domenica 26 marzo 2017

Sciacca, Tribunale efficiente anche con pochi giudici

Piccolo, ma assai efficiente. Tre anni fa, in occasione dell’ultima revisione delle circoscrizioni giudiziarie, si è salvato per il rotto della cuffia, ma secondo la ricerca condotta da Fabio Bartolomeo, direttore del servizio statistica del ministero della Giustizia e rappresentante italiano presso la Cepej, la commissione per l’efficienza della giustizia del Consiglio d’Europa, il Tribunale di Sciacca è al quarantatreesimo posto in Italia e primo in Sicilia per efficienza nel settore civile.
Primo in Sicilia per il settore civile e in particolare negli affari contenziosi, pur avendo una scopertura di organico del 30 per cento.
Lo studio, al quale ha dedicato ampio spazio il quotidiano economico “Il Sole 24 Ore”, prende in considerazione il settore civile e in particolare gli affari contenziosi, ovvero quelli più complessi da un punto di vista procedurale trattati dai 140 tribunali d’Italia fino al primo gennaio scorso. A questi processi sono stati applicati più parametri: l’anzianità dell’arretrato, i tempi delle cause, il rapporto tra tutte le cause definite e iscritte, la copertura degli organici. Ed a proposito di quest’ultimo parametro Sciacca si candida a fare ancora meglio, scalando ulteriori posti di questa classifica. Il risultato, infatti, è stato ottenuto con una scopertura dell’organico dei giudici del 30 per cento. È così anche oggi, ma entro qualche mese la situazione cambierà radicalmente.

A Sciacca, infatti, stanno per arrivare il nuovo presidente del tribunale e due mot, i magistrati di prima nomina, già impegnati nel tirocinio. Il loro arrivo coprirà i posti vacanti e riporterà a dieci il numero dei magistrati impegnati nell’ufficio giudiziario. Per quanto riguarda il presidente la quinta commissione del Consiglio superiore della magistratura ha già indicato al plenum Antonio Tricoli, di 62 anni , di Palermo, ispettore al ministero della Giustizia. I mot assegnati a Sciacca sono, invece, Paolo Fusaro, di Milano, dove sta svolgendo il tirocinio, e Valentina di Castellammare del Golfo, impegnata, attualmente, nel tirocinio, al Tribunale di Palermo.

Quando, a ottobre dello scorso anno, Andrea Gemma ha lasciato la guida del Tribunale di Sciacca per assumere la funzione di Presidente del Tribunale di Trapani, ha evidenziato che, sulla base dei dati del 2015, l’ufficio nelle statistiche ministeriali era al terzo posto a livello nazionale per la riduzione delle cause ultratriennali. Anche con un organico di giudici ridotto il Tribunale di Sciacca non ha mai abbassato la media e questo nonostante un 25 per cento di scopertura anche del personale amministrativo. I procedimenti in corso nel settore civile al 31 dicembre 2016 sono 2.431 e solo il 7 per cento ultratriennali. La durata media, in giorni, è di 676. Un altro dato messo in luce dalla ricerca è una “territorialità” dell’efficienza.

Nella parte alta della classifica si trovano soprattutto tribunali del nord Italia. Sciacca, però, si difende molto bene visto che si trova al quarantatreesimo posto e che sono quasi cento gli uffici giudiziari, molti anche nel nord Italia, che stanno più indietro in classifica rispetto al presidio giudiziario saccense che, dati alla mano, negli ultimi 15 anni, quando si è posto il problema della revisione delle circoscrizioni, ospitandi ministri e sottosegretari della Giustizia, ha sempre ottenuto apprezzamento per il lavoro che viene portato avanti. E la conferma dell’ufficio è scaturita anche dal lavoro che viene portato avanti. In occasione dell’ultima revisione si sono svolte in città anche una serie di manifestazioni e pure quella con una grande catena umana che ha abbracciato il palazzo di giustizia, nel quale, ormai da anni, si svolgono anche importanti processi di mafia. E nel territorio di competenza dell’ufficio giudiziario, anche dalle più recenti indagini, si evidenzia una forte presenza della criminalità organizzata.  

G. P. – GdS 26/03/2017

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