La nave airgun al largo di Pantelleria |
Il bombardamento al quale è sottoposta attualmente Pantelleria, ricordiamolo, territorio e mare italiano, proviene da ricerche effettuate da un altro stato, la Tunisia appunto, che beneficia di guadagni in merito a tali ricerche, regalando invece agli abitanti di Pantelleria, ma anche a tutti i siciliani, i soli effetti collaterali deleteri.
L'Associazione Apnea Pantelleria ha partecipato alla trasmissione Class Meteo Show in diretta telefonica (vedi video sotto). Dopo la proiezione del video sulle detonazini subacquee, Alberto Zaccagni è intervenuto sull'argomento "Trivellazioni petrolifere nei nostri mari", in discussione in studio anche con Emilio Mancuso, dell'Istituto Studi sul Mare. "Il canale di Sicilia - afferma il Presidente dell'AAP - è costellato da molti banchi con una bio-diversità incredibile, praticamente la nursey del Mediterraneo, in quanto qui si riproducono moltissime specie di pesci, di grandi cetacei ed elasmobranchi. Tempo fa al Ministero dell'Ambiente è arrivata una istanza di richiesta di ricerca dalla società petrolifera Audax Energy, proprio sui banchi del Canale di Sicilia, alla quale abbiamo posto una ferrea opposizione. Entro pochi giorni dovremmo avere la risposta dal Ministero, riguardo la valutazione dell'impatto ambientale delle concessioni richieste".
Anche il dott. Mancuso, d'accordo con Alberto Zaccagni, sottolinea la pericolosità delle ricerche con uso di airgun: "Onde d'urto che vanno tra i 100 ed i 500 hz - sostiene Emilio Mancuso - vengono sentite in tutto un bacino, paragonabile al nostro Mar Mediterraneo. Il Canale di Sicilia è un tratto di mare di elevatissima importanza e queste detonazioni stanno già influenzando le dinamiche comportamentali delle specie che frequentano questa zona" conclude il dott. Mancuso.
Testimonianze raccolte dall’Associazione Apnea Pantelleria, di coloro che hanno avvertito vere e proprie detonazioni subacquee nei dintorni dell’isola dove le societа petrolifere sono in cerca di petrolio.