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venerdì 28 marzo 2014

L'Ars approva all'unanimità la legge contro i rischi derivati dall'amianto

Lacuna colmata. Il provvedimento era atteso da vent'anni. Costo: 21 milioni 

Voto unanime per il ddl concernente "norme per la tutela della salute e del territorio dai rischi amianto".

La copertura finanziaria prevede inizialmente circa 21 milioni di euro di cui dieci per la trasformazione dell'amianto da materiale pericoloso a inerte pronto per il riutilizzo; dieci milioni per la rimozione dei manufatti in amianto; 10 milioni per gli interventi di bonifica, attraverso un bando a cui dovranno partecipare i comuni siciliani in forma singola o associata per intraprendere azioni di rimozione, trasporto, stoccaggio e trasformazione dei manufatti; un milione nel triennio a disposizione dei Comuni per la prevenzione.

Al piano quinquennale di smaltimento e bonifica dovranno adeguarsi i comuni, entro 60 giorni dalla promulgazione della legge. Prevede la messa in atto degli obiettivi del Piano nazionale amianto del 2013 e le disposizioni di legge in materia di prevenzione e risanamento ambientale. Stabilisce misure socio assistenziali e rimborsi per i pazienti esposti al rischio amianto o affetti da patologie derivanti dall'esposizione all'amianto. Misure commisurate al reddito familiare su base Irpef.

giovedì 16 gennaio 2014

La Regione Sicilia appoggia i PETROLIERI

COMUNICATO STAMPA 
ASSOCIAZIONE ONLUS APNEA PANTELLERIA 
Progetto “Un Punto nel Mare – Un Mare di Punti” 

LA REGIONE SICILIA APPOGGIA I PETROLIERI: a rischio il nostro ambiente. 

La Regione Sicilia durante riunione Ars del 9 gennaio riduce le royalties sull’estrazione petrolio dal 20% al 13% e contemporaneamente annulla il Tavolo Tecnico che era stato indetto per il 16 gennaio, in cui erano stati convocati le maggiori associazioni ambientaliste nazionali, gli assessori competenti dei settori Agricoltura, Territorio Ambiente e Sviluppo Economico, Turismo, ed ancora CNR, ISPRA, Università di Palermo, Anci, Coop Pesca, Agci Agrital, Associazione Stoppa La Piattaforma e l’Associazione Onlus Apnea Pantelleria, per discutere proprio sulla regolamentazione delle ricerche petrolifere nella nostra regione ed elaborare una progettazione del territorio regionale secondo parametri di sostenibilità energetica ed economica legata al Turismo, all’Artigianato, alla Pesca nelle sue tipicità storiche.

“Non possiamo permettere che la Regione Sicilia, nella persona del presidente Crocetta in primis e dell’assessore al Territorio e all’Ambiente Lo Bello in particolare, possano da un lato fingere di essere interessati a discutere con tecnici, associazioni e cittadinanza attiva le problematiche ambientali legate alle ricerche petrolifere e di sviluppo sostenibile della Regione e dall’altra cedere alle lobby petroliere, addirittura abbassandone le royalties” - irrompe Alberto Zaccagni Presidente dell’Ass. Apnea Pantelleria, Onlus da 4 anni sul fronte delle trivellazioni off shore nel Canale di Sicilia.

“Non crediamo in una forma di protesta scomposta e becera, siamo sempre stati coerenti e corretti con le istituzioni, fornendo studi alternativi al petrolio, ma adesso d'altronde non possiamo essere presi in giro da politici che non ci rappresentano, politici dediti solo a fare accordi con chi tira fuori più soldi” aggiunge ancora Alberto Zaccagni.

“E’ giunto il momento di approfondire ancora di più il nostro impegno chiedendo massima attenzione ai media non collusi ed alla società civile. Ho chiesto un incontro diretto con l’assessorato Territorio e Ambiente regionale per vedere se hanno il coraggio di confrontarsi, ben sapendo che il coraggio i nostri politici lo hanno solo per i propri interessi e non per il bene della società.”

Se non bastasse, questo è ciò che succede troppo spesso ormai se teniamo la testa sotto la sabbia http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/12/28/piattaforme-petrolifere-una-nuova-marea-nera-invade-lisola-ditrinidad/%20826405/

domenica 15 settembre 2013

A Menfi la 12° edizione della "Settimana Europea della Mobilità Sostenibile"

Dal 16 al 22 Settembre 2013 il Comune di Menfi per la prima volta aderisce alla 12° Edizione della Settimana Europea della Mobilità Sostenibile con diverse iniziative di sensibilizzazione e informazione.

Promossa dalla Commissione Europea, "la settimana Europea della Mobilità Sostenibile" è diventata negli anni un appuntamento internazionale che ha l'obiettivo di incoraggiare i cittadini all'utilizzo dei mezzi di trasporto alternativi all'auto privata per gli spostamenti quotidiani.

Gli spostamenti effettuati a piedi, in bicicletta o con mezzi pubblici rappresentano modalità di trasporto sostenibile che, oltre a ridurre le emissioni di gas climalteranti, l'inquinamento acustico e la congestione, possono giocare un ruolo importante per il benessere fisico e psicologico.

La Settimana rappresenta un occasione per l'Amministrazione Comunale di Menfi, che ha scelto di aderire all'evento, per promuovere obiettivi quali l'incremento di fonti di mobilità sostenibile e la qualità della vita, per accrescere la consapevolezza della cittadinanza in merito alle tematiche ambientali legate alla mobilità per presentare proposte alternative e sostenibili per i cittadini ed ottenere da questi un utile feedbek.

La manifestazione vuole anche essere luogo di incontro, laboratorio, spettacolo e mercato dedicato alla mobilità sostenibile, cercando di promuovere un nuovo stile di vita e di consumo.

Qui il Programma della Settimana

sabato 29 giugno 2013

Operazione Spiaggia Pulita

Menfi - Operazione Spiaggia Pulita sabato 29 e domenica 30 Giugno 2013


martedì 9 aprile 2013

Greenpeace a Crocetta: "contro le trivelle in mare basta parole"

ASSOCIAZIONE ONLUS APNEA PANTELLERIA
Progetto “Un Punto nel Mare – Un Mare di Punti” 

CONTRO LE TRIVELLAZIONI OCCORRONO AZIONI CONCRETE: Al fianco di Greenpeace incontreremo il Presidente Crocetta. 

Pantelleria 8 Aprile 2013 – L’impegno che tutti noi abbiamo profuso nell’opporci alle trivellazioni petrolifere nei nostri mari ha avuto come risultato il coinvolgimento di grandi associazioni ambientaliste quali Greenpeace che, sempre al nostro fianco fin dall’inizio della protesta, ne ha fatto uno dei suoi principali impegni e adesso conduce una campagna determinata a coinvolgere l’amministrazione regionale siciliana. “Martedì 9 aprile – afferma Alberto Zaccagni - saremo, al fianco di Greenpeace, in audizione all’ARS con il Presidente Crocetta. Greenpeace ha redatto un piano ambientale per la Sicilia che credo sia quello che tutti noi vorremmo veder realizzato per dare un futuro di vita al nostro ambiente”.


Di seguito, il comunicato stampa ufficiale di Greenpeace.
Greenpeace a Crocetta: "contro le trivelle in mare basta parole"
ROMA, 05/04/13 – Greenpeace lancia oggi la proposta di un “Piano blu per la Sicilia”, che verrà
presentato il prossimo 9 aprile alla Commissione Ambiente e Territorio dell’Assemblea Regionale
Siciliana (ARS), dove l’associazione è stata convocata per una nuova audizione sulle trivellazioni
offshore nel Canale di Sicilia. All’incontro sono attesi il governatore Rosario Crocetta e gli assessori
competenti, ai quali Greenpeace e le altre associazioni che si sono impegnate contro le trivelle
chiedono di non essere lasciati soli.

“Non c'e più tempo da perdere: il mare e le coste siciliane sono letteralmente sotto l’assalto dei
petrolieri, favoriti da un governo centrale che punta tutto sul petrolio. È ora che il governatore Crocetta
scelga con decisione da che parte vuole stare portando avanti azioni concrete contro le trivellazioni in
mare” afferma Giorgia Monti, responsabile della campagna mare di Greenpeace Italia.
Per Greenpeace bisogna avviare immediatamente, con un processo partecipato, l’elaborazione di un
“Piano blu per la Sicilia” che, utilizzando l’approccio multisettoriale della Direttiva Comunitaria
2008/56 per la Strategia Marina, punti a tutelare le risorse del mare e le economie che da esse
dipendono.

Il “Piano Blu per la Sicilia” e gli altri suggerimenti di Greenpeace indicano alla Regione Sicilia passi
precisi per intervenire contro le trivelle per la tutela del mare, vero tesoro per lo sviluppo dell’economia
della più grande isola del Mediterraneo. Tra i passi principali indicati nel documento:
- un atto di indirizzo della Regione contrario alle trivellazioni in mare;
- la presentazione immediata di osservazioni contrarie ai progetti di ricerca petrolifere in via di
valutazione al largo della costa siciliana;
- un’ iniziativa politica per un sostanzioso incremento dell’imposizione fiscale alle trivellazioni off-
shore, oggi irrisorio;
- la promozione di un uso efficiente dell’energia e lo sviluppo delle fonti rinnovabili, a partire
dall’aggiornamento del Piano Energetico Regionale;
- la richiesta al Governo Centrale di stabilire una Zona di Protezione Ecologica nel Canale di Sicilia;
- lo sviluppo di politiche che garantendo la tutela del mare favoriscano l’economia locale, dalla pesca
al turismo.

“La situazione del mare di Sicilia è allarmante. Alcune concessioni sono vicinissime alla costa e
mettono in serio pericolo non solo l’ambiente ma anche il suo patrimonio culturale e economico. Se
vuole, la Regione Sicilia può intervenire per far valere la propria sovranità sul territorio e sul mare che
lo circonda. Abbiamo chiesto più volte al presidente Crocetta di intervenire, ma ad oggi le associazioni
sono state lasciate completamene sole in questa lotta” conclude Monti.

Appresa la notizia che la Northern Petroleum intende estendere le ricerche petrolifere a un’area di oltre
1.325 chilometri quadri, a poche miglia dal litorale agrigentino, lo scorso 11 marzo 2013 Greenpeace
insieme a comitati locali e associazioni di categoria ha chiesto formalmente al presidente Crocetta di
intervenire. Fino ad oggi non si è ancora ricevuta risposta, anche se nel corso dell’audizione all’ARS lo
scorso 12 febbraio i rappresentanti dell’Assessorato all’Ambiente avevano promesso che la Regione
sarebbe stata dalla parte dei cittadini in questa lotta. Ricordiamo che lo stesso Crocetta in campagna
elettorale aveva firmato l’appello di Greenpeace contro le trivelle in mare. Alle parole devono seguire i
fatti.

In audizione Greenpeace chiederà inoltre al governatore di salire a bordo della propria nave Arctic
Sunrise, che sarà a Trapani il 25 e il 26 Aprile 2013, per promuovere la pesca sostenibile -
incompatibile con le trivelle - e per affermare pubblicamente che la Regione Sicilia intende veramente
impegnarsi per la tutela del mare e dei settori economici che da esso dipendono.

Leggi il “Piano Blu per la Sicilia”: http://www.greenpeace.org/italy/it/ufficiostampa/rapporti/Un-piano-blu-per-la-sicilia

mercoledì 9 gennaio 2013

Convegno Sogeir: “Esperienze a confronto nella gestione pubblica dei rifiuti in Sicilia”

Convegno Sogeir: “Esperienze a confronto nella gestione pubblica dei rifiuti in Sicilia”. Venerdì 11 gennaio a Menfi.

Interverranno, tra gli altri, il Presidente della Regione Crocetta e diversi assessori regionali.
Quale futuro per la raccolta dei rifiuti in Sicilia?




Convegno SOGEIR a Menfi (AG) – venerdì 11 Gennaio 2013 ore 9.30 presso la sala convegni CADA: “Esperienze a confronto nella gestione dei rifiuti pubblici in Sicilia”.

Interverrano al Convegno sindaci, parlamentari regionali e nazionali.

Clicca qui per leggere la brochure di presentazione dell’evento.




domenica 22 aprile 2012

Energia, la Regione Siciliana punta sulla green economy

La Sicilia è ancora indietro sul fronte della Green Economy: dei 1.843 comuni italiani che hanno aderito al "Patto dei sindaci", l'iniziativa promossa dall'Unione europea che unisce Regioni e Comuni nell'obiettivo di raggiungere l'efficienza energetica e la riduzione di Co2, appena 59 (3,2%) sono siciliani. Il dato è emerso giorni fa, a Palermo, nel corso dell'Energy Day, organizzato da Regione e Sviluppo Italia-Sicilia.

Il dato è ancora più sconfortante se si guarda al numero dei Comuni isolani firmatari dell'accordo che hanno rispettato l'impegno a redigere il Paes (Piano d'azione per l'energia sostenibile): l'unico Comune con le carte in regola è Castelbuono, in provincia di Palermo, che ha già messo nero su bianco il suo piano per il miglioramento dell'efficienza energetica attraverso l'utilizzo di fonti rinnovabili (in primis il fotovoltaico), il trasporto urbano sostenibile e le infrastrutture energetiche locali.
La Provincia con il maggior numero di Comuni firmatari del Patto è Messina (37), seguita a distanza da Catania (11). Lontane Palermo (5), Siracusa (3), Ragusa (2) e Caltanissetta (1). Fuori dalla classifica Trapani, Agrigento ed Enna.

Da qui la scelta di organizzare il convegno "Energy Day - La Regione Siciliana nel Patto dei sindaci", con l'obiettivo di promuovere l'iniziativa comunitaria in tutti i Comuni dell'Isola e stimolare l'interesse degli operatori locali della green economy. Compito della Regione sarà quello di supportare gli enti locali, promuovendone la partecipazione al "Patto dei sindaci", fornendo un'equipe di esperti per l'elaborazione e l'avvio dei piani.
"Sul piatto ci sono circa 500 milioni di euro di risorse comunitarie (Po-Fesr 2007-2013) - ha spiegato Gianluca Galati, dirigente generale dell'assessorato regionale all'Energia -, di cui 300 destinate alle piccole e medie imprese e 200 agli enti".
A questi si aggiungeanche il Fondo di garanzia per piccoli impianti fotovoltaici istituito con l'ultima Finanziaria: "Servirà come garanzia a famiglie e imprese per coprire la percentuale di investimento rimasta scoperta dalla riduzione dei finanziamenti nazionali legati al Conto Energia", ha spiegato il presidente della Regione, Raffaele Lombardo.
"I Comuni puntino sulle energie rinnovabili - ha affermato l'assessore regionale per l'Energia, Giosuè Marino - è fondamentale impegnare i sindaci nell'abbattimento di anidride carbonica del 20% entro il 2020".

Convinto della necessità di puntare sul Patto dei sindaci anche Umberto Vattani, presidente di Sviluppo Italia-Sicilia: "Per i Comuni siciliani si tratta un'occasione imperdibile per diventare efficienti sotto il profilo energetico - ha affermato -. L'Italia e la Sicilia devono essere in prima linea in questa «rivoluzione verde» che avrà effetti benefici sull'ambiente e sui livelli occupazionali".

martedì 3 gennaio 2012

Palermo, si soffoca? Il sindaco è assolto

Nella città del cielo terso e dei cattivi odori che invadono perfino le strade e piazze più battute dai turisti, nella Palermo dei mille problemi irrisolti, quello dell'inquinamento atmosferico è forse il più grave perchè, stando a uno studio dei consulenti della Procura della Repubblica, il biossido di azoto crescerebbe a dismisura superando "di oltre il 33% il valore limite". Non è bastata a questa perizia per ottenere la condanna di Diego Cammarata, il primo cittadino sotto processo per due anni con gli ex assessori Giovanni Avanti e Lorenzo Ceraulo, tutti imputati di omissione di atti d'ufficio perchè non avrebbero adottato i provvedimenti necessari contro lo smog e, infine, tutti assolti in estate perchè "i fatti contestati non sussistono".

Forse bisogna trovare qualcosa di diverso dalla via giudiziaria alla pulizia dell'ambiente. Resta il fatto che in alcune ore del giorno da Piazza Politeama alla Stazione centrale, sia via Ruggero Settimo sia quel budello di via Maqueda diventano vere e proprie camere a gas. Con autobus e camion che sbuffano veleno, spesso bloccati da precari e disoccupati quasi ogni giorno diretti verso Comune e Regione. Di qui l'idea di ridurre il traffico almeno nel fine settimana. Ma contro l'ipotesi pedonale si sono scagliati proprio i commercianti di via Maqueda, con sorpresa dell'assessore al Centro storico, al quale rimproverano il rischio di ripetere il fallimentare esperimento dell'anno scorso, quando formalmente la strada era chiusa, ma passavano in continuazione autobus, taxi, mezzi delle forze dell'ordine, auto blu e ambulanze.

Di qui il rilancio dell'idea di una pedonalizzazione totale dell'area, evitando chiusure a metà. E' il tira e molla di una Palermo che sulla parallela di via Maqueda, via Roma, è riuscita a realizzare almeno la domenica un'area pedonale. Come nella centralissima via Libertà, con carreggiate zeppe di fioriere e bancarelle.

La scienza può dare consigli, inventare carburanti nuovi ma la scelta finale per creare un altro modello di sviluppo è politica.

lunedì 26 dicembre 2011

L'agroecologia salverà il mondo

L'incremento della popolazione umana e l'incremento dei consumi hanno creato una domanda senza precedenti sulle risorse agricole e naturali della Terra. Siamo ormai in 7 miliardi su questo bellissimo pianeta (il primo miliardo lo abbiamo raggiunto agli inizi del 1800 mentre alla fine del Novecento eravamo già oltre 6 miliardi). Nel 2050 saremo più di 9 miliardi e a oggi i denutriti presenti sulla Terra sono circa 1 miliardo.

Dalla metà del secolo scorso abbiamo sottoposto i sistemi naturali del mondo a una pressione senza precedenti che ne ha sconvolto i normali meccanismi di evoluzione. Abbiamo modificato l'80% degli ambienti naturali delle terre emerse, segnando una "impronta umana" ben distinguibile dalle fotografie dei satelliti. Tra gli Obiettivi di sviluppo del Millennio vi è quello di ridurre di almeno la metà gli esseri denutriti entro il 2015.

In che modo riusciremo a raggiungere tale obiettivo garantendo la disponibilità di cibo per tutti gli abitanti del pianeta?
Ce la faremo solo facendo "pace con la natura" e se saremo capaci di vivere entro i limiti dell'unico pianeta che abbiamo a disposizione. Questa è la sfida del futuro per tutti, istituzioni, imprese, società civile. Ed è una sfida fatta di innovazione, inventiva, intelligenza, capacità di visione, capacità di futuro. Non possiamo affrontare i problemi con la stessa mentalità che li ha prodotti. Per nutrire la popolazione umana bisogna proteggere i sistemi naturali della Terra, praticare l'agroecologia, un'agricoltura che rispetti le dinamiche della natura e soprattutto eliminare gli sprechi che si accumulano dal campo al consumo. Potremo così aumentare la disponibilità di cibo di almeno il 50%.

Questa è una sfida che vale veramente la pena di essere vinta.

lunedì 28 novembre 2011

Menfi, discarica abusiva in Contrada Bonera. Interrogazione consigliere Calogero Lanzarone

Il Consigliere Comunale di Menfi, Calogero Lanzarone, ha presentato all'attenzione del Sindaco e al Corpo di Polizia Municipale della città, un'interrogazione scritta riguardante la presenza conclamata di eternit e sfabbricidi nella Contrada Bonera di Menfi.
Download Interrogazione






L'eternit è un composto di cemento e amianto (minerale molto resistente al fuoco e al calore). Le fibre e la polvere di amianto se inalate, sono però cancerogene. Tale materiale viene pertanto oggi rimosso e smaltito con particolari precauzioni. L’amianto rappresenta un rischio per la salute se le sue fibre sono rilasciate o se sono presenti nell’aria e se queste vengono respirate. Gli organi maggiormente colpiti dall’esposizione ad amianto sono i polmoni e la pleura. A carico del polmone, l’amianto può provocare il cancro o una malattia cronica detta ‘asbestosi’, mentre a carico della pleura la patologia correlata è il tumore noto anche come mesotelioma. L’insorgenza di patologie tumorali non è sempre legato ad una lunga esposizione a fibre di amianto, ma è stato provato che è possibile contrarre malattie correlate anche con basse esposizioni. 

Il rischio di esposizione, non interessa solamente i lavoratori che operano su materiali contenenti amianto, ma anche tutte quelle persone che risiedono o frequentano ambienti in cui è presente amianto sotto forma di manufatti. La pericolosità delle fibre di amianto deriva dalla possibilità di essere inalate e di penetrare facilmente negli interstizi polmonari.

Con la legge 257/92 sono stati vietati tutti i prodotti di amianto (leggi normativa). Sono stati regolamentati tutti gli aspetti relativi alla tutela dell’ambiente, della salute pubblica e dei lavoratori, dello smaltimento dei rifiuti, del controllo delle attività di bonifica dell’amianto presente negli edifici e negli impianti.


L'interrogazione

Sig. Calogero Lanzarone
Consigliere comunale della lista
“Menfi Libera e Democratica”

OGGETTO: Interrogazione sulla presenza di discarica abusiva di eternit e sfabbricidi nella Contrada Bonera di Menfi.

Il sottoscritto Lanzarone Calogero, consigliere comunale della lista “Menfi Libera e Democratica”, rappresenta che in Contrada Bonera a Menfi esistono diverse discariche abusive dove vengono rilasciati rifiuti in eternit e sfabbricidi.

Si chiede di sapere se l’amministrazione è già a conoscenza di tale situazione ed in ogni caso di conoscere quali sono gli interventi che intende apprestare per ripulire e bonificare la zona nonché per impedire il ripetersi di tali condotte.

E’ gradita risposta orale.

Con osservanza
Calogero Lanzarone

Si allegano:
n° 28 Foto
Foto Eternit in Contrada Bonera - Menfi (Ag)