Migliaia di persone hanno voluto omaggiare il sindacalista, al quale, con più di mezzo secolo di ritardo, è stata restituita almeno la dignità di una sepoltura dopo una vita trascorsa per metà impegnata nella lotta alla mafia e per l’altra metà nelle viscere della terra.
Per permettere a tutti di seguire la cerimonia sono stati installati dei maxi schermo all'interno della Villa Comunale e in Piazza Falcone e Borsellino.
Difficile da credere ma è stato possibile recuperare le sue spoglie solo a settembre 2009 e avere la conferma del dna solo due anni dopo, ovvero a marzo scorso. Il nipote omonimo del sindacalista che da anni si batte per far riconoscere allo zio lo status di vittima di mafia, tempo fa aveva spiegato: “Il riconoscimento non ci interessa per gli eventuali benefici di legge concessi ai parenti delle vittime, che tra l'altro sarebbe poca cosa, ma per il suo valore simbolico e morale. Sarebbe un atto di giustizia per Rizzotto ma anche per le decine di sindacalisti uccisi come lui dalla mafia.”
"Il nostro nemico siamo noi stessi, con le nostre paure che ammazzano la speranza, con i nostri piccoli interessi, con i nostri egoismi!"
(Frase tratta dal film “Placido Rizzotto”)
Fonte: antimafiaduemila.com
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