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mercoledì 23 maggio 2012

In memoria di Giovanni Falcone

Giovanni Falcone (Palermo, 18 maggio 1939 – Palermo, 23 maggio 1992)

"La mafia non è affatto invincibile; è un fatto umano e come tutti i fatti umani ha un inizio e avrà anche una fine. Piuttosto, bisogna rendersi conto che si può vincere non pretendendo l'eroismo da inermi cittadini, ma impegnando in questa battaglia tutte le forze migliori delle istituzioni." 
(Giovanni Falcone)


Ventesimo anniversario della strage di Capaci, in cui morirono il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e tre agenti Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro.

sabato 27 agosto 2011

A Sambuca di Sicilia si parlerà di Giovanni Falcone e antimafia


La chiesa del Rosario, domenica 28 agosto, ospitera' a Sambuca di Sicilia (Ag) l'iniziativa "Perchè mi chiamo Giovanni", per raccontare ai ragazzi la lotta alla mafia e gli uomini dello Stato, attraverso la vita di Giovanni Falcone.Verra' proiettato il docu-fiction "Io ricordo", di Ruggero Gabbai.

Al termine della proiezione, Giovanni Di Leo, sostituto procuratore della Dda di Caltanissetta, parlera' di Falcone assieme a Francesco Nuccio, capo della redazione siciliana dell'ANSA.
Fonte: ansa.it

Clicca qui per vedere il trailer ufficiale di "Io Ricordo", regia di Ruggero Gabbai per Indiana Production e Fondazione Progetto Legalità Paolo Borsellino.

lunedì 23 maggio 2011

Giovanni Falcone: l’anniversario della strage di Capaci

Cade oggi il XIX anniversario della strage di Capaci in cui persero tragicamente la vita il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e Antonio Montinaro, Vito Schifani e Rocco Di Cillo, i tre agenti della scorta.

Numerose sono oggi le manifestazioni per ricordare la figura di uno dei giudici, insieme a Paolo Borsellino e tanti altri, che per combattere la mafia e “Cosa Nostra” persero tragicamente la vita solo per essere stati uomini fedeli allo Stato.
Quasi tutte le Istituzioni saranno infatti in piazza oggi per dimostrare affetto al magistrato da parte del mondo dello Stato e soprattutto di cittadini comuni.

Intanto sono già in arrivo al porto di Palermo le navi della legalità, una partita da Civitavecchia e l’altra da Napoli, con a bordo numerosi ragazzi provenienti da tutta Italia.
Nell'anniversario dell'Unità d'Italia – afferma il procuratore antimafia, Piero Grasso – dobbiamo essere tutti uniti e come un'armata di pace conquistare la Sicilia”.

Nell'aula bunker del carcere palermitano dell'Ucciardone (dove si svolse il Maxiprocesso) è previsto il dibattito “Giovanni e Paolo due italiani” in memoria anche del giudice Borsellino. L'evento principale dell'anniversario sarà moderato dal Direttore di Rai 150 Giovanni Minoli e si aprirà con i saluti del Procuratore Generale di Palermo Luigi Croce e del Presidente della Corte d'Appello di Palermo Vincenzo Olivieri.
Vedrà coinvolti il Presidente della Fondazione "Giovanni e Francesca Falcone" Maria Falcone, il Ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini, il Ministro dell'Interno Roberto Maroni, il Ministro della Giustizia Angelino Alfano, il Ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo, il Procuratore Nazionale Antimafia Piero Grasso, il Presidente di Confindustria Sicilia Ivan Lo Bello e le testimonianze di studenti, docenti, magistrati e rappresentanti delle Forze dell'Ordine.
Con l'occasione, sarà firmato dal Ministro Gelmini e da Don Marco Mori - Presidente del Forum degli Oratori Italiani - un Protocollo d'Intesa per promuovere l'impegno degli studenti in attività di volontariato sociale e di educazione alla legalità.

Giovanni Falcone e Paolo Borsellinodichiara la sorella di Giovanni, Maria Falcone - sono due eroi moderni con un percorso umano e professionale segnato da un altissimo senso dello Stato, la cui missione ha tracciato un crocevia fondamentale nella storia del nostro Paese. Nell'anno delle celebrazioni per i centocinquanta anni dell'Unità d'Italia, la loro memoria, più vivida che mai, accende un riflettore sui valori fondanti delle democrazie moderne. Democrazie che spesso, per raggiungere il loro compimento, si sono avvalse di uomini come loro. Uomini che hanno donato la propria vita per garantire libertà e giustizia. Che hanno saputo interpretare, con grande sensibilità, un preciso momento storico, offrendo a tutti gli italiani un contributo di amore per la propria patria. L'esempio del sacrificio di Falcone e Borsellino significa oggi fare comprendere a tutti, ma soprattutto ai giovani, quanto sia importante credere e difendere i valori della nostra Costituzione”.

martedì 22 giugno 2010

Figlio mio, ti spiego Cosa Nostra



In un film indipendente i familiari delle vittime raccontano chi erano le persone uccise per il loro impegno contro la mafia. Diretto da Ruggero Gabbai, il lungometraggio è stato realizzato per la Fondazione Progetto Legalità in memoria di Paolo Borsellino e di tutte le altre vittime della criminalità organizzata. La narrazione di Io ricordo (questo il titolo) prende il via dal 23 maggio del 2002, decimo anniversario della morte di Giovanni Falcone con un padre, (Gianfranco Jannuzzo) che spiega al figlio che quel giorno compie 10 anni, chi era il giudice antimafia. Il film (prodotto da Indiana production) è stato realizzato anche con il sostegno economico dei cittadini che condividono i progetti della Fondazione ed è stato proiettato all'Onu a New York in occasione del decennale della Convenzione di Palermo e dei Protocolli aggiuntivi sulla lotta al crimine organizzato del 2000.

Il Ministero dei Beni Culturali ha assegnato a "Io Ricordo" un riconoscimento come «Progetto speciale».