E’ scattato a mezzanotte ‘bisonte selvaggio’ in Sicilia.
Fino al 20 gennaio gli autotrasportatori dell’AIAS e i produttori agricoli del “Movimento dei Forconi” presidieranno le arterie e gli snodi cruciali per i trasporti.
L’aumento del costo del carburante, la mancanza di regolamentazione dei pagamenti della committenza, il cartello imposto dalle compagnie assicurative e una rete infrastrutturale inadeguata sono le ragioni della protesta, alla base anche della nascita del Movimento ‘Forza d’urto’.
"Noi stiamo soffrendo di più rispetto al resto d’Italia perchè siamo periferici. Abbiamo più volte chiesto l’intervento dello Stato in maniera da non allontanarci ulteriormente dall’Europa, ma non siamo stati ascoltati. Il nostro è uno sciopero spontaneo che non vuole produrre un eccessivo caos e che ci auguriamo vedrà l’adesione di tutti i siciliani. Ma è necessario perchè ormai siamo con le spalle al muro. Non ci saranno le situazioni che si sono venute a creare nel 2000. Noi non vogliamo danneggiare nessuno. Ci fermiamo solo per il bene della Sicilia”.
“Siamo stanchi – aggiunge il leader del Movimento dei Forconi, Mariano Ferro – perche’ questa terra potrebbe essere ricca e invece continuiamo tutti a soffrire. Abbiamo chiesto al governo, a tutti i governi, di ascoltarci: nulla. Adesso speriamo che con questa protesta abbiano un pizzico di attenzione nei nostri confronti.
presidente dell’Aias
Giuseppe Richichi".
A Palermo il movimento sta creando dei blocchi al porto e nel primo tratto della A19 fino a Villabate.
Rallentamenti anche allo svincolo di via Oreto dove
una ventina di mezzi sono posteggiati “restringendo” le carreggiate. “E’
una rivoluzione pacifica – dice Rossella Accardo, portavoce del
Movimento dei forconi, che dalla scomparsa nel 2008 del figlio Stefano
Martorana ed ex marito ha iniziato una battaglia ‘per la difesa dei
diritti’ – non vogliamo danneggiare i siciliani, ma fare capire a tutti
che devono essere trovate soluzioni a questa crisi. Staremo qui notte e
giorno fino a venerdì”. Il movimento chiede anche l’abbassamento delle
accise sui carburanti “che pesano troppo – dicono gli organizzatori –
sul trasporto delle merci penalizzando fortemente le nostre produzioni”.
Proteste a Gela
Cinquecento persone, tra contadini, camionisti, artigiani e
commercianti, stanno dando vita a Gela, in provincia di Caltanissetta, a
una manifestazione di protesta organizzata contro la manovra
finanziaria del governo Monti dal “Movimento dei Forconi” e dai
sindacati degli autotrasportatori, Aias e Aitras contro la manovra
finanziaria del governo Monti. Stamane è il primo di cinque giorni di un
blocco dei trasporti in Sicilia proclamato dal ‘Movimento Forza d’urtò,
del quale fanno parte, tra gli altri, l’Aias e il Movimento dei
forconi. Confcommercio, Confartigianato e Casartigiani del Golfo, che in
un primo momento avevano aderito all’iniziativa, si sono dissociati,
contestando i metodi organizzativi e la durata eccessiva dello sciopero.
Un corteo ha attraversato le principali arterie cittadine e si sta per
concludere all’incrocio tra via Butera e via Crispi, dove gli
organizzatori illustreranno in un comizio i motivi della loro lotta.
Alle porte di Gela, intanto, si organizzano alcuni presidi dei
dimostranti, che non bloccano il traffico ma lo rallentano notevolmente,
causando disagi agli automobilisti. Lo sciopero potrebbe inasprirsi nei
prossimi giorni con il blocco totale del traffico pesante da e per
Gela.
Blocchi ad Agrigento
Nell’Agrigentino sono operativi dalla notte scorsa i blocchi di
protesta del Movimento ‘Forza d’urtò, del quale fanno parte, tra gli
altri, l’Aias ed il Movimento dei Forconi, che ha proclamato un blocco
dei trasporti in Sicilia per cinque giorni per protestare contro le
politiche del governo nazionale, prima Berlusconi e poi Monti, in
materia di accise sui carburanti per il trasporto e l’agricoltura e
sulla mancanza di attenzioni ed aiuti ai rispettivi settori. I blocchi,
pacifici, stanno creando disagi alla circolazione ma non particolari
tensioni con le forze dell’ordine. Tra Agrigento e Caltanissetta stanno
interessando la “Rotonda Giunone” alle porte della Città dei Templi,
lungo la SS 640 Ag-Cl, in contrada Gargitella, vicino a Campobello di
Licata, sulla SS 123 Canicattà-Licata, la zona dell’hotel Ventura, sulla
SS 640 alle porte di Caltanissetta, il bivio di Capodarso, tra
Caltanissetta ed Enna, e la zona di ‘Ponte Olivo’, tra Niscemi e Gela.
Altri interessano la zona della raffineria di Gela.
Guarda il video "LA SICILIA SI FERMA PER RIPRENDERSI LA LIBERTA'"
Movimento dei forconi su facebook
Menfi [Agrigento - Sicilia]. Vista l'estrema facilità con la quale è possibile pubblicare contenuti attraverso un blog, ho deciso di disporre di questo potente mezzo di comunicazione per interfacciarmi con tutti i cittadini. Grazie a questa piattaforma web farò conoscere le mie idee, le mie prospettive politiche e mi confronterò, in maniera costruttiva, con tutti gli elettori del Comune di Menfi.
lunedì 16 gennaio 2012
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ecco come noi gridiamo la nostra rivoluzione siciliana
RispondiEliminahttp://www.youtube.com/watch?v=DIaQR9kjjfs
I tg nazionali non ne parlano... vergogna...
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