo...
Il superlatitante Matteo Messina Denaro è il nuovo capo dell'Agrigentino è ha installato una vera e propria base operativa a Menfi dalla quale controlla tutti i paesi del Belice e Sciacca e cerca di sbarcare a Ribera. Si legge inoltre che il boss ha inviato nel paese uomini fidatissimi che oltre ad essere dei semplici messaggeri fungano anche da 'tutor' per istituire "picciotti" e neo boss locali che non hanno ancora l'esperienza criminale per reggere una tale responsabilità di collegamento e di epocale assalto all'Agrigentino. Menfi è interessata del resto da interesse economici, dal punto di vista delle infastrutture, che fanno gola al superboss trapanese sempre a caccia di nuova linfa per le casse del suo clan. Si tratta del porto turistico di Porto Palo di Menfi, un'opera pubblica da 26 milioni di euro (cifra che oggi si aggira intorno ai 44 mln di euro). Il porto turistico, sorgerà integrandosi con l'esistente borgo marinaro, ma in continuità fra vecchie e nuove strutture e non solo luogo di di attracco per oltre 340 yacht e 34 pescherecci, ma anche un importante banco di prova dell'imprenditoria locale. il progetto prevede anche la realizzazione di strutture ricettive con 80 posti letto, locali commerciali di ristorazione e servizi. Non mancheranno gli uffici tecnici e amministrativi, dalla Guardia Costiera alla Torre di Controllo e nuovi parcheggi (circa 200 posti auto).
Gli investigatori che operano nel Menfitano hanno notato da tempo anche particolari contatti fra il 'mondo sociale' apparentemente sano e uomini vicini ad ambienti della malavita organizzata. Rapporti che sarebbe favoriti anche da una forte presenza di frange di massoneria deviata che avallerebbero l'influenza di Messina Denaro e sarebbero anche interessati ai consistenti flussi di "soldi puliti" che rueterebbero sia attorno alla costruzione del porto turistico ma anche al raddoppio della statale 640 (una delle più imponenti opere degli ultimi anni nella fascia sud occidentale siciliana).
Sulla massoneria menfitana ne parlano al telefono anche Gino Guzzo e Giuseppe La Rocca, entrambi appartenenti alla famiglia mafiosa di Montevago. Intercettati dai carabinieri, etichettano la massoneria di Menfi come "forte, fortissima". Parlano inoltre di un medico di Menfi e lo definiscono come "potente più di un ministro".
Menfi, a causa dell'influenza di Matteo Messina Denaro, è diventata o diventerà davvero la 'base operativa'?! Il dubbio atroce pervade e turba le coscienze di tutti noi, ma piuttosto che tacere preferisco esortare la mia comunità ad informarsi, capire, dibattere, parlare ...
«Parlate della mafia. Parlatene alla radio, in televisione, sui giornali. Però parlatene». Giudice Paolo Borsellino.
Potete leggere l'articolo completo acquistando l'interessante rivista 'FuoriRiga'.
Inizia così l'articolo "Menfi base operativa di Matteo Messina Denaro" scritto da Luigi Bianco per la rivista 'FuoriRiga' ideata e diretta da Gero Tedesco. Parole che hanno sicuramente scosso la piccola comunità menfitana e che hanno riportato nella mente dei cittadini, tematiche incresciose e raccapriccianti quali la mafia.
Ma ritorniamo all'articolo...
Il superlatitante Matteo Messina Denaro è il nuovo capo dell'Agrigentino è ha installato una vera e propria base operativa a Menfi dalla quale controlla tutti i paesi del Belice e Sciacca e cerca di sbarcare a Ribera. Si legge inoltre che il boss ha inviato nel paese uomini fidatissimi che oltre ad essere dei semplici messaggeri fungano anche da 'tutor' per istituire "picciotti" e neo boss locali che non hanno ancora l'esperienza criminale per reggere una tale responsabilità di collegamento e di epocale assalto all'Agrigentino. Menfi è interessata del resto da interesse economici, dal punto di vista delle infastrutture, che fanno gola al superboss trapanese sempre a caccia di nuova linfa per le casse del suo clan. Si tratta del porto turistico di Porto Palo di Menfi, un'opera pubblica da 26 milioni di euro (cifra che oggi si aggira intorno ai 44 mln di euro). Il porto turistico, sorgerà integrandosi con l'esistente borgo marinaro, ma in continuità fra vecchie e nuove strutture e non solo luogo di di attracco per oltre 340 yacht e 34 pescherecci, ma anche un importante banco di prova dell'imprenditoria locale. il progetto prevede anche la realizzazione di strutture ricettive con 80 posti letto, locali commerciali di ristorazione e servizi. Non mancheranno gli uffici tecnici e amministrativi, dalla Guardia Costiera alla Torre di Controllo e nuovi parcheggi (circa 200 posti auto).
Gli investigatori che operano nel Menfitano hanno notato da tempo anche particolari contatti fra il 'mondo sociale' apparentemente sano e uomini vicini ad ambienti della malavita organizzata. Rapporti che sarebbe favoriti anche da una forte presenza di frange di massoneria deviata che avallerebbero l'influenza di Messina Denaro e sarebbero anche interessati ai consistenti flussi di "soldi puliti" che rueterebbero sia attorno alla costruzione del porto turistico ma anche al raddoppio della statale 640 (una delle più imponenti opere degli ultimi anni nella fascia sud occidentale siciliana).
Sulla massoneria menfitana ne parlano al telefono anche Gino Guzzo e Giuseppe La Rocca, entrambi appartenenti alla famiglia mafiosa di Montevago. Intercettati dai carabinieri, etichettano la massoneria di Menfi come "forte, fortissima". Parlano inoltre di un medico di Menfi e lo definiscono come "potente più di un ministro".
Menfi, a causa dell'influenza di Matteo Messina Denaro, è diventata o diventerà davvero la 'base operativa'?! Il dubbio atroce pervade e turba le coscienze di tutti noi, ma piuttosto che tacere preferisco esortare la mia comunità ad informarsi, capire, dibattere, parlare ...
«Parlate della mafia. Parlatene alla radio, in televisione, sui giornali. Però parlatene». Giudice Paolo Borsellino.
Potete leggere l'articolo completo acquistando l'interessante rivista 'FuoriRiga'.
giovedì 28 luglio 2011
Sicilia, niente tagli alla casta
Nella regione in cui assessori e consiglieri hanno gli stipendi più alti d'Italia, la giunta ha bocciato le "limature" chieste dal governatore: nessun privilegio può essere toccato, hanno deciso all'unanimità i capigruppo Pd, Mpa, Udc e Fli.
Il consiglio regionale siciliano è da sempre il più caro d'Italia: 160 milioni l'anno, più del doppio - ad esempio - di quello lombardo o di quello campano. I "deputati" regionali (si chiamano così, in quanto la Sicilia è a statuto speciale) portano a casa mediamente più di quelli di Montecitorio, cioè attorno ai 15 mila euro netti al mese. La regione ha il record nazionale di consulenze, auto blu, e prebende varie.
Ma la maggioranza che governa la Sicilia (frutto di un accordo tra Raffaele Lombardo, eletto con la destra, l'Udc, i finiani e il Pd) ha appena bocciato la «manovra correttiva» che avrebbe dovuto tagliare (seppur in minima parte) gli stipendi degli assessori, ridurre alcuni dei costi della politica, accorpare alcuni enti. «Non ci sono i tempi per approvarla, se ne riparlerà a settembre», hanno detto all'unisono i capigruppo di Pd, Udc, Fli e Mpa .
Il tutto avviene mentre, a causa dei conti non brillanti della Regione, la stessa giunta ha fatto sapere di non riuscire a trovare i 30 milioni necessari a neutralizzare i ticket varati da Tremonti, che quindi in Sicilia verrano pagati.
La bozza che il governatore aveva preparato conteneva 38 pagine di piccoli tagli, compresa la riduzione delle auto blu , dei rimborsi per gli assessori, degli uffici di gabinetto e di altre voci legate al costo della politica in regione.
I capigruppo Antonello Cracolici del Pd, Giulia Adamo dell'Udc, Francesco Musotto dell'Mpa e Livio Marrocco di Fli sono stati unanimi nel respingerlo: «Questa non è una manovra correttiva ma una vera finanziaria», hanno detto, quindi non può essere approvata così in fretta, va studiata, emendata eccetera eccetera.
Intanto, naturalmente, niente tagli: i privilegi dei politici siciliani resteranno del tutto intoccati. Alcuni dei quali, ormai, sono entrati nel mito: come il caffè alla buvette che costa 36 centesimi, gli spaghetti alle vongole che al ristorante interno costano 1,85 euro, o il contributo di 5000 mila euro che la Regione siciliana assicura ai deputati, ex compresi, per una degna sepoltura.
Ed io pago!!!
Il consiglio regionale siciliano è da sempre il più caro d'Italia: 160 milioni l'anno, più del doppio - ad esempio - di quello lombardo o di quello campano. I "deputati" regionali (si chiamano così, in quanto la Sicilia è a statuto speciale) portano a casa mediamente più di quelli di Montecitorio, cioè attorno ai 15 mila euro netti al mese. La regione ha il record nazionale di consulenze, auto blu, e prebende varie.
Ma la maggioranza che governa la Sicilia (frutto di un accordo tra Raffaele Lombardo, eletto con la destra, l'Udc, i finiani e il Pd) ha appena bocciato la «manovra correttiva» che avrebbe dovuto tagliare (seppur in minima parte) gli stipendi degli assessori, ridurre alcuni dei costi della politica, accorpare alcuni enti. «Non ci sono i tempi per approvarla, se ne riparlerà a settembre», hanno detto all'unisono i capigruppo di Pd, Udc, Fli e Mpa .
Il tutto avviene mentre, a causa dei conti non brillanti della Regione, la stessa giunta ha fatto sapere di non riuscire a trovare i 30 milioni necessari a neutralizzare i ticket varati da Tremonti, che quindi in Sicilia verrano pagati.
La bozza che il governatore aveva preparato conteneva 38 pagine di piccoli tagli, compresa la riduzione delle auto blu , dei rimborsi per gli assessori, degli uffici di gabinetto e di altre voci legate al costo della politica in regione.
I capigruppo Antonello Cracolici del Pd, Giulia Adamo dell'Udc, Francesco Musotto dell'Mpa e Livio Marrocco di Fli sono stati unanimi nel respingerlo: «Questa non è una manovra correttiva ma una vera finanziaria», hanno detto, quindi non può essere approvata così in fretta, va studiata, emendata eccetera eccetera.
Intanto, naturalmente, niente tagli: i privilegi dei politici siciliani resteranno del tutto intoccati. Alcuni dei quali, ormai, sono entrati nel mito: come il caffè alla buvette che costa 36 centesimi, gli spaghetti alle vongole che al ristorante interno costano 1,85 euro, o il contributo di 5000 mila euro che la Regione siciliana assicura ai deputati, ex compresi, per una degna sepoltura.
Ed io pago!!!
Fonte: espresso.repubblica.it/
mercoledì 27 luglio 2011
Menfi, impianto a Biomasse: Il Consiglio Comunale ribadisce il No
Il consiglio comunale di Menfi del 26/07/2011 ha ribadito il NO
alla realizzazione di un impianto proposto dalle Cantine Settesoli per
la produzione di energia elettrica alimentato a biomasse, da erigersi in
località “Fiori-Mandrazzi”.
Solo due consiglieri favorevoli, Giuseppe Romano UdC e Saverio Palminteri PD, su 18 presenti.
Il Presidente del Consiglio Comunale di Menfi, Antonino Buscemi, ha dato inizio ai lavori leggendo le lettere fatte pervenire al civico consesso sia dal Presidente delle Cantine Settesoli, Diego Planeta, che dal comitato spontaneo "No alle biomasse a Menfi".
Solo due consiglieri favorevoli, Giuseppe Romano UdC e Saverio Palminteri PD, su 18 presenti.
Il Presidente del Consiglio Comunale di Menfi, Antonino Buscemi, ha dato inizio ai lavori leggendo le lettere fatte pervenire al civico consesso sia dal Presidente delle Cantine Settesoli, Diego Planeta, che dal comitato spontaneo "No alle biomasse a Menfi".
Sicilia, Lombardo: abolire le province e creare i "consorzi di Comuni"
“Credo sia il momento giusto per presentare questo disegno di legge, pronto sul mio tavolo, che viene definito abolizione delle Province ma in realtà riguarda il l° decentramento dei poteri della Regione”. Lo scrive il presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, sul suo blog.
“Quali sono le ragioni di questo disegno di legge? Se vogliamo aiutare i siciliani e la Sicilia a crescere dobbiamo spogliare la Regione, lasciarla snella e decentrare tutto ai comuni e ai liberi consorzi perché sotto il controllo dei cittadini le cose funzionano meglio”.
Per Lombardo “se la Regione si spoglia dei poteri, cede il proprio personale e le proprie competenze e una buona parte delle risorse queste risorse si risparmiano e si possono tagliare più facilmente gli sprechi”.
“Deleghiamo i poteri ai comuni - prosegue il governatore -, alcune delle competenze che sono di respiro sovracomunale verranno governate nell’ambito del consorzio dei comuni che sostituiranno le Province. I consorzi non sono altro che un gruppo di comuni e territori omogenei da un punto di vista sociale, economico, culturale e storico chiamati a gestire le competenze sovracomunali. E come saranno governati questi consorzi? Facciamo l’elezione del consiglio di consorzio? Naturalmente no, altrimenti c’è il rischio di ritrovarci con le vecchie Province moltiplicate per tre – aggiunge Lombardo -. Saranno i sindaci ad eleggere uno di loro presidente del consorzio il quale potrà avvalersi della collaborazione di assessori, scelti tra gli assessori o i consiglieri comunali che non dovranno percepire indennità in più. Tutti devono fare il proprio lavoro non necessariamente per percepire indennità aggiuntive. I consorzi poi dovranno avvalersi del personale della Regione, delle ex Province e dei dipendenti comunali per governare quel determinato territorio”.
“Credo che questa sia una riforma importante per tagliare i costi perché, man mano che nei comuni consorziati andranno in pensione, ad esempio, i comandanti dei vigili urbani questi saranno sostituiti da uno solo per l’intero consorzio. E lo stesso ragionamento vale per il capo dell’ufficio tecnico, per il segretario comunale, per il ragioniere generale…”.
“Taglio dei costi e risparmio che diventano risorse utili da investire nello sviluppo dell’impresa privata e dell’economia – conclude il governatore - per creare lavoro per i nostri giovani e crescita economica per la Sicilia”.
“Quali sono le ragioni di questo disegno di legge? Se vogliamo aiutare i siciliani e la Sicilia a crescere dobbiamo spogliare la Regione, lasciarla snella e decentrare tutto ai comuni e ai liberi consorzi perché sotto il controllo dei cittadini le cose funzionano meglio”.
Per Lombardo “se la Regione si spoglia dei poteri, cede il proprio personale e le proprie competenze e una buona parte delle risorse queste risorse si risparmiano e si possono tagliare più facilmente gli sprechi”.
“Deleghiamo i poteri ai comuni - prosegue il governatore -, alcune delle competenze che sono di respiro sovracomunale verranno governate nell’ambito del consorzio dei comuni che sostituiranno le Province. I consorzi non sono altro che un gruppo di comuni e territori omogenei da un punto di vista sociale, economico, culturale e storico chiamati a gestire le competenze sovracomunali. E come saranno governati questi consorzi? Facciamo l’elezione del consiglio di consorzio? Naturalmente no, altrimenti c’è il rischio di ritrovarci con le vecchie Province moltiplicate per tre – aggiunge Lombardo -. Saranno i sindaci ad eleggere uno di loro presidente del consorzio il quale potrà avvalersi della collaborazione di assessori, scelti tra gli assessori o i consiglieri comunali che non dovranno percepire indennità in più. Tutti devono fare il proprio lavoro non necessariamente per percepire indennità aggiuntive. I consorzi poi dovranno avvalersi del personale della Regione, delle ex Province e dei dipendenti comunali per governare quel determinato territorio”.
“Credo che questa sia una riforma importante per tagliare i costi perché, man mano che nei comuni consorziati andranno in pensione, ad esempio, i comandanti dei vigili urbani questi saranno sostituiti da uno solo per l’intero consorzio. E lo stesso ragionamento vale per il capo dell’ufficio tecnico, per il segretario comunale, per il ragioniere generale…”.
“Taglio dei costi e risparmio che diventano risorse utili da investire nello sviluppo dell’impresa privata e dell’economia – conclude il governatore - per creare lavoro per i nostri giovani e crescita economica per la Sicilia”.
martedì 26 luglio 2011
Comune di Menfi: Consiglio Comunale del 26/07/2011
Il Consiglio Comunale di Menfi è convocato in seduta ordinaria per il giorno 26/07/2011 – ore 20,00 presso il salone del bassorilievo Torre Federiciana Piazza V. Emanuele.
Potete seguire la diretta dei lavori su Rmk dalle ore 20.
I punti all’ordine del giorno sono:
- approvazione verbali sedute precedenti;
- istituzione Servizio Raccolta Rifiuti Provinciale (S. R. R. );
- parere in ordine alla richiesta di realizzazione di impianto alimentato da biomassa presso stabilimento Cantine Settesoli, ex CO.VA.G., in località “Fiori – Mandrazzi”;
- dibattito politico;
- adozione del Piano di Recupero zona Porto Palo – Foce Mirabile;
- regolamento per il conferimento di incarichi legali esterni;
- mozione;
- approvazione O.d.G. a seguito consultazione referendaria 12 e 13 giugno 2011 sulla ripubblicizzazione dell’acqua;
- interrogazioni.
venerdì 22 luglio 2011
Sanità, Aumento ticket in Sicilia

Clicca qui per Ticket Regione Sicilia 2012 "nuove regole esenzione reddito"
Da ieri (21 luglio 2011) anche in Sicilia è in vigore l’aumento del ticket sanitario di 10 euro sulle ricette mediche per la specialistica e la diagnostica ambulatoriale, previsto dalla manovra Tremonti. Ieri l’assessorato alla Salute, guidato da Massimo Russo, ha diramato a tutti i manager una circolare con cui viene disposto l’incremento. In Sicilia è già in vigore la quota fissa di 2 euro su ricetta medica per questo tipo di prestazioni. Per cui l’incremento è di 8 euro.
Nel frattempo monta la protesta di associazioni di consumatori e pazienti sull’imposizione del ticket sulle prestazioni specialistiche ambulatoriali. Dall’associazione “Dossetti” al Codacons, tutti chiedono all’assessore alla Salute siciliano e al governo regionale di fare retromarcia per non penalizzare ancora di più i diritti dei malati.
Sulla vicenda, interviene anche il ministro della Salute, Ferruccio Fazio, che annuncia un tavolo tecnico con le Regioni per rimodulare il ticket, puntando sul “modello lombardo” oppure sul concetto di appropriatezza. "Fermo restando che il ticket è già partito, perché non si tratta di una nuova norma ma di una copertura di una legge del 2007 – ha spiegato Fazio al termine di un incontro con gli assessori regionali alla Sanità - abbiamo concordato di aprire subito un tavolo per poter rimodulare sia questo ticket sia quelli che partiranno nel 2014, in modo tale che non siano ticket aperti a tutti, ma che ci siano delle modulazioni che potranno essere o sul modello della Lombardia per fasce di spesa oppure sul concetto di appropriatezza. Sono convinto che il ticket non debba essere usato per fare cassa. ma per ridurre le prestazioni inappropriate".
Nel video, il disappunto dei pazienti siciliani.
giovedì 21 luglio 2011
Cantine Settesoli: Assemblea Informativa
Oggetto: Cantine Settesoli: Avviso di convocazione Assemblea Informativa dei Soci.
Domenica 24 luglio 2011, alle ore 18.30, presso il Pallone Tenda sito in Menfi Via Palminteri 4, si terrà un'assemblea informativa dei soci per discutere sul seguente ordine del giorno:
Domenica 24 luglio 2011, alle ore 18.30, presso il Pallone Tenda sito in Menfi Via Palminteri 4, si terrà un'assemblea informativa dei soci per discutere sul seguente ordine del giorno:
- Situazione attuale e tendenze del mercato del vino e delle vendite dei prodotti della vendemmia 2010;
- Programmazione Vendemmia 2011 e variazione criteri di selezione delle uve in conferimento;
- Aggiornamento sull'iter autorizzativo del progetto per la realizzazione dell'impianto per la produzione di energia elettrica alimentato con vinaccia e tralci di potatura.
- Varie.
martedì 19 luglio 2011
Menfi, NO al Biomasse
Menfi dice NO al progetto di costruzione di una centrale a Biomasse delle Cantine Settesoli (ex zona CO.VA.G.). Un No forte ed inequivocabile.
Al Consiglio Comunale Aperto del 18 luglio 2011 la stragrande maggioranza dei cittadini ha manifestato il proprio dissenso sulla costruzione dell’impianto.
Da parte loro son prevalsi pareri unanimi “Non abbiamo bisogno di questo intervento, che non è compatibile con le esigenze del nostro territorio. Non siamo disposti a permettere che si realizzi una ciminiera a ridosso della città, perché ci sta a cuore la salute dei menfitani e dei nostri figli.”
Alla conta i consiglieri del NO, chiamati dai cittadini ad esprimere il proprio parere, dovrebbero prevalere sui pochi indecisi nella seduta decisiva del 26 luglio 2011.
Al Consiglio Comunale Aperto del 18 luglio 2011 la stragrande maggioranza dei cittadini ha manifestato il proprio dissenso sulla costruzione dell’impianto.
Da parte loro son prevalsi pareri unanimi “Non abbiamo bisogno di questo intervento, che non è compatibile con le esigenze del nostro territorio. Non siamo disposti a permettere che si realizzi una ciminiera a ridosso della città, perché ci sta a cuore la salute dei menfitani e dei nostri figli.”
Alla conta i consiglieri del NO, chiamati dai cittadini ad esprimere il proprio parere, dovrebbero prevalere sui pochi indecisi nella seduta decisiva del 26 luglio 2011.
lunedì 18 luglio 2011
Comune di Menfi: Consiglio Comunale del 18/07/2011
Il Consiglio Comunale Aperto di Menfi è convocato in seduta ordinaria per il giorno 18/07/2011 – ore 20,00 presso il salone del bassorilievo Torre Federiciana Piazza V. Emanuele.
Biomasse o inceneritore?! Stasera proveremo a comprendere le reali differenze ed il valore di una strategia salutistica ed economica messa in atto dalle Cantine Settesoli.
Invitiamo la cittadinanza a partecipare.
Biomasse o inceneritore?! Stasera proveremo a comprendere le reali differenze ed il valore di una strategia salutistica ed economica messa in atto dalle Cantine Settesoli.
Invitiamo la cittadinanza a partecipare.
domenica 17 luglio 2011
I segreti di SpiderTruman
Facebook, Twitter e un blog. SpiderTruman, autore della pagina "I segreti della casta di Montecitorio" ha deciso di sfruttare al massimo i
social network (e la scia mediatica che si portano dietro) per dare la
più ampia diffusione possibile ai «segreti» della Camera dei deputati,
da cui è stato licenziato dopo 15 anni di precariato.
Foto di documenti definiti ufficiali, «indiscrezioni - scrive SpiderTruman - che nessuno osa far uscire fuori dal parlamento italiano». Lui, che racconta di essere stato al servizio di «un deputato-padrone» racconta i peccati, ma non fa i nomi di nessun peccatore.
E così ecco spiegato come i deputati riescono a far viaggiare gratis amici e parenti, accumulando cioè punti Millemiglia da far utilizzare ai conoscenti sui voli Alitalia e come si svolge l'assegnazione delle auto blu. «Vi spiego qual è il trucco - scrive SpiderTruman - attraverso il quale gli onorevoli parlamentari si arrogano e si appropriano di questo servizio».
L'autore racconta così di finte minacce ai danni di parlamentari sprovvisti di auto blu che, alla luce dei rischi (falsi) per la propria incolumità, ottengono protezione. E ancora, il misterioso ex dipendente di Montecitorio si sofferma a spiegare la ragione delle molte denunce di furto da parte dei deputati: «c'è una polizza - assicurativa - dichiara - che copre qualsiasi furto di qualsiasi entità che avviene all'interno di Palazzo Montecitorio».
SpiderTruman, poi, racconta con dovizia di particolari le convenzioni agevolate di cui godono i parlamentari, da quelle legate alle tariffe telefoniche a quelle per l'acquisto di un'auto nuova. Qualcosa, però, deve aver turbato l'autore che sulla bacheca della sua pagina Facebook lascia intendere che quello spazio potrebbe essere chiuso. Da chi o perché non lo spiega, ma annuncia di voler continuare comunque a diffondere i presunti segreti di Montecitorio attraverso un nuovo account Twitter e il blog isegretidellacasta.blogspot.com.
Che anche in Italia sia giunto il tempo che i precari si mobilitino come in Spagna hanno fatto gli Indignados?
Foto di documenti definiti ufficiali, «indiscrezioni - scrive SpiderTruman - che nessuno osa far uscire fuori dal parlamento italiano». Lui, che racconta di essere stato al servizio di «un deputato-padrone» racconta i peccati, ma non fa i nomi di nessun peccatore.
E così ecco spiegato come i deputati riescono a far viaggiare gratis amici e parenti, accumulando cioè punti Millemiglia da far utilizzare ai conoscenti sui voli Alitalia e come si svolge l'assegnazione delle auto blu. «Vi spiego qual è il trucco - scrive SpiderTruman - attraverso il quale gli onorevoli parlamentari si arrogano e si appropriano di questo servizio».
L'autore racconta così di finte minacce ai danni di parlamentari sprovvisti di auto blu che, alla luce dei rischi (falsi) per la propria incolumità, ottengono protezione. E ancora, il misterioso ex dipendente di Montecitorio si sofferma a spiegare la ragione delle molte denunce di furto da parte dei deputati: «c'è una polizza - assicurativa - dichiara - che copre qualsiasi furto di qualsiasi entità che avviene all'interno di Palazzo Montecitorio».
SpiderTruman, poi, racconta con dovizia di particolari le convenzioni agevolate di cui godono i parlamentari, da quelle legate alle tariffe telefoniche a quelle per l'acquisto di un'auto nuova. Qualcosa, però, deve aver turbato l'autore che sulla bacheca della sua pagina Facebook lascia intendere che quello spazio potrebbe essere chiuso. Da chi o perché non lo spiega, ma annuncia di voler continuare comunque a diffondere i presunti segreti di Montecitorio attraverso un nuovo account Twitter e il blog isegretidellacasta.blogspot.com.
Che anche in Italia sia giunto il tempo che i precari si mobilitino come in Spagna hanno fatto gli Indignados?
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