Non sono valide le multe fatte da vigili in borghese o che fanno le contravvenzioni anche quando non sono in orario di servizio. La seconda sezione della Corte di Cassazione, con la sentenza numero 5771, ha confermato l’annullamento, disposto dal Giudice di pace di Reggio Emilia, di una contravvenzione ricevuta da una donna per divieto di sosta da un vigile nel suo giorno libero. Il giudice, infatti, aveva ritenuto illegittima la multa rilevando che, in base al Codice della strada, gli agenti preposti alla regolazione del traffico e gli organi di polizia stradale devono essere visibili a distanza mediante l’uso di appositi capi di vestiario o di uniforme, mentre nel caso di specie, la contravvenzione era stata accertata da un agente in abiti civili, fuori dal servizio di vigilanza e che si trovava a bordo della propria autovettura.
Contro tale decisione aveva presentato ricorso in Cassazione il Comune di Reggio Emilia, il quale sosteneva invece che gli agenti di polizia municipale sono sempre in servizio senza limiti di tempo quando svolgono altre funzioni indipendentemente dal fatto che indossino o meno l’uniforme. Di conseguenza, al momento dell’accertamento dell’infrazione in questione l’agente era legittimato alla redazione del verbale opposto in quanto rivestiva la qualifica di agente di polizia stradale e non aveva l’obbligo di indossare la divisa. Di diverso avviso la Suprema Corte che ha confermato il verdetto del Giudice di pace, osservando che il vigile al momento dell’infrazione contestata non rivestiva la qualifica di agente della Pg, come invece sostenuto dal Comune.
A seguito di suddetta sentenza, il Codacons, l’Associazione dei consumatori, ritiene che gli agenti non potrebbero fare imboscate, nascondersi dietro gli alberi o piazzare gli autovelox e poi andarsene a prendere un caffè. Dovrebbero, invece, essere visibili accanto all’autovelox ed in divisa. Il caso esaminato dalla Corte di Cassazione riguardava un agente non in servizio, ma il Codacons sostiene che questo concetto si possa applicare anche ai vigili in borghese, nascosti dietro agli alberi o addirittura assenti. Pertanto, l’Associazione invita i consumatori multati da vigili fantasma a presentare ricorso al Giudice di pace competente.
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giovedì 6 marzo 2008
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Non valide le multe elevate da vigili in borghese
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