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lunedì 10 ottobre 2011

I frondisti all'attacco del Premier

Le lancette dell'orologio sembrano tornate indietro quasi ad un anno fà. Oggi come allora si tenta l'agguato a Berlusconi.
Il 14 dicembre 2010 ci provarono Fini e Casini ma il tentantivo non riuscì. Oggi sembrerebbero volerci provare i "frondisti" capeggiati da Scaiola e Pisano.

Un colpo di mano che potrebbe avvenire in occasione dei passaggi parlamentari della legge sulle intercettazioni, in aula mercoledì 12 ottobre 2011, e del decreto sviluppo previsto il prossimo 20 ottobre 2011.



Ma chi sono i "Frondisti" ?!
L' area dei frondisti nel Pdl dovrebbe esser circoscritta ad una quarantina tra deputati e senatori che si riconoscono nelle posizioni dell' ex ministro Claudio Scaiola o del presidente della commissione Antimafia Beppe Pisanu: un nucleo accusato di ribellismò o di tradimentò dai berluscones più fedeli, e guardati con diffidenza e apprensione dai vertici del Partito, a cui vanno aggiunti alcuni parlamentari della maggioranza che fanno parte di Forza Sud, del gruppo misto o dei responsabili. In tutto si tratterebbe di almeno una quarantina: 30 deputati e 10 senatori che si incontrano con discrezione e intendono dar vita ad un documento articolato da sottoporre al presidente del Consiglio in cui si chiede» un cambio di passo una scossa come ha detto ieri Scajola a Sant Vincent.

Ma non è escluso l'invito al passo indietro del Cavaliere come apertamente chiede da tempo Pisanu. Stilare la lista dei dissidenti è quasi impossibile, un pò perchè c'è un clima da caccia al nemico interno e un pò perchè questo malpancismo sotto traccia non si è ancora enucleato in qualcosa di scritto o in una corrente alla luce del sole.

Comunque i nomi che più circolano riguardano 13 deputati del Pdl con Scajola tra cui sembra ci siano Ignazio Abrignani, Roberto Antonione, Massimo Berruti, Roberto Cassinelli, Salvatore Cicu, Fabio Gava, Gaetano Pecorella, Michele Scandroglio, e 10 senatori.
Tra i nomi che sono circolati ci sarebbero i senatori Franco Orsi, Raffaele Lauro, Giuseppe Saro ma anche a Palazzo madama sono piovute smentite. Tra i "congiurati", sulla stampa sono finiti anche i nomi del presidente della commissione Esteri Lamberto Dini e l'ex presidente del Senato Marcello Pera. Entrambi hanno smentito ipotesi di congiura o atteggiamenti carbonari.

Al di là della cerchia dei parlamentari del Pdl, andrebbero ad ingrossare le file dei frondisti quattro deputati del gruppo misto fuoriusciti dal partito di Berlusconi, tra cui Mario Baccini e Santo Versace, sei deputati di Forza Sud: oltre a Gianfranco Miccichè ci sarebbero Giuseppe Fallica e Gianfranco Grimaldi.

Anche tra i responsabili di Scilipoti, che sono venuti in soccorso di Berlusconi dopo lo strappo dei finiani ci sarebbero almeno tre frondisti. A Palazzo Madama, oltre alla cerchia del Pdl ci sarebbero, tra i frondisti, i senatori di Forza Sud Adriana Poli Bortone, Roberto Centaro e Salvo Flores. Fuori dal Parlamento non mancano le voci di chi come il sindaco di Roma Gianni Alemanno, la presidente del Lazio Renata Polverini e della Lombardia Roberto Formigoni, non hanno fatto mancare le loro critiche all'esecutivo.