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domenica 8 luglio 2012

Il Tribunale di Sciacca è nella lista delle 37 strutture giudiziarie che verranno soppresse

Ciò che sembrava un rischio è diventato, di colpo, una cruda realtà: la soppressione del Tribunale di Sciacca.

Il Consiglio dei ministri ha approvato il Piano della nuova geografia giudiziaria, o come si preferisce, il decreto «taglia tribunalini». Nella lunga lista dei 37 Tribunali c'è quello di Sciacca, che verrà accorpato ad Agrigento.

Vengono salvati quei Tribunali che invece hanno un numero di magistrati maggiore di 20. Sciacca non arriva a 15. Solo una questione di numeri.

Le reazioni nel mondo dell’avvocatura sono inequivocabili. L’avvocato Filippo Marciante, componente dell’ufficio di segreteria dell’Organismo Nazionale dell’Avvocatura, dice: «Ritengo sconcertante ed inaccettabile l’esito che ha avuto l’iter di approvazione da parte del Consiglio dei ministri del provvedimento di soppressione dei Tribunali minori, in quanto il confuso e contraddittorio atteggiamento del ministro Paola Severino non può essere giustificato, come lei ha affermato, dalle pressioni ricevute dalla politica, a cui il ministro addebita una totale incapacità di trovare compromessi sulla manovra. Per quanto ci riguarda, già ieri è stata convocata d’urgenza la giunta dell’Oua per adottare tutti quei provvedimenti tesi a far ritornare sui suoi passi il ministro, e per adottare iniziative mirate all’impugnazione del provvedimento che riteniamo illegittimo perché non rispecchia i criteri previsti nella legge delega».

Per il presidente della Camera Penale di Sciacca, avvocato Paolo Imbornone, «tutti gli sforzi e le iniziative assunte per scongiurare la soppressione del Tribunale non hanno avuto il necessario sostegno». Duro il commento dell’avvocato Serafino Mazzotta, componente del Coordinamento Nazionale Ordini Forensi Minori: «Adesso si scopre l’amara verità. L’ho detto e ripetuto diverse volte, ma sono stato additato di pessimismo. Purtroppo, avevo ragione. Ma la politica dov’è adesso? ».

La scure del governo si sta abbattendo su Sciacca, ma in Sicilia è stato confermato che non risparmierà Caltagirone (accorpato a Catania), Nicosia (a Enna), Mistretta (a Patti) e Modica (a Ragusa). Salvato Marsala, perché, ha detto il ministro, «si stanno celebrando processi importanti».

Personale ed attività del Tribunale di Sciacca
Attualmente, l’organico del Tribunale è costituito da 80 dipendenti, compresa la Procura. La struttura giudiziaria serve un bacino di utenza di 123.000 abitanti spalmati in 15 Comuni. Sono 10 i magistrati giudicanti e 4 i magistrati inquirenti. In un anno il Tribunale saccense ha definito, nel settore civile, 451 procedimenti di contenzioso, 65 separazioni consensuali, 56 separazioni giudiziali, 33 divorzi consensuali, 15 divorzi giudiziali, 1.005 di lavoro, 405 esecuzioni mobiliari, 100 esecuzioni immobiliari, 30 fallimenti. Nel settore penale, 1132 procedimenti tra Gip e Gup, 1856 verso ignoti, 615 procedimenti in dibattimento monocratico, 17 in collegiale. In Procura, il 77,35 per cento delle sentenze accoglie la tesi dell’accusa, cioè 1742 condanne su 2252 sentenze.
La Procura nell’ultimo triennio ha lavorato senza trascinare arretrati nonostante abbia sofferto la mancanza di sostituti in numero consistente. Il procedimento medio è di 224 giorni, quasi quanto la durata delle indagini.

giovedì 14 giugno 2012

Tribunale di Sciacca: le dichiarazioni degli Avvocati

La notizia della possibilità, oggi assai concreta, del "salvataggio" del Tribunale di Sciacca è stata accolta con entusiasmo e quasi come la fine di un incubo. Se da un lato appare più che positivo l'esito del rapporto della Commissione presieduta dal capo dipartimento del ministero della Giustizia, Luigi Birritteri, dall'altro bisogna attendere che lo stesso sia recepito dal ministro Cancellieri.

Resta in sospeso la questione degli Uffici della Procura, del Gip e del Gup che, secondo il rapporto, dovrebbero fare riferimento ad Agrigento.

«È già un primo risultato - dichiara l'avvocato Filippo Marciante, componente del Direttivo nazionale dell'Uoa -, ma è chiaro che l'obiettivo finale rimane quello di mantenere integra la struttura giudiziaria saccense. Dobbiamo far emergere i parametri previsti nella legge delega, quei tre parametri che calzano in modo ideale con le caratteristiche del nostro territorio».

Moderatamente ottimista l'avvocato Serafino Mazzotta, componente il direttivo nazionale degli Ordini Forensi Minori: «Tirerò un sospiro di sollievo solo quando vedrò scritto sul decreto il Tribunale di Sciacca tra i cinque che si salvano dalla soppressione. Per adesso, anche se le notizie sono migliori delle precedenti, dobbiamo rimanere nel massino livello di allerta. Sono stati riconosciuti quei parametri relativi alle carenze infrastrutturali del territorio e alla presenza della criminalità organizzata, ma rimane da comprendere il significato del trasferimento ad Agrigento del Gip e del Gup».

Anche l'avvocato Giovanni Vaccaro, membro del Consiglio Nazionale Forense, esprime parole positive: «Non vi è dubbio che si tratta di un grosso passo avanti, ma adesso bisogna evidenziare al Ministro che sarebbe deleterio allontanare gli uffici della Procura dal territorio».

lunedì 11 giugno 2012

Tribunale di Sciacca "quasi in salvo". Depotenziato l'uffico della Procura

Si apre solo un piccolo spiraglio positivo per la permanenza del tribunale di Sciacca. Secondo fonti bene accreditate del Ministero della Giustizia, la struttura giudiziaria saccense è tra le cinque dell'intera penisola, due delle quali in Sicilia, che potrebbero evitare la totale soppressione e l'accorpamento con il tribunale capoluogo di provincia.

Il «salvataggio» (?) emerge dalla relazione della Commissione di valutazione dei criteri di razionalizzazione dei cosiddetti tribunali minori, contenuti nella legge delega del governo, presieduta dal capo dipartimento del ministero della Giustizia, Luigi Birritteri. Dalla relazione, trasmessa l'altro ieri al Ministro e da ieri all'esame della commissione giustizia, emergono le specificità del territorio di competenza del tribunale di Sciacca, ovvero il forte radicamento della criminalità organizzata e la vicinanza con territori che sono lo zoccolo duro degli attuali vertici dell'organizzazione mafiosa.

In virtù di questa non indifferente peculiarità, gli uffici giudiziari di Sciacca, insieme alle analoghe strutture di Caltagirone, Lamezia Terme, Castrovillari e Chiavari, non verrebbero indicate nella relazione tra quelle da «tagliare» nel programma di revisione della geografia giudiziaria dettata dalla legge delega del governo prevede, infatti, che i cosiddetti tribunali minori, non coincidenti cioè con le città capoluogo di provincia, vengano soppressi. Birritteri, nella relazione avrebbe posto in evidenza il solo (?) accorpamento della Procura con il coincidente ufficio della città capoluogo, che non determina la totale soppressione, ma il trasferimento ad Agrigento degli uffici del Procuratore capo, di Gip e Gup.

In sostanza, secondo la relazione della Commissione di valutazione dei criteri di razionalizzazione dei cosiddeti tribunali minori, il Tribunale di Sciacca, con il trasferimento ad Agrigento degli uffici del Procuratore capo, di Gip e Gup, diventerà una sede distaccata di Agrigento.

mercoledì 30 maggio 2012

Circoscrizioni Giudiziarie: riforma o sfascio?


Oggi una nota del Coordinamento Nazionale degli Ordini Forensi Minori a firma dell'avvocato Serafino Mazzotta sulla riforma delle circoscrizioni giudiziarie:
Accentratori metropolitani e poteri forti ci accusano di resistenze campanilistiche perché ci opponiamo alla chiusura dei Tribunali delle città che hanno la colpa di non essere province.

VOGLIAMO CHE SI SAPPIA : 

1) noi, prima che Uffici giudiziari, difendiamo territori, perché 200 città italiane e quelle dei circondari non perdano i servizi essenziali, senza i quali diventano borghi periferici;

2) i risparmi si ottengono tagliando gli enti politico-amministrativi, non i poli erogatori di servizi reali, soppressi i quali spariscono o emigrano aziende e professionalità;

3) comunque è provato che la giustizia funziona meglio negli Uffici di dimensioni ragionevoli, mentre i grandi Tribunali sono ingolfati, inaccessibili e spesso ingovernabili;

4) il servizio giustizia costa molto meno nelle sedi minori che rendono possibile il controllo e riducono per i cittadini oneri, spostamenti e burocrazia;

5) il PRINCIPIO PRIORITARIO dettato dal Parlamento con la legge delega n. 148/2011 non è la chiusura dei Tribunali, ma il RIEQUILIBRIO DI COMPETENZE tra i più sovradimensionati e quelli confinanti oggi più piccoli, nell'interesse del più corretto funzionamento, e NOI ESIGIAMO DAL GOVERNO CHE RISPETTI TALE DIRETTIVA O CHE SI FERMI IMMEDIATAMENTE;

6) queste posizioni non sono ispirate da particolarismo o campanilismo, ma dal pari diritto di tutti i cittadini, ovunque risiedano, ad un presidio di giustizia vicina e riconoscibile, non concentrata in poche mani e sedi comodamente padroneggiabili da monopoli economici, magistratuali e professionali;

7) ci dia ascolto il Presidente della Repubblica (che è anche Presidente del CSM), perché unità nazionale significa anche uguali diritti dei cittadini, che vivono e lavorano e pagano in tutte le città, capoluoghi e non capoluoghi (tanto più mentre si proclama di voler sopprimere le province!).

SIAMO E SEMPRE SIAMO STATI PRONTI AL DIBATTITO IN TUTTE LE SEDI!

sabato 10 marzo 2012

Nasce il comitato civico “No alla chiusura del tribunale”

Sciacca - L'8 marzo 2012 decine di associazioni si sono riunite presso il Pub Vittorio Emanuele per discutere circa la paventata chiusura del Tribunale di Sciacca. La partecipazione è stata sentita e forte. Moltissimi interventi hanno delineato il quadro fosco che si verrebbe a creare se il nostro Tribunale venisse chiuso: dalla perdita di un essenziale presidio di legalità per un comprensorio vasto e delicato, ai terribili disagi che comporterebbero gli spostamenti verso il Tribunale di Agrigento data la disastrata viabilità di questa parte di Sicilia, ai terribili contraccolpi economici che scaturirebbero dall’eliminazione del larghissimo indotto che ruota attorno al Tribunale.

Le associazioni e i sindacati presenti hanno quindi deciso di costituire il Comitato Civico NO ALLA CHIUSURA DEL TRIBUNALE, che affiancherà e sarà sinergico al già esistente Comitato Istituzionale che in questi mesi sta effettuando una strenua lotta per la salvaguardia di questo essenziale presidio di legalità.

E’ emersa da parte di tutti la necessità di lanciare un segnale forte di partecipazione popolare per dare supporto alla lotta per la salvaguardia del nostro comprensorio, quindi il Comitato indirà una manifestazione per sabato 17 marzo 2012 ore 10.00 che coinvolgerà i Cittadini, Le Associazioni, i Sindacati, i Movimenti e le Istituzioni di tutto il territorio per ribadire con forza che il Tribunale di Sciacca non va assolutamente chiuso.