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domenica 8 gennaio 2012

Pdl+Udc di nuovo insieme? Forse sì. Occhio a Palermo

In questa fase di grande sobrietà della politica, per capire quello che si muove sotto il velo della solidarietà nazionale bisogna fermarsi un attimo e farsi un giro in qualche piccola realtà politica territoriale. In questo senso, uno dei migliori contesti da studiare per capire cosa si muove dietro le quinte del clima di unità nazionale è quello che si sta materializzando in Sicilia, e in particolare quello che si sta materializzando a Palermo in vista della prossima campagna elettorale per le comunali.

E dalle parti del centrodestra, in effetti, sta succedendo qualcosa di interessante: sta succedendo che proprio nella regione in cui il Pdl berlusconiano ha offerto agli osservatori i primi segnali di difficoltà (due anni fa, per dire, il Pdl, nella regione del famoso 61 a 0 di Forza Italia, fu estromesso nel terzo rimpasto della giunta Lombardo) oggi il Pdl sta provando a fare la stessa cosa che sta tentando a livello nazionale il segretario (siciliano) del partito Angelino Alfano: stringere un patto con l’Udc e lavorare su un progetto comune.

Ebbene, in Sicilia, a Palermo, quel progetto comune esiste: Pdl e Udc, dopo anni di grande diffidenza, stanno provando nuovamente a dialogare e stanno cercando in particolare di trovare un candidato buono da poter appoggiare insieme in modo coerente. Al momento la persona giusta potrebbe essere il rettore Roberto Lagalla, ma di sicuro se in Sicilia il riavvicinamento tra Pdl e Udc (che tra l’altro in questo modo uscirebbe dal terzo polo, che proprio in Sicilia aveva mosso i suoi primi passi) dovesse concretizzarsi la notizia non potrebbe che far piacere a tutti coloro che nel resto d’Italia sognano di poter mettere sempre più a fuoco un nuovo centrodestra ispirato al modello del Ppe (Partito Popolare Europeo).

Fonte: ilfoglio.it

mercoledì 28 dicembre 2011

Sicilia, Udc esce dalla Giunta Lombardo

Il governo regionale siciliano, guidato da Raffaele Lombardo, perde il supporto dell'Udc dopo l'annuncio delle dimissioni da parte del professore Andrea Piraino dalla carica di assessore regionale per le Politiche familiari e sociali. "L'Udc siciliano - ha deliberato all'unanimità il coordinamento regionale del partito di Casini -, ritiene conclusa la collaborazione con questo governo regionale la cui maggioranza politica appare debole e poco coesa per affrontare con efficacia le dure prove che nel 2012 il Paese e la Regione saranno chiamate ad sostenere. Vi è bisogno di una fase politica nuova per affrontare le emergenze dettate dalla crisi economica e sociale che sta scuotendo il Paese, il Sud e la Sicilia".

Dal canto suo Raffaele Lombardo ha definito "stimolante" la posizione assunta deall'Udc "perchè - ha detto il governatore - costringe ad avviare una fase nuova, di cui forse non si era colta l'importanza e l'urgenza". Carmelo Briguglio, coordinatore regionale di Fli in Sicilia, si mostra invece ottimista e non dichiara affatto conclusa l'alleanza con l'MpA.

L'Udc siciliano ha mollato il governo Lombardo perchè vuole sostituire gli assessori tecnici con assessori politici oppure vi è, forse, il tentativo di rifare l’alleanza col Pdl?
Mi dilungo un pò sull'ultima perplessità.
Un'accordo simile, nelle prossime amministrative di Palermo, garantirebbe buone chance di successo visto che il principale avversario - il centrosinistra - si continua a mostrare profondamente diviso.


A livello nazionale, invece, la mia ipotesi trova fondatezza nelle stesse parole di Berlusconi che, in una sua dichiarazione, si dice possibilista sull'ipotesi di una nuova intesa: "Noi abbiamo prospettivamente a cuore un accordo con l'Udc, che ha elettori moderati, cattolici e che sta con noi nei Popolari europei ed è in quella direzione che concentreremo i nostri sforzi per trovare un accordo".

La storia, del resto, ci insegna che in politica tutto è possibile.

sabato 17 dicembre 2011

Menfi, Michele Botta aderisce all'UdC

Oggi pomeriggio, sabato 17 dicembre, alle ore 17.00, a Sciacca, presso la sala convegni del “Grand Hotel delle Terme”, alla presenza del sen. Gianpiero D’Alia, Coordinatore regionale del Partito di Pier Ferdinando Casini e Presidente del Gruppo UDC al Senato, e del Segretario provinciale di Agrigento, Lillo Firetto, nel corso di una Conferenza Stampa, Botta ufficializzerà la sua adesione all’Udc.

Botta, medico, sindaco della cittadina di Menfi dal 2008, nel corso della Conferenza Stampa illustrerà le ragioni della sua scelta politica.

giovedì 22 settembre 2011

Menfi, Giuseppe Romano nominato coordinatore cittadino dell'Udc

Si vanno sempre più delineando i quadri dirigenziali del partito di Pier Ferdinando Casini in provincia di Agrigento. Il coordinamento provinciale dell’Udc ha nominato tre nuovi coordinatori cittadini in altrettanti Comuni della Provincia di Agrigento: Menfi, Aragona e Caltabellotta.

Si tratta di Giuseppe Romano, ragioniere commercialista di Menfi, attuale consigliere comunale, già vicesindaco della cittadina ed ex assessore provinciale dal 2005 al 2007 allo sviluppo economico con la Giunta di Enzo Fontana;
Antonino Caci, libero professionista quarantenne che dovrà reggere le sorti del Partito ad Aragona;
Rino Granillo, funzionario di un Istituto di Credito e attuale Consigliere Comunale di Caltabellotta, nominato coordinatore cittadino di Caltabellotta.

mercoledì 13 ottobre 2010

Massoneria Menfi: Romano, la crisi politica è gestita dalle logge

A Menfi le logge massoniche stanno condizionando le scelte politiche.

In una trasmissione di approfondimento giornalistico, condotta in studio dal giornalista Toni Fisco sull'emittente Tele Radio Sciacca, uno dei due ospiti in studio, il consigliere comunale dell'Udc Giuseppe Romano ha dichiarato che il Comune di Menfi è in mano alla massoneria. Romano nel corso della trasmissione ha dichiarato: “Ed è noto, anche dalle cronache giornalistiche, che a Menfi ci sono logge massoniche che pensano di poter gestire la cosa pubblica appartenendo più o meno ad un determinato gruppo o ad una determinata loggia".


Il sindaco di Menfi, dott. Michele Botta risponde agli attacchi e dirama un comunicato:

Le gravi affermazioni circa la mancanza di libertà nelle scelte politico-amministrative che si sono evidenziate nel servizio giornalistico curato dal dott. Fisco a seguito delle dichiarazioni del consigliere comunale Romano, offendono gravemente l’immagine della città di Menfi e la democraticità delle scelte dei cittadini e dei loro rappresentanti istituzionali. Agli onesti cittadini di Menfi preannuncio che l’immagine e l’onorabilità della nostra città verrà tutelata in tutte le sedi competenti.

Per quanto mi riguarda, posso affermare, senza tema di smentita, di non appartenere a nessuna loggia massonica nè tantomeno di averne subito alcuna influenza.

Le trattative politiche, piaccia o no, sono avvenute sempre alla luce del sole presso sedi istituzionali ed alla presenza dei rappresentanti dei cittadini democraticamente eletti. Ribadisco che non sono intenzionato a subire alcuna pressione esterna nè tantomeno minacce di nessun genere.
La mia interezza morale è al di sopra di ogni sospetto e non può essere infangata da inverosimili azioni di dossieraggio"
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lunedì 5 luglio 2010

Grigoli: le trame tra mafia e politica

'Francesco Regina (di Alcamo, poi eletto deputato all'Ars nelle file dell'Udc. ndr) alle elezioni regionali del 2006 venne nel mio ufficio e chiese voti'.

Lo ha detto oggi Giuseppe Grigoli (gestore del marchio Despar per Palermo, Trapani ed Agrigento e per questo soprannominato il “re dei supermercati), imputato di associazione mafiosa, assieme al superlatitante Matteo Messina Denaro (di cui sarebbe il braccio destro economico-finanziario) dinanzi ai giudici del tribunale di Marsala. «Regina venne a trovarmi in compagnia di un fratello di Totò Cuffaro», ha aggiunto Grigoli, che non ha saputo indicare il nome del congiunto dell'ex governatore. «Era un tipo chinotto (tarchiato ndr)».
Grigoli ha riferito al collegio giudicante di aver risposto a Regina e al fratello del presidente Cuffaro di essersi già «impegnato a sostenere la candidatura di Vincenzo Lo Re». Parlando sempre di rapporti con esponenti politici l'imputato ha detto di aver incontrato una volta a Palermo il governatore Cuffaro e di aver ricevuto da questi la proposta «di inserire nel mio gruppo (commerciale, ndr) prodotti vinicoli della sua famiglia».

L’ex deputato regionale Francesco Regina venne eletto nel 2006 all’Ars con la lista ‘Aquilone’ del governatore Cuffaro. Nel settembre del 2008, non rieletto, fu chiamato dall’assessore Pippo Gianni a ricoprire l’incarico di capo della segretaria tecnica dell’assessorato regionale all’Industria. Sempre nel 2008 è stato nominato – incarico che mantiene tutt’oggi – assessore al Territorio della Provincia regionale di Trapani. A nominarlo fu il presidente Mimmo Turano, pure lui ex deputato regionale dell’Udc.