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mercoledì 17 agosto 2011

La manovra arriva in senato, solo 11 senatori presenti


Mercoledì 17 Agosto 2011. Si mostra così l'aula di palazzo Madama nel giorno in cui la manovra approda in Senato. Con appena undici (su 321) senatori presenti, così ripartiti: 4 del Pdl, 2 dell'Idv, 3 del Pd, 1 del Terzo polo, la seduta dura solamente sei minuti.

Eppure l'assemblea era stata convocata per incardinare la manovra economica da 45 miliardi di euro, un tema abbastanza delicato soprattutto in questi mesi dove non si parla più di sola recessione ma di una vera crisi economica mondiale.

Le dichiarazioni dei pochissimi parlamentari presenti: "Sono amareggiato", dice allargando le braccia Giacomo Santini del Pdl. "E' vero che si trattava di una seduta tecnica - aggiunge - ma mi aspettavo che in un momento del genere, mentre si chiedono sacrifici a tutti, la politica desse una risposta diversa. Io sono venuto da Trento, non capisco perché gli altri non siano potuti venire. In altri tempi questo non sarebbe successo. Quando vedo immagini così mi pento di essere entrato in politica", aggiunge.

Polemico anche Stefano Pedica, senatore dell'Idv secondo cui "era necessario che oggi fossimo in tanti, per dare un segnale. E credo che il presidente Schifani sarebbe dovuto essere qui a presiedere".

"Oggi c'era da approvare solo un atto formale - conclude Alberto Giorgetti, l'esponente del governo presente in aula - però forse sarebbe stato meglio vedere più senatori. Comunque ciascuno ha la sua sensibilità...".

I presenti in aula: Oltre al presidente di turno Chiti, erano in aula quattro esponenti pidiellini: Giacomo Santini, Paolo Barelli, Cinzia Bonfrisco e Raffaele Fantetti; tre del Pd, Mariangela Bastico, Lionello Cosentino e Carlo Pegorer; due dell’Idv, Stefano Pedica e Luigi Li Gotti, e una senatrice del Terzo Polo, Maria Ida Germontani.