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domenica 13 novembre 2011

Berlusconi si dimette. Nasce il governo Monti

Ieri, sabato 12 novembre 2011.

Berlusconi si dimette, il comunicato
Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha ricevuto al Palazzo del Quirinale il Presidente del Consiglio dei Ministri, Silvio Berlusconi, il quale essendosi concluso l'iter parlamentare di esame e di approvazione della legge di stabilità e del bilancio di previsione dello Stato ha rassegnato le dimissioni del Governo da lui presieduto. Il Presidente della Repubblica nel ringraziarlo per la collaborazione, si è riservato di decidere ed ha invitato il Governo dimissionario a rimanere in carica per il disbrigo degli affari correnti. Le consultazioni del Capo dello Stato si svolgeranno nella giornata di domani, domenica 13 novembre.


Oggi, domenica 13 novembre 2011

Nasce il governo Monti
La domenica della politica è già iniziata. Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha già iniziato infatti le consultazioni con il presidente del Senato, Renato Schifani, e della Camera, Gianfranco Fini, a seguito delle dimissioni rassegnate ieri da Silvio Berlusconi. Per Napolitano quindi è prevista una giornata ricca di incontri e colloqui con l'obiettivo di incaricare il nuovo governo entro lunedì 14 novembre.

Il Nuovo Governo
Si va verso un Governo di tecnici. Dopo due giorni di trattative,con un Pdl che chiedeva posti nella squadra, sembra che Mario Monti sia arrivato a un punto fermo: la lista che sarà sottoposta al capo dello stato sarà composta di professori ed esperti nei vari settori dell'amministrazione dello Stato. Resta però uno spazio ancora aperto per l'ingresso di alcune figure politiche ma di certo i margini sembrano assai ridotti.

I nomi dei possibili nuovi Ministri
  • Mario Monti, Presidente del Consiglio dei Ministri. 
  • Guido Tabellini, rettore della Bocconi, all'Economia ma non è escluso che sia lo stesso Mario Monti premier a tenere per sè la delega. Ma il vero nome a sorpresa potrebbe essere quello di una donna Anna Maria Tarantola, videdirettore generale di Bankitalia, ha una particolare esperienza sul mondo bancario. Restano in pista anche i nomi di Lorenzo Bini Smaghi (che si è dimesso dalla Bce) e Vittorio Grilli, direttore generale del Tesoro.
  • Carlo Secchi, anche lui professore bocconiano, è invece candidato allo Sviluppo Economico.
  • Lorenzo Ornaghi, rettore della Cattolica di Milano, è candidato all'Istruzione.
  • Carlo Dell'Aringa al Welfare.
  • Lanfranco Senn, anche lui della Bocconi, è candidato al ministero delle Infastrutture.
  • Enzo Moavero, ex capo di gabinetto di Monti quando era Commissario Ue a Bruxelles, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio.
  • La Giustizia?!? Questa è la vera poltrona che scotta. L'ultimo nome è quello di Cesare Mirabelli, ex presidente della Consulta e attuale componente del consiglio superiore della Banca d'Italia.
  • Si sussurra il nome di Umberto Veronesi alla Salute anche se viene dato in discesa.
  • Giuliano Amato o Giampiero Massolo agli Esteri
  • Agli Interni invece si parla di Beppe Pisanu o di Giuliano Amato qualora non ricopra ancora nessuna carica. 
Sarà credibile un esecutivo targato, quasi tutto, Bocconi? Vedremo. Vedremo se effettivamente i probabili candidati appena elencati saranno successivamente confermati. Per adesso sono e restano soltanto delle voci. Quello che si dà per certo, e che già assegna una stellina di merito per la sola intenzione, è che il nuovo premier sembra voler dimezzare i ministri e i sottosegretari. Una mossa da sottolineare visto che Berlusconi nell'ultimo esecutivo, per ricompensare i folgorati sulla via di Damasco, ha dato vita ad una sfilza di sottosegretariati inventati alla bisogna. Quello che ci auguriamo adesso, invece, e che si faccia in fretta, molto in fretta, un governo che ci tiri fuori dai guai.
 

Buon lavoro.

martedì 8 novembre 2011

Silvio Berlusconi si dimette dopo la legge di stabilità

La nota del Quirinale

Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha ricevuto questa sera in Quirinale il Presidente del Consiglio, on. Silvio Berlusconi, accompagnato dal Sottosegretario dott. Gianni Letta. All'incontro ha partecipato il Segretario Generale della Presidenza della Repubblica, Consigliere Donato Marra.

Il Presidente del Consiglio ha manifestato al Capo dello Stato la sua consapevolezza delle implicazioni del risultato del voto odierno alla Camera ; egli ha nello stesso tempo espresso viva preoccupazione per l'urgente necessità di dare puntuali risposte alle attese dei partner europei con l'approvazione della Legge di Stabilità, opportunamente emendata alla luce del più recente contributo di osservazioni e proposte della Commissione europea.

Una volta compiuto tale adempimento, il Presidente del Consiglio rimetterà il suo mandato al Capo dello Stato, che procederà alle consultazioni di rito dando la massima attenzione alle posizioni e proposte di ogni forza politica, di quelle della maggioranza risultata dalle elezioni del 2008 come di quelle di opposizione.


Fonte: quirinale.it

martedì 22 febbraio 2011

Vincenzo Buscemi chiede le dimissioni del sindaco Botta

Vincenzo Buscemi
Vincenzo Buscemi (consigliere comunale di Italia dei Valori) ha annunciato la sua uscita dal cosiddetto "cantiere politico".
Numeri alla mano dicono che il sindaco di Menfi, Michele Botta (Pdl), finisce quindi in minoranza visto che per rilanciare l'azione amministrativa aveva deciso di stringere accordi con una parte dell'opposizione (tra cui il PD).
Fino a ieri, vi era una sorta di parità in consiglio comunale, contava ben dieci rappresentanti per parte. Oggi invece, l'opposizione sarà più numerosa, saranno infatti 11 i consiglieri contro i 9 che resteranno al suo fianco.



Buscemi invita Botta a dimettersi “per consentire l'avvio di una stagione nuova” e motiva la decisione di abbandonare il cantiere politico col venir meno dello spirito originario e cioè l’intento di proporre il cambiamento e la futura classe dirigente del paese.


Di seguito, il comunicato stampa del consigliere Buscemi pubblicato su radiofutura.it