Visualizzazione post con etichetta Movimento dei Forconi. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Movimento dei Forconi. Mostra tutti i post

venerdì 20 gennaio 2012

Sciopero Sicilia: le richieste di Forza d’Urto

Il Movimento Forza d’Urto si propone di restituire fiducia e dignità ai Siciliani e a tal fine volendo rilanciare l’economia dell’Isola chiede al Governo Regionale e Nazionale di voler intervenire su una serie di punti, sulla base delle necessità comuni e specifiche delle Categorie che il Movimento rappresenta.

Questo è l’elenco sottoposto al presidente della Regione siciliana Raffaele Lombardo che a sua volta sottoporrà quelle di competenza nazionale al presidente del Consiglio dei Ministri Mario Monti.
  1. Defiscalizzazione del Carburante. 
  2. Miglioramento e tutela del tenore di vita e delle condizioni generali delle Famiglie insistendo su una riforma sul controllo dei costi fissi delle utenze ed i bisogni fondamentali (metano, acqua, energia elettrica).
  3. Rilascio del DURC anche in presenza di pendenze che verranno regolarizzate con un piano di rientro (SERIT, EMPAIA, INPS) in anni 10, con interessi legali e senza spese aggiuntive (sanzioni accessorie – diritti di notifica – interessi per tardato pagamento).
  4. Abolizione dell’IMU sui fabbricati rurali ed insediamenti produttivi che interessano il prodotto locale.
  5. Dotare la CRIAS di maggiori risorse finanziarie da destinare al mondo agricolo e delle PMI.
  6. No agli interessi usurai della Serit, sanzioni accessorie – diritti di notifica – interessi per tardato pagamento e blocco per due anni delle cartelle esattoriali. 
Per le Categorie della Produzione Agricola: 
  1. Arginare con leggi che limitino le strategie commerciali messe in atto dalla GDO che fa cartello nei confronti di un’offerta frazionata ed a tutela del consumatore pensare anche ad un ricarico massimo ammissibile.
  2. Leggi ferree per scongiurare il taroccamento dei prodotti e conseguente intenso monitoraggio della Guardia di Finanza sui traffici merci alle frontiere ed ai porti.
  3. Applicazione di una tassa per chilogrammo agli importatori di ortofrutta e prodotti ittici, devolvendo tale introito ad un fondo di riserva per l’agricoltura italiana e la pesca.
  4. Abolizione degli sconti che la grande distribuzione richiede alle imprese commerciali che la riforniscono, e pagamenti più celeri secondo il modello francese.
  5. Perequazione dei maggiori costi di produzione che sostengono le aziende agricole siciliane.
  6. Erogazione immediata di tutte le spettanze delle calamità naturali ad oggi accertate ed in mancanza di fondi, la creazione di una carta di credito per compensare tasse, Inps ed energia elettrica.
  7. Istituire una legge in base alla quale nei supermercati si limiti ad un massimo del 50% la presenza di prodotti ortofrutticoli ed ittici di provenienza non siciliana.
  8. Applicazione di una tassa su “cibi spazzatura” ed introduzione della TAXA SODA applicata in Francia ed altri paesi.
  9. Allineamento in relazione agli oneri previdenziali con gli altri Stati Europei, circa 5 Euro al giorno per agricoltura, pesca e cassa edile. 
Per la Categoria trasporto e logistica: 
  1. Abbattimento dei costi autostradali.
  2. Abbattimento dei costi di attraversamento dello Stretto per continuità territoriale per le Imprese Siciliane (e per tutti i Residenti).
  3. Allineamento dell’imposta sulle immatricolazioni rispetto alle Regioni Italiane a Statuto speciale.
  4. Oltre allo stanziamento di Euro 30 milioni dell’ecobonus per l’anno 2010, si chiede l’ulteriore stanziamento per l’anno 2011 per un importo di Euro 70 milioni.
  5. Individuazione di una Zona Franca.
  6. Vigilanza sull’applicazione dei costi minimi di sicurezza sulla base dell’art. 83 bis. 
Per la Categoria Pesca e Marineria: 
  1. Caro Gasolio.
  2. Defiscalizzazione carburante e olio motore.
  3. Carburante ritorni ad essere dotazione di bordo.
  4. Approccio migliore alla normativa per l’aumento dell’Iva al 21% sul pescato, anziché defiscalizzare.
  5. A vantaggio della piccola pesca chiedere che la Regione Sicilia applichi il suo statuto autonomo a chiedere la gestione delle licenze entro le 12 miglia.
  6. Leggi e normative – le nuove assurde ed inconcepibili normative U.E. – Leggi, D.M. e Leggi Regionali che sono sempre più restrittive sull’utilizzo degli attrezzi e delle zone di pesca.
  7. Tonno Rosso – come si pensa di affrontare le problematiche relative alla cattura accidentale del tonno rosso da parte della piccola pesca inerenti lo sbarco assistito.
  8. Pesce Spada – come si pensa di affrontare la proposta ICCAT di sottoporre a TAC la cattura del pesce spada.
  9. Pesche speciali.
  10. Che il Governo Regionale si faccia promotore della necessità della pesca con il Governo Nazionale e Comunitario.
L’Aias interrompe la protesta, ma i Forconi proseguono ad oltranza.
Alla mezzanotte di oggi, 20 gennaio, gli autotrasportatori dell’Aias interromperanno la protesta iniziata lunedì scorso, così come comunicato alla Commissione di Garanzia Sciopero.
Non si fermeranno invece gli autotrasportatori indipendenti e gli altri aderenti al gruppo Forza d’urto che hanno deciso la protesta ad oltranza.

lunedì 16 gennaio 2012

Sicilia bloccata dal Movimento dei Forconi

E’ scattato a mezzanotte ‘bisonte selvaggio’ in Sicilia.

Fino al 20 gennaio gli autotrasportatori dell’AIAS e i produttori agricoli del “Movimento dei Forconi” presidieranno le arterie e gli snodi cruciali per i trasporti. L’aumento del costo del carburante, la mancanza di regolamentazione dei pagamenti della committenza, il cartello imposto dalle compagnie assicurative e una rete infrastrutturale inadeguata sono le ragioni della protesta, alla base anche della nascita del Movimento ‘Forza d’urto’.

"Noi stiamo soffrendo di più rispetto al resto d’Italia perchè siamo periferici. Abbiamo più volte chiesto l’intervento dello Stato in maniera da non allontanarci ulteriormente dall’Europa, ma non siamo stati ascoltati. Il nostro è uno sciopero spontaneo che non vuole produrre un eccessivo caos e che ci auguriamo vedrà l’adesione di tutti i siciliani. Ma è necessario perchè ormai siamo con le spalle al muro. Non ci saranno le situazioni che si sono venute a creare nel 2000. Noi non vogliamo danneggiare nessuno. Ci fermiamo solo per il bene della Sicilia.

“Siamo stanchi – aggiunge il leader del Movimento dei Forconi, Mariano Ferroperche’ questa terra potrebbe essere ricca e invece continuiamo tutti a soffrire. Abbiamo chiesto al governo, a tutti i governi, di ascoltarci: nulla. Adesso speriamo che con questa protesta abbiano un pizzico di attenzione nei nostri confronti. presidente dell’Aias Giuseppe Richichi".