Numerose sono oggi le manifestazioni per ricordare la figura di uno dei giudici, insieme a Paolo Borsellino e tanti altri, che per combattere la mafia e “Cosa Nostra” persero tragicamente la vita solo per essere stati uomini fedeli allo Stato.
Quasi tutte le Istituzioni saranno infatti in piazza oggi per dimostrare affetto al magistrato da parte del mondo dello Stato e soprattutto di cittadini comuni.
Intanto sono già in arrivo al porto di Palermo le navi della legalità, una partita da Civitavecchia e l’altra da Napoli, con a bordo numerosi ragazzi provenienti da tutta Italia.
“Nell'anniversario dell'Unità d'Italia – afferma il procuratore antimafia, Piero Grasso – dobbiamo essere tutti uniti e come un'armata di pace conquistare la Sicilia”.
Nell'aula bunker del carcere palermitano dell'Ucciardone (dove si svolse il Maxiprocesso) è previsto il dibattito “Giovanni e Paolo due italiani” in memoria anche del giudice Borsellino. L'evento principale dell'anniversario sarà moderato dal Direttore di Rai 150 Giovanni Minoli e si aprirà con i saluti del Procuratore Generale di Palermo Luigi Croce e del Presidente della Corte d'Appello di Palermo Vincenzo Olivieri.
Vedrà coinvolti il Presidente della Fondazione "Giovanni e Francesca Falcone" Maria Falcone, il Ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini, il Ministro dell'Interno Roberto Maroni, il Ministro della Giustizia Angelino Alfano, il Ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo, il Procuratore Nazionale Antimafia Piero Grasso, il Presidente di Confindustria Sicilia Ivan Lo Bello e le testimonianze di studenti, docenti, magistrati e rappresentanti delle Forze dell'Ordine.
Con l'occasione, sarà firmato dal Ministro Gelmini e da Don Marco Mori - Presidente del Forum degli Oratori Italiani - un Protocollo d'Intesa per promuovere l'impegno degli studenti in attività di volontariato sociale e di educazione alla legalità.
“Giovanni Falcone e Paolo Borsellino – dichiara la sorella di Giovanni, Maria Falcone - sono due eroi moderni con un percorso umano e professionale segnato da un altissimo senso dello Stato, la cui missione ha tracciato un crocevia fondamentale nella storia del nostro Paese. Nell'anno delle celebrazioni per i centocinquanta anni dell'Unità d'Italia, la loro memoria, più vivida che mai, accende un riflettore sui valori fondanti delle democrazie moderne. Democrazie che spesso, per raggiungere il loro compimento, si sono avvalse di uomini come loro. Uomini che hanno donato la propria vita per garantire libertà e giustizia. Che hanno saputo interpretare, con grande sensibilità, un preciso momento storico, offrendo a tutti gli italiani un contributo di amore per la propria patria. L'esempio del sacrificio di Falcone e Borsellino significa oggi fare comprendere a tutti, ma soprattutto ai giovani, quanto sia importante credere e difendere i valori della nostra Costituzione”.
I NUMERI DELLA MANIFESTAZIONE
- 2 le navi messe a disposizione dalla Snav e simbolicamente ribattezzate "Giovanni" e "Paolo" che porteranno gli studenti a Palermo;
- 4 le piazze che accoglieranno gli studenti a Palermo e provincia: Piazza Magione, Parco della Favorita, Partinico e Campofelice di Roccella;
- 50 gli autobus che le Forze dell'Ordine hanno messo a disposizione degli studenti e dei docenti per gli spostamenti a Palermo;
- 160 le scuole di Palermo e provincia che lavorano da mesi per l'organizzazione della giornata;
- 14 Paesi europei con le loro delegazioni di studenti;
- 250 le scuole selezionate con un concorso nazionale Miur - Fondazione Falcone da tutta Italia che saliranno sulle due navi;
- 500 circa i volontari (Scout, Protezione civile, studenti universitari, Associazioni del territorio) impegnati per la riuscita della manifestazione;
- 1000 le persone che parteciperanno al dibattito in Aula Bunker;
- 2.500 il numero totale di studenti e docenti che saliranno in nave;
- 10.000 il numero di studenti, docenti, genitori siciliani che hanno aderito alla manifestazione e saranno nelle piazze di Palermo;
- 15.000 le persone attese al corteo.
Ciao Giovanni.
Qualcuno ha pensato, ancora è convinto, di averti ucciso 19 anni fa...ma il tuo esempio vive in noi, che siamo migliori di come c'hanno voluto immaginare...
RispondiEliminahttp://generazioneprecaria.wordpress.com/2011/05/23/gli-occhi-e-il-sorriso-di-giovanni-falcone/
Perché una società vada bene, si muova nel progresso, nell'esaltazione dei valori della famiglia, dello spirito, del bene, dell'amicizia, perché prosperi senza contrasti tra i vari consociati, per avviarsi serena nel cammino verso un domani migliore, basta che ognuno faccia il suo dovere.
RispondiElimina[Alla domanda di un giornalista «Ma chi glielo fa fare?»] Solamente lo spirito di servizio.