L'assise civica, convocata lunedì scorso in forma straordinaria ed urgente, prevedeva la trattazione dell'unico punto posto all'ordine del giorno dei lavori per affrontare la questione relativa alla "costituzione della Società Consortile per azioni per la regolamentazione del servizio di gestione rifiuti, ATO numero 11, denominato Agrigento Provincia Ovest".
Argomento scottante quello della costituzione delle 10 nuove società Srr (una per ogni provincia, più una per le isole minori), consorzi tra Comuni e
Provincie sotto il controllo della Regione, che di fatto dovrebbero
sostituire i vecchi 27 ATO, su cui grava un accumulo di debiti che supera il miliardo di euro e un peggioramento del servizio. Verranno messi in
liquidazione da commissari appositamente nominati e al loro posto
subentreranno le Srr con un territorio più vasto da gestire.
Le nuove Società di regolamentazione del servizio di raccolta dei rifiuti sono basate principalmente sulla logica del risparmio. Ma c'è chi, come nel caso del Comune di Menfi, vuole continuare a gestire in house il servizio di raccolta così come fa con l'acqua.
Le nuove Società di regolamentazione del servizio di raccolta dei rifiuti sono basate principalmente sulla logica del risparmio. Ma c'è chi, come nel caso del Comune di Menfi, vuole continuare a gestire in house il servizio di raccolta così come fa con l'acqua.
L'ufficio legale del Comune, così come è stato deliberato, ha già avviato l'opposizione in tutte le forme, senza escludere, qualora ce ne
fossero gli estremi, di arrivare alla denuncia del commissario per abuso
di potere.
La
nomina del commissario, infatti, pare potrebbe
essere illegittima, in quanto, secondo il TAR, non si possono fare
nomine in presenza di decadenza del governo e l'intento del Comune di
Menfi è proprio quello di impugnare l'atto di nomina del commissario.
Nessun commento:
Posta un commento