venerdì 15 aprile 2011

Puccio, l’erede di Nibali e Visconti re del Fiandre baby

Salvatore Puccio

Siciliano di Menfi, vive e corre in Umbria. “Mostruosi quei 14 muri, quasi non ci credo

Ecco Salvatore Puccio l’under 23 che ha trionfato al Giro delle Fiandre dei dilettanti. Come Vincenzo Nibali e come Giovanni Visconti, anche Salvatore ha riempito la valigia di indumenti e speranze e nel 2002, a 12 anni da poco compiuti, ha lasciato Menfi, Sicilia sud-occidentale, e con la famiglia si è trasferito in Umbria a Petrignano, a mezza strada fra Perugina e Assisi. In famiglia c’è pure Antonino, il fratello di due anni più grande, che come Salvatore coltiva l’amore per la bicicletta, corridori, corse. La scuola innanzitutto, ma un giorno per entrambi si è avverato il sogno della consacrazione agonistica. Prima fra gli allievi, poi juniores, quindi under 23 Antonino e Salvatore hanno fatto vita sportiva parallela. Medesimo team ciclistico di appartenenza: Petrignano all’esordio, poi Monsummanese, quindi Bedogni, da quest’anno Hopplà-Truck-Mavo-Valdarno diretta dagli ex prò Forconi e Borgheresi. Soprattutto Salvatore si è messo più d’una volta in bella evidenza e il ct Marino Amadori lo ha premiato con la maglia azzurra, con la convocazione al Giro delle Fiandre, prova di Coppa delle Nazioni per under 23. E in Belgio l’agrigentino trapiantato in Umbria ha espresso tutto il suo valore, demolendo ogni avversario. 

È la seconda volta che un italiano si impone nella Corsa dei Muri: l’altro è stato Visconti, quindi siciliano come Puccio, nel 2002. a ruote ferme, Salvatore racconta così la sua vittoria. “E’ una sensazione indescrivibile quella che si prova vincendo sulle strade delle Fiandre dove il ciclismo è storia. Quando ho visto che ero nel drappello al comando e mancavano 10 chilometri all’arrivo, ho attaccato, le gambe hanno risposto e ho proseguito nell’azione. Ho speso tutte le forze che ancora mi sorreggevano, il vantaggio lievitava. All’arrivo, dopo 175 chilometri e quattordici Muri, alcuni dei quali in pavè, ho preso un margine di dodici secondi sul primo inseguitore, il lettone Skuijns. Ancora devo metabolizzare del tutto questa vittoria, ma mi sento di dire grazie immenso allo staff del Team Hopplà, che ha creduto in me, e al ct Amadori che mi ha dato fiducia”. 

Ma Salvatore non ha neppure il tempo di rifiatare. Già domani si corre infatti la seconda prova della Coppa delle Nazioni, nella Francia nord-occidentale. E sabato il trittico delle prove in linea si concluderà in Olanda. “Poi – ricorda Salvatore – la Coppa delle Nazioni prevede tre corse a tappe, la prima delle quali in Toscana dal 19 al 23 aprile. E io sarò al via”.


Ruggero Quadrelli – GdS.

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