Visualizzazione post con etichetta Avvocati. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Avvocati. Mostra tutti i post

giovedì 14 giugno 2012

Tribunale di Sciacca: le dichiarazioni degli Avvocati

La notizia della possibilità, oggi assai concreta, del "salvataggio" del Tribunale di Sciacca è stata accolta con entusiasmo e quasi come la fine di un incubo. Se da un lato appare più che positivo l'esito del rapporto della Commissione presieduta dal capo dipartimento del ministero della Giustizia, Luigi Birritteri, dall'altro bisogna attendere che lo stesso sia recepito dal ministro Cancellieri.

Resta in sospeso la questione degli Uffici della Procura, del Gip e del Gup che, secondo il rapporto, dovrebbero fare riferimento ad Agrigento.

«È già un primo risultato - dichiara l'avvocato Filippo Marciante, componente del Direttivo nazionale dell'Uoa -, ma è chiaro che l'obiettivo finale rimane quello di mantenere integra la struttura giudiziaria saccense. Dobbiamo far emergere i parametri previsti nella legge delega, quei tre parametri che calzano in modo ideale con le caratteristiche del nostro territorio».

Moderatamente ottimista l'avvocato Serafino Mazzotta, componente il direttivo nazionale degli Ordini Forensi Minori: «Tirerò un sospiro di sollievo solo quando vedrò scritto sul decreto il Tribunale di Sciacca tra i cinque che si salvano dalla soppressione. Per adesso, anche se le notizie sono migliori delle precedenti, dobbiamo rimanere nel massino livello di allerta. Sono stati riconosciuti quei parametri relativi alle carenze infrastrutturali del territorio e alla presenza della criminalità organizzata, ma rimane da comprendere il significato del trasferimento ad Agrigento del Gip e del Gup».

Anche l'avvocato Giovanni Vaccaro, membro del Consiglio Nazionale Forense, esprime parole positive: «Non vi è dubbio che si tratta di un grosso passo avanti, ma adesso bisogna evidenziare al Ministro che sarebbe deleterio allontanare gli uffici della Procura dal territorio».

lunedì 23 gennaio 2012

Liberalizzazioni: Le principali novità per la professione forense

Con il decreto sulle liberalizzazioni sono state abrogate le tariffe delle professioni regolamentate. L'Avvocato dovrà fornire al potenziale cliente tutte le informazioni utili circa gli oneri ipotizzabili per l'espletamento dell'incarico fornendo un preventivo. Il compenso per le prestazioni professionali dovrà essere pattuito per iscritto.
I neo-laureati potranno svolgere il tirocinio o la pratica, finalizzati all'iscrizione negli albi professionali, nel corso dell'ultimo biennio di studi per il conseguimento del diploma di laurea specialistica o magistrale.

E' quanto prevede il decreto sulle liberalizzazioni approvato dal Consiglio dei ministri nella riunione del 20 gennaio 2012, il quale ha modificato le professioni regolamentate.

Di seguito il testo dell’Art.9 - Disposizioni sulle professioni regolamentate:
  1. Sono abrogate le tariffe delle professioni regolamentate nel sistema ordinistico.
  2. Ferma restando l'abrogazione di cui al comma 1, nei caso di liquidazione da parte di un organo giurisdizionale, il compenso di professionista è determinato con riferimento a parametri stabiliti con decreto del ministro vigilante.
  3. Il Compenso per le prestazioni professionali è pattuito per iscritto al momento del conferimento dell'incarico professionale. Il professionista deve rendere noto al cliente il grado di complessità dell'incarico, fornendo tutte le informazioni utili circa gli oneri ipotizzabili dal momento del conferimento alla conclusione dell'incarico e deve altresì indicare i dati della polizza assicurativa per i danni provocati nell'esercizio dell'attività professionale. In ogni caso la misura del compenso, previamente resa nota al cliente con preventivo scritto, deve essere adeguata all'importanza dell'opera e va pattuita in modo onnicomprensivo. L'inottemperanza di quanto disposto nel presente comma costituisce illecito disciplinare del professionista.
  4. Sono abrogate le disposizioni vigenti che per la determinazione del compenso del professionista, rinviano alle tariffe dì cui al comma 1.
  5. La durata del tirocinio previsto per l'accesso alle professioni regolamentate non potrà essere superiore a diciotto mesi e per i primi sei mesi, potrà essere svolto, in presenza di un'apposita convenzione quadro stipulata tra i consigli nazionali degli ordini e il ministro dell'Istruzione, università e ricerca, in concomitanza col corso di studio per il conseguimento della laurea di primo livello o della laurea magistrale o specialistica. Le disposizioni del presente comma non si applicano alle professioni sanitarie per le quali resta confermata la normativa vigente.
  6. All'articolo 3, comma 5, del decreto legge 13 agosto 2011, n. 138, convertito con modificazioni dalla legge 14 settembre 2011, n. 148, sono apportate le seguenti modificazioni: a) alla lettera c), il secondo, terzo e quarto periodo sono soppressi; b) la lettera d) è soppressa.

giovedì 12 gennaio 2012

Menfi, Giudice di Pace: ufficio a rischio chiusura

Figura chiave per numerosi cittadini che lo sommergono delle richieste più impensate, il giudice di pace di Menfi rischia di scomparire nel 2012 per il ridimensionamento, previsto dal precedente Governo e portato avanti dall'attuale, di tutti gli uffici giudiziari delle sezioni distaccate. E' la conseguenza della legge 14 settembre 2011 n. 148 o meglio conosciuta come «riforma giudiziaria».
L'unica possibilità di sopravvivenza è demandata ai Comuni che dovrebbero accollarsi tutte le spese, gestionali e del personale amministrativo. A Menfi, nell'attuale ufficio, oggi operano: un cancelliere, un operatore giudiziario, un ausiliario.

Il sindaco di Bivona, Giovanni Panepinto (PD), sceso sul piede di guerra già da molto tempo, ha dichiarato che manterrà in vita il proprio ufficio. Cosa succederà a Menfi ?!?


La lettera dell'avvocato Giuseppe Avona


Avv.ti con Studi nei Comuni di:
Menfi - Santa Margherita di Belice - Sambuca di Sicilia - Montevago

Ai Sigg.ri Sindaci dei Comuni di:
Menfi - Santa Margherita di Belice - Sambuca di Sicilia - Montevago -

Menfi li 09.01.2012

I sottoscritti Avv.ti, considerato che la Legge delega al Governo per la riorganizzazione della distribuzione sul territorio degli Uffici Giudiziari (art. 1 bis) prevede alla lettera L) la riduzione degli Uffici del Giudice di Pace dislocati in sede diversa da quella circondariale; Che alla lettera O) del suddetto articolo prevede che, entro 60 giorni dalla pubblicazione degli Uffici di Giudice di Pace da sopprimere, gli Enti locali interessati possono richiedere ed ottenere il mantenimento degli Uffici del Giudice di Pace con competenza sui rispettivi territori, facendosi integralmente carico delle spese di funzionamento ed erogazione del servizio di Giustizia, ivi incluso il fabbisogno di personale amministrativo che sarà messo a disposizione dagli enti medesimi, con la presente chiedono ai rispettivi Sindaci di attivarsi al fine di mantenere in essere l´Ufficio del Giudice di Pace di Menfi, che allo stato offre un locale idoneo al fabbisogno.