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giovedì 5 luglio 2012

Fondi Fas per la Valle del Belìce: strappato impegno a Lombardo

Il coordinamento dei sindaci del Belice ha ottenuto l'impegno da parte del presidente della Regione Siciliana a considerare la conclusione della ricostruzione come una delle priorità del Governo regionale. Ciò si è concretizzato in una lettera ufficiale che Lombardo ha già inviato al Ministro per la coesione territoriale, professore Barca, per la riprogrammazione dei fondi Fas 2007/2013 con i quali si potrà completare la ricostruzione della Valle del Belice.

Si tratta in totale di 450 milioni di euro, di cui 300 per l'edilizia privata e 150 per le opere pubbliche. Il coordinamento dei sindaci si era auto convocato stamattina davanti la Presidenza della Regione siciliana. «Questa - dichiarano i sindaci dell'area belicina che da anni operano ormai attraverso un apposito coordinamento - era una delle diverse ipotesi che avevamo posto sul tavolo e fa seguito ai numerosi incontri preparatori avuti nei mesi scorsi a Roma presso i Ministeri competenti che avevano posto come pregiudiziale indispensabile la destinazione di questi fondi alla ricostruzione da parte della Regione Siciliana».

L'accordo sui Fas risale al 2011, Stato e Regione decisero di utilizzare questi soldi, che all'epoca risultavano inutilizzati, per lo sviluppo, la ripresa e il rilancio economico del Belice, impiegando gran parte di queste risorse proprie per completare alcune opere. Dopo le ultime vicende e il clamoroso trasferimento degli stessi fondi per altre emergenze, c'era la consapevolezza di una colossale presa in giro. Gli amministratori della Valle hanno appreso di tale incongruenza lo scorso maggio, in occasione di un vertice romano. Oggi hanno spostato la protesta in Sicilia, aggiungendo alla storica vertenza che l'isola non ha ancora avuto la possibilità di spendere circa 700 milioni di euro relativi alla programmazione 2000-2006, che però sono sospesi in attesa di risanare il Comune di Catania o altre spese correnti, facendo perdere la possibilità di creare crescita, lavoro, indotto e soprattutto di destinarli al Belice.

Intanto, il Belice continua a tremare: la scorsa sera un altro terremoto, di magnitudo 3 della scala Ritcher, con epicentro nell'area trapanese del Belice, a Santa Ninfa, avvertito anche nella parte agrigentina. C'è un po' di apprensione, ma non ci sono allarmi circa una possibile ripresa di attività sismica.

venerdì 18 maggio 2012

Che fine hanno fatto i fondi per la ricostruzione del Belice?

«Il governo è ancora in attesa del via libera della Regione Sicilia per utilizzare 105 milioni per la ricostruzione della Valle del Belice, ma l'assessore Armao e il governatore Lombardo vorrebbero dal governo nazionale la rassicurazione che questi soldi prelevati dai fondi Fas siano solo in… prestito».

Così il sindaco di Menfi, Michele Botta, commenta l'incontro svoltosi a Roma con il dirigente del Ministero delle Infrastrutture, presenti tutti i sindaci del coordinamento della Valle del Belice che da anni fanno i viaggi di pellegrinaggio nella capitale per mettere fine al capitolo della ricostruzione. Tutti i sindaci belicini si sono sorpresi nell'apprendere nella capitale di procedure burocratiche che rallentano l'assegnazione degli ultimi fondi stanziati per i Comuni della valle.

Dai dati forniti dal Ministero, infatti, la Regione Siciliana avrebbe speso circa 500 milioni di euro provenienti dai fondi Fas per spese correnti (i forestali, i lavoratori della Gesip di Palermo: circa 50 milioni per due mesi di stipendio e altro) e non per investimenti, per i quali sono destinate queste risorse. Inoltre la Sicilia ha ancora la possibilità di spendere circa 700 milioni di euro relativi alla programmazione 2000-2006 che però sono sospesi in attesa di risanare il Comune di Catania o altre spese correnti.

La presa di posizione dei sindaci belicini va nella direzione di sollecitare la Regione a prestare maggiore attenzione ad un territorio, come quello della Valle del Belìce, che ormai da troppo tempo è in attesa di completare la ricostruzione post-terremoto e che in questo caso non avrebbe mai immaginato che a Roma gli avrebbero detto che la questione dipendeva da Palermo e che è in Sicilia la soluzione ai loro problemi.

venerdì 30 settembre 2011

Ricostruire il Belice: la Regione disponibile ad anticipare fondi Fas

La Regione siciliana e' disponibile ad anticipare sui fondi Fas le risorse necessarie per chiudere il contenzioso e avviare a conclusione il piano di sviluppo per il completamento della ricostruzione della Valle del Belice.

Lo ha annunciato oggi durante una riunione a Roma fra i capi delle segreterie tecniche dell'assessorato regionale all'Economia e del ministero delle Infrastrutture.

Il contenzioso nasce dall'omesso stanziamento, nelle ultime finanziarie nazionali, dei fondi necessari per erogare i contributi ai cittadini della Valle del Belice che disponevano gia' dei progetti esecutivi (circa 100 milioni di euro).

Allo stesso tempo non sono stati previsti i fondi per il piano di completamento della ricostruzione (circa 350 milioni di euro). Si tratta di finanziamenti di chiara competenza statale essendo legati ad una calamita' naturale, ma che ancora non sono stati erogati a distanza di anni. Per chiudere questo capitolo ora la Regione si dice disposta ad anticipare le somme a valere sui Fondi Fas assegnati alla Sicilia, a condizione che lo Stato liberi risorse aggiuntive rispetto a quelle gia' impegnate per altri progetti infrastrutturali previsti nel piano concordato con il ministro Fitto e che tali risorse possano essere utilizzate in deroga al patto di stabilita'.

"La Regione e' pronta a fare la sua parte per completare una ricostruzione che definire in ritardo e' un penoso eufemismo - commenta l'assessore regionale all'Economia, Gaetano Armao -, ma occorre che lo Stato si dimostri altrettanto attento alle esigenze belicine, non solo consentendo di finanziare quanto dovuto e inopinatamente sottratto ma ammettendo anche la deroga al patto di stabilita' per queste somme e sbloccando fondi che sono comunque destinati alla nostra Regione. Per questo motivo la prossima settimana si svolgeranno altri incontri, di natura negoziale, con il ministro per gli Affari regionali, Raffaele Fitto, e con tutti gli attori di questa vicenda".
 Fonte: siciliainformazioni.com

Dopo 43 anni dal terremoto del Belice, lo Stato ci farà avere gli ultimi agognati finanziamenti?!

venerdì 5 agosto 2011

Fondi Fas per la Sicilia. Basteranno?!

Dopo un’attesa che si è protratta dall’inizio della legislatura e a distanza di un anno dal primo annuncio la Regione Siciliana riceverà una parte delle tanto agognate risorse del Fas. Alcuni giorni fà infatti il Cipe (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica) ha dato il via libera al "Piano per il Sud".

Gli importi: per il Molise (circa 576 milioni), la Campania (oltre 1,7 miliardi), la Puglia (1,1 miliardi), Basilicata (oltre 500 milioni), Calabria e Sardegna 1 miliardo ciascuna e per la Sicilia quasi 1,2 miliardi di euro. 

Ecco nel dettaglio tutte le opere previste in Sicilia oggetto dell’intervento e la relativa somma assegnata:
Statale Ragusa – Catania: 217.712 mln di euro
Nord-Sud S. Stefano di Camastra – Gela: 486.863 mln di euro
Statale Trapani – Mazara del Vallo: 150 mln di euro
Cofinanziamento Circumetnea di Catania: 100 mln di euro
Autostrade del C.A.S, riqualificazione funzionale ed interventi straordinari: 54 mln di euro
Autostrada ME-CT, realizzazione nuovo svincolo fra i comuni di Mascali e Giarre: 18 mln di euro
Statale Bronte – Adrano: 54 mln di euro
Collegamento alla SS 284 nel territorio del Comune di Bronte: 12.3 mln di euro
Tangenziale San Gregorio di Catania – Siracusa, per 10 mln di euro
Tangenziale Palermo Fondo Luparello – nuovo Centro Direzionale: 10 mln di euro
Strada provinciale Marineo – Corleone, primo e secondo lotto (fino a Ficuzza): 85 mln di euro

Dubbi e perplessità: le risorse basteranno oppure sono insufficienti e serviranno ad aprire a malapena i cantieri? E' un caso che gran parte dei fondi sono previsti per la Sicilia orientale? Perchè nella provincia di Agrigento non è previsto nessun intervento? Eppure ci sarebbe bisogno di fondi ad esempio per l'aeroporto di Agrigento o per la statale Palermo-Agrigento, interventi suggeriti anche dal deputato regionale del PD Giovanni Panepinto. Chissà, forse qualcuno si ricorderà anche della provincia di Agrigento....