Menfi


Comune di Menfi
Anticamente nota col nome di “Inycon” la città di Menfi fu fondata nel 1638 da Diego Tagliavia Aragona. Situata lungo la costa sud-occidentale della Sicilia, in una posizione intermedia tra i templi dorici di Selinunte e gli scavi archeologici di Eraclea Minoa, Menfi oggi è una cittadina prevalentemente agricola che fonda la sua ricchezza sulla coltivazione della terra. In particolare è la coltivazione della vite e la produzione del vino che hanno reso celebre questa città in tutto il mondo, al punto di fargli meritare il riconoscimento della D.O.C. e la palma di “città del vino”. L’antico borgo marinaro di Porto Palo è la più importante località balenare del comprensorio. Bandiera Blu d’Europa, il mare limpido di Porto Palo e la sua spiaggia sabbiosa si estendono per tutta la lunghezza del golfo in un suggestivo e rilassante ambiente naturale.

Palazzo Pignatelli
Nobile cornice della piazza Vittorio Emanuele III, il palazzo Pignatelli, edificato nel 1638 per volere di Diego Aragona Tagliavia Pignatelli, nella storia medievale costituiva la sede dei signori feudatari della "Terra" di Menfi. Nel palazzo, adiacente la torre del castello di Burgiomilluso, di recente sono state rinvenute, sotto la pavimentazione, una serie di tombe pertinenti ad una necropoli databile tra il V e il VI secolo d.C. Fanno parte del palazzo tre grandi magazzini chiamati anticamente "degli archi", "del vino" e un ultimo "cuba", nome arabo che ancora oggi svela l'antica origine del sito.

Museo civico Menfi
Sculture, acquarelli, ceramiche e porcellane, donate alla città di Menfi dall’artista Rita Gallè (1932 – 2009), poliedrica artista, famosa nel mondo per le sue singolari creazioni artistiche affiancano stampe originali, litografie, acqueforti, bulini, xilo-grafie e libri d’artista, donate dal maestro stampatore Giorgio Upiglio. Così opere di artisti come Korompay, Giacometti, Pazzi, Fontana, Sesma, Buzzati, Gunter Grass, Minguzzi, Fiume, Guttuso, Paladini, Chin, Vulcanescu, Lam, ecc. sono esposti in un allestimento che mette in risalto il clima gioioso e il contatto umano, instaurato dal maestro Upiglio con i più famosi artisti del mondo.

Castello Burgiomilluso
La costruzione di questo prestigioso Castello viene fatta risalire dagli storici al 1263, anno in cui Federico II Hohenstaufen ordinò la costruzione di un imponente edificio nella terra demaniale di Burgiomilluso allo scopo di ripopolarla dopo la scomparsa dei musulmani dalla Sicilia. Oggi, dopo il sisma del ’68, del vecchio castello è rimasta soltanto la Torre che è stata ricostruita nel 1987 e che ricalca fedelmente l’antica volumetria dell’originario edificio.

Museo Malacologico
L’esposizione consta di una collezione di malacologia, che raccoglie quasi 5.000 conchiglie, donate al comune di Menfi dalla studiosa Vanna Rotolo Lombardo, provenienti dal mare di Porto Palo e da tutti i mari del mondo. Della ricca collezione di conchiglie, provenienti da tutte le province malacologiche del mondo e catalogate secondo la malacologia ufficiale, circa 1.700 esemplari, scelte tra le più rappresentative, sono in esposizione all’interno di tre sale, dedicate ad altrettanti malacologi di fama mondiale, che costituiscono una delle più spettacolari esposizioni malacologiche d’Italia.

Palazzo Ravidà
Il Palazzo Ravidà, realizzato intorno all’ultimo quarto del XVIII secolo dalla famiglia Ravidà Ferrantelli come residenza estiva, è considerato tra i più imponenti edifici neoclassici della provincia di Agrigento. L’elegante edificio, si affaccia su un cortile del centro storico di Menfi.

Porto Palo e la Torre di avvistamento
Progettata dall’architetto fiorentino Camillo Cammilliani, e sorta sul finire del XVI secolo, la Torre di avvistamento fa parte di un sistema di fortificazioni costiere, voluto dal Vicerè Giovanni de Vega e realizzato dal successore Marco Antonio Colonna. Testimonianza delle scorrerie dei pirati turchi, la Torre di avvistamento si trova nel borgo di Porto Palo.

La pista ciclabile
Completamente asfaltata e dotata di pinselline in legno, si snoda tra i vigneti che portano da Menfi verso Lido Fiori e Porto Palo, offre una veduta unica del paesaggio circostante, facendo immergere chi la percorre nel silenzio della natura.

Porto Palo
Al centro di un ampio golfo, che si estende su oltre 10 chilometri di spiaggia, delimitato da Capo Granitola ad ovest e Capo San Marco ad est si affaccia la costiera menfitana con il promontorio di Porto Palo, proteso verso il mare africano, vero e proprio attracco naturale delle “Terre Sicane”. Porto Palo è la più importante località balneare del comprensorio. Tra calette e dune sabbiose ci si immette in un ambiente costiero estremamente silenzioso dove il susseguirsi di dune, modellate dal vento d’Africa ha generato una vegetazione mediterranea. Questo incontaminato e paradisiaco scenario di spiagge di sabbia finissima è bagnato da un mare pulitissimo, dalle tinte variegate, che da tanti anni riesce a conquistare il prestigioso riconoscimento della “Bandiera Blu” della FEE (Foundation for Environmental Education in Europe).

Inycon - Menfi e il suo vino
Ogni anno, il primo fine settimana di Luglio, la città di Menfi si ferma per festeggiare la sua principale risorsa: il vino. Una grande manifestazione intitolata "Inycon - Menfi e il suo vino", è nata e si è affermata come una delle più interessanti del panorama nazionale, per iniziativa dell'Amministrazione Comunale e delle Cantine Settesoli, in collaborazione con le aziende e i produttori menfitani. "Inycon" è l'antico nome di questo territorio ed oggi rappresenta una festa attorno alla quale un'intera città celebra la sua identità, le sue tradizioni, il suo territorio, i suoi vigneti, i prodotti locali, esprimendo il medio di se in una straordinaria vetrina espositiva. Tre giorni per ritrovarsi, partecipare, essere protagonisti in una città in festa con larghe e diritte strade, cortili e una grande piazza che per l'occasione diventano teatro della festa. Spettacoli, paate, mostre, convegni, rassegne, degustazioni ed esposizioni punteggiano i luoghi della festa in una cornice di straordinaria partecipazione popolare. Inycon, divenuta in breve tempo una tra le più grandi feste italiane del vino, unica per la sua "pienezza di vita", si lega al mito Dioniso che sta alle origini dell'arte, dell'entusiasmo del vivere e del creare, in una dimensione "senza tempo".

Il mare di Menfi - Bandiera Blu e Verde
Anche per il 2011 Menfi ha trovato nuovamente conferma della propria qualità ambientale con il riconoscimento della Bandiera Blù (The Blue Flag) assegnato dalla FEE.
Menfi ha ottenuto il riconoscimento della Bandiera Blù per quindici anni (1992 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015) di cui 19 volte consecutive.
Nel 2010 il mare di Menfi ha conquistato inoltre la ‘bandiera verde' dei pediatri italiani.

4 commenti:

  1. Oggi 26.09.2011 si e' consumato al Comune di Menfi l'ennesimo atto di una politica di gestione del territorio e degli affari pubblici al quanto dubbio.
    Il responsabile della procedura per la selezione di 16 giovani disoccupati e qualificati da adibire al ruolo di rilevatore statistico e' stato il dipendente comunare Antonino Puccio. Indovinate un po' tra i 16 nomi di idonei, tra le prime file chi risulta? Eh si, ironia della sorte proprio sua figlia. Puccio Diana. Sicuramente la ragazza sara' stata molto piu' preparata degli altri partecipanti, ma la cosa suscita qualche dubbio. Ma non finisce qui. Sempre per la solita ironia della sorte ancora prima di sua figlia abbiamo al fidanzata del figlio. Sanzone Rosalba. Alcuni malpensanti (ma solo i malpensanti...pero'!!!) ritengono che essendo stato lui il detentore dei plichi contenenti i quiz da utilizzare, lui li abbia aperti prima del tempo e li abbia...come dire...amorevolmente forniti ai propri familiari. Cosi' facendo figlia e nuora avrebbero avuto modo di studiare in tempo domande e risposte. Ma perche' poi andare a pensare tutto cio'. Per soli circa € 4.000 di compenso? ooops...in questo caso € 8.000!! Ma no...saranno i soliti malpensanti.

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  2. Caro Anonimo,
    un'accusa del genere per il solo fatto che viene 'denunciata' anonimamente perde di efficacia. Mi rammarico per la sua presunta esclusione ma preferisco prendere le difese del dipendente comunale che sicuramente non rischierebbe il posto di lavoro per 4mila euro.

    Se quanto da lei detto risulta al vero, per non farle sembrare delle semplici e sterili illazioni, le consiglio di chiedere un consulto legale scrivendo all'indirizzo email: lanzaronecalogero@libero.it

    Le auguro un caloroso in bocca al lupo per le prossime prove.

    Ad maiora!

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  3. io invece voglio difendere l'anonimato delle denunce citando il saggio e cinico "Il Riccio" che rispondeva alle domande imbarazzanti con una serie di "NO COMMENT" al cronista spazientito che a certo punto sbottava " ma insomma, lei ha paura di dire quello che pensa?" e Lui : "assolutamente no: non ho paura di dire quello che penso, ho paura che l'altri lo sappiano!"

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  4. complimenti !
    ma siamo proprio dei malpensanti !
    le ragazze erano ben preparate .

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